Creato da forddisseche il 03/01/2008
Un sorriso , un po di musica per pensare un pò.
 

Benvenuti :)

.

 

MUSICA ITALIANA

 

Contatta l'autore

Nickname: forddisseche
Se copi, violi le regole della Community Sesso: M
Età: 65
Prov: FG
 

Peschici 24/lug/2007 per non dimendicare

 

 

Pizzomunno con gerani rossi.

 

 
Pizzomunno

Lungo il tratto meridionale della costa viestana, ritroviamo una piccola spiaggia che deve il suo nome all’ imponente faraglione che dalle acque cristalline si erge sovrano a sorvegliare la città ed i suoi abitanti: la Spiaggia del Pizzomunno.

Qui sembra aver avuto luogo un’ interessante e fantastica vicenda che ha come protagonisti due giovani innamorati , entrambi originari di Vieste .

Pizzomunno , giovane ed attraente pescatore, e Cristalda , ragazza bellissima dai lunghissimi capelli color dell’ oro, si amavano teneramente e vivevano nella convinzione che nulla al mondo potesse intaccare un sentimento tanto forte e sincero.

Ogni sera, Cristalda scendeva in spiaggia per salutare il suo bel Pizzomunno prima che con la sua barca andasse incontro al mare aperto.

Ogni notte, in mare, Pizzomunno riceveva la visita delle sirene che cercavano di ammaliarlo con i loro canti soavi. Le regine del mare desideravano ardentemente che Pizzomunno diventasse il loro re ed amante.

Il giovane, però, non cedette mai alle avance delle sirene tentatrici , avendo già donato il suo cuore alla candida Cristalda.

I reiterati rifiuti del giovane, scatenarono la furia delle sirene .

Una sera, le sirene raggiunsero i due amanti sulla spiaggia ed aggredirono Cristalda con grande ferocia, inghiottendola nelle profondità del mare.

Pizzomunno
fu colto da un dolore devastante, talmente grande da pietrificarlo per sempre.

Il giorno seguente, i pescatori di Vieste trovarono Pizzomunno pietrificato sulla roccia che oggi porta il suo nome.

La leggenda vuole che, ogni cento anni, Cristalda riemerga dalle profondità del mare per incontrare Pizzomunno e rivivere con lui l’ emozione di una notte d’amore sulla spiaggia che li fece incontrare.

 

 

Archivio messaggi

 
 << Aprile 2021 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
      1 2 3 4
5 6 7 8 9 10 11
12 13 14 15 16 17 18
19 20 21 22 23 24 25
26 27 28 29 30    
 
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 
LA LEGGE
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicita'.

Non puo' pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001

Le immagini usate sono prese dalla rete
Per qualsiasi esigenza di copyright contattatemi privatamente.
 

OndaRadio - Redazione San Nicandro Frequenza FM

OndaRadio - Redazione San Nicandro
Frequenza FM 100.9

Ascolta la radio in diretta streaming
Servizio in fase di test, per le segnalazioni info@sannicandro.org

 

Oroscopo

 


                 width="200" height="250" scrolling=no marginwidth=0 marginheight=0 frameborder=0 border=0 style="border:0;margin:0;padding:0;">
    

 

 

Vieste / Petizione per : Smantelliamo il Ripetit

Vieste / Petizione per :

Smantelliamo il Ripetitore 5G che Disturba il Nostro Paese .
Il link per firmare e questo :  https://chng.it/xvFYh5RSk2

Grazie .

 

 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

Premio

 

Premio brillante Weblog

(perché valorizza la sua terra, il Gargano).

premiato da,

http://digiland.libero.it//profilo.phtml?nick=ferrarazzo

 

 

 

FACEBOOK

 
 

FACEBOOK

 
 

Tarantella del Gargano - Stupenda versione

 

 

Meteo Gargano

 

ondaradio la radio del Gargano

http://ondaradio.info/

Ondaradio la radio del Gargano.

