Creato da Pinturicchio94 il 16/07/2012

FOOTBALL SCOUT

UNA LENTE D'INGRANDIMENTO SU GIOCATORI POCO CONOSCIUTI E CAMPIONI DI IERI, OGGI E SOPRATTUTTO DOMANI, MA ANCHE UN FOCUS SU TUTTE LE NOVITA' DEL MONDO DEL CALCIO; PER FINIRE ANCHE UNA FINESTRA SULLE NOSTRE ESPERIENZE CALCISTICHE

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Post n°6 pubblicato il 22 Agosto 2012 da Pinturicchio94
 

"E' umanamente comprensibile che Carobbio menta per difendersi. Ma ciò non significa che menta". In questa frase detta nell'arringa di Palazzi durante il processo sportivo di secondo grado in merito al filone calcioscommesse che vede indagato (in realtà non si potrebbe usare questa parola, in quanto mai Conte è stato effettivamente indagato, a differenza di altri giocatori, e non si spiega, tral'altro, neanche il motivo per cui, lui, neanche indagato, sta già scontanto la squalifica inflittagli in primo grado, mentre il centrocampista della Lazio, tanto per citarne uno, Mauri, indagato, ora gioca liberamente) l'allenatore della Juventus Antonio Conte. Una frase che si commenta da sola, anzi, priva di commenti, così come è priva di senso. Una frase che in un compito di scuole elementari i maestri avrebbero segnato con la matita blu, e che invece è detta in un processo a livello nazionale, che segna la vita sportiva di molte persone. Già questa considerazione non renderebbe necessario continuare per dimostrare come, ancora una volta, la Juve, nelle vesti di Conte, sia stata vittima di un processo farsa, anzi, in questo caso di un non-processo. Non voglio soffermarmi su quella che è la verità di fondo, cioè che, appena tornata a vincere, la Juve dà sempre fastidio a tutti, e si fa di tutto per smontarla, ma voglio addentrarmi in un discorso più tecnico, che servirà a capire che il problema di fondo non è quello di rendere ingiustizia ad una squadra, ma che in Italia c'è un sistema, quello penale-giudiziario, ridicolo, che proprio non va. Un'indagine, quella relativa a Conte, che non sarebbe neanche dovuta nascere. Un pentito, accusato a livello penale di gravissime colpe di combine avvenuta con zingari, e non in maniera occasionale, ritenuto credibile, anzi, un "dio", come ha sostenuto l'avvocato Bongiorno, deve già far riflettere. Uno che tral'altro (parlo di Carobbio) ha cambiato versioni dei fatti più volte di quanto non abbia fatto Misseri nel processo di Sarah Scazzi, che ha truccato partite per anni, e le cui dichiarazioni, che riportano le parole di un discorso fatto da Conte allo staff e la squadra prima di Albinoleffe-Siena, la partita incriminata, sono smentite da tutti i 25 compagni di squadra, e, il massimo dei paradossi, addirittura da lui stesso in una delle sue tante versioni dei fatti: Conte avrebbe prima, stando alle parole di Carobbio, effettuato un discorso forte alla squadra, mostrandole tutta la sua voglia di vincere, e poi, le avrebbe ordinato un pareggio? Tutto normale, così come la controdifesa di Palazzi: è lo staff a stretto contatto con l'allenatore, non i giocatori, e poi tutti smentiscono per paura di essere indagati; come per dire: quando Conte fece il discorso nessuno può dimostrare che tutti i calciatori in quel momento non siano andati in bagno e Conte abbia parlato solo allo staff. Non è difficile capire che a fare questi discorsi sia lo stesso della frase con cui è iniziato l'articolo. La situazione è ormai chiara per tutti, e non solo in Italia, anche in Cina, in Gran Bretagna, dove anche parlano di questo pseudoprocesso sportivo: Carobbio non è in realtà un pentito, ma uno che cerca di mettere carne a cuocere per distogliere la situazione dai suoi gravi reati e cercare uno sconto di pena. E chi la persona adatta per distogliere l'attenzione da lui, se non Conte, l'allenatore che non lo faceva giocare, l'allenatore con cui ruppe definitivamente quando non gli concesse un permesso per la nascita del figlio, facendogli pagare 2500 euro per l'ostetrica? Ma la cosa grave non è tanto ciò che questa persona dice, quanto la credibilità e l'importanza che gli viene data in un processo di tale serietà. Perchè Carobbio e Gervasoni sono gli unici due pentiti ritenuti credibili, e mentre Gervasoni afferma che è stato Carobbio a contattare gli zingari, Carobbio afferma esattamente il contrario? E perchè non si è mai fatto un controesame a Carobbio, così come si fa a qualsiasi reo poi pentito? Forse ognuno di noi, in tutta Italia avrebbe qualche domanda da fargli, delucidazioni da chiedergli; solo per la procura è tutto chiaro. Mentre purtroppo non è chiaro che, se (come ha spiegato proprio Bongiorno) Conte viene definito una persona arrogante, arcigna, non sia più logico il fatto che Carobbio si fosse riferito al suo vice Stellini e non a lui, tanto che è emersa l'intercettazione di Stellini che dicesse a Carobbio "Non dire niente a Conte!". Non è chiaro che l'intento di Carobbbio è quello di fare di tutto per sperare in un cambiamento della sua pena, da associazione a delinquere ad un semplice frose sportiva. E se gli unici due pentiti ritenuti credibili sono Gervasoni e Carobbio, poi all'improvviso, si parla di accuse a Bonucci e Pepe, attualmente due tesserati juve, e si ritiene di dover considerare credibile anche Masiello, un altro che parla solo per invidia, e per gli stessi scopi di Carobbio. Perchè non si ritengono credibili allora i 25 compagni di squadra di Carobbio che smentiscono in coro le sue dichiarazioni? e se non li si ritiene credibili, perchè allora non li si accusa anche loro di omessa denuncia, caro Palazzi? E' incoerente che essi smentiscono perchè non vogliono essere accusati, in quanto se essi smentiscono, e Carobbio è credibile, allora essi nascondono la verità, e dovrebbero essere indagati anche loro, ma forse sto facendo discorsi i quali Palazzi neanche riuscirebbe a comprendere. Parliamo pur sempre uno capace di dichiarare la frase detta precedentemente, parliamo di uno che ha condannato la Juventus in B portando come prove gli articoli della Gazzetta, di quei giornali che dovrebbero essere solo fonte d'informazione, e tral'altro neanche più super partes (ma questo è un altro discorso), e che ha riproposto tale metodo anche l'altro ieri, presentandosi con pezzi rosa di giornale, parliamo di uno che ritiene prove che confermano la credibilità di Carobbio le ricerche della polizia giudiziaria, che ha perquisito Conte pur non trovando niente, e dei contatti telefonici, nei quali mai è stato tirato in ballo il nome di Antonio Conte. E la giustizia sportiva permette ciò, e non solo deferisce l'interessato per dieci mesi, ma conferma la squalifica in secondo grado, una sentenza che si commenta da sola, e che è motivo di derisione dell'Italia in tutto il mondo. Solo qua è ritenuta giustizia. Perchè, come in altre circostanze, in Italia tutto l'ingiusto sembra normale, quotidiano, e la giustizia è altrove. Su questo nessuno apre un processo.

 
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