Le foglie e il vento

vedo che conosci anche tu i pozzi bui, come meta dei sentieri dei pensieri contorti. Labirinto come paragone ci sta benissimo, davvero. io ci sono in pieno, in questo momento nel buio...a volte la luce si spegne e non si riesce a riaccenderla..spero di uscirne presto. Un abbraccio.

Sì, carissima, ci incappo spesso e volentieri...mi arrabbio, mi innervosisco, cerco di capire come è potuto succedere, con il risultato di impegolarmi ancora di più nella rete....sto provando a non agitarmi così tanto, sto provando ad aspettare. Da piccolina mi capitò di fare una vacanza con mia zia in costiera amalfitana. Lì la spiaggia è rocciosa e l'acqua è subito alta, non come dalle parti mie in cui, per affondare un po' devi fare qualche centinaia di metri. Avrò avuto una decina d'anni. Mia zia giustamente, mi aveva proibito di avvicinarmi all'acqua, ma la voglia era tanta. Approfittando di una sua distrazione, con scatto fulmineo mi sono gettata in acqua, e, neanche il tempo di rendermene conto, ero totalmente sommersa. Ricordo di aver aperto gli occhi sott'acqua e di aver visto "luce dappertutto" (la roccia infatti rifletteva la luce), per cui non capivo in quale direzione nuotare per risalire. In quei brevi istanti l'istinto mi suggerì di stare perfettamente immobile: la direzione che avrei preso galleggiando sarebbe stata quella giusta. Pensato e fatto, galleggiai quel tanto da capire la direzione, un colpo di reni e due sforbiciate di gambe ed ero di nuovo all'aria. Ringraziando tutti i santi scivolai di nuovo sull'asciugamano, senza che mia zia si accorgesse di nulla. A tutt'oggi ancora non lo sa, povera donna. L'esperienza però mi ha insegnato che bisogna, a volte, "lasciarsi galleggiare" per venire fuori dai flutti. Baci, di cuore!

. ^__^ :

Grazie del passaggio e del tuo sorriso, JON, torna presto!