 

Programmi tv

 

tv.zam.it

 

 

Ultime visite al Blog

forddissechelaboratoriotvQuartoProvvisoriostefdesignscalera4ATTITUDE2GiuliettaScagliettiLeccezioneMadamenazario1960Violentina8380sin69m12ps12milano2009stufissimoassai
 

Promontorio del Gargano

Il più delle volte si pensa che la storia antropologica ebbe inizio sul promontorio del Gargano con l'apparizione dell'Arcangelo Michele più di sedici secoli or sono quando ancora il Cristianesimo conviveva con le allora attuali religioni pagane. Ma se analizziamo le carte romane si nota che gli insediamenti sedentari sono precedenti all'apparizione dell'Arcangelo e si trovavano sulla costa e ai piedi del sontuoso monte (Ergitium ,Sipontum ,Merinum ,Teanum , ,Apulum ,Urium).
Si trovano degli insediamenti umani persino precedenti a questi ultimi, ma bisogna risalire addiritturà all'età del bronzo, tanto è vero che lungo la provinciale che collega Foggia con San Marco in Lamis, a qualche chilometro da Borgo Celano, in zona"Chiancata La Civita-Valle di Vitturo"  è stato ritrovato la necropoli più antica della intera Europa. Altre testimonianze sono date dagli insediamenti rupestri e dalla innumerevole presenza di oggetti litici e di mura megalitiche che si sono scoperti nel corso degli anni sul Gargano.
 

Area personale

 

https://www.garganofm.com/wp-content/uploads/202

https://www.garganofm.com/wp-content/uploads/2020/07/RADIO-GARDEN-300x176.png

 


Nessuna descrizione della foto disponibile.

 

 

San Giorgio protettore di Vieste.

 

Cerca in questo Blog

  Trova
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
Citazioni nei Blog Amici: 13
 

Toro seduto

 

Per noi i guerrieri non sono quello che voi intendete. Il guerriero non è chi combatte, perché nessuno ha il diritto di prendersi la vita di un altro. Il guerriero per noi è chi sacrifica sé stesso per il bene degli altri. È suo compito occuparsi degli anziani, degli indifesi, di chi non può provvedere a sé stesso e soprattutto dei bambini, il futuro dell'umanità.

Toro seduto

 

Archivio messaggi

 
 << Aprile 2021 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
      1 2 3 4
5 6 7 8 9 10 11
12 13 14 15 16 17 18
19 20 21 22 23 24 25
26 27 28 29 30    
 
 

Hotel Gabbiano Vieste

 

Tutto ciò che l'uomo ha imparato

Potrebbe essere un'immagine raffigurante 1 persona e il seguente testo "Tutto ciò che l'uomo ha imparato dalla storia, é che l'uomo dalla storia non ha imparato niente. Hegel"

 

Servo di Dio Don Antonio Spalatro .

 

Messaggi del 11/04/2021

Incendio sul Gargano, distrutti ettari di bosco. Canadair in volo per domare le fiamme, sul posto volontari e carabinieri

Post n°28091 pubblicato il 11 Aprile 2021 da forddisseche

Incendio sul Gargano, distrutti ettari di bosco. Canadair in volo per domare le fiamme, sul posto volontari e carabinieri 

    
 
 

Dalle 14 circa un vasto incendio in agro di Vico del Gargano (località Coppa schiava), ha distrutto ettari di bosco. Sul posto due canadair, volontari Gev (nucleo operativo emergenze), associazione Pegaso, carabinieri forestali e vigili del fuoco. I primi ad intervenire le Guardie ecologiche ambientali.

 
 
 

I monumenti della natura IL VALORE STORICO-CULTURALE E PAESAGGISTICO DEI LECCI DEL PIAZZALE PAOLO VI A VIESTE

Post n°28090 pubblicato il 11 Aprile 2021 da forddisseche

I monumenti della natura

IL VALORE STORICO-CULTURALE E PAESAGGISTICO DEI LECCI DEL PIAZZALE PAOLO VI A VIESTE

di Michele Eugenio Di Carlo*


La decisione di inserire nell'arredo urbano del piazzale Paolo VI di Vieste l’autoctono leccio (Quercus ilex) indica una scelta responsabile e rispettosa della storia del Gargano nel solco pieno e profondo della cultura del suo paesaggio, inimitabile, unico, antico.

