PENSIERI E PAROLEDi tutto un pò |
CROCIFISSO DELLA MISERICORDIA - VIAREGGIO
GRAZIE MASSIMO DI QUESTA BELLISSIMA IMMAGINE CHE MI HAI REGALATO, A GUARDARLA METTE PACE NELL'ANIMA.
GRAZIE A LADYGHOSTM
GRAZIE PASQUALINA
GRAZIE A PASQUALINA 2008
12 Marzo 2009
Fiore semplice del mio giardino.
Sfera candida dal cuore d’oro.
Resistente alle intemperie.
Mantieni il passo raggiunto
di cui conosci il buonsenso.
Tu che ami e detesti il rancore
coltivi di grazia la vita.
Nel peso dei giorni
compi l'opera dell'amore.
Amata creatura.
Sei dolce
sei vera
sei un sogno
sei il vento
il sale di una lacrima
che giunge alle labbra
e sul cuore.....
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LA GUERRA CHE VERRA\'
non è la prima. Prima
ci sono state altre guerre.
Alla fine dell’ultima
C’erano vincitori e vinti.
Fra i vinti la povera gente
Faceva la fame. Fra i vincitori
Faceva la fame la povera gente egualmente.
Bertolt Brecht
LA PIU' BELLA, PER ME
Renato Zero.
Album: Figli Del Sogno - Live 2004
Nei Giardini Che Nessuno Sa testo
Senti quella pelle ruvida,
un gran freddo dentro l'anima,
fa fatica anche una lacrima a scendere giù.
Troppe attese dietro l'angolo,
gioie che non ti appartengono.
Questo tempo inconciliabile, gioca contro di noi.
Ecco come si finisce poi,
inchiodati a una finestra noi,
spettatori malinconici,
di felicità impossibili...
Tanti viaggi rimandati e già,
valigie vuote da un'eternità...
Quel dolore che non sai cos'è,
solo lui non ti abbandonerà mai, oh mai!
E' un rifugio quel malessere,
troppa fretta in quel tuo crescere.
Non si fanno più miracoli,
adesso non più.
Non dar retta a quelle bambole
Non toccare quelle pillole
Quella suora ha un bel carattere,
ci sa fare con le anime.
Ti darei gli occhi miei
per vedere ciò che non vedi.
L'energia, l'allegria,
per strapparti ancora sorrisi.
Dirti sì, sempre sì,
e riuscire a farti volare,
dove vuoi, dove sai,
senza più quel peso sul cuore.
Nasconderti le nuvole
e quell'inverno che ti fa male.
Curarti le ferite e poi,
qualche dente in più per mangiare.
E poi vederti ridere,
e poi vederti correre ancora.
Dimentica, c'è chi dimentica
distrattamente un fiore una domenica
e poi... silenzi. E poi... silenzi.
Silenzi...
DA UN'ESPERIENZA LAVORATIVA
Dormire, farsi dondolare dal respiro, sentirsi dolcemente avvolgere dalla sensazione di benessere.
Dormire, sognare, assaporare ricordi nascosti nella mente, lasciarsi cullare da loro come dalle braccia di una madre.
Dormire, dimenticare il dolore, la difficoltà del respiro, la propria sofferenza e quella vista negli occhi di chi ti vuole bene.
Dormire, lasciarsi ricoprire dall'effetto "piacevole" dei farmaci: trovare così la pace e il coraggio di lasciarsi alle spalle ..... la vita!
CONTRO LA VIOLENZA
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da "SESSO E BRICOLAGE" di Paolo M.
