FILOSOLFEGGIANDO

la maggior parte delle religioni, di per se sono una forma di gestione delle masse e di costrizione a regole e dogmi, non tanto sentiti, ma imposti... Del resto la libertà assoluta non esiste nell'essere umano, ma solo nell'animo e nel cuore di ogni singolo essere, che si evidenzia nelle sue scelte e nella soggettiva interpretazione e percezione della vita che percorriamo...

Allora, ciò che mi dici non serve a migliorarmi il morale. Le religioni ci obbligano a certi comportamenti. In più tu dici che non siamo liberi. Nè in assoluto, ma forse neanche in senso relativo. Forse nel nostro "io", nel nostro cuore, nel nostro piccolo possiamo illuderci di essere liberi. Un po' poco, non credi.

...non ci credevo neanche io...

Buon per te. Per fortuna, e senza offesa, c'è chi, invece, prima credeva e ora non crede più. Si entra e si esce dalla fede come nelle ruote degli hotel. Quando ci fa comodo o quando abbiamo paura! A me questo non piace per nulla...

ha poca importanza credere o meno in Dio; non ha nessuna importanza aderire a un credo religioso; l'importante è stare bene con se stessi e con gli altri; i modi in cui si raggiunge questa "pace" sono relativi (ognuno ha i suoi, che sono determinati spesso dal vissuto precedente). ciao

Un po' di luce dalla solita acuta osservazione di Leo. Grazie, ancora!

p.s. ti sei già stancata di confrontarti?

Il confronto mi esalta. Sempre. Alla pari, però. Mi dà un po' fastidio confrontarmi con chi ritiene di essere nel giusto, di aver raggiunto la verità assoluta. E, magari, osserva con un po' di sufficienza i miei goffi tentativi di sentirmi libera...

beh, non è il mio caso. La sicurezza che esprimo riguarda le mie esperienze di vita. Es. è stata la morte precoce di mio padre a spingermi lontano dalla fede: o Dio era "cattivo" o non c'era ed ho optato per la seconda. Ho usufruito della mia libertà di credere o meno e per tanti anni non ho voluto credere finché....l'ho incontrato. E allora non ho più potuto dubitare. Adesso, nella mia libertà, sapendo che c'è, ho deciso di metterlo al primo posto. Non vedo perché credi che io non rispetti la tua libertà: sto solo confrontando il tuo pensiero con la mia esperienza. Se questo ti fa male, dubito della tua libertà: c'è qualcosa che ti lega e ti impedisce di ascoltare campane dissonanti?

Epoisa cara, quello che mi dici mi colpisce profondamente. Non volevo assolutamente essere offensiva con te. E, tantomeno, mettere in dubbio la tua coerenza nella fede. Posso dirti che forse un po' ti invidio, ma ti sento anche vicina. Un abbraccio da Alina

Bel paragone, in effetti già per il solo fatto di obbligarti a decidere se credere o meno le chiese limitano la tua libertà, limitando la scelta di avere una religione personale slegata dai dogmi e legata magari ai simboli pagani, che vengono ingiustamente associati alla stregoneria, mentre invece sono solo le religioni precedenti e più vicine alla natura, oroscopo compreso

Giusta riflessione, King Eddie, non posso che concordare in pieno. Ci sono tantissime verità nelle religioni passate.

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