Creato da forddisseche il 03/01/2008
Un sorriso , un po di musica per pensare un pò.
 

Benvenuti :)

.

 

MUSICA ITALIANA

 

Contatta l'autore

Nickname: forddisseche
Se copi, violi le regole della Community Sesso: M
Età: 65
Prov: FG
 

Peschici 24/lug/2007 per non dimendicare

 

 

Pizzomunno con gerani rossi.

 

 
Pizzomunno

Lungo il tratto meridionale della costa viestana, ritroviamo una piccola spiaggia che deve il suo nome all’ imponente faraglione che dalle acque cristalline si erge sovrano a sorvegliare la città ed i suoi abitanti: la Spiaggia del Pizzomunno.

Qui sembra aver avuto luogo un’ interessante e fantastica vicenda che ha come protagonisti due giovani innamorati , entrambi originari di Vieste .

Pizzomunno , giovane ed attraente pescatore, e Cristalda , ragazza bellissima dai lunghissimi capelli color dell’ oro, si amavano teneramente e vivevano nella convinzione che nulla al mondo potesse intaccare un sentimento tanto forte e sincero.

Ogni sera, Cristalda scendeva in spiaggia per salutare il suo bel Pizzomunno prima che con la sua barca andasse incontro al mare aperto.

Ogni notte, in mare, Pizzomunno riceveva la visita delle sirene che cercavano di ammaliarlo con i loro canti soavi. Le regine del mare desideravano ardentemente che Pizzomunno diventasse il loro re ed amante.

Il giovane, però, non cedette mai alle avance delle sirene tentatrici , avendo già donato il suo cuore alla candida Cristalda.

I reiterati rifiuti del giovane, scatenarono la furia delle sirene .

Una sera, le sirene raggiunsero i due amanti sulla spiaggia ed aggredirono Cristalda con grande ferocia, inghiottendola nelle profondità del mare.

Pizzomunno
fu colto da un dolore devastante, talmente grande da pietrificarlo per sempre.

Il giorno seguente, i pescatori di Vieste trovarono Pizzomunno pietrificato sulla roccia che oggi porta il suo nome.

La leggenda vuole che, ogni cento anni, Cristalda riemerga dalle profondità del mare per incontrare Pizzomunno e rivivere con lui l’ emozione di una notte d’amore sulla spiaggia che li fece incontrare.

 

 

Archivio messaggi

 
 << Maggio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
    1 2 3 4 5
6 7 8 9 10 11 12
13 14 15 16 17 18 19
20 21 22 23 24 25 26
27 28 29 30 31    
 
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 
LA LEGGE
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicita'.

Non puo' pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001

Le immagini usate sono prese dalla rete
Per qualsiasi esigenza di copyright contattatemi privatamente.
 

OndaRadio - Redazione San Nicandro Frequenza FM

OndaRadio - Redazione San Nicandro
Frequenza FM 100.9

Ascolta la radio in diretta streaming
Servizio in fase di test, per le segnalazioni info@sannicandro.org

 

Oroscopo

 


                 width="200" height="250" scrolling=no marginwidth=0 marginheight=0 frameborder=0 border=0 style="border:0;margin:0;padding:0;">
    

 

 

Vieste / Petizione per : Smantelliamo il Ripetit

Vieste / Petizione per :

Smantelliamo il Ripetitore 5G che Disturba il Nostro Paese .
Il link per firmare e questo :  https://chng.it/xvFYh5RSk2

Grazie .

 

 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

Premio

 

Premio brillante Weblog

(perché valorizza la sua terra, il Gargano).

premiato da,

http://digiland.libero.it//profilo.phtml?nick=ferrarazzo

 

 

 

FACEBOOK

 
 

FACEBOOK

 
 

Tarantella del Gargano - Stupenda versione

 

 

Meteo Gargano

 

ondaradio la radio del Gargano

http://ondaradio.info/

Ondaradio la radio del Gargano.

