LIMBO DEL NON SENSO

Post N° 66

spesso faccio la raccolta differenziata dei miei pensieri...chissà perchè, poi, non so mai in che cassonetto buttarli...

...E IL RESTO VA DA SE' NON LO SO...

RIFLESSIONI VARIE E SPARSE...

BRAIN STORMING...

possibile che qualcuno, munito di carta e penna, scriva il nostro destino?

troppo difficile riflettere sul destino, sul caso o come qualcuno mi ha ben spiegato l'entropia, oggi è un giorno di pioggia, e io non amo molto i giorni di pioggia, mi intristiscono. Meglio lasciare che l'acqua scenda lentamente dal cielo e goccia dopo goccia spazzi via tutti i problemi, i malesseri e le preoccupazioni, tanto io... ho sempre un posto felice dove rifugiarmi...

C'E' SEMPRE UNA VIA D'USCITA...

Non voglio suscitare falsi moralismi o fare quella che certe realtà non vuole vederle o non le accetta; so solo che guardando quel piccolo tesoro seduto di fronte a me, ieri sera, mi sono trovata ad interrogarmi sull'aborto. Ammetto che a volte ho pensato che la facoltà di scegliere, se portare avanti o no una gravidanza, fosse giusta, forse lo credo ancora, altrimenti non ci sarebbero concessi il libero arbitrio e la facoltà di capire cosa sia giusto o sbagliato, peccato che, a volte, anzi direi spesso, la mente di fronte alle difficoltà, sia talmente offuscata dalle preoccupazioni e dai pensieri da non capire che è più brutto il pensiero di scavalcare la montagna che l'arrampicata in se stessa perché una volta raggiunto il traguardo ci si volta indietro e tutte le preoccupazioni scompaiono. Vedere la purezza di un bambino, i suoi primi passi, le sue prime parole dette in modo confusionario, le sue risa, il suo modo di comprendere le cose è meraviglioso, è una sensazione che riempie il cuore, solo provandola la si può capire, per questo credo che l'aborto sia una scelta totalmente sbagliata, perché il tempo sistema sempre tutto, quando si raschia il fondo non si può fare altro che rialzarsi, le scelte drastiche non sono mai quelle giuste, se c'è uno strazio iniziale non significa già che è uno sbaglio? Io dico che in fondo c'è sempre una via d'uscita...

TU

Vivi di me,
no meglio,
sei parte di me...
tu fedele compagna amica fidata
tu amica dei vivi nemica dei non morti
tu amante del sole e della luce
tu che appari di giorno e all'imbrunire scappi via
tu ombra amica mia

Liberté, egalité, fraternité...

E’ vero che noi siamo una generazione che si è adagiata e non è più in grado di fare una rivoluzione? Ovvio che con "rivoluzione" non intendo moto di rivoluzione perché per quello non è mai servito l'ingegno umano, anzi nonostante l'ignoranza dell'uomo antico verso l'astronomia, la terra e gli altri pianeti del sistema solare ci hanno pensato da soli a svolgere il loro compito, per fortuna è arrivato Copernico a spiegare a tutti come giravano le cose. Lui forse era un rivoluzionario sul serio! Tanti rivoluzionari sono passati alla storia per le loro imprese, e non mi riferisco solo agli antichi ma anche a fatti per lo più recenti, ad esempio Garibaldi con la spedizione dei mille, lo stesso Che Guevara, e altri che hanno avuto il coraggio di credere nei propri ideali e di cambiare le cose. Forse la verità è che ora da cambiare non c'è molto, per lo meno nel nostro stato, non trattiamo di politica perché lì ce ne sarebbero di cose da rivedere! In realtà parlo di benessere del singolo, prima di tutto noi uomini di quest’epoca siamo più egoisti e forse razionali, credo che in pochi andrebbero al "macello " solo per seguire degli ideali, anche se la rivolta dei monaci buddisti mi fa pensare che non è proprio vera quest’ultima affermazione, infatti, loro hanno avuto la forza di ribellarsi, ovviamente l'idea da parte loro era quella di farlo in modo pacifico, ma durante i primi giorni di protesta il regime è intervenuto. Alla sua maniera. Con lacrimogeni e botte. Alcuni monaci sono stati condotti in carcere, e immaginiamo quali torture siano stati costretti a subire, la giunta militare sperava così di soffocare la protesta sul nascere. Ma i monaci sono diventati sempre di più, non hanno ceduto, hanno continuato a cantare, ad esortare il popolo, si sono radunati davanti agli edifici di culto più importanti delle città principali e hanno invitato la gente non alla protesta ma a pregare con loro. Onore ai monaci del Myanmar. Tornando a noi e alla nostra realtà italiana, direi che forse non si fanno rivoluzioni perché non ne abbiamo il motivo. Questa è una gran fortuna.

SALDI...

ieri sono incappata in questa frase, rivolta a me (..da non crederci!), che mi ha lasciato perplessa… “non dare tutto per scontato!” a me??? Ho assunto anche io l’atteggiamento che ho sempre criticato? Il “dare per scontato” che logora i rapporti e assopisce i sentimenti, che siano di amore o di amicizia e che dir si voglia… Non ci posso credere! Nodavvero!! Devo assolutamente rimediare…

E SE IL BUONGIORNO SI VEDE DAL MATTINO…

Oggi è lunedì, e gia di per se la cosa non è che mi piaccia molto, povero lunedì! il giorno più odiato della settimana, ma poi che ha fatto di male lui per meritarsi tutto questo odio? Ha solo l’onere di trovarsi dopo il week-end, e non dico domenica perchè già, la domenica sera, non è che sia felicissima, porta con se il pensiero del lunedì, e quindi torniamo al punto di partenza. Ma il problema del lunedì non nasce tutto dalla nostra società? Non siamo noi occidentali ad essere talmente schiavi del nostro progresso che invece di renderci liberi c’ingabbia? Vedendo un documentario sulle popolazioni africane che vivono allo stato brado, come nomadi in mezzo alla savana, o in capanne di paglia, senza abiti, senza cultura, anzi direi con un concetto di cultura molto diverso dal nostro, quasi inconcepibile per le nostre menti, senza tecnologia, senza medicina, se non rimedi naturali derivati dalle piante, e molte altre diversità, mi sono posta molte domande e la principale è...sono più libera io o loro? (sicuramente per loro il lunedì è un giorno come un altro e non pesa loro come pesa a me!) ovvio che le risposte sono molteplici, io possiedo una macchina posso girare il mondo con l'aereo, non devo rincorrere prede per ore per mangiare perché ho il supermercato e compro ciò che voglio, non ho riti d’iniziazione magari cruenti, non muoio di malattie semplici perché ho i medicinali, ma… posso gestire la mia vita a mio piacimento? No direi! Per ottenere tutto quello che ho elencato devo in ogni modo sacrificare 8 ore della mia vita tutti i giorni (non solo il lunedì) per portare avanti un lavoro che mi permetta di vivere, e devo organizzala in base a quelle 8 ore...la mia vita assume il nome di "TEMPO LIBERO". Non credo ci sia nulla di più deprimente e forse squallido. Dunque torno al punto di partenza il progresso ci rende schiavi o liberi?

Post N° 58

Chi sei tu che tormenti la mia mente sgombra, nascosto nell'ombra,
sembra tu voglia portarmi stretta al collo, come un insetto a mollo in una goccia d'ambra...

È giusto regalare sogni?

So che posta così la domanda sembra avere una chiara connotazione positiva e quindi la risposta ovvia è un bel Sì, ma sviscerandola, come piace fare a me, e soprattutto non fermandosi alle apparenze, potremmo scoprirne anche lati “oscuri”, ad esempio nel mondo ci sono molte persone cosiddette “deboli di carattere” o “fragili” che per mancanza di autostima e conoscenza di se stessi si rivolgono a congreghe (religiose e non), a maghi, cartomanti, che per l’appunto si impadroniscono delle loro fragilità regalando loro speranze vane e sogni solo per spillargli soldi o addirittura gente che si limita nelle proprie libertà per seguire ideali e sogni imposti da gente che li plagia creando delle situazioni che li inducono a pensare che la cosa sia giusta e soprattutto, cosa gravissima, che la scelta fatta sia la loro. Quindi e ora di ripetere la domanda… è giusto regalare sogni?