Creato da pausandro il 24/06/2007
tra la follia e la leggerezza

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« In piena ripresa.Il vicino di stanza. »

Anime gemelle

Post n°49 pubblicato il 28 Luglio 2008 da pausandro
 

La cosa che mi sono rifiutato di fare in questo periodo è stata guardare la tv. Non ho un odio per la grande scatola scalda/annienta famiglie. Anzi penso che sia un mezzo di comunicazione efficace e dalle potenzialità illimitate. Il fatto però che mi sentivo indifeso mi ha fatto trovare di frone ad un bivio: A) fossilizzarmi senza speranza di fronte alla famigerata; B) rifiutarla e cercare di reagire.

Tutti coloro i quali sono venuti a trovarmi (ebbene si tutti e cinque) per interagire mi chiedevano se avessi visto quello o quell'altro programma la sera prima. A tutti dicevo che non avevo acceso mai la tv. Che non volevo fare la fine dei pazienti, che si rassegnano a restare in ospedale, perché "in fin dei conti il tempo passa". Volevo reagire per andarmene il più velocemente possibile, almeno prima che mi scoprissero qualche malattia rara o prima che me la prendessi lì. Purtroppo non sono stato veloce come volevo. Ma questo è un altro problema. La fortuna è stata che non ho contratto nessuna infezione o virus da ospedale, già questo mi basta per sentirmi un fortunato.

La musica invece mi ha aiutato. Lisa mi ha portato il lettore mp3. Ho scoperto gli audiolibri, che mi ha portato il mio amico pianista. Un timido, paranoico, affettuoso con poche persone, di poche parole ma lapidarie e quasi mai giuste! Arriva una mattina, fuori orario di visite. Lo accompagna Lisa, dicendo che sicuramente il tipo che era venuto a chiedere di me era mio amico. Ha minacciato un sit-in di fronte all'entrata del reparto se non lo avessero fatto entrare.

G - Ciao Sandro.
Io - Giao Gianni.
G - Come stai?
Io - Come uno stronzo.
G - Vedo.
Io - Tu?
G - Bene, quando ho saputo ho preso un giorno di permesso e sono venuto.
Io - Quando l'hai saputo? Ieri?
G - No l'ho saputo qualche giorno prima che ti svegliassi.
Io - Non mi hanno detto che eri venuto.
G - Chi te lo avrebbe dovuto dire?
Io - Le infermiere?
G - Forse non si sono ricordate. Avevo dato un biglietto a un infermiere, ma deduco che non te l'ha mai dato.
Io - Chi era quello grosso?
G - No quello un po' alternativo. Dell'altra sponda.
Io - Come fai a dire che è dell'altra sponda?
G - Ti devo ricordare che mio fratello si opererà a settembre per cambiare sesso?
Io - Già. Salvatore. Hai ragione, sei un esperto in fatto di altre sponde.
G - Non dico questo ma credo di riconoscere un omosessuale con un margine di errore dell'ottanta percento. Se non lo sono, lo potrebbero essere senza saperlo.
Io - Come ho fatto tutto 'sto tempo senza la tua saggezza?
G - Prendi per il culo come sempre. Ti stai riprendendo. Ti ho portato una cosa.
Io - Cosa?
G - Ho trovato in libreria dei cd che sono libri letti da personaggi dello spettacolo. Ti piaceranno. C'è anche il tuo adorato Pennac.
Io - Cavoli Gianni, mi spiazzi.
G - Non ci sono le letture che volevo farti fare, ma occorre accontentarsi.
Io - Che letture mi avresti propinato?
G - lo sai i saggi sulla politica.
Io - Meno male, viva gli editori. Saggi sulla politica ad un mezzo paralizzato. E come sparare sulla croce rossa.
G - Sai che si capisce meno della metà di quello che dici?
Io - Si, ma sto prendendendo lezioni.
G - Da chi, da un balbuziente o da un sordo muto. Oppure dimmi la verità fai sega alle lezioni.
Io - Sai che con amici come te non servono i nemici?
G - L'ho sempre detto.
Io - Cosa che le donne non te la danno?
G - Che sei più stronzo di me, ma di poco.
Io - Gia' come va a donne?
G - Meglio fare come mio fratello, fidati. Se non le puoi battere diventa uno di loro.
Io - Contorto tuo fratello, ma come si farà chiamare una volta che lo tagliano?
G - Non saprei. Non mi resta facile chiamarlo diversamente da Tore.
Io - Magari si farà chiamare Sasà.
G - Oppure Sandrina.
Io - Guarda che se mi alzo...
G - Gridano al miracolo e fanno mi fanno santo.
Io - Spiritoso.
G - Stai proprio una merda, te frego io a battute. Lo sanno tutti che sono un vic-20..
Io - Uno zx spectrum
G - Un atari
Io- Un videogioco space invaders
Nel frattempo, Lisa è entrata e uscita dal bagno e ci guarda con gli occhi sgranati.
Lisa - Siete i primi maschi che conosco che non finiscono a parlare di donne e di chi ce l'ha più lungo.
Io - Non ne parliamo perché abbiamo fatto molte partite di calcetto nella stessa squadra e abbiamo fatto tutti i confronti possibili.
G - Vero.
Lisa - Chi è il campione?
Io - Non dirlo, lei è una che ha sbirciato.
G - Allora non vale. E' vero non ci avevo pensato. Loro ti hanno cambiato anche in assenza di coscienza. Fico...
Lisa - Non è poi così fico. Assenza di coscenza uguale assenza in toto, quindi divertimento zero.
G - (rivolto a me) Ma come parla? Avete lo stesso logoterapeuta?
Io - Lisa. Sai che Gianni mi ha portato un lettore cd con degli audiolibri?
Lisa - Veramente?
G - Ho pensato che non ci sarebbe stato nessuno a leggergli libri di carta..
Lisa - Un pensiero molto carino
G - Grazie.
Lisa - E' arrossito?
Io - Mi pare di si.
Lisa - Allora è solo apparenza.
Io - Tana per Gianni.
G - Non infierire Sandro, che poi mi vendico.
Io - Chi infierisce? Lisa c'ha un sesto senso per le persone. Ti ha tanato la migliore del reparto.
Lisa - del reparto?
Io - dell'ospedale scusa.
Lisa - ambè...
Lisa esce e si sente nel corridoio che parla con un altro paziente:
Lisa - Che ci fai in giro MezzaPorzione?
Mezzaporzione - Lisa, Lisa. Se fossi dieci anni più giovane...
Lisa - Mezzo metro più alto semmai. Senti mi dici chi è la meglio dell'ospedale?
Mezzaporzione - TU!
Lisa - Sentito voi due?
G - Forte l'infermiera.
Io - Già-
G - fidanzata?
Io - separata.
G - Io ti vengo a trovare più spesso!
Io - Per lei?
G - Certo, che per te?
Io - No, semmai manda tua sorella.
G - Quando diventerà mia sorella devi zompare come un grillo e cantare come una cicala.
Io - Spero.
G - Senti ma non devi fare pipì?
Io - No perché?
G - Così riviene qui da te Lisa.
Io - L'ho fatta mezzora prima che venissi tu.
G - Allora io vado. Ci vediamo domani.
Io - Domani no. Lisa fa la notte.
G - Allora venerdì.
Io - Ok. Grazie
G - Vedi di guarire presto che dobbiamo spaccare un pianeta.
Io - Ok. ciao..

Venti minuti dopo che Gianni se ne è andato, torna Lisa.
Lisa - Carino il tuo amico.
Io - Sei la prima che conosco che lo ha definito carino.
Lisa - Perché come lo definiscono?
Io - Di solito mi chiedono se è vivo, se parla.
Lisa - con me ha parlato.
Io - Si vede che gli piaci.
Lisa - Davvero?
Io - Si. Anche se sono geloso.
Lisa - Ah ah ah.
Io - Vi vedrei bene insieme.
Lisa - Si come no.
Io - No sul serio. Ha pure detto che torna a trovarmi solo per vedere te.
Lisa - Ma io ci sto venerdì.
Io - Appunto, lui torna venerdì.
Lisa - ma che ti sei messo a fare il paraninfo?
Io - Per gli amici questo ed altro. Poi io sono ancora fuori combattimento, altrimenti se mi alzassi...
Lisa - Griderebbero al miracolo. A Sandro, non devi strafare...
Io - Si, credo che siate fatti l'uno per l'altra...

 
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