 

Programmi tv

 

tv.zam.it

 

 

Ultime visite al Blog

laboratoriotvforddissecheQuartoProvvisorioViolentina8380sin69m12ps12milano2009stufissimoassaidaniele.devita1996france20010francotrottakaren_71Silvia11973cassetta2
 

Promontorio del Gargano

Il più delle volte si pensa che la storia antropologica ebbe inizio sul promontorio del Gargano con l'apparizione dell'Arcangelo Michele più di sedici secoli or sono quando ancora il Cristianesimo conviveva con le allora attuali religioni pagane. Ma se analizziamo le carte romane si nota che gli insediamenti sedentari sono precedenti all'apparizione dell'Arcangelo e si trovavano sulla costa e ai piedi del sontuoso monte (Ergitium ,Sipontum ,Merinum ,Teanum , ,Apulum ,Urium).
Si trovano degli insediamenti umani persino precedenti a questi ultimi, ma bisogna risalire addiritturà all'età del bronzo, tanto è vero che lungo la provinciale che collega Foggia con San Marco in Lamis, a qualche chilometro da Borgo Celano, in zona"Chiancata La Civita-Valle di Vitturo"  è stato ritrovato la necropoli più antica della intera Europa. Altre testimonianze sono date dagli insediamenti rupestri e dalla innumerevole presenza di oggetti litici e di mura megalitiche che si sono scoperti nel corso degli anni sul Gargano.
 

Area personale

 

https://www.garganofm.com/wp-content/uploads/202

https://www.garganofm.com/wp-content/uploads/2020/07/RADIO-GARDEN-300x176.png

 


Nessuna descrizione della foto disponibile.

 

 

San Giorgio protettore di Vieste.

 

Cerca in questo Blog

  Trova
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
Citazioni nei Blog Amici: 13
 

Toro seduto

 

Per noi i guerrieri non sono quello che voi intendete. Il guerriero non è chi combatte, perché nessuno ha il diritto di prendersi la vita di un altro. Il guerriero per noi è chi sacrifica sé stesso per il bene degli altri. È suo compito occuparsi degli anziani, degli indifesi, di chi non può provvedere a sé stesso e soprattutto dei bambini, il futuro dell'umanità.

Toro seduto

 

Archivio messaggi

 
 << Maggio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
    1 2 3 4 5
6 7 8 9 10 11 12
13 14 15 16 17 18 19
20 21 22 23 24 25 26
27 28 29 30 31    
 
 

Hotel Gabbiano Vieste

 

Tutto ciò che l'uomo ha imparato

Potrebbe essere un'immagine raffigurante 1 persona e il seguente testo "Tutto ciò che l'uomo ha imparato dalla storia, é che l'uomo dalla storia non ha imparato niente. Hegel"

 

Servo di Dio Don Antonio Spalatro .

 

Messaggi del 03/04/2019

“Fuori dal buio ” Quando la diversità diventa Amore

Post n°23437 pubblicato il 03 Aprile 2019 da forddisseche

“Fuori dal buio ” Quando la diversità diventa Amore StatoQuotidiano.it | Oggi alle 13:03 Abbonati ai feed di Statoquotidiano.it”La mente ci fa’ capire quanto siamo piccoli, il cuore quanto possiamo essere grandi” Madre Teresa di Calcutta Nel dover scegliere un titolo per questo art...

 
 
 

Vieste/ Salve Bellezza, advocata nostra

Post n°23436 pubblicato il 03 Aprile 2019 da forddisseche

Vieste/ Salve Bellezza, advocata nostra

 

 

 

 

Non una riflessione ma un’emergenza. Un bisogno di redenzione pervade nella nostra vita:“la bellezza salverà il mondo”. Grazie a questa frase, luogo comune di culto, nelle Puglie si vuol formulare una legge in suo nome - la Bellezza - per tutelarla tra i banchi politici e professionali - e questo ci fa onore. Nell’attesa, tavoli tecnici in tournee per varare nuove norme giuridