Creato da quiklyon il 30/03/2008

il trasporto aereo

riflessioni e discussioni sulla crisi di quella che è stata una leggenda : l'ALITALIA

 

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L_irrequieto
L_irrequieto il 30/09/08 alle 13:30 via WEB
Qualche notizia sugli stipendi in Alitalia: http://pensieroperaio.blogspot.com/2008_09_30_archive.html
 
L_irrequieto
L_irrequieto il 07/06/08 alle 16:38 via WEB
Personalmente penso che Alitalia debba avere il ruolo di “paladino” del trasporto aereo in Italia e di tutto ciò che ci ruota attorno, dall’industria aeronautica ai servizi a terra, passando per tutto ciò che implica il trasporto aereo per una nazione anche a forte vocazione turistica e che presenta pessimi collegamenti ferroviari ed autostradali. In tema aeronautico va ricordata la privatizzazione Avio che ha consentito all’acquirente gigantesche plusvalenze rivendendola dopo poco tempo ed Avio vuol dire R & D, Know how, difesa… insomma si trattava di un’azienda strategica per il Paese come strategica era OP Computer (Olivetti Personal Computer) per la cui bancarotta è stato tra l’altro condannato a 5 anni tal Roberto Schisano. Però in Alitalia i manager sono le vittime e i lavoratori i carnefici.Sono fermamente convinto che salvo alcune eccezioni, in Italia non esista una classe imprenditoriale e chi si vanta di esserlo appartiene più alla categoria “prendi i soldi e scappa”, categoria dannosa all’economia del Paese ed alla sua stessa sicurezza.Alitalia è al collasso ma le giustificazioni ufficiali a tale situazione si sono basate sull’alto numero di personale (balle), sugli stipendi altissimi (balle), sulla bassa produttività (balle); peccato che numeri alla mano, queste giustificazioni siano risultate essere per l’appunto solo balle. Stesso dicasi per la “piaga numero uno”, gli scioperi; se hai stipendi fame, se l’azienda non rispetta “il contratto”, se è a rischio la sicurezza, si fa sciopero o ci si fa prestare i fucili dal Ministro Bossi? Poi se un’azienda più vola e più perde ha tutto da guadagnare negli scioperi che non fanno volare no? Oppure non ci si riferiva né agli stipendi dei lavoratori né al costo del carburante.È naturale però, una volta smentite le giustificazioni ufficiali, ricercare la verità anche perché la verità ti permette di fermare mortali emorragie finanziarie, di chiedere conto e soddisfazione di ciò ai responsabili che devono essere chiamati a risponderne in prima persona rifondendo eventualmente anche a livello economico la stessa azienda. Ciò avrebbe un forte impatto sia sui dipendenti che sull’opinione pubblica e quindi sia sui contribuenti che sugli azionisti e lancerebbe un chiaro segnale di inversione di tendenza infondendo la necessaria fiducia che tanto bene farebbe a tutti, mercato compreso. Se poi si doveva vendere per un pezzo di pane è un altro paio di maniche ma nessuno si offenda se un giorno si è chiamati a dover rendere conto di dichiarazioni e condotte che hanno distrutto un’azienda; certo che se fosse stata venduta ad Air France si sarebbe messo una bella pietra sopra e tutti i segreti e le eventuali magagne sarebbero stati di competenza di Air France che non penso avrebbe avuto tanto interesse di portare a galla e punire chi in fondo le avrebbe permesso di prendere per due soldi Alitalia.Qualcosa di utile per Alitalia? Vogliamo dare un’occhiata al sistema aeroportuale italiano e tutto ciò che ruota attorno? Dalle società di gestione agli handler alle cooperative, dai general contractor ai subappalti per le infrastrutture, dalle attività commerciali alle società petrolifere passando per le società di interinali. Vogliamo chiederci chi ci guadagna con gli aeroporti? Vogliamo chiederci quanti soldi vanno a finire nelle casse pubbliche e quanti in quelle private? Vogliamo guardare ai proprietari degli aeroporti e alle compagnie che vi transitano? Vogliamo guardare alla girandola di poltrone? Eh, c’è da scriverci un libro….si tratta comunque di cose assolutamente lineari e regolari, o sbaglio?C’è chi crede al primato del mercato e c’è chi crede al primato della democrazia; io credo a quello della democrazia e tenendo presente il rapporto diretto tra reddito pro capite e livello dei diritti e della libertà politica e quindi della democrazia di un paese, ritengo necessario che vengano stabiliti dei minimi contrattuali che assicurino la libertà politica; vi sono ampie zone d’Italia dove i redditi bassi o meglio ancora la miseria, rendono i cittadini politicamente dipendenti e la cosiddetta liberalizzazione del mercato del lavoro in favore di intermediari privati ha aggravato e legittimato pericolosamente tali dipendenze.Il mercato si fonda sulla legge della domanda e dell’offerta; se si apre globalmente il mercato si devono porre dei paletti che tutelino tale libertà politica scongiurando che il sistema di mercato capitalistico prenda il sopravvento sul sistema politico democrazia; il capitalismo è e deve restare un sistema di mercato e la democrazia è deve restare il sistema politico dominante e piantiamola con ‘sta farsa dell’UE, libero mercato e poi a fare piangere lacrime amare agli allevatori perché producono troppo latte! E nel frattempo il prezzo del latte ( come di tanti altri beni) aumenta vertiginosamente; qualcuno s’è messo in testa di vendersi l’UE così come già è stato fatto per l’Italia per la gioia di poteri forti, lobbisti e compagnia bella.Alitalia rappresenta un caposaldo rispetto a quello che sembra essere un disegno criminale o se preferite una guerra economico finanziaria che può avere effetti devastanti ed è per questo che servono coesione e palle e non chiacchiere e miopi e squallidi ragionamenti da miseri bottegai e servi. ps. se vuole dare un'occhiata al forum http://www.pprune.org/forums/showthread.php?p=4166187&posted=1#post4166187
 
L_irrequieto
L_irrequieto il 03/06/08 alle 02:04 via WEB
Potrebbe rientrare tra i diritti di un azionista e tra quelli di un contribuente visto che la SpA in questione è in buona parte pubblica? Forse si potessero visionare fattura per fattura, scontrino per scontrino, qualche monetina si riuscirebbe a risparmiare.
 
L_irrequieto
L_irrequieto il 03/06/08 alle 01:59 via WEB
Salve Comandante, ho dato un'occhiata al suo interessante blog però attenzione a ciò che scrive, perchè se dovessero ragionare come alle Ferrovie (remember i ferrovieri licenziati dopo una puntata di Report sulle FF.SS?). Ho trovato questo on line (un pezzo tra l'altro lo ha già messo Lei on line) http://www.ladestra.info/?p=19111 Le risulta che a pagare il piano di Air France - KLM sarebbero stati principalmente gli operai che sarebbero pressochè scomparsi dalle fila di Alitalia che si sarebbe dovuta quindi rivolgere a terzi per tutta una serie di servizi aeroportuali? Viene da pensare che i media attaccano i piloti perchè sia semplicemente più facile mentre tacciono sulla "macelleria operaia" chiesta da Spinetta (o magari da lui accettata e chiesta da altri). Com'è che si diceva? Divide ed impera? Mi pare lo abbiano fatto con l'azienda e con le varie categorie...poi se si riesce a capire e a reagire bene, altrimenti tira aria di solita privatizzazione all'italiana.
 
giogiolino03
giogiolino03 il 12/04/08 alle 19:48 via WEB
Ciao gladiatore73, ti consiglio solo di guardare il sito lastoriasiamonoi@rai.it trasmessa due volte negli ultimi due mesi ma sempre in seconda serata. Avrai una panoramica della situazione di Az dalla nascita ai giorni ns.Ne scoprirai delle belle. Hai ragione ,AZ è pubblica e non è giusto che il contribuente ne paghi le inefficienze. Af anche è pubblica e và a gonfie vele. Quale è la differenza? Guarda la trasmissione che ti ho consigliato Guarda la mail di Gismondi tratta da un'azienda che costruisce le sue tabelle statistiche su dati UFFICIALI fornite dalle compagnie aeree Grazie per l'attenzione Ciao Giogiolino 03
 
Grumpy67
Grumpy67 il 02/04/08 alle 11:09 via WEB
Il problema è che l'azienda privata è libera di fare le scelte che vuole, è libera di fornirsi dal fornitore più conveniente e di muoversi sul mercato come meglio crede. Alitalia, avendo ancora oggi lo Stato come azionista di riferimento è di fatto un ministero, non ha libertà di chiudere le rotte che perdono soldi se lo Stato no vuole perchè garantisce un servizio pubblico, cosa che non garantisce qualsiasi azienda. Questo fà perdere soldi all'azienda e rende difficile competere. le altre compagnie dalla airone alla ryanair aprono e chiudono rotte come e quando gli pare e lo stato, non è in condizione di interferire. Così come non scegliendone i dirigenti non può neanche imporre se comprare il catering dalla società xy piuttosto che dalla xx, e lo stesso vale per il carburante, per i servizi di scalo e per mille altre cose. Quindi la legge non è proprio uguale per tutti.
 