Post n°476 pubblicato il 27 Luglio 2010 da firenze9207
............................................................... L’uomo e la donna si sono evoluti assieme nello svolgersi del tempo. Il che di per sé è già terrificante. La donna ha sempre cercato di assimilarsi all’uomo commettendo un errore biblico. Se invece fosse avvenuto l’inverso le cose sarebbero andate meglio. Un capitolo importante nella trattazione dell’evoluzione della specie è rappresentato dallo studio compiuto da Darwin. Il naturalista inglese, nel suo libro: “L’origine della specie” ipotizzò che l’uomo discende dalla scimmia. La storia ha dato ragione alla sua teoria, eccetto che in un’occasione, Lapo Elkann. Agli albori della vita, sulla terra esisteva solo una razza, quella umana. I dinosauri si erano già quasi estinti e gli unici superstiti si trovavano in una recondita valle conosciuta con il nome di Montecitorio. Nella teoria di Darwin sono descritti due tipi di scimmie. La scimmia maschio, detta cercopiteco, e la scimmia femmina, detta cercodeborah. La teoria passa attraverso numerose trasformazioni evolutive prima di giungere a ciò che m noi definiamo: “homo sapiens”. Tali evoluzioni sono assai numerose e non sto qui a descriverle tutte, ma ricorderò quelle più significative. La prima tappa è detta: “homo supinus”, poi attraverso tappe intermedie di poco spessore si arriva a quella che tutti noi conosciamo con il nome di: “homo erectus”. A quest’ultima fece seguito una tappa evolutiva poco conosciuta, chiamata: “homo moscius”. Solo da pochissimi anni si è scoperto l’esistenza di una tappa intermedia denominata: “homo barzottus”. I nostri antichissimi antenati maschi sono noti anche con il nome di ominidi, mentre le femmine sono note con il nome di veline. La convivenza era serena e trascorreva nella pace dei giorni. Un giorno si uccideva un mammuth, per sfamare la tribù e la famiglia, oltre che ricavare capi d’abbigliamento come giacconi o cappotti per l’inverno. La notte, il maschio e la femmina, nel tepore del fuoco acceso nella grotta si strusciavano per combattere il freddo invernale e per debellare i parassiti che si annidavano fra i peli dell’epidermide. Un altro giorno si uccideva un gigantesco pitone che oltre al cibo forniva la pelle per le scarpe, e la notte per festeggiare la riuscita della caccia ci si strusciava con rinnovato vigore. Struscia oggi, struscia domani i nostri antenati si accorsero che sollecitando alcune differenze anatomiche, la cosa era assai piacevole e quindi iniziarono a prenderci gusto. Ecco che allora le caverne iniziarono ad affollarsi di nuovi appartenenti alla tribù, dando origine ad una piaga che ancora oggi esiste, la crisi degli alloggi. ................................................................ Che ne dite? esilarante vero? nel proseguo Paolo esaminerà i componenti dei due sessi. A presto, allora .......... |
INFO
UN REGALO DA MIA FIGLIA PATRIZIA
DONATAMI DA KATHJA
SENTIRE
Morbidamente
curiosa,
attratta
dalle tue forme,
rincorro
le tue ali
e
rispondo
al tuo richiamo
...
docile
il tuo
profumo
mi
confonde
e
mi
sorprende
inaspettata...
DOTATO DA DOLORES
DONATO DA CINZIA
DONATO DA COSTANZA
RIMANERE BAMBINI
Le cose che il bambino ama
rimangono nel regno del cuore
fino alla vecchiaia.
La cosa più bella della vita
è che la nostra anima
rimanga ad aleggiare
nei luoghi dove una volta
giocavamo.
Kahlil Gibran "Self-Portrait"
GRAZIE VALERIA
UN PORTAFORTUNA DONATO DA CLAUDIO
ANCORA UNA VOLTA DEVO RINGRAZIARE CLAUDIO
UN PENSIERO DA MARCO, OSCAR E ALDA
Questa immagine mi è stata regalata da Marco e famiglia come ringraziamento, ma sono io a ringraziare loro per tutto quello che ci danno.
AMICIZIA
Se potessi placare il tempo
fermerei quei momenti
che ci hanno visti vicini,
che ci hanno reso amici.
Femerei ogni attimo
in cui mi hai dato affetto
mi hai regalato un sorriso.
Fermerei ogni minuto
in cui le tue parole
mi sono scese nell'anima
e mi hanno fatto star bene.
Ma se anche il tempo scorre
implacabile,
nel profondo del mio cuore
il bene che provo per te
non vedrà mai i giorni passare,
e i ricordi giocheranno
con i miei pensieri
e in me ci sarà sempre
l'eterno ripetersi
di una gioia immensa!....
BIAGIO ANTONACCI
E' SACRO L'AMORE CHE NON SENTE TEMPO.... MA NEL TEMPO SI DILATA E FILTRA.... DOVE NIENTE E PER NIENTE PASSERA' MAI NIENTE.... CON TE AMORE.... SONO RICCO TRA I RICCHI.... BELLO TRA I BELLI.... FORTE TRA I FORTI E MAI FUORI POSTO.... E' SACRO L'AMORE CHE PORTI.... DA QUESTA POSTAZIONE COSMICA CHIAMATA VITA POCHE COSE MI SONO CHIARE.... QUESTA..... FORSE E' L'UNICA E IO... CHE VIVO DI UNICITA'.... TE NE SONO GRATO... E TE NE SARO' SEMPRE.....
Inviato da: xilian.cinema
il 10/03/2015 alle 11:07
Inviato da: briciolabau
il 26/08/2014 alle 11:53
Inviato da: briciolabau
il 21/04/2014 alle 10:54
Inviato da: vivi_tu
il 16/04/2014 alle 00:11
Inviato da: briciolabau
il 06/01/2014 alle 15:39