Mi piace ricordare, ad ogni occasione utile, che Emilio Sereni, agronomo, scrittore, politico, storico dell'agricoltura e del paesaggio, nel dare alle stampe la Storia del paesaggio italiano nel 1961, spinto dall'inconsueto coinvolgimento di lettori sperava che intorno agli studi sulla storia del paesaggio agrario italiano venisse convogliato l'impegno concreto e l'interesse fattivo di studiosi e ricercatori locali, affinché quanto egli stesso aveva prodotto in maniera sintetica e generica potesse divenire particolare e dettagliato, territorio per territorio.


In questo senso, – consapevoli della complessità di una materia che richiede competenze specialistiche in diversi campi di studio – numerosi studiosi, spinti da fervida passione, hanno cercato, e cercano tuttora anche nel Gargano (il gruppo di intellettuali, docenti, studiosi chiamati a raccolta nei giorni scorsi dal botanico Nello Biscotti ne è un esempio), di materializzare il paesaggio naturale ed agrario di vaste aree geografiche italiane, facendone emergere le diverse stratificazioni storiche ed ambientali succedutesi dalla fine dell'ultima glaciazione fino ai limiti temporali odierni.

Ma un lavoro di studio e di ricerca del genere potrà considerarsi gratificante solo quando amministratori e istituzioni, attenti agli interessi pubblici e impegnati in una seria politica di tutela dei beni culturali, faranno uscire i nostri territori, pur ricchissimi di storia millenaria, da quell'incultura diffusa per cui - come ha mirabilmente scritto Franco Cambi nel Manuale di archeologia dei paesaggi - spesso « i visitatori entrano in contatto con le storie che si sono succedute in un determinato contesto, ma il contatto è, sovente, circoscritto alle mura del museo o ai limiti del sito o del parco archeologico, e non è semplice percepire i paesaggi cronologicamente corrispondenti ai monumenti e agli oggetti visti. All'esterno si ripropongono invariabilmente, forme di cesura incolmabili, rappresentate da iniziative urbanistiche ed economiche incaute e spesso inutilmente violente, mirate sempre al consumo non rinnovabile di ampie superfici di territorio, talvolta al profitto, quasi sempre alla pura rendita».

Come non considerare di pura rendita, ma del tutto negativa in funzione degli interessi comuni, la totale o quasi distruzione dei paesaggi antichi costieri del Gargano, ricchi di pregiata vegetazione psammofila e di villaggi neolitici, i cui pochi resti ancora oggi resistono del tutto confusi e ignorati nel bel mezzo di una cementificazione selvaggia e tra residui non tutelati di dune mobili, dune fisse e retrodune, volutamente ignorati da chi ha scelto di orientare Vieste e il Gargano verso un asettico turismo balneare stagionale, ignorandone la magnifica essenza storico-culturale. Una valenza, quella storico-culturale, ampia e documentata che, riscoperta e valorizzata, avrebbe prodotto una forte attrattiva verso una clientela colta e specializzata di livello internazionale, elevando la nostra offerta verso un'ospitalità differenziata e variegata, capace di attrattiva costante durante l'intero arco dell'anno.

In questi antichi paesaggi costieri post glaciali dominava il leccio, quando il pino d'Aleppo, che diventerà prezioso per la pece, l'olio di fumo, la trementina, la palimpissa e la rosapina, non era ancora stato rilevato.


Vincenzo Giuliani, nelle Memorie storiche della città di Vieste, parla spesso del leccio del Gargano, ma essendo questo splendido albero già descritto da tanti noti botanici suoi contemporanei, preferisce dilungarsi su un’altra bellissima nostra essenza arborea da rivalutare: il corbezzolo, i cui frutti «fan girare la testa, per essere di difficile digestione, come fa il vino bevuto in quantità, si dicono da' nostri paesani ubriachelle e gangole».

Sulla fama del leccio, quercia sempreverde, rustica e longeva, robusta e maestosa, antica e avvolta da mille leggende, Giuliani aveva ragione. Già Plinio aveva riferito di un leccio antico, venerato dagli Etruschi sul colle del Vaticano. E nei suoi Detti, il beato Egidio, compagno di S. Francesco, scriveva che Cristo preferiva il leccio da cui proveniva il legno della Croce.

