La macchina del turismo pugliese si è rimessa in moto. E va avanti. Piano - i ritmi non sono certamente quelli dell’anno scorso - ma si muove. Con il lockdown la batosta c’è stata e di certo brucerà sulla pelle degli addetti ai lavori per tutta la stagione: Federalberghi Puglia stima un calo di oltre 10 milioni di presenze rispetto a un anno fa. Ma camping, villaggi turistici e anche gli hotel (questi ultimi con qualche fatica in più) cominciano a raccogliere le prime prenotazioni. È così dal Gargano al Salento da quando è cominciata la Fase 2.
Il Gargano
A Baia Calenella, il villaggio turistico sulla litoranea fra Peschici e San Menaio, 90 alloggi e 40 piazzole per i campeggiatori con tende al seguito, sono arrivate 200 prenotazioni per luglio e agosto. Il periodo clou per gli arrivi dall’estero - dalla Germania soprattutto - è la settimana della Pentecoste, a fine maggio.
E quelle sono saltate. «Ma abbiamo le prime prenotazioni dal 13 giugno e speriamo di poterle salvare», dice Fabio Bezzi, 62 anni, che gestisce la struttura con il fratello. Più avanti, sulla statale 89 verso Rodi Garganico, c’è il villaggio di Vincenzo Cannarozzi, quarant’anni, tanti quanti ne ha il lido di famiglia (Lido del Gargano). «Cominciano ad arrivare richieste.
Abbiamo 15 prenotazioni per giugno. Poche, ma se il cielo ci aiuta possiamo recuperare». Sul versante est, appena dopo Peschici, c’è il camping Baia San Nicola. Lina e il marito Nino Mastromatteo, sono pronti ad accogliere i loro ospiti: una cinquantina le prenotazioni fra i mesi di luglio e agosto. «La gente chiede il mare in sicurezza e noi li accontenteremo».
Lì e nelle altre strutture la caparra del 30 per cento necessaria per la prenotazione potrà essere restituita (anche con un voucher per la stagione 2021) nel caso, «malaugurato», in cui dovesse arrivare un altro lockdown. E con 400 prenotazioni fra luglio e agosto svetta il Parco degli Ulivi, in località Padula, a Peschici. «Ne abbiamo un centinaio soltanto per le villette in muratura», spiega Anna Costante, quarant’anni, che gestisce la struttura con il marito Gaetano Azzarone. L’estero arranca. «Ma l’Italia ci vuole bene».
La Valle d’Itria
È così nel regno dei trulli. «Abbiamo riscontrato un aumento della domanda interna rispetto alla scorsa stagione, tutti si stanno orientando per la campagna».
E così le villette, i trulli e i casali della Valle d’Itria, tanto amati dagli stranieri, in estate torneranno a essere popolati dai pugliesi. Lo racconta Brunella Bruno dell’agenzia Giesse immobiliare di Martina Franca: «Il fenomeno riguarda soprattutto le famiglie.
Abbiamo ricevuto una ventina di richieste». «I clienti preferiscono pagare di più, ma non vogliono nessun altro nella struttura - aggiunge Damiana Disanto, di Puglia Charme, da Cistemino - Abbiamo clienti dal Sud, anche baresi, così come dal Nord Italia».
Il Salento
Anche il Salento ricomincia a ingranare a piccoli passi. «Negli ultimi dieci giorni c’è stata una bella ripresa, soprattutto con i clienti italiani - raccontano dal boutique hotel I Bastioni San Domenico a Gallipoli - Stiamo ricevendo in media 1,5 prenotazioni al giorno, soprattutto per luglio e agosto, e dall’estero per fine settembre e ottobre».
L’Hotel degli ulivi di Castro segnala una decina di nuove prenotazioni, che nelle diverse strutture si possono però contare sulle dita di una mano, come le tre dell’Araba Fenice village a Torre dell’Orso. «Qualcosa si muove per le nuove prenotazioni - conferma Marina Marti dell’Hotel degli Haethey a Otranto e del villaggio hotel Thalas a Torre dell’Orso - La percezione è che le persone vogliano venire, ma cercano informazioni su come si svolgerà la vacanza. Noi abbiamo comunque un alto tasso di fidelizzazione, quindi a molti abbiamo chiesto di attendere prima di cancellare».
«Tutti vogliono rimanere ma bisogna vedere cosa decide il governo», ribadiscono dal camping Torre Castiglione a Torre Lapillo. Per le vecchie prenotazioni si punta perlopiù a temporeggiare, a optare per i voucher. «E c’è una buona risposta in tal senso», conferma Maria Rosati del Futura club di Torre Rinalda. Poche cancellazioni anche per il Victoria palace hotel («potrebbero aumentare con ravvicinarsi della partenza») e al M&F hotel di Gallipoli. «Le disdette arrivano perlopiù da stranieri e non dagli italiani», concludono dall’hotel Orsa Maggiore di Castro.
Cenzio Di Zanni e Gennaro Totorizzo
repubblicabari
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