Classe '53

...e questa siepe / che di tanto orizzonte il guardo esclude. Tutto vero, Coco. E, tuttavia, l'andare delle generazioni comporterà un uso smodato di questo 'appalto della memoria' a protesi esterne perchè enorme è il numero di informazioni che quotidianamente affluiscono al centro-motore dei nostri cevelli. E' comodo l'appaltare e il demandare e tutti ci comportiamo di conseguenza. Però potrebbe succederci di rinsavire d'un botto - come accade al comandante dell'astronave di 2001 Odissea nello spazio - costretto a uccidere Hal, il megacomputer, e assumere di persona l'onere di tutto sapere e decidere. ...e quindi uscimmo a riveder le stelle. Abbraccione.

meno male che odori, sapori, sensazioni tattili, luci e suoni non si lasciano fregare dalle memorie virtuali!:)

il problema più grosso non è tanto la validità o la legittimità di una festa commemorativa, quanto il fatto che questa ha permesso l'ennesima dimostrazione dello sfascio: una maggioranza che ci fa perdere tempo su queste cose, che non prende decisioni univoche e che quando le prende si permette pure di dissentire da se stessa. E come dici, tutti tacciono, opposizione (opposizione??) compresa. Non siamo un paese di cui festeggiare l'unità, siamo Hellzapoppin'

Assolutamente vero, anche perché il Risorgimento, come tu dici, fu anche l'occupazione da parte dei Savoia del sud, perché ci furono repressioni violente e sanguinose, perché l'unità di un paese non si può fondare solo sui simboli. A me ripugna la propaganda leghista, ma mi ripugna altrettanto l'atteggiamento del sudtirolese Durnwalder che, sentendosi austriaco, non vuole festeggiare i 150 anni, peccato che da cinquant'anni l'Alto Adige si becchi soldi a palate dallo stato italiano (e lo dice una che ha vissuto a Bz e a Merano per una vita e che ama moltissimo quella terra).

mi scoccia molto che per opporsi alla lega si debbano invocare confini appena appena più ampi, quando c'è il mondo davanti.
mi scoccia, e non poco, anche perché i confini, qualunque essi siano, tendono a creare barriere con coloro che stanno al di fuori di essi: e quindi a sentire l'immigrazione come una invasione, ad esempio.
mi scoccia anche perché così si torna ad avvalorare il risorgimento come un moto di popolo (cosa che non fu affatto) e a sminuirne invece l'aspetto di guerra di conquista di uno stato sugli altri: una visione storica che affossa di nuovo e più gravemente il sud dell'Italia, per esempio.
credo che si possa mantenere una critica e una paura rispetto ai nazionalismi e alle fanfare patriottarde, senza per questo temere di essere bollati come "leghisti"

Da ragazzina, ma anche dopo per un bel po', odiavo la retorica patriottica, allora appannaggio soprattutto della destra, i vessilli, i simboli vuoti dell'identità nazionale. Mi sentivo addirittura mondialista, i confini dell'Italia e persino dell'Europa mi stavano stretti. Ma da quando la Lega, con la sua rozza e ottusa politica, favoleggia di uno Stato padano, ho riscoperto l'italianità, la bandiera e persino il nostro sgangherato inno. Centocinquant'anni dell'unità di un paese, si possono festeggiare solo una volta nella vita.

io appartengo a quella generazione (o forse a quel gruppo di persone) che ha paura dei nazionalismi. storicamente sono sempre stati pericolosi, pericolosissimi, molto di più della mancanza di coesione nazionale. viviamo ormai in un mondo globalizzato. credo che sia semplicemente anacronistico stare attaccati ad una porzione (tra l'altro piccolissima) della nostra storia. i valori di solidarietà, democrazia, senso della legalità, prescindono dal risorgimento o dal regno dei Savoia. dovremmo puntare a dare ai nostri figli, a far nascere intorno a noi, idee senza limiti territoriali. Europa è già meglio: ed è ancora poco

Fermate il mondo, voglio scendere. Non è che vivamo in un universo parallelo o in uno sballato e buffissimo videogioco virtuale e non ce ne eravamo accorti? Siamo chiusi nella ragnatela di un Matrix sofisticatissimo, cara Cocò, e non ci sappiamo fare coi videogiochi. Per questo al 'game over' usciamo sempre massacrati.

Bello il calembour dello 'zoccolo'. Buona giornata, Coco.

Beh, ma anche pensare che la maggioranza degli italiani che ha votato B. lo abbia fatto solo in cambio di denari e prebende, è irrealistico. L'uomo ha ottenebrato le coscienze di tanti nostri concittadini, diciamo pure che la maggior parte lo abbia votato per ignoranza, per indifferenza, per la mancanza di alternativa credibile, ma una parte minore, con istruzione adeguata e cultura politica, lo "adora" per motivi puramente ideologici, come è stato per tanti duci e ducetti della storia. Non sono né ottimista né pessimista, sta di fatto che questo non si schioda, che può avvalersi dei servigi costosissimi di coorti di azzeccagarbugli, di uno stuolo di yesmen pronti a tutto, ma anche di uno zoccolo (oh, mio dio, attenta al genere Coco!!!)duro di fanatici in adorazione del capo, e tra questi ci infilerei di diritto la "rana dalla bocca larga". Ciao