Creato da tefnutlagatta il 02/07/2006

Fino all'estremo

La vita è un datore di lavoro che non concede mai le ferie

 

 

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Skuole di skrittura

Post n°82 pubblicato il 13 Marzo 2007 da tefnutlagatta
 

Apprendo con un certo sgomento che la Manu, mia compagna di università ultrasessantenne ma sempre fricchettona come una volta, si è iscritta alla scuola Holden.
Per chi non sapesse cos'è la scuola Holden: è una scuola torinese di scrittura fondata da Baricco.
Baricco, che potrebbe essere un ottimo ginecologo, un eccellente panettiere, un bravissimo pilota di aereoplani, un deifico geologo, purtroppo insiste a fare lo scrittore. Nemmeno il fatto che Senza sugo, la parodia del suo Senza sangue abbia venduto più copie dell'originale, e che molti (tra cui la sottoscritta) abbiano scambiato la parodia con l'originale e l'originale con la parodia, lo ha indotto a demordere. Anzi: non pago, mo' insegna a scrivere anche agli altri.

Ora. Capisco chi mi fa discorsi del tipo che è strano che un pittore studi anni e anni per diventare un artista completo mentre uno scrittore l'arte o ce l'ha o non ce l'ha. E che quindi bisognerebbe che anche quest'ultimo seguisse un suo apposito corso di studi.
Ma non sono d'accordo, per diversi motivi.
La scrittura è un ambito dell'arte molto delicato. Nasce da un qualcosa che potenzialmente possiamo fare tutti.
A scrivere ti insegnano in prima elementare. Per il disegno in prima elementare puoi esserci portato, ma finché non vai in una scuola d'arte dove ti insegnano proporzioni, cazzi e mazzi non sarai in grado di acquisire una tecnica base e magari in futuro di travalicarla, producendo qualcosa di davvero artistico ed originale.
La tecnica base della scrittura, invece, come mi ha detto una volta Marco Vichi, è la capacità di tracciare e riconoscere le lettere. E quella ce l'abbiamo tutti. Almeno, visto che 'sto blog non ha l'audio, chi lo legge dovrebbe essere mediamente alfabetizzato.
Poi, è assurdo affermare che uno scrittore non segua nessun apposito corso di studi. La titolare del blog, ad esempio, la prima volta che ha preso una penna in mano non aveva certo questo stile. L'ha acquisito attraverso anni e anni di continue letture e scritture, imbrattando fogli con storie orride e storie più leggibili, prendendo ispirazione da scrittori che sentiva affini, rubando tempo alle materie scientifiche e beccandosi un tre fisso in algebra per i secoli dei secoli.
Insomma, non è che uno va ad una scuola di scrittura e puff, impara a scrivere. Io mi sono fatta il culo. Con piacere, perché scrivere dà un senso alla mia esistenza. Però me lo son fatto. E tuttora prevedo tempi di gonfiore chiappaceo a venire.

Al limite le scuole di scrittura possono servire agli autori che ci insegnano per vivere del proprio mestiere (dato che con l'arte e basta non si campa. La Holden l'ha fondata Baricco, uno che vende romanzi come se non ci fosse un domani. Se riusciva a farci il busco già con quelli, col cavolo che apriva la scuola di scrittura) e agli scrittori in/erba a segnalarsi e  a prendere contatti nel campo dell'editoria.

Però se tu, aspirante studente holdenista, hai come libro della vita l'autobiografia di Ambra del "95 e pensi che il congiuntivo sia tuo marito, rassegnati: nemmeno Baricco ci può fare niente.

