Fiabando si impara

3°A MILANO

TOPORIFLESSIONE

Come abbiamo proceduto?

1. Siamo andati in aula computer per leggere i nuovi messaggi di Lilla e il lavoro dei compagni di CSG ed alla fine abbiamo scritto un messaggio a Lilla.

2. In classe abbiamo riletto tutta la fiaba, l'abbiamo divisa in topofasi e poi abbiamo riflettuto sul senso della storia;

3. Abbiamo pensato a come poteva procedere la storia e l'abbiamo strutturata in quattro punti da sviluppare. Ci siamo divisi in quattro gruppi ad ognuno dei quali è stato affidato un punto da trattare.

4. Ogni gruppo ha prima raccolto le idee di tutti poi discusso su quali idee tenere ed infine le abbiamo messe in prosa. Durante queto lavoro in ogni gruppo vi era un portavoce che aveva il compito di girare tra gli altri gruppi al fine di rendere i quattro pezzi il più possibile coerenti.

5. Dopo aver finito i lavori di gruppo abbiamo lettoe corretto il lavoro di ognuno; abbiamo cercato di unirli trovando le parole giuste; abbiamo messo tutto in prosa; abbiamo riletto e poi caricato sul blog, alla fine di tutto abbiamo riletto e corretto gli errori e ripubblicato.

Cosa è stato facile e cosa difficile? Perchè?

FACILE:
In generale per tutti è satto facile usare il computer e il blog perchè oramai siamo abituati; lavorare in gruppo perchè siamo allenati ad ascoltare tutti; raccogliere le idee e scegliere le migliori perchè tutti nel gruppo hanno cercato di fare del loro meglio nel pensare e nell'accettare l'eliminazione di alcune idee personali.

DIFFICILE:
Pensare a cosa scrivere a Lilla perchè c'erano un sacco di idee; pensare a come continuare la fiaba perchè all'inizio non venivano idee a nessuno; mettere in prosa sia in gruppo che nell'unire i vari pezzi perchè non sempre vengono in mente le parole giuste.

Cosa ci è piaciuto di più?

- scrivere la topofiaba;
- scrivere al computer;
- fare la toporiflessione (la domande sul facile e difficile);
- lavorare in gruppo;
- rileggere la storia.

Cosa possiamo migliorare?

Mettere in prosa e dire le proprie idee senza paura.