Sul Gargano c'è una venerazione quasi mistica, ancestrale, dei lecci da parte dei vichesi, tanto che dopo 400 anni il «patriarca» di fra Nicola domina ancora il piazzale del convento dei Cappuccini, accudito da mille cure e adorato come uno dei più preziosi tesori naturalistici della Puglia. Non a caso lo scienziato della Vico settecentesca, il frate Michelangelo Manicone, a proposito dell'etimologia di Ischitella, parlava di un genere di quercia, l'ischio, - solo più tardi classificato con certezza - che ben rappresenta le virtù e le preziose risorse bio-climatiche dell'intera famiglia delle querce: «Or l'ischio mette profondamente le sue radici, è più alto del faggio e 'l suo tronco è più grosso di quello della quercia. La sua ghianda è un cibo, cui son ghiotti i maialj, e che più grassi li rende, e di miglior sapore. Il suo legno sodo e fitto è servibile ad ogni edifizio, e lavoro, in cui richiedasi solidità. Finalmente l'ischio è così fermo, che sta forte contro ad ogni furia de' venti […] Molti Eruditi avvisano, che le ghiande fossero alimento degli Aborigeni, che perciò questi popoli furono detti Mangia-ghiande, e che prescelsero per tal cibo le ghiande d'ischia, perché più dolci di tutte le altre sorte di ghianda». Si tratta naturalmente degli Aborigeni del Gargano.

Peraltro Carpino e Ischitella hanno saputo proteggere i loro splendidi faggi e lecci con una riserva naturale biogenetica statale di 300 ettari, attraversata dal torrente Romondato, distesa in direzione del lago di Varano, ricca di una fauna prevalente di caprioli, gatti selvatici, ghiri, faine, tassi, volpi, lepri, cinghiali.

Aver reinserito il leccio nel contesto urbano della città di Vieste non passi quindi per una semplice e casuale scelta di essenze arboree: è una scelta ponderata che, oltre a garantire la pubblica amministrazione nei suoi doveri verso la sacrosanta incolumità pubblica, riveste una valenza di ampia portata storica, culturale e paesaggistica.



*Storico del paesaggio di Capitanata

 
 
 

Covid a Bitonto, l'appello su Fb di Bianca Guaccero ai concittadini: «State a casa» Il video messaggio sulla pagina...

Post n°28089 pubblicato il 11 Aprile 2021 da forddisseche

Covid a Bitonto, l'appello su Fb di Bianca Guaccero ai concittadini: «State a casa»Il video messaggio sulla pagina del sindaco di Bitonto, il suo paese

Redazione online

10 Aprile 2021

La bellissima attrice pugliese Bianca Guaccero potrebbe condurre «Detto, fatto» in Rai

La bellissima attrice pugliese Bianca Guaccero potrebbe condurre «Detto, fatto» in Rai

BARI - «Lo so che siete confusi, arrabbiati, addolorati, avete perso persone care, ma vi prego, fate attenzione, cercate di scegliere di non uscire, di restare a casa. Non lasciamoci sopraffare dalla rabbia e dal menefreghismo perché oggi più che mai siamo noi gli unici ad avere il potere di decidere quale potrà essere il nostro futuro». E’ uno dei passaggi del video messaggio rivolto ai suoi concittadini che la show girl pugliese Bianca Guaccero ha inviato e fatto pubblicare sulla pagina Facebook del sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio.

«La Puglia sta vivendo un momento molto difficile per la pandemia - dice - è una di quelle poche regioni che continua a rimanere in zona rossa. Il 50% dei contagi in Puglia riguardano la provincia di Bari, e Bitonto, il mio paese, è tra quei paesi che sono oltre la zona rossa». In questa situazione «non ci sono altre regole - aggiunge - ci siamo noi che possiamo fare delle scelte, decidere se salvaguardare i nostri genitori, parenti, amici. Dobbiamo riflettere e non essere superficiali, da quando ci svegliamo a quando andiamo a dormire perché non siamo responsabili solo della nostra salute». «Questo virus - conclude - ci mette in contatto con il tasso di altruismo che è in ognuno di noi».

