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Floriana e il mondo

 

 

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AUGURI, PAPA' (ma perchè avevo la tutina azzurra?)

Post n°35 pubblicato il 28 Settembre 2008 da floriana_71

Mio papà il 24 settembre ha compiuto 64 anni.

Non sapevo che regalargli, lui ha tutto, tutto.

E non bada molto agli oggetti. Come me, del resto.

Beh, ho pensato di radunare famiglia e non famiglia, giovani e non giovani sotto il mio modesto tetto e pranzare tutti assieme. Ieri mattina sono andata al mercato, ho comprato il pesce, la verdura e tutto quanto occorre per un pranzo con i fiocchi. Enoteca di fiducia per i vini, ovvio.

Menu:

Crespelle con robiola e salmone (regine della tavola), gamberetti semplici e sinceri olio e limone, polpo con patate (morbidissimo, una meraviglia), crostini burro e salmone, torta pere e cioccolato. Tutto made in Flo.

Vini: glicine di Sicilia, Vermentino di Sardegna, Moscato di Pantelleria. Berlucchi per aperitivo.

Pane di Altamura e pane alle olive.

Caffè e ammazzacaffè.

Presenti: mami, papi, fratello, cognata, io, la Laura, mamma di Laura, Dieguito l’ammmericano (perché è andato a vivere e lavorare in America, ma mo’ è qui in visita), nonnina di Dieguito.

Si sono mangiati tutto, ma proprio tutto eh,

Chiacchiere bellissime tra vecchi e giovani. Armonia perfetta.

Auguri papà!

Non ti ho mai detto che ti voglio bene, ma nemmeno tu, però.

Non mi hai mai detto “brava!”, e di cose buone ne ho fatte. Hai sempre e solo detto “hai fatto parte del tuo dovere”.

Io prendevo 30 e lode, mi capovolgevo perfetta sulla trave e vincevo e te dicevi solo che avevo fatto parte del mio dovere. Ho faticato tanto però, papà, e fatico ancora, sai?

Sono diventata una donna autonoma, libera, indipendente e non mi hai mai detto “brava!”.

Dirigo cose, costruisco cose.

So cucinare, stirare, tenere una casa, ricevere, leggo, scrivo, so due lingue, suono due strumenti musicali, mi trovo a mio agio ovunque in questo cazzo di mondo anche grazie a te (ma soprattutto a me!), ma non mi hai mai detto “brava!” per questo.

Ma ti dico grazie per aver potuto imparare tutto ciò.

Oggi non hai detto che era tutto buono e bello (insomma, sai che ci tengo all’estetica della presentazione, anche la musica che ti piace ho scelto, ho visto che hai apprezzato), ma hai mangiato di gusto e ho visto che eri felice. Ciò mi basta.

Mi critichi sempre perché cammino “come un’alpina”. Papà, lo sai, cammino mi muovo e volgo lo sguardo come te!

Siamo troppo uguali noi.

La ginnastica e la danza alla fine son servite a poco.

Sono elastica ed elegante, ma quando sono io, io e ancora io, sono come te, te e te.

Il tuo specchio perfetto.

Mi vedi papà? Guardami bene, papà.

Sono fisicamente uguale alla donna che hai sposato e ami ancora (e che ti ama, papi, una che dopo trentotto anni di matrimonio la mattina ti lascia sul tavolo la mela cotta caramellata con un fiore in un vaso, come la definisci? Una donna che ti ama, basta), ho i suoi colori, la sua bocca, il suo naso, il suo corpo.

Anche mio fratello, l’altro tuo figlio che ogni tanto dimentichi di avere (beh, la figlia femmina, si sa, è un po’ la favorita) è uguale a me e a nostra madre.

Ma tutti e due noi, i tuoi figli, abbiamo lo stesso tuo modo di guardare e di muoverci.

Lo stesso modo di pensare e di affrontare la vita.

Abbiamo ereditato parte della dolcezza di mamma.  Ma solo in parte.

Papà, tu sei stato e sei una presenza pervasiva, in me, mio fratello, nostra madre. Alle volte sei quasi distruttivo, tanto sei forte.

Sei l’astro guida, la personalità forte, quello che arriva e con due parole e uno sguardo costruisce o distrugge.

Non sono ancora riuscita a costruire un equilibrio tra quello che ho ereditato da mia mamma (la dolcezza nell’aspetto, la graziosità dei modi, l’educazione, lo stile) e quello che ho ereditato da te (il modo di volgere lo sguardo, la camminata, il tono della voce e il modo di parlare).

Forse è per questo che sono un essere così imperfetto e così strano.

Nasco dal connubio tra due esseri singolari, uno bellissimo (la mamma) e uno fortissimo e intelligentissimo(il papà). E non tanto bello, te lo dico! Anche se sei vanitosissimo … hai fascino, ma bello non sei, suvvia. Ora te lo dico.

Io non sono né bella, né forte, né intelligente.

Sono una cattiva via di mezzo tra le qualità dei due e tra i difetti dei due genitori (da mamma ho ereditato un po’ di bellezza, un po’ di arrendevolezza e un po’ di tristezza, da te, papi, ho ereditato una punta di indecisione, la prudenza che smorza la forza e un’intelligenza troppo acuta che alle volte è un problema, SPAVENTA! Questo cazzo di cervello a sei piani e otto velocità è un problema sotto questa testolina bionda e caruccia come quella di mamma, ma mamma era ed è bellissima, e non solo carina appena appena come me).

Sei un’opportunità e un problema papi, per me.

Io però vorrei trovare un uomo come te.

Presente, capace, che pensi a me, che risponda appena chiamo come fai tu con me, che abbia sempre la risposta giusta, che ragioni con me, che cammini veloce come me, che sappia gioire della musica, della poesia e del bello come sai fare tu.

Che sia sincero e cattivo con me come lo sei tu, per il mio bene.

Non dimenticherò mai quello che mi hai detto quando cose brutte (a mio avviso) sono successe nella mia vita. Mi hai detto solo “ehi, benvenuta nel mondo dei grandi”.

Non me l’hai detto, ma le avevi passate anche tu quelle brutte cose. Grazie papà, ho capito che era tutto normale quello che stava accadendo, solo una tappa della crescita. Ho ridimensionato e sono cresciuta, senza cadere. Grazie. Davvero.

Vorrei un uomo come te, che sappia guardarmi come tu guardi ancora adesso la mamma che ti ha folgorato quasi quarant’anni fa e che tu definisci ancora adesso “il tuo angelo biondo” e proteggi come fosse un fiore raro.

Anche io ho bisogno di qualcuno che mi protegga quando tu non ci sarai più. Ho la tua fibra, ma sono anche fragile come mamma, non te ne sei accorto ancora?

Auguri, papà.

Resta con me più che puoi, mi raccomando.

Nessuno come te esiste, mi sa, ecco dov'è il problema.

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Commenti al Post:
UomoDifficile
UomoDifficile il 04/10/08 alle 13:45 via WEB
Bello. Cioè. Immagino sia una cosa bella pranzare con il proprio padre.
 
 
floriana_71
floriana_71 il 05/10/08 alle 02:22 via WEB
beh, noi si mangia spesso assieme. Tutte le domeniche, alle volte anche giù per settimana. Però quelle cose lì non gliele ho mai dette. Credo le sappia però. Credo che sì.
 
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