Creato da niria82 il 26/05/2007

"Senza Tempo"...

Pensieri vaganti nel nulla...

 

 

Post N° 59

Post n°59 pubblicato il 15 Luglio 2008 da niria82

Ecco il mio regalo per voi che passate da quì...che avete sempre un pensiero per me nonostante io stia via anche per tanto tempo...

UNA FELICE ESTATE!!!

 
 
 

Post N° 58

Post n°58 pubblicato il 20 Giugno 2008 da niria82

Buon fine settimana...

 
 
 

Post N° 57

Post n°57 pubblicato il 18 Giugno 2008 da niria82

PER UN TOCCO DI COLORE ALLA NOSTRA VITA...

 
 
 

AMORE E PSICHE

Post n°56 pubblicato il 18 Giugno 2008 da niria82

Un re ed una regina avevano tre figlie. Le maggiori erano andate in spose a pretendenti di sangue reale, ma la più piccola, di nome Psiche, era talmente bella che nessun uomo osava corteggiarla, tutti l’adoravano come fosse una dea. Alcuni credevano che si trattasse dell’incarnazione di Venere sulla terra. Tutti adoravano e rendevano omaggio a Psiche trascurando però gli altari della vera dea, perfino i templi di Cnido, Pafo e Citera erano disertati per una mortale. Afrodite sentendosi trascurata ed offesa, a causa di una mortale, pensò di vendicarsi con l’aiuto di suo figlio Amore e delle frecce amorose. La vendetta d’Afrodite consisteva di far innamorare Psiche dell’uomo più sfortunato della terra, con il quale doveva condurre una vita di povertà e di dolore. Amore accettò subito la proposta della madre ma, appena vide Psiche rimase incantato della sua bellezza. Confuso dalla splendida visione, fece cadere sul suo stesso piede la freccia preparata per Psiche cadendo cosi, vittima del suo stesso inganno. Egli iniziò cosi ad amare la ragazza e non pensò neanche per un attimo di farle del male. Nel frattempo i genitori di Psiche si preoccupavano perché un gran numero di pretendenti veniva ad ammirare la figlia, ma nessuno aveva il coraggio di sposarla. Il padre, preoccupato decise di consultare un oracolo d’Apollo per sapere se la figlia avesse trovato un marito, l’oracolo però gli comunicò una brutta notizia. Egli avrebbe dovuto lasciare la figlia  sulla  sommità  di  una  montagna,  vestita con  abito  nuziale.  Qui  essa  sarebbe stata  corteggiata  da  un  personaggio  temuto  dagli  stessi  dei.  Malgrado questo, i genitori non volendo disubbidire alle predizioni dell’oracolo, portarono, al calar del sole, Psiche sulla montagna prescelta vestita di nozze, e la lasciarono lì sola al buio. Solo quando lei restò da sola venne uno Zefiro che la sollevò e la trasportò in volo su un letto di fiori profumati. Psiche si svegliò quando sorse il sole e guardandosi attorno vide un torrente che scorreva all’interno di un boschetto. Sulle rive di questo torrente s’innalzava un palazzo d’aspetto cosi nobile da sembrare quello di un dio. Psiche, quando trovò il coraggio di entrare, scoprì che le sale interne erano più splendide, tutte ricolme di tesori provenienti da ogni parte del mondo, ma la cosa più strana era che tutte quelle ricchezze sembravano abbandonate. Lei di tanto in tanto si domandava di chi fossero tutti quei beni preziosi, e delle voci gli rispondevano che era tutto suo e che loro erano dei servitori al suo servizio. Giunta la sera lei si coricò su un giaciglio e sentì un’ombra che riposava al suo fianco, si spaventò, ma subito dopo, un caldo abbraccio la avvolse e sentì una voce mormorarle che lui era il suo sposo, e che non doveva chiedere chi fosse ma soprattutto non cercare di guardarlo, ma di accontentarsi del suo amore. La soffice voce e le morbide carezze vinsero il cuore di Psiche e lei non fece più domande. Per tutta la notte si scambiarono parole d’amore, ma prima che l’alba arrivasse, il misterioso marito sparì, promettendole che sarebbe tornato appena la notte fosse nuovamente calata. Psiche attendeva con ansia la notte, e con questo l’arrivo del suo invisibile marito, ma i giorni erano lunghi e solitari, quindi decise, con l’assenso del marito, di fare venire  le sue sorelle, anche se Amore l’avvertì che sarebbero state causa di dolore e d’infelicità. Il giorno seguente, un Zefiro portò le due sorelle da Psiche, lei fu felice di rivederle, e le due non furono di meno vedendo le ricchezze che possedeva. Ogni volta che le due facevano domande sul marito, Psiche sviava sempre la risposta o rispondeva che era un ricco re che per tutto il giorno andava a caccia. Le sorelle s’insospettirono delle strane risposte che dava Psiche, loro credevano che stesse nascondendo il marito perché era un mostro. Queste allusioni Psiche li smentì tutte, fino a quando non cedette e raccontò che lei non aveva mai visto il marito e che non conosceva nemmeno il suo nome. Allora le due maligne, accecate dalla gelosia, insinuarono nella mente della povera ragazza che suo marito doveva essere un mostro il quale nonostante le sue belle parole non avrebbe tardato a divorarla nel sonno. Quella notte come sempre Amore raggiunse Psiche e dopo averla amata si addormentò. Quando fu sicura che egli dormisse, si alzò e  prese una lampada per vederlo. Avvicinandosi al marito la luce della lampada gli rivelò il più magnifico dei mostri, Amore era disteso, coi riccioli sparsi sulle guance rosate e le sue ali stavano dolcemente ripiegate sopra le spalle. Accanto a lui c’erano il suo arco e la sua faretra. La ragazza prese fra le mani una delle frecce dalla punta dorata, e subito fu infiammata di rinnovato amore per suo marito.  Psiche moriva dalla voglia di baciarlo e sporgendosi, su di lui, fece cadere sulla sua spalla una goccia d’olio bollente dalla lampada. Svegliato di soprassalto, Amore balzò in piedi e capì quello che era successo e disse che lei aveva rovinato il loro amore e che ora erano costretti a separarsi per sempre. Lei si gettò ai suoi piedi ma Amore dispiegò le ali e scomparve nell’aria e con lui anche il castello. La povera Psiche si ritrovò da sola nel buio, chiamando invano l’amore che lei stessa aveva fatto svanire.

 

Il primo pensiero di Psiche fu quello della morte, correndo verso la riva di un fiume lei si gettò dentro ma la corrente pietosa la riportò sull’altra riva, cosi iniziò a vagare per il mondo a cercare il suo amore. Amore, invece, tormentato dalla febbre per la spalla bruciata, o forse dallo stesso dolore di Psiche, trovò rifugio presso la dimora materna. Afrodite, quando venne a sapere che suo figlio aveva osato amare una mortale, che tra l’altro sua rivale, lo aggredì. Ma non potendo fare niente di male al figlio pensò di vendicarsi su Psiche, e con il permesso di Zeus mandò  Ermes in giro per il mondo a divulgare la notizia che Psiche doveva essere punita come nemica degli dei, e che il premio per la sua cattura sarebbero stati sette baci che la stessa dea avrebbe donato. La notizia giunse fino alle orecchie di Psiche, che decise di sua volontà di andare sull’Olimpo a chiedere perdono. Appena arrivata sull’Olimpo, Afrodite,  le strappò i vestiti e la fece flagellare, affermandole che questa era la punizione di una suocera addolorata per il figlio malato. Dopodiché le ordinò di ammucchiare un cumulo di grano, orzo, miglio e altri semi; di prendere un ciuffo di lana dal dorso di una pecora selvatica dal manto dorato; di riempire un’urna con le acque delle sorgenti dello Stige. In poche parole tutti compiti impossibili, che però Psiche riuscì a compiere con l’aiuto di formiche, che accumularono il grano, di una ninfa, che le  spiegò come e quando avvicinare la pecora, e perfino dell’aquila di Zeus, che l’aiutò a prelevare le  acque dello Stige. Queste erano solo alcune delle crudeltà che Afrodite infliggeva alla povera Psiche, ma quando Amore seppe di quello che stava succedendo in casa di sua madre, salì sull’Olimpo da Zeus per permettere il suo matrimonio con Psiche. Zeus, non potendo rifiutare la supplica di Amore, fece riunire tutti gli dei dove partecipò anche Psiche. A questa assemblea Zeus decise di elevare al grado di dea, Psiche. Cosi dicendo egli diede la coppa di nettare divino alla mortale che accettò con molta paura. Dopo svariate sofferenze, Psiche fu ben accolta sull’Olimpo, anche da sua suocera poiché aveva ridonato il sorriso al figlio, lo stesso giorno fu allestito un banchetto nuziale per festeggiare la nuova coppia. Amore e Psiche avevano trovato la felicità, ed il loro figlio fu una splendida femminuccia, alla quale fu dato il nome di Voluttà.

 
 
 

UNA DEDICA A "TE"...

Post n°55 pubblicato il 29 Maggio 2008 da niria82

A TE CHE SEI...SEMPLICEMENTE SEI...

.........A te che sei l’unico al mondo
L’unica ragione per arrivare fino in fondo
Ad ogni mio respiro
Quando ti guardo
Dopo un giorno pieno di parole
Senza che tu mi dica niente
Tutto si fa chiaro
A te che mi hai trovato
All’ angolo coi pugni chiusi
Con le mie spalle contro il muro
Pronto a difendermi
Con gli occhi bassi
Stavo in fila
Con i disillusi
Tu mi hai raccolto come un gatto
E mi hai portato con te
A te io canto una canzone
Perchè non ho altro
Niente di meglio da offrirti
Di tutto quello che ho
Prendi il mio tempo

E la magia
Che con un solo salto
Ci fa volare dentro l’aria
Come bollicine

A te che sei
Semplicemente sei
Sostanza dei giorni miei
Sostanza dei giorni miei
A te che sei il mio grande amore
Ed il mio amore grande
A te che hai preso la mia vita
E ne hai fatto molto di più
A te che hai dato senso al tempo
Senza misurarlo
A te che sei il mio amore grande
Ed il mio grande amore
A te che io
Ti ho visto piangere nella mia mano

Fragile che potevo ucciderti
Stringendoti un po’
E poi ti ho visto
Con la forza di un aeroplano
Prendere in mano la tua vita
E trascinarla in salvo
A te che mi hai insegnato i sogni
E l’arte dell’avventura
A te che credi nel coraggio
E anche nella paura
A te che sei la miglior cosa
Che mi sia successa
A te che cambi tutti i giorni
E resti sempre lo stesso


A te che sei
Semplicemente sei
Sostanza dei giorni miei
Sostanza dei sogni miei
A te che sei
Essenzialmente sei
Sostanza dei sogni miei
Sostanza dei giorni miei
A te che non ti piaci mai
E sei una meraviglia
Le forze della natura si concentrano in te
Che sei una roccia sei una pianta sei un uragano
Sei l’orizzonte che mi accoglie quando mi allontano
A te che sei l’unico amico
Che io posso avere


L’unico amore che vorrei
Se io non ti avessi con me
A te che hai reso la mia vita
Bella da morire
Che riesci a render la fatica
Un immenso piacere
A te che sei il mio grande amore
Ed il mio amore grande
A te che hai preso la mia vita
E ne hai fatto molto di più
A te che hai dato senso al tempo
Senza misurarlo
A te che sei il mio grande amore
Ed il mio amore grande
A te che sei
Semplicemente sei
Sostanza dei giorni miei
Sostanza dei sogni miei
A te che sei
Semplicemente sei
Compagno dei giorni miei
Sostanza dei sogni miei..........


 
 
 

L'ERA DEL TUTTO E DEL NIENTE

Post n°54 pubblicato il 23 Maggio 2008 da niria82

Ma davvero i soldi possono fare la felicità???

Non sono certo il tipo che nega che i soldi facciano star bene...o meglio...
ma di una cosa sono estremamente convinta...che avere denaro ma non possedere "valori e virtù"...beh...quello serve solo a peggiorare qualunque essere!

Questo piccolo preambolo per rendervi partecipi dello sdegno...della rabbia...e della tristezza accompagnata poi da un forte sentimento di sconforto provato ieri dopo l'ennesima discussione con alcune persone con cui, causa lavoro, mi trovo a condividere le giornate.
Parlo di uomini che hanno sempre creduto, non so bene se perchè abituati da sempre o per semplice e triste desiderio di emulazione, che i soldi fanno la felicità...

Il problema più serio è capire cosa loro intendano per felicità:

un'automobile da migliaia di euro "per preservare l'immagine" (ma quale immagine???), che ovviamente sfrecci a 220km/h come se fossero gli 80 del mio pandino in autostrada!...

una barca possibilmente, dove accogliere amici (amici???) per l'aperitivo e portare sù qualche bella e preferibilmente (o assolutamente)vuota donna, (e mi riferisco anche ad uomini sposati e con figli) che si lasci incantare presto, molto presto da questo lusso volgare...

una casa dotata di "servitù"...forse in grado di far anche la pipì al posto loro?

i bei vestiti...ultra firmati...ultra costosi...ultra invidiati (già...bisogna poi vedere da chi!)...

vacanze in posti esclusivamente alla moda serviti e riveriti in alberghi 5stelle super lusso...

ristoranti costosissimi dai quali è regola uscire affamati, per la giusta legge del bon ton...

e poi...?

Beh qualcuno potrebbe rispondermi..."magari!...wow!...fantastico!"...certo...è la smania di onnipotenza che ti fa sentire un re se lasci una mancia da 200dollari a chi deve posteggiarti la macchina se sei invitato ad una festa esclusiva...ma che allo stesso tempo ti fa sentire in diritto di disprezzare la gente comune che con serio e duro lavoro e con tutti i sacrifici spesso ad esso correlati ci campa una famiglia cresciuta all'insegna di valori fondamentali quali il RISPETTO, L'AMORE, LA SODIDARIETA', IL BENE COMUNE...

" Non esiste l'amore..non esistono i due cuori e una capanna...non esistono i sentimenti...ciò che conta è il divertimento e la bella vita!"
...è questo il loro motto...E a me fa quasi paura!

Lungi da me il voler giudicare questo tipo di "pensiero"…anche perché bisognerebbe scavare nella psiche di questi individui per capire quale sia stata la scintilla che li abbia portati ad essere quello che sono…o credono di essere…voglio solo essere una delle poche (oggi purtroppo) voci che urlano ancora ai veri sentimenti, ai puri valori…

Credo fermamente che l’unica cosa che possa dare la Felicità, quella vera,  sia l’Amore…in tutte le sue forme, in tutti i suoi modi…solo l’amore rende migliori…lo credo e voglio crederlo finchè non arriverà l’ultimo mio giorno…

Morirò povera e pazza forse ma non sarò come mai loro...io farò parte di quella schiera di umili (e per esserlo non bisogna per forza esser senza soldi) che dà un valore ad ogni cosa, ma soprattutto alla vita, e che sa che c'è gente che soffre, che sta male, e che di certo ci morirebbe dinanzi a questi sporchi discorsi!

Ma forse in fondo…non è mai troppo tardi per capire…o forse voglio ancora sperarlo!

 
 
 

Post N° 52

Post n°52 pubblicato il 20 Maggio 2008 da niria82

UFFI...voglio la mia macchina!!!

...ditemi voi se questa non è sfortuna:

"2"i giorni in cui ho avuto la tanto attesa auto aziendale (o quasi -_-)....

e già è dal meccanico e per giunta senza specchietto sinistro...omaggio di questa mattina...un lavoro di maestria...neanche un graffio!!!

GGGGGGRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRR!!!

 
 
 

UN OMAGGIO ALLE DONNE...

Post n°51 pubblicato il 13 Maggio 2008 da niria82

***BUUUOOONGIOOORNOOOO!!!***

Questa mattina prima di cominciare a lavorare ho dato un'occhiata alla mia casella di posta...e con grande stupore...mi ritrovo a leggere una catena!...E dico "stupore" perchè solitamente cestino repentinamente senza leggerne il contenuto...questa volta però qualcosa mi ha rapito...ed avevo ragione...ho continuato a leggere col sorriso sulle labbra e ho pensato subito di offrirvene una parte (ovviamente ho accuratamente tagliato e trasformato l' "odiosa catena" ....in puro omaggio alle donne.................ME COMPRESA!!!)

Qui di seguito alcuni dei motivi per cui gli uomini adorano le donne... 
1. Loro profumeranno sempre, anche se è solo shampoo
2. Il modo in cui le loro teste trovano sempre lo spazio giusto sulle nostre spalle
3. Come sono carine quando dormono
4. La facilità con la quale si adattano tra le nostre braccia
5. Il modo in cui ti baciano e all'improvviso tutto va bene nel mondo
6. Come sono carine quando mangiano

7. Il modo in cui ci mettono ore a vestirsi ma alla fine ne fanno valere la pena
8. Perchè sono sempre calde anche se fuori ci sono meno 30°
9. Il modo in cui stanno bene con qualsiasi cosa addosso
10.Il modo in cui ricercano I complimenti anche se entrambi sapete che tu pensi che lei sia la più bella cosa sulla terra
11. Come sono carine quando discutono
12. Il modo in cui la loro mano trova sempre la vostra
13. Il modo in cui sorridono
14. Il modo in cui ti senti quando vedi il loro nome sul display del cellulare subito dopo che hai avuto un brutto litigio
15. Il modo in cui lei dice 'Non litighiamo più' anche se sapete che un'ora più tardi starete discutendo per qualcosa
16. Il modo in cui ti baciano dopo che tu hai fatto qualcosa di carino per loro
17. Il modo in cui ti baciano quando dici 'Ti amo'
18. A dire il vero ... Semplicemente il modo in cui ti baciano!!!
19. Il modo in cui cadono tra le tue braccia quando piangono
20. E poi il modo in cui si scusano per aver pianto per qualcosa di così stupido
21. Il modo in cui ti colpiscono e si aspettano di farti male

22. E poi il modo in cui si scusano quando ti hanno fatto male sul serio
(anche se noi non lo ammettiamo)!
23. Il modo in cui dicono 'Mi manchi'
24. Il modo in cui ti mancano
25. Il modo in cui le loro lacrime ti fanno venir voglia di cambiare il mondo così che non faccia loro più male.....

Tuttavia non importa che tu le ami, le odi, le desideri o che tu sappia che non potresti vivere senza di loro....
Perchè per una volta nella tua vita...qualsiasi cosa fossero per il mondo...diventano TUTTO per te!
Quando le guardi negli occhi, viaggiando nelle profondità delle loro anime e dici un milione di cose senza il minimo suono, sai che la tua vita è inevitabilmente consumata all'interno dei battiti del loro cuore.
Le amiamo per un milione di motivi...e nessun foglio di carta
potrebbe render loro giustizia......

Beh cari uomini...non è mica poi così difficile ammetterlo no?!?!...

 
 
 

Post N° 50

Post n°50 pubblicato il 12 Maggio 2008 da niria82

         

BASTA MI ARRENDO...

voglio tornare a caaaasaaaaa!!!

che stress I LUNEDI'!!!

ancora una volta...purtroppo...il fine settimana appena trascorso non è stato tra i più rilassanti...anzi...direi senza ombra di dubbio che non lo è stato per niente!

Mentre il lunedì...sta sempre lì ad attenderti...

AAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHH...

ma quando arriva sabato?

una felice settimana a tutti i lavoratori e non!

 
 
 

Post N° 49

Post n°49 pubblicato il 24 Aprile 2008 da niria82

Ed eccomi nuovamente quì...

sfogliando le pagine di questo diario, mi rendo conto di quante cose siano cambiate nel giro di un anno nella mia vita...

quante cose non mi sarei mai immaginata che succedessero...

quante emozioni forti, gioie e moti dell'animo...

Adesso è trascorso il tempo in cui volevo chiudere gli occhi e sognare di tempi migliori...

è arrivato il momento in cui tutto sembra schiudersi come un fiore a primavera...

ed io di certo...non posso perdermi questo spettacolo!!!

Grazie a tutti quelli che mi hanno sempre pensato!

 
 
 

BUON ANNO A TUTTI!!!

Post n°48 pubblicato il 27 Dicembre 2007 da niria82

 

E che possa regalarvi ciò che più desiderate dal profondo del cuore...

auguro a tutti voi tanto tanto Amore!

 
 
 

Post N° 47

Post n°47 pubblicato il 04 Dicembre 2007 da niria82

 

In ogni cosa ho voglia di arrivare

sino alla sostanza.

Nel lavoro, cercando la mia strada,

nel tumulto del cuore.

Sino all'essenza dei giorni passati,

sino alla loro ragione,

sino ai motivi, sino alle radici,

sino al midollo.

Eternamente aggrappandomi al filo

dei destini, degli avvenimenti,

sentire, amare, vivere, pensare

effettuare scoperte.

Boris Pasternak

 

 
 
 

Post N° 46

Post n°46 pubblicato il 16 Novembre 2007 da niria82

Ecco...è così che vorrei fare...
addormentarmi...
e svegliarmi quando tutti i miei sogni cominciano a prender forma...

 
 
 

Post N° 45

Post n°45 pubblicato il 11 Novembre 2007 da niria82

The Big Kahuna

Goditi potere e bellezza della tua gioventù.
Non ci pensare.
Il potere di bellezza e gioventù lo capirai solo una volta appassite. Ma credimi tra vent'anni guarderai quelle tue vecchie foto. E in un modo che non puoi immaginare adesso!
Quante possibilità avevi di fronte e che aspetto magnifico avevi! Non eri per niente grasso come ti sembrava..
Non preoccuparti del futuro. Oppure preoccupati, ma sapendo che questo ti aiuta quanto masticare un chewing-gum per risolvere un'equazione algebrica.

I veri problemi della vita saranno sicuramente cose che non t'erano mai passate per la mente. Di quelle che ti pigliano di sorpresa alle quattro di un pigro martedì pomeriggio.
Fa' una cosa, ogni volta che sei spaventato…Canta.
Non esser crudele col cuore degli altri. Non tollerare la gente che è crudele col tuo.
Lavati i denti.
Non perder tempo con l'invidia. A volte sei in testa. A volte resti indietro. La corsa è lunga e alla fine è solo con te stesso.
Ricorda i complimenti che ricevi, scordati gli insulti. Se ci riesci veramente dimmi come si fa!
Conserva tutte le vecchie lettere d'amore, butta i vecchi estratti conto.
Rilassati.
Non sentirti in colpa se non sai cosa vuoi fare della tua vita. Le persone più interessanti che conosco, a ventidue anni non sapevano che fare della loro vita. I quarantenni più interessanti che conosco ancora non lo sanno.
Prendi molto calcio. Sii gentile con le tue ginocchia, quando saranno partite ti mancheranno.
Forse ti sposerai o forse no. Forse avrai figli o forse no. Forse divorzierai a quarant'anni. Forse ballerai con lei al settantacinquesimo anniversario di matrimonio.
Comunque vada, non congratularti troppo con te stesso, ma non rimproverarti neanche. Le tue scelte sono scommesse. Come quelle di chiunque altro.
Goditi il tuo corpo. Usalo in tutti i modi che puoi. Senza paura e senza temere quel che pensa la gente. E' il più grande strumento che potrai mai avere.
Balla. Anche se il solo posto che hai per farlo è il tuo soggiorno.
Leggi le istruzioni, anche se poi non le seguirai.
Non leggere le riviste di bellezza. Ti faranno solo sentire orrendo.
Cerca di conoscere i tuoi genitori. Non puoi sapere quando se ne andranno per sempre.
Tratta bene i tuoi fratelli. Sono il migliore legame con il passato e quelli che più probabilmente avranno cura di te in futuro.
Renditi conto che gli amici vanno e vengono. Ma alcuni, i più preziosi, rimarranno.
Datti da fare per colmare le distanze geografiche e di stili di vita, perche più diventi vecchio, più hai bisogno delle persone che conoscevi da giovane. Vivi a New York per un po', ma lasciala prima che ti indurisca. Vivi anche in California per un po', ma lasciala prima che ti rammollisca.
Non fare pasticci coi capelli, altrimenti quando avrai quarant'anni sembreranno quelli di un ottantacinquenne.
Sii cauto nell'accettare consigli, ma sii paziente con chi li dispensa. I consigli sono una forma di nostalgia. Dispensarli è un modo di ripescare il passato dal dimenticatoio, ripulirlo, passare la vernice sulle parti più brutte e riciclarlo per più di quel che valga.

Ma accetta il consiglio... per questa volta.

 
 
 

Flussi di coscienza...

Post n°44 pubblicato il 27 Ottobre 2007 da niria82

LUI:

andiamo al cinema o a cena?
o al cinema e a cena?
o prima cinema e poi cena?
o niente cinema, solo cena?
o evitiamo sia cena sia cinema?
evitiamo?
o vuoi che ci baciamo subito?
tanto sappiamo che ci baciamo, no?
tanto sappiamo che si va a cena e cinema così solo per rompere il ghiaccio...
ma poi....
ci baciamo?
tanto vale, penso io
che siccome tutti e due
dentro di noi ci vogliamo baciare
dico io, tanto vale, baciamoci subito
poi magari si, che si va a cena...
e poi sarà più bello mangiare
sapendo che ci siamo già baciati
e non ci sarà più quella tensione
perchè a me viene la tensione e penso...
"accidenti speriamo che ci baciamo"...

e se poi non ci baciamo, che brutto...
invece così tutto sarà più buono, più saporito, più digeribile...
e poi anche al cinema
il film sarà più bello
senza tutta quella tensione
che la tensione mi fa mica seguire bene la trama!
e non c’è nulla di peggio per me...
essere al cinema con una ragazza che vorrei baciare
ma non è ancora mai successo
e non riesco a seguire la trama
perché, mi dico, tutti si baciano al cinema
sia in sala, sia sullo schermo
e allora, mi dico, magari forse lei, la ragazza che vorrei baciare
lei si aspetta che la bacio adesso
ma per me baciarsi la prima volta al cinema è una roba
difficilissima
scomodissima
che non so mai la tecnica
tipo io la guardo fisso insistente ma lei non si gira, che guarda lo schermo
magari le piace il film
lei non se la perde mica la trama, lei
come faccio se lei non si gira
come faccio?
le do un bacio sulla guancia?
o le piglio la testa con le mani e la giro?
o mi estrofletto tutto da trovarmi con la mia faccia davanti la sua?
o le metto un braccio intorno le spalle che quello l’ho proprio visto al cinema
sia sullo schermo, sia in sala?
e comunque
una volta una mi ha detto che
i grandi amori non si baciano subito....
che per noi altri lenti....
è una bella consolazione!.....

Comunque neanche LEI è interessata alla trama...
finge di esserlo, ma intanto pensa:
mi bacerà?
gli piaccio abbastanza?
e se lo bacio io? ma come faccio?
vabbè dopo...quando usciamo...
quando mi accompagna a casa...
e se non mi bacia?
che posso dirgli per fargli capire che mi deve baciare?
ci vorrebbe una frase ad effetto...
ho tutto il film per pensarci…
però non lo invito a salire, fa troppo cinema americano…
oddio, oddio: ha spostato appena appena la gamba
mi sfiora con un lembo dei jeans...

lo fa apposta?
cerca il contatto?
il linguaggio del corpo mica mente…
c’ha il braccio sinistro troppo incrociato...
posizione di chiusura…
non gli piaccio abbastanza…
porcamiseria…
e se gli dico qualcosa?

che gli dico?
pensa pensa pensa pensa pensa….
- che bella fotografia questo film, vero?..................................

 
 
 

Post N° 43

Post n°43 pubblicato il 29 Settembre 2007 da niria82

Oggi volevo dedicare un angolo ai fiori che più adoro...

TULIPANO

Il tulipano è originario della Turchia, dove cresce spontaneamente e dove iniziò ad essere coltivato circa 1000 anni fa. Il termine tulipano deriva dal greco turban (= turbante), forse perché la sua forma ricorda proprio quella del turbante. Da sempre, tutti i giardini d'Oriente sono "gremiti" di tulipani ed in Aprile a Costantinopoli si celebra la festa del tulipano. Una leggenda turca fa risalire l'origine del fiore alle gocce di sangue versate per amore da un giovane innamorato deluso. Il tulipano nel mondo orientale significa amore perfetto . In occidente, i bulbi del tulipano giunsero intorno al 1550, grazie all'ambasciatore austriaco a Costantinopoli, che di ritorno dalla Turchia ne portò una quantità consistente a Vienna, dove però non seppero coltivarli adeguatamente. Il paese europeo dove i tulipani hanno avuto più successo è stato senza dubbio l'Olanda; dal 1600, infatti, i tulipani divennero ricercatissimi e questo portò il loro prezzo alle stelle, tant'è che nel 1637 il governo olandese dovette approvare una legge che ne regolava il prezzo. In Occidente il significato del tulipano è quello dell'incostanza.