 
 
 

Riaperture dal 2 giugno, gli operatori del Gargano fremono: “Speriamo sia data definitiva”. “Servono 6 settimane per ripartire”

Post n°28088 pubblicato il 11 Aprile 2021 da forddisseche

Grande entusiasmo degli imprenditori, ma servono tempi certi per far ripartire una macchina rimasta per troppo tempo ferma

Soddisfazione ma piedi di piombo per gli operatori turistici del Gargano. L’impegno del ministro del Turismo Garavaglia, che ha annunciato le riaperture dal 2 giugno, fa ben sperare. Ma servono tempi certi per far ripartire una macchina rimasta per troppo tempo ferma.

“Abbiamo bisogno di partire subito – ha spiegato Vincenzo Denittis, operatore turistico a Peschici -, speriamo non ci siano altri intoppi perché veniamo già da una stagione molto difficile. Abbiamo sofferto tanto, ci auguriamo di poter lavorare anche a settembre ed ottobre”.

Fiducioso il volto storico della movida di Peschici, Mario Fasanella: “Sono fiducioso per l’estate e mi auguro un’apertura totale in piena sicurezza”. Dal lato alberghiero, però, ci sono diverse perplessità, come fa notare Nicola D’Amato dell’omonimo hotel di Peschici: “Si tratta di una data più in là rispetto alle previsioni, ma comunque ci fa ben sperare. Chiediamo solo certezza, in modo tale da preparare le nostre strutture: servono 6-7 settimane di lavoro per ripartire, siamo fiduciosi e pronti ad accogliere tutti”.

Dello stesso avviso Gianmarco Vescia di Peschici Tourism Service: “Riaprire grandi villaggi e alberghi non si fa dall’oggi al domani, soprattutto in posti come il Gargano in cui si lavora solo d’estate. Bisogna anzitutto occuparsi della manutenzione e rifare tutti i contratti ai collaboratori (cuore e anima delle attività). Noi attualmente purtroppo siamo fermi e in attesa. Speriamo in calo rapido della curva dei contagi…”. Grande attesa per le Isole Tremiti.

“Questa presunta data del 2 giugno speriamo sia la definitiva – commenta Leonardo Angelicchio di N.L. Adriatica Navi Tremiti -, la nostra flotta era già pronta in primavera per partire a Pasqua, ma purtroppo le restrizioni non hanno permesso la ripartenza. Abbiamo molte richieste – prosegue -, la situazione è positiva, ci sono molte visualizzazioni sul nostro sito NaviTremiti – circa 5-600 visualizzazioni al giorno -, richieste di preventivi, gruppi già confermati. Le navi sono già pronte per salpare – conclude -. La bellezza delle Tremiti tira tantissimo, ma siamo pronti per varcare anche acque internazionali”.

 
 
 

Aree Marine Protette di Puglia, Pentassuglia: “Pubblicato il bando a tutela della biodiversità degli ecosistemi”

Post n°28087 pubblicato il 11 Aprile 2021 da forddisseche

Aree Marine Protette di Puglia, Pentassuglia: “Pubblicato il bando a tutela della biodiversità degli ecosistemi”
0 0

Pubblicato l’Avviso pubblico a sostegno delle Aree Marine Protette di Puglia per la protezione e il ripristino della biodiversità degli ecosistemi marini.

“Un provvedimento importante che riconferma il ruolo costante ed efficace delle Aree Marine Protette nella tutela della biodiversità e degli ecosistemi marini, da sempre orgoglio della Regione Puglia”. È il commento dell’assessore all’Agricoltura della Regione Puglia, Donato Pentassuglia.

“La nostra regione vanta ben tre Istituzioni Aree marine istituite, Porto Cesareo, Torre Guaceto e Isole Tremiti: la loro integrazione, culturale, normativa e sociale, con il mondo della pesca professionale le rende i primi e principali interlocutori con gli operatori del settore che praticano la pesca nella forma più artigianale e tradizionale. Riconoscendone il ruolo a tutela dell’ambiente e di stimolo all’uso efficiente delle risorse marine, il Fondo Europeo per la Pesca (FEAMP) consente di intervenire a sostegno delle aree marine protette. In questo senso si colloca la recente pubblicazione dell’Avviso pubblico sulla Misura 1.40 del Programma FEAMP che sostiene le tre Aree Marine Protette pugliesi. La misura – spiega – prevede contributi finalizzati alla preparazione di studi e all’aggiornamento di piani di protezione e di gestione per attività connesse alla pesca in relazione a zone marine protette nonché per accrescere la consapevolezza ambientale dei pescatori da coinvolgere nella protezione e nel ripristino della biodiversità marina”.

