Le foglie e il vento
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Post N° 72
La nonna di Titti e la casalinga manager
Beh signore e signori, sono qui a raccontarvi di due figure di donne eccezionali….della serie “la fantascienza ci fa un baffo….”. Ero al corso ieri, e, via via che con i partecipanti ci conosciamo meglio, noto come emergono figure umane eccezionali. Sono donne, è vero, non so se sia un caso o dipenda dal fatto che siamo quasi tutte di sesso femminile in quell’aula…bah, lasciamo il ragionevole dubbio. La prima figura rilevante è quella di una deliziosa nonnina, piccolina e composta con la sua chioma lunga e candida armoniosamente acconciata in trecce appuntate in alto, che variano di posizione a seconda dei giorni. Sempre impeccabilmente vestita e pettinata, la nonnina dalle mani affusolate e gentili, dagli occhi vivi e cortesi, e dalla voce musicale, è la presidentessa di una associazione leader in Italia per l’accompagnamento delle persone disabili all’interno dei musei romani, attraverso l’ideazione e costruzione di appositi sussidi didattici (essenziali nel caso dei non vedenti) per far godere anche ai diversamente abili le gioie dell’arte e della cultura. Con la privatizzazione delle strutture culturali la povera nonnina non si capacita che un ventennio di lavoro debba venire smantellato perché i suoi servizi non sono più riconosciuti come “assistenza alla persona” e quindi poter usufruire dei fondi stanziati dalle strutture pubbliche. “La cultura non è assistenza alla persona” si sente dire. E la poverina obietta che, dando ai disabili più qualità della vita, questi prenderanno coraggio e si sforzeranno, magari, di andarsi a fare la spesa da soli. Non fa una piega, ma gli ottusi burocrati del comune non ne vogliono sapere. Rabbia e sconforto a parte, non posso fare a meno di ammirare una figura deliziosa di donna che non si dà per vinta, che, alla soglia degli 80, ancora fa corsi di aggiornamento ( è non è ancora mancata ad una lezione!) e cerca soluzioni per combattere la stupidità umana, mettendosi alle prese con internet e fogli di excel. La partnership (i pacchetti “all-inclusive”) è l’unica soluzione che siamo riusciti ad evidenziare : bisogna cercare una associazione che curi, ad esempio, il trasporto e accompagnamento disabili, e offrire analogamente visite museali e percorsi didattici mirati in un progetto unitario, solo così si riuscirebbe ad aggirare la legge miope e stupida e attenere i necessari finanziamenti per mandare avanti le spese.
C’è poi la simpatica e giovane madre di famiglia, laureata in statistica, e membro del consiglio di amministrazione di una cooperativa che gestisce una rete di case famiglia per adolescenti in difficoltà. Capacissima di stupire con effetti speciali, valorizzando la propria femminilità, in barba allo stress di pranzi e cene, di accompagnamento figli e consigli direttivi, è agguerritissima e leggera allo stesso tempo: si barcamena tra una cellulare sempre in funzione, attraverso il quale impartisce direttive domestiche, e strategie di fund raising, di ristrutturazione aziendale, di incremento operativo. E se poi, capita la pausa pranzo, trova anche il tempo di indicarmi un negozietto delizioso dove comprare il vestito di capodanno, per “stupire con effetti speciali” chi di dovere, perché, si sa, non bisogna perdere colpi con il proprio uomo. Mi ci accompagna, mi fa da consulente e mi dà la sua benedizione….
Che Dio salvi le donne di questo millennio!
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Inviato da: ctthsoe
il 25/03/2009 alle 08:55
Inviato da: ctthsoe
il 25/03/2009 alle 08:29
Inviato da: lottersh
il 25/03/2009 alle 08:22
Inviato da: minsterr999
il 25/03/2009 alle 07:59
Inviato da: minsterr999
il 25/03/2009 alle 07:48