Non fosse per gli Europei, probabilmente, sarebbe out da un pezzo. E invece, spinto dalla voglia di nazionale, Ibrahimovic è ancora in gioco. Almeno in teoria. E l'Inter torna a puntarci, ora che la Roma, e il Parma, fanno parecchia paura. Fermo dal 29 marzo (minuto 68 di Lazio-Inter 1-1), a secco di gol da due mesi e mezzo (non segna su azione dal 20 gennaio: doppietta decisiva proprio ai gialloblù emiliani), lo svedese potrebbe diventare il grande acquisto in questo ennesimo finale da psicodramma nerazzurro. "Lui vuole assolutamente esserci", giurano alla Pinetina. La lesione al tendine del ginocchio sinistro è guarita, o quasi. Resta, però, il dolore. L'iniezione speciale effettuata dal prof Alfredsson, in Svezia, non ha dato gli esiti sperati. Perché l'attaccante non è ancora riuscito a riprendere gli allenamenti con regolarità. Senza un Europeo alle porte, con l'Inter in netto vantaggio sulla Roma in classifica, Ibra avrebbe probabilmente scelto altre strade, magari quella dell'intervento chirurgico. Per risolvere il problema una volta per tutte. E invece resta in ballo. Zittite le voci di mercato ("Non ho problemi con Mancini, sto bene all'Inter, il mio futuro è qui"), volato a Stoccolma per il consulto decisivo, lo svedese conta di tornare in campo in questo avvio di settimana. Mancini e la società sperano che riesca a fare almeno qualche allenamento. Per poterlo convocare. Con lui in panchina, domenica pomeriggio, il Parma (e quindi la Roma) farebbe un po' meno paura. Così altri tifosi interisti eviteranno di scagliare altri tv dalla finestra e ci saranno pure tante bestemmie in meno dei soliti interisti. E così., colui che ha deluso contro Milane, Juve e Champions League potrebbe mettere la firma sul presunto scudetto neroazzurro. Magari infiltrazioni, massiggi, fisioterapie miracolose, serviranno allo staff medico dell'Inter per rimettere in piedi Ibrahimovic.
Scaramanticamente gli interisti di tutta Italia dicono: "Eddaje svede'...facce vince !" (ricordandosi che dove va Ibra si vince lo scudetto).
Ma soprattutto, svedesone permettendo, l'Inter non vuole più giocherallare.
Se la Roma vince l'Inter deve vincere. Tutti gli altri risultati premiano capitan-Zanetti e compagnia.
Ora però, dopo le parole, servono fatti. Perchè le favolette alla 38esima giornata non addormentano più nessuno.
Inviato da: Rebuffa17
il 10/05/2012 alle 11:35
Inviato da: carlo.stefani
il 03/03/2012 alle 11:59
Inviato da: comandantekil
il 17/06/2008 alle 14:11
Inviato da: ASTRO.19
il 17/06/2008 alle 11:45
Inviato da: elyrav
il 17/06/2008 alle 11:37