“È proprio per la rilevanza che le Aree Marine Protette rivestono nell’ambito della salvaguardia della biodiversità e dello sviluppo sostenibile del territorio – sottolinea l’Assessore Pentassuglia – che la Regione ha ritenuto di investire oltre 4 milioni di euro, per consentire una migliore integrazione della pesca professionale operante nelle rispettive aree, accrescendo la consapevolezza ambientale dei fruitori, tutelando i posti di lavoro e valorizzando i prodotti a chilometro zero dei nostri mari. L’obiettivo prioritario è garantire la professione del pescatore artigianale e continuare a tutelare gli ecosistemi marini e la loro biodiversità”.

L’azione è anche coerente con la Legge Regionale n. 43/2017 “Pianificazione e sviluppo della pesca e dell’acquacoltura regionale” che, all’art. 1, promuove e favorisce la salvaguardia, l’utilizzo razionale e il riequilibrio biologico degli ecosistemi acquatici, della fauna e della flora ittica.

 

Aree Marine Prot

 
 
 

Gli anticorpi monoclonali al Policlinico Riuniti di Foggia 4/10/2021 09:13:00 AM Foggia, Salute e benessere FOGGIA -

Post n°28086 pubblicato il 11 Aprile 2021 da forddisseche

Gli anticorpi monoclonali al Policlinico Riuniti di Foggia
 
FOGGIA - Da lunedì 12 aprile entrerà in funzione presso il Policlinico Riuniti di Foggia una struttura dedicata alla somministrazione degli anticorpi monoclonali per il trattamento della malattia COVID-19, coordinata dal personale delle unità operative complesse di Malattie Infettive e di Pneumologia con l’apporto degli specialisti COVID di altre discipline.

La struttura sarà attiva dalle ore 8:00 alle ore 14:00 dal lunedì al venerdì ed è ubicata presso la sede centrale del Policlinico Riuniti, al terzo piano del plesso adiacente al Pronto Soccorso. L’accesso sarà garantito dall’ingresso posteriore del Pronto Soccorso ed il percorso sarà indicato con apposita segnaletica.

Gli anticorpi monoclonali sono proteine prodotte in laboratorio che presentano le stesse caratteristiche degli anticorpi prodotti dal nostro organismo e che, come gli anticorpi naturali, legandosi al virus SARS-CoV-2, bloccano l’infezione di nuove cellule. In questo modo contribuiscono a ridurre la quantità di virus presente nell’organismo ed aiutano a guarire più velocemente. Si tratta di un’opzione terapeutica nuova rivolta ai soggetti non ospedalizzati che, pur avendo una malattia lieve/moderata, risultano ad alto rischio di sviluppare una forma grave di COVID-19, con conseguente aumento delle probabilità di ospedalizzazione e/o morte. Per questi soggetti a rischio attualmente non è disponibile alcun trattamento standard di provata efficacia.

I soggetti candidabili al trattamento con anticorpi monoclonali anti-COVID-19 saranno esclusivamente selezionati dai Medici di Medicina Generale, dai Pediatri e dalle Unità Speciali di Continuità Assistenziale (USCA) in base ai fattori di rischio definiti dall’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) e segnalati tramite mail al seguente indirizzo: monoclonalicovid@ospedaliriunitifoggia.it.

I soggetti proposti, se eleggibili al trattamento con anticorpi monoclonali, saranno prenotati per la somministrazione dei farmaci in regime di Day Service. Il trattamento prevede una sola infusione in vena degli anticorpi monoclonali. Dopo la somministrazione, il soggetto rimane in osservazione per la durata di un’ora, trascorsa la quale potrà tornare a casa e sarà seguito telefonicamente per valutare l’evoluzione della malattia COVID-19. Questa terapia consentirà di ridurre la pressione sul Policlinico Riuniti, riducendo le richieste di ricovero sia nei reparti Covid che in terapia intensiva.

 
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963