Grumpy67
Grumpy67 il 02/04/08 alle 11:02 via WEB
Purtroppo vedo che anche se armato di buona volontà sfugge anche a te il punto focale del problema. Alitalia è stat ed è ancora un'azienda statale, le aziende/enti statali non hanno, nella stragrande maggioranza dei casi, nè la preoccupazione/dovere di produrre reddito, nè alcuna concorrenza. Prendiamo ad esempio le Poste, le Ferrovie, l'inps. Sono tutti enti che hanno buchi di bilancio che a confronto quello az è un bischerata, ma nessuno se ne preoccupa, ma questo non è ancora il punto. Tutt questi enti sono in perdita perchè vengono utilizzati per alimentare altre realtà che gli orbitano intorno. La bottiglia di cocacola a prezzo esorbitante è la dimostrazione, si paga dieci volte tanto e si passa ricchezza all'azienda che la vende, che a sua volta foraggia l'economia locale. Le migliaia di miliardi messi negli anni in alitalia non sono mica andate ai dipendenti, una buona parte sì sono andate ai manager, ma la maggior parte è andata ad ingrassare amici degli amici all'esterno di alitalia e che stanno attaccati alle sue tette. quindi che alla fine l'azienda venga distrutta, i dipendenti paghino, i dirigenti no e che la colpa del fallimento venga data al personale mi sembra proprio il coronamento dell'opera, l'opera "italiana".
 
animasemplice.c
animasemplice.c il 02/04/08 alle 10:26 via WEB
l'italia e andata al fallimento proprio xche governata male,xche potevo essere come la svizzera essere neutrali e fare da noi,abbiamo il mare l'agricultura il turismo praticamente non ci manca nulla o poco(e quel poco potevamo fare degli scambi(c'e la fa la svizzera che e piu piccola di noi e noi non possiamo) invece no xche?xche abbiamo delle persone che prima di persare al paese pensano a loro e finche mettono loro al primo posto l'italia non potra mai migliorare(che se poi si fermano e raggionano pardon impiantano un cervello se va bene all'italia va bene anche a loro forse piu xche cosi non siamo piu sputtanati(scusa) all'estero) prima l'italia era il giardino dell'europa ora e la discarica(in tutti i sensi e mi dispiace dirlo xche amo il mio paese)
 
gb00053
gb00053 il 02/04/08 alle 09:55 via WEB
ciao sono una collega di az service. anche io grazie alla "lungimirante" politica aziendale tra un po' finirò a casa e così dopo anni da "stagionale"( peccato che lavoro 11 mesi e mezzo l'anno)e una professionalità acquisita mi ritrovo con un pugno di mosche in mano. so invece che az fly sta assumendo personale nuovo da addestrare per il nuovo traffico a fco. ancora altri favori a quel sindacalista o a quell'altro politico
 
AviatorAZ
AviatorAZ il 02/04/08 alle 00:04 via WEB
ciao comandante, come vedi, anche qui lo sport nazionale è dare addosso all'Alitalia, ma non si vanno a pizzicare i veri colpevoli, no, a farne le spese è il solito personale front-line, quello che in un modo o nell'altro, troppo spesso nell'altro, fa andare avanti la baracca, nonostante i dinieghi di ferie sacrosante, giornate di riposo "rubate" o semplicemente "sparite", errori (guarda caso sempre in negativo) sulle buste paga, violazioni contrattuali di ogni ordine e grado.... ma tanto alla gente questo non interessa, noi naviganti saremo sempre invidiati, strapagati, superviziati, e chi più ne ha più ne metta.... anche se le soste all'estero sono inferiori al tempo trascorso in aereo per andare e tornare, anche se si saltano notti su notti, anche se si sta fuori così tanto che si torna a casa dopo 5 o 6 giorni... a chi ci augura il fallimento, non posso che contraccambiare l'augurio, a chi si lamenta dei costi esagerati, sono daccordissimo, a maggior ragione andiamo a pescare i veri responsabili, a chi invece sta ancora a cuore la salvaguardia di famiglie, e ce ne sono tanti che ce lo testimoniano a bordo, un grazie, di cuore, per aver capito che siamo tutti sulla stessa barca... o forse aereo ? ci vediamo al cbc a FCO... ;)
 
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