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Mostre: apre 'Vade Retro' a Milano
(ANSA) - ROMA, 12 LUG - La mostra milanese 'Vade retro. Arte e omosessualita'' tinge di polemica il prossimo week end di mostre. A Palazzo Reale sara' esposta da domani una rassegna dedicata alla pittura italiana degli ultimi 40 anni, in dichiarato contrasto con la Biennale di Venezia. Ma rassegne importanti si aprono in tutta Italia, come Intersezioni 3 nel Parco archeologico di Scolacium (Catanzaro) e L'oro delle Apuane a Seravezza.
© Ansa
 

 

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Post N° 76

Post n°76 pubblicato il 14 Luglio 2007 da Marcuse82

Il genio di Archimede nel codice perduto

Gli studiosi americani William Noel, William Noel, curatore della sezione manoscritti del museo Walters di Baltimora, e Abigail Quandt, senior conservato dello stesso museo, saranno oggi a Siracusa per partecipare ad un incontro sul codice perduto di Archimede, che s’inserisce nell’ambito delle iniziative Archimede Speklon 2007. L’appuntamento è fissato per le ore 17.30 al museo archeologico regionale Paolo Orsi. Noel è il coordinatore dell’équipe di scienziati, palografi e storici della matematica che stanno curando nei minimi dettagli la trascrizione del codice di Archimede, svelando di fatto una serie di segreti tramandati attraverso un palinsesto.
Verità storica e scientifica nascosta in un manoscritto antico venuto alla luce quasi per caso.
I due illustri ospiti avranno modo di illustrare la entusiasmante storia della riscoperta del palinsesto di Archimede e le ricerche ancora peraltro in corso di svolgimento, per svelare il contenuto di quel codice. La storia di quel codice è stata riportata in un libro di successo scritto a quattro mani da Noel e da Reviel Netz che è un docente di Lettere classiche alla Standford University, uno dei massimi esperti di matematica greca ed in particolare delle opere di Archimede. In quel libro, che ha riscosso un successo planetario, si narra la storia del manoscritto risalente al 1229, realizzato da un amanuense su vecchie pergamene riciclate, fogli di codici bizantini in cui si conservavano le copie di antichi testi greci. Di quel libro di preghiere si era persa ogni traccia, finché nel 1998 un anonimo miliardario che nel libro viene solo definito il signor B si è aggiudicato all’asta quel libro per la cifra di 2 milioni di dollari, strappandolo al governo greco che aveva pubblicamente dichiarato di volerlo acquistare come obbligo morale, storico e scientifico.
Quel libro di preghiere ammuffito e deteriorato in molte pagine è finito sul tavolo del professore Noel al museo di Baltimora, ed inizia in quel momento la grande scoperta, ovvero che sotto le preghiere medievali c’era l’opera e i disegni di Archimede di Siracusa. Non è stato semplice per gli studiosi ed i ricercatori riportare alla luce quei brani inediti destinati a rivoluzionare la storia della scienza occidentale, e diagrammi identici a quelli che Archimede tracciava sulla sabbia di Siracusa nel terzo secolo avanti Cristo.
Il libro racconta l’avvincente avventura intellettuale e tecnologica che si sta facendo per riportare alla piena luce i testi antichi. Paleografi, storici della scienza, esperti di informatica conservatori di manoscritti hanno fatto a gara per decifrare quello che poi è stato ribattezzato il codice di Archimede. Da questo manoscritto emerge ancora più forte ed imponente la figura di Archimede, che precorse il calcolo infinitesimale, avvenuto solo nel diciassettesimo secolo e della formalizzazione della teoria degli insiemi, avvenuta soltanto all’inizio del ventesimo secolo.
Archimede, genio matematico, il più illustre siracusano, torna, quindi a far parlare di sè e delle sue opere anche nell’epoca della tecnologia. La domanda d’obbligo è, che cosa avrebbe inventato oggi il genio di Archimede, con la disponibilità di mezzi ed attrezzature tecnologicamente avanzate, delle quali non aveva disponibilità nel tempo in cui egli è vissuto?

 
 
 
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