GIRASOLE

E' un fiore che ha origini antiche: nell'America settentrionale sono stati trovati resti di questo fiore che risalgono a tremila anni prima di Cristo. Gli Indiani d'America lo consideravano una pianta sacra in quanto consentiva all'uomo di farne molteplici usi. In Perù è l'emblema del Dio Sole. E' dal Perù che il girasole venne per la prima volta importato in Europa. Il girasole fu apprezzato dal Re Luigi XIV, il Re Sole e durante l'età vittoriana, in Gran Bretagna, venne disegnato su stoffe, inciso nel legno, forgiato nei metalli; Oscar Wilde volle il girasole come simbolo del movimento estetico che lui stesso aveva fondato. In Italia, poeti come Eugenio Montale e Gabriele D'Annunzio hanno elogiato il girasole nei propri versi. Nelle opere di Van Gogh la presenza del fiore è ricorrente. Il girasole comunica

allegria e orgoglio .
 
 
 

Post N° 42

Post n°42 pubblicato il 23 Settembre 2007 da niria82

"Nell'amore non esistono regole.Possiamo provare a guidarci con un manuale, controllare il cuore, avere una strategia di comportamento...ma tutto questo è una sciocchezza.Chi decide è il cuore, e ciò che lui decide è ciò che vale"

P.Coelho

 
 
 

PLATONE

Post n°41 pubblicato il 06 Settembre 2007 da niria82

ARISTOFANE NARRA IL MITO DELLE META'
Durante il simposio, prende la parola anche il commediografo Aristofane e dà la sua opinione sull'amore narrando un mito. Un tempo - egli dice - gli uomini erano esseri perfetti, non mancavano di nulla e non v'era la distinzione tra uomini e donne. Ma Zeus, invidioso di tale perfezione, li spaccò in due: da allora ognuno di noi è in perenne ricerca della propria metà, trovando la quale torna all'antica perfezione.

Mi sembra che gli uomini non si rendano assolutamente conto della potenza dell'Eros. Se se ne rendessero conto, certamente avrebbero elevato templi e altari a questo dio, e dei più magnifici, e gli offrirebbero i più splendidi sacrifici. Non sarebbe affatto come è oggi, quando nessuno di questi omaggi gli viene reso. E invece niente sarebbe più importante, perché è il dio più amico degli uomini: viene in loro soccorso, porta rimedio ai mali la cui guarigione è forse per gli uomini la più grande felicità. Dunque cercherò di mostrarvi la sua potenza, e voi fate altrettanto con gli altri. Ma innanzitutto bisogna che conosciate la natura della specie umana e quali prove essa ha dovuto attraversare. Nei tempi andati, infatti, la nostra natura non era quella che è oggi, ma molto differente. Allora c'erano tra gli uomini tre generi, e non due come adesso, il maschio e la femmina. Ne esisteva un terzo, che aveva entrambi i caratteri degli altri. Il nome si è conservato sino a noi, ma il genere, quello è scomparso. Era l'ermafrodito, un essere che per la forma e il nome aveva caratteristiche sia del maschio che della femmina. Oggi non ci sono più persone di questo genere. Quanto al nome, ha tra noi un significato poco onorevole. Questi ermafroditi erano molto compatti a vedersi, e il dorso e i fianchi formavano un insieme molto arrotondato. Avevano quattro mani, quattro gambe, due volti su un collo perfettamente rotondo, ai due lati dell'unica testa. Avevano quattro orecchie, due organi per la generazione, e il resto come potete immaginare. Si muovevano camminando in posizione eretta, come noi, nel senso che volevano. E quando si mettevano a correre, facevano un po' come gli acrobati che gettano in aria le gambe e fan le capriole: avendo otto arti su cui far leva, avanzavano rapidamente facendo la ruota. La ragione per cui c'erano tre generi è questa, che il maschio aveva la sua origine dal Sole, la femmina dalla Terra e il genere che aveva i caratteri d'entrambi dalla Luna, visto che la Luna ha i caratteri sia del Sole che della Terra. La loro forma e il loro modo di muoversi era circolare, proprio perché somigliavano ai loro genitori. Per questo finivano con l'essere terribilmente forti e vigorosi e il loro orgoglio era immenso. Così attaccarono gli dèi e quel che narra Omero di Efialte e di Oto, riguarda gli uomini di quei tempi: tentarono di dar la scalata al cielo, per combattere gli dèi. Allora Zeus e gli altri dèi si domandarono quale partito prendere. Erano infatti in grave imbarazzo: non potevano certo ucciderli tutti e distruggerne la specie con i fulmini come avevano fatto con i Giganti, perché questo avrebbe significato perdere completamente gli onori e le offerte che venivano loro dagli uomini; ma neppure potevano tollerare oltre la loro arroganza. Dopo aver laboriosamente riflettuto, Zeus ebbe un'idea. "lo credo - disse - che abbiamo un mezzo per far sì che la specie umana sopravviva e allo stesso tempo che rinunci alla propria arroganza: dobbiamo renderli più deboli. Adesso - disse - io taglierò ciascuno di essi in due, così ciascuna delle due parti sarà più debole. Ne avremo anche un altro vantaggio, che il loro numero sarà più grande. Essi si muoveranno dritti su due gambe, ma se si mostreranno ancora arroganti e non vorranno stare tranquilli, ebbene io li taglierò ancora in due, in modo che andranno su una gamba sola, come nel gioco degli otri." Detto questo, si mise a tagliare gli uomini in due, come si tagliano le sorbe per conservarle, o come si taglia un uovo con un filo. Quando ne aveva tagliato uno, chiedeva ad Apollo di voltargli il viso e la metà del collo dalla parte del taglio, in modo che gli uomini, avendo sempre sotto gli occhi la ferita che avevano dovuto subire, fossero più tranquilli, e gli chiedeva anche di guarire il resto. Apollo voltava allora il viso e, raccogliendo d'ogni parte la pelle verso quello che oggi chiamiamo ventre, come si fa con i cordoni delle borse, faceva un nodo al centro del ventre non lasciando che un'apertura - quella che adesso chiamiamo ombelico. Quanto alle pieghe che si formavano, il dio modellava con esattezza il petto con uno strumento simile a quello che usano i sellai per spianare le grinze del cuoio. Lasciava però qualche piega, soprattutto nella regione del ventre e dell'ombelico, come ricordo della punizione subìta. Quando dunque gli uomini primitivi furono così tagliati in due, ciascuna delle due parti desiderava ricongiungersi all'altra. Si abbracciavano, si stringevano l'un l'altra, desiderando null'altro che di formare un solo essere. E così morivano di fame e d'inazione, perché ciascuna parte non voleva far nulla senza l'altra. E quando una delle due metà moriva, e l'altra sopravviveva, quest'ultima ne cercava un'altra e le si stringeva addosso - sia che incontrasse l'altra metà di genere femminile, cioè quella che noi oggi chiamiamo una donna, sia che ne incontrasse una di genere maschile. E così la specie si stava estinguendo. Ma Zeus, mosso da pietà, ricorse a un nuovo espediente. Spostò sul davanti gli organi della generazione. Fino ad allora infatti gli uomini li avevano sulla parte esterna, e generavano e si riproducevano non unendosi tra loro, ma con la terra, come le cicale. Zeus trasportò dunque questi organi nel posto in cui noi li vediamo, sul davanti, e fece in modo che gli uomini potessero generare accoppiandosi tra loro, l'uomo con la donna. Il suo scopo era il seguente: nel formare la coppia, se un uomo avesse incontrato una donna, essi avrebbero avuto un bambino e la specie si sarebbe così riprodotta; ma se un maschio avesse incontrato un maschio, essi avrebbero raggiunto presto la sazietà nel loro rapporto, si sarebbero calmati e sarebbero tornati alle loro occupazioni, provvedendo così ai bisogni della loro esistenza.

E così evidentemente, sin da quei tempi lontani, in noi uomini è innato il desiderio d'amore gli uni per gli altri, per riformare l'unità della nostra antica natura, facendo di due esseri uno solo: così potrà guarire la natura dell'uomo.
Dunque ciascuno di noi è una frazione dell'essere umano completo originario.
Per ciascuna persona ne esiste dunque un'altra che le è complementare, perché quell'unico essere è stato tagliato in due.
E' per questo che ciascuno è alla ricerca continua della sua parte complementare
......

 
 
 

Post N° 40

Post n°40 pubblicato il 05 Settembre 2007 da niria82

Era un pò che non scrivevo in queste pagine d'essenza e di aria...
ma voglio lasciare adesso qualcosa di me...di quel sentimento che mi avvolge profondamente anima e corpo!
Ho scritto meno forse...perchè sto conoscendo la Felicità...e quando si è felici, non si trova altro tempo se non quello per continuare ad esserlo!

CHE MERAVIGLIA!
Dopo tutto quel dolore...adesso è tornato a risplendere il sole!
E PER MERITO DI CHI?

...per merito di chi?
Di chi se non di colui che riesce a parlarti anche senza parole...
di chi con un abbraccio sembra urlarti "non ti lascio più"...
di chi guardandoti, sa farti sentire bella anche con gli occhi gonfi ed i capelli arruffati...
di chi sa sempre prendersi cura di te...
di chi sa ridere e giocare...
di chi non ha paura di mostrare la propria sensibilità...
di chi sa dirti TI AMO senza toglierti gli occhi di dosso...

Di chi?
Di chi sa far battere sempre il tuo cuore!

E adesso...una dolce notte a chi non ha mai smesso di sognare!

 
 
 

Post N° 39

Post n°39 pubblicato il 27 Agosto 2007 da niria82

Sono tornata...

"dove vuoi.....

...quando vuoi...

...per   sempre!!!"

             

 
 
 
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Quando un fiore ti mette allegria...
quando un fiore ti regala un sorriso...
quando un fiore ti da la forza...
quando un fiore...è soltanto..."ARANCIANTE"!

 

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ERASMO DA ROTTERDAM

Osservate con quanta previdenza la natura, madre del genere umano, ebbe cura di spargere ovunque un pizzico di follia. Infuse nell'uomo più passione che ragione perché fosse tutto meno triste, difficile, brutto, insipido, fastidioso. Se i mortali si guardassero da qualsiasi rapporto con la saggezza, la vecchiaia neppure ci sarebbe. Se solo fossero più fatui, allegri e dissennati godrebbero felici di un'eterna giovinezza.
La vita umana non è altro che un gioco della follia.
Il cuore ha sempre ragione...
 

UN MARE DI PENSIERI...

IL MARE TI PARLA...impara  ad ascoltarlo...lasciati cullare...

 

IL POETA...

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Credo che stanotte ti verrò a trovare
per dirci tutto quello che dobbiamo dire
o almeno credo...
credo che adesso mi devi far sentir le mani
che a quelle credo...
se ti serve chiamami scemo ma io almeno credo!

Ti sento
e parlo di profumo
t'infili in un pensiero
e non lo molli mai...
io ti sento
al punto che disturbi
al punto che è gia tardi
rimani quanto vuoi!

Voglio volere
io voglio un mondo all'altezza dei sogni che ho...
voglio volere
voglio deciderlo io se mi basta o se no...
voglio non dire mai "è tardi"
oppure "peccato" ...
voglio che ogni attimo
sia sempre meglio di quello passato!

Hai cercato di capire
e non hai capito ancora
se di capire di finisce mai...
Metti in circolo il tuo amore
come quando dici "perché no?"
Metti in circolo il tuo amore
come quando ammetti "non lo so"!

Ti brucerai
Piccola stella senza cielo
Ti mostrerai
Ci incanteremo mentre scoppi in volo
Ti scioglierai
Dietro a una scia un soffio, un velo
Ti staccherai
Perche' ti tiene su soltanto un filo, sai!

Ho messo via un pò di illusioni
che prima o poi basta così
ne ho messe via due o tre cartoni
comunque so che sono lì.
Ho messo via un pò di consigli
dicono è più facile
li ho messi via perchè a sbagliare
sono bravissimo da me.

Le donne lo sanno
c'è poco da fare
c'è solo da mettersi in pari col cuore
lo sanno da sempre
lo sanno comunque per prime!

Gli occhi fanno quel che possono
niente meno e niente più
tutto quello che non vedono
è perchè non vuoi vederlo tu!

Ma ci sarà un souvenir
che ci riporterà solo certi momenti.
E sarà un bel souvenir
una fotografia, una canzone fra i denti.
Ma ci sarà un souvenir
che ci commuoverà fino a farci contenti.
Tieniti il tuo souvenir
da mettere via poi ridicendoti "avanti"!
 

LA CANZONE CHE SCRIVO PER TE...

Non c'è contatto di mucosa con mucosa
eppur mi infetto di te,
che arrivi e porti desideri e capogiri
in versi appassionati e indirizzati a me;

e porgi in dono la tua essenza misteriosa,
che fu un brillio fugace qualche notte fa;
e fanno presto a farsi vivi i miei sospiri
che alle pareti vanno a dire "ti vorrei qua".

Questa è la canzone che scrivo per te:
l'ho promessa ed eccola.
Riesci a scorgerti? Sì che ci sei,
prima che ti conoscessi.


(Ora ho il tuo splendido sorriso da succhiare:
sfavilla di felicità.
L'osservo su dalla tua fronte vanitosa
che ai miei baci ha chiesto la priorità)

Pure frigid waters from these eyes that always miss you
Nothing but violence from my empty gun
I'm using silver to light up these blackheart faces
blinding your fingers with my skin that burns for you

Questa è la canzone che scrivo per te:
l'ho promessa ed eccola.
Riesci a scorgerti? Sì che ci sei,
proprio mentre ti conosco.

This song is for me
I listen like I promised you
I can see me in your words from hell
that you write for me

E ho le tue mani da lasciarmi accarezzare il cuore
immune da difese che non servono.

Ma ora ho in testa il viso di qualcuno più speciale di me,
che sa cantare ma ha più stemmi da lustrare di me...e questo è il tuo svago.
Per quel che mi riguarda sei un continente obliato.
Per quel che ho visto in fondo mi è piaciuto.

Don't, don't tell me. What you want from me
No, don't tell me. I don't wanna hear. Don't tell me

Questa è la canzone che scrivo per te:
l'ho promessa ed eccola.
Riesci a scorgerti? Non ci sei più,
dopo che ti ho conosciuta

(MARLENE KUNTZ E SKIN)

 

UN POSTO NEL MONDO.

In ogni cosa ho voglia di arrivare

sino alla sostanza.

Nel lavoro, cercando la mia strada,

nel tumulto del cuore.

Sino all'essenza dei giorni passati,

sino alla loro ragione,

sino ai motivi, sino alle radici,

sino al midollo.

Eternamente aggrappandomi al filo

dei destini, degli avvenimenti,

sentire, amare, vivere, pensare

effettuare scoperte.

Boris Pasternak

 

ALTROVE

Però, (cosa vuol dire però)
Mi sveglio col piede sinistro
Quello giusto

Forse già lo sai
che a volte la follia
Sembra l'unica via
Per la felicità

C'era una volta un ragazzo
chiamato pazzo
e diceva sto meglio in un pozzo
che su un piedistallo

Oggi indosso
la giacca dell'anno scorso
che così mi riconosco
ed esco

Dopo i fiori piantati
quelli raccolti
quelli regalati
quelli appassiti

Ho deciso
di perdermi nel mondo
anche se sprofondo
lascio che le cose
mi portino altrove
non importa dove
non importa dove

Io, un tempo era semplice
ma ho sprecato tutta l'energia
per il ritorno

Lascio le parole non dette
e prendo tutta la cosmogonia
e la butto via
e mi ci butto anch'io

Sotto le coperte
che ci sono le bombe
è come un brutto sogno
che diventa realtà

Ho deciso
di perdermi nel mondo
anche se sprofondo
Applico alla vita
i puntini di sospensione
Che nell'incosciente
non c'è negazione

Svincolarsi dalle convinzioni
dalle pose e dalle posizioni


Lascio che le cose
mi portino altrove
altrove
altrove

Svincolarsi dalle convinzioni
dalle pose e dalle posizioni

Svincolarsi dalle convinzioni
dalle pose e dalle posizioni


(MORGAN)

 

WALCOTT

Amore dopo amore
Tempo verrà
In cui, con esultanza,
Saluterai te stesso arrivato
Alla tua porta, nel tuo proprio specchio,
E ognuno sorriderà al benvenuto dell’altro,
E dirà: Siedi qui. Mangia.
Amerai di nuovo lo straniero che era il tuo IO.
Offri vino. Offri pane. Rendi il cuore
A se stesso, allo straniero che ti ha amato
Per tutta la vita, che hai ignorato
Per un altro e che ti sa a memoria.
Dallo scaffale tira giù le lettere d’amore,
le fotografie, le note disperate,
sbuccia via dallo specchio la tua immagine.
Siediti. E’ festa: la tua vita è in tavola.

Derek Walcott

 

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