Commenti al Post:
Seldon_72
Seldon_72 il 13/03/07 alle 12:14 via WEB
Il tuo stile di scrittura, molto simpatico devo dire, deve essere sicuramente venuto dal tempo che hai dedicato a leggere e scrivere. Hai mai provato a rileggerti? A leggere qualcosa che hai scritto anni fa?
Comunque sono qui perchè impressionato soprattutto dal fatto che la tua pagina riporta 22 anni di età e altrove hai scritto di aver avviato l'acquisto di una casa.. Ciao.
 
 
tefnutlagatta
tefnutlagatta il 19/03/07 alle 08:41 via WEB
Grazie, Seldon. Certo che ho provato a rileggermi, e a rileggere el che ho scritto anni fa. Sono una che rivede tutto, in genere. Per quanto riguarda la casa, non è esattamente così. Mi sono iscritta da una cooperativa sociale che si occupa di costruire case ed assegnarle ai suoi soci a prezzi non troppo alti e con mutui più vantaggiosi per chi, come me, vive in povertà. Speriamo che non alzino l'ici alle stelle, però, altrimenti è tutto inutile...
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 13/03/07 alle 15:12 via WEB
A me Baricco non piace per niente, più che altro mi sembra un gran furbacchione. Non andrei mai a imparare qualcosa da lui. Tu piuttusto dovresti far vedere al mondo le tue incredibili qualità di scrittrice! Fallo per te stessa (ma anche per tutti i tuoi fedeli e appassionati lettori)! Non so se un concorso letterario possa essere utile, ma quello che so è che hai del talento e lo devi assolutamente sfruttare! Marta
 
 
tefnutlagatta
tefnutlagatta il 19/03/07 alle 08:43 via WEB
Grazie Ammòre. Per ricompensarti delle tue lodi sperticate scriverò un racconto basandomi sulla storia vera e drammatica di una specializzanda in otorinolaringoiatria che viene visitata dal suo ragazzo (!)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 13/03/07 alle 19:47 via WEB
Poverino Baricco, gli van tutti contro. Alla fine è tanto simpatico, estroverso, creativo, brillante. Ok, ha questo difettuccio che deve scrivere romanzi, però per il resto è una persona squisista.
 
 
tefnutlagatta
tefnutlagatta il 19/03/07 alle 08:44 via WEB
E' vero...però aò, qui si pullula di anonimi. Un indizio sulla ua vera identità?
 
   
sempronioo
sempronioo il 23/03/07 alle 15:58 via WEB
Si scusa, sono Sempronio, mi sono proprio registrato così faccio prima. Ciao!
 
ProfumoDiNebbia
ProfumoDiNebbia il 13/03/07 alle 20:39 via WEB
Sono d'accordo, ma non del tutto. Confesso candidamente di non aver mai letto nulla di Baricco, ma mi fido del giudizio che gli dai perché non è la prima volta che lo sento. Credo anche che, come per qualsiasi tipo di espressione artistica, ci debba essere da parte di chi la esercita una sorta di predisposizione, ad esempio io potrei passare la vita con un blocco di disegno davanti e credo che non concluderei mai nulla di decente. Però c'è un però, secondo me. Pensiamo ad esempio a un libro come "Il nome della rosa". E' un libro che a me piace molto, ma è un libro piuttosto complesso, articolato, per cui pensare di scriverlo, di creare un simile intreccio (al di là dell'idea di base, che può avere grossomodo chiunque) serva una preparazione specifica, che non si può improvvisare, senza contare tutta la documentazione necessaria, che però è un altro discorso ancora. Stesso discorso per "La famiglia Winshaw", di genere molto diverso ma altro gran bel libro secondo me e che a sua volta ha un intreccio, una struttura narrativa così elaborata (oltre a mescolare stili molto diversi fra loro) che credo sia impossibile arrivare a fare tanto senza preparazione alcuna, seguendo solo l'ispirazione, l'istinto. Poi, il suo autore si è laureato a Cambridge e Warwick, credo sia più incisivo della scuola di Baricco, ma parlando in generale credo che per diventare un vero scrittore una preparazione specifica serva. Una ipotetica scuola, secondo me, dovrebbe non solo arricchire le conoscenze letterarie di chi la frequenta (che, nel mio caso, al di là di quello che posso aver scoperto al liceo ammetto abbiano diversi buchi, in casa mia non c'è interesse per queste cose), ma anche fornire una sorta di "metodo" proprio per quanto riguarda l'ideazione di una trama, di un intreccio efficace, cose di questo tipo. Anche a me piace scrivere, e credo di esserci portato, ma comunque avverto tutta una serie di limiti da una parte dovuti alla poca esperiena, ma quella si fa, dall'altra da una conoscenza della letteratura che non mi soddisfa del tutto ma anche dall'incapacità nel saper allestire una trama articolata e complessa. Non sarei insomma in grado di sviluppare adeguatamente un romanzo, proprio perchè credo mi manchino alcune conoscenze che invece uno scrittore "vero" ha. Non ha caso ho scritto sempre racconti, che essendo più corti sopperiscono a questa mancanza. Con questo, non che voglia salvare la scuola di Baricco, ma credo che una scuola seria (e non saprei dire se ce ne siano e quali possano essere) possa invece essere molto utile. Fermo restando come già detto che una certa predisposizione comunque deve esserci. Troppo lunga?
 
 
tefnutlagatta
tefnutlagatta il 19/03/07 alle 08:46 via WEB
Sì, ma se arrivi in età da scuola Holden,vuoi fare il giallista o ancora megio il noirista, che ora i gialli sono parecchio demodé rispetto ai noir, e non sai un cazzo di come costruire una trama avvincente....secondo te Baricco ci può fare qualcosa? Inoltre non mi risulta che Eco abbia freqentato scuole di scrittura...
 
ProfumoDiNebbia
ProfumoDiNebbia il 13/03/07 alle 20:42 via WEB
Ho scritto "Non a caso" con l'"H", spero di essere assolto, prima o poi...Solo per quanto riguarda l'acca, naturalmente....
 
 
tefnutlagatta
tefnutlagatta il 19/03/07 alle 08:47 via WEB
Ego te absolvo. Te la caverai con un commento forzato nei miei prossimi dieci posts. ma proprio perché sei te.
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 14/03/07 alle 00:04 via WEB
Baricco è sempre un pupazzo di una bontà straordinaria! Come già scrissi nei miei commenti, non escludo che potrebbe essere un bravo pasticciere o un efficiente impiegato del catasto, ma scrivere... che parola grossa! La scrittura è carne e sangue, è vita, mica te la possono insegnare. E chi scrive lo fa prima di tutto per se stesso, per "dare un senso alla propria esistenza" come fai tu. Mica per ammorbare gli altri con stucchevoli esercizi stilistici.
 
 
tefnutlagatta
tefnutlagatta il 19/03/07 alle 08:50 via WEB
E' questo il problema e il regio di Baricco: lo stile. In fondo, il ragazzo ha scritto cose leggibili: "novecento" era leggibile, per esempio. Poi s'è accorto che anche non scrivendo niente ma scrivendolo tanto bene vendeva lo stesso. Ed ha rinunciato per sempre, con grande cruccio mio e di tutta l'umanità, all'impiego che lo attendeva al catasto...
 
majrina
majrina il 14/03/07 alle 11:00 via WEB
buongiorno.Che come inizio dopo mesi che non scrivo più commenti è abbastanza tristre. ma detesto i convenievoli, e anche gli inizi che fanno così fatica ad essere originali. ho dovuto smettere di scrivere a causa di motivi tecnici legati al pc, e ora che è tutto tornato alla normalità ho deciso di riprendere a scivere sul mio blog, e leggere gli altri. e il tuo è stato il primo, il primo che ho deciso di aprire sverginando il mio nuovo computer con una scrittura che credo ne sia veramente degna. e come ogni volta non deludi. perchè secondo me l'arte della scrittura si ha dentro e non si può apprendere, al massimo assecondare. però una cosa te la devo confessare: a me Baricco piace. a parte le sue idee politiche, il suo modo di giocare con la lingua (che certo non arriva a Pennac)e con la narrazione mi stimola. Ora ti saluto sperando che ti ricorderai di me (anche nel fanale pecco alquanto!)
 
 
tefnutlagatta
tefnutlagatta il 19/03/07 alle 08:51 via WEB
Macciào, Majrina! Credevo ci avessi abbandonato perché avevi finito lo stage...
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 15/03/07 alle 11:58 via WEB
NooooOOOOOOoooooo!!! Dov'è finito il mio lunghissimo commento?????????????????? ;___; C.
 
 
tefnutlagatta
tefnutlagatta il 19/03/07 alle 08:52 via WEB
Ah, boh! Chiedi a digiland!
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 22/03/07 alle 01:41 via WEB
Allora no. Baricco scriverà anche nulla, ma quel nulla spesso e volentieri lo scrive bene. Lo sai che cos'ha lui?(certo che lo sai, domanda retorica): la tecnica. Una tecnica di scrittura così affinata che è capace di farmi piangere semplicemnte scrivendo l'elenco della spesa. E per quanto lo si possa criticare per l'assenza di contenuto dei suoi romanzi (non in tutti però) bisogna riconoscere la sua abilità. Più ce come romanziere mi piace come gliornalista (se nn li hai letti ti consiglio le raccolte "barnum" e "next"). Per quanto riguarda la scuola holden, tre.quattro anni fa, una mia amica molto brava fece domanda e test d'ingresso e non entrò. Pur con tutto il bene che voglio alla manu, ammettiamo che non sa scrivere una frase in italiano "normale" figuriamoci in italiano "letterario", per cui non posso credere che sia entrata... a meno che le cose lassù non siano cambiate drasticamente (cmq all'epoca ti chiedevano almeno 2mila euri sl d'iscrizione, ora non so). DI quella scuola c'è di buono che ti fornisce i contatti giusti. Diciamo che invece di scula la potevano chiamare "raccomandazione a pagamento" e facevano prima... (ho visto alla feltrinelli un libro di racconti di allievi della holden... lasciamo perdere!!!) (by il solito stratagemmo)
 
hachi.7
hachi.7 il 25/03/07 alle 15:52 via WEB
(ormai è un puntiglio scrivere 'sto commento: siamo al terzo tentativo!) Cercando di sintetizzare il lungo commento che ho perso tempo fa... Mi piace come scrive Baricco. Evoca delle belle immagini. I suoi romanzi sono composti da intrecci di storie. Devo ammettere che raramente mi sono piaciute tutte, ma ce n'è sempre qualcuna veramente riuscita. Quanto ad una scuola di scrittura... beh, quanto serva uno so... ci sono gli agganci, c'è l'esercizio forzato, c'è (o dovrebbe esserci) un ambiente stimolante. Quello che, però, aveva allungato oltremodo il commento perduto, era una tirata sull'aspetto commerciale del corso che sta uscendo nelle edicole e di cui ho comprato il n.1 Appena smontata la plastichetta che univa rivista, librino e dvd mi è caduta sui piedi una paccata di possibilità d'abbonamento. Almeno tre opsioni diverse, che mi sono sembrate una più fregatura dell'altra. L'unica offerta trascurata era quella di far andare Baricco porta a porta come Giovanni Rana. Mi sono chiesta: ma la fregatura sarà solo nell'abbonamento o anche nel contenuto? mmm
 
 
ProfumoDiNebbia
ProfumoDiNebbia il 25/03/07 alle 21:51 via WEB
Associazione libera e come tale involontaria...La prima volta che andai a messa lo feci dietro sollecitazione materna che si affacciò dalla terrazza, io ero uscito per comprare l'ultimo numero de "Esplorando il corpo umano", c'era il sistema circolatorio per il mio modellino...Da allora, "la messa è finita" e al posto dei modellini in polipropilene ci sono gli avatar...Ammettendo il nesso di causalità fra l'acquisto di quel lontano mattino e la prima messa (stabilito solo per non compromettere la battuta finale), quali nefaste conseguenze di proporzioni pantagrueliche può generare l'acquisto del suddetto corso?
 
   
hachi.7
hachi.7 il 25/03/07 alle 22:44 via WEB
ah ah ah non lo so. Forse l'improvviso analfabetismo, visto che non mi decido a leggerlo!
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 25/03/07 alle 20:36 via WEB
Di Andrea De Carlo che ne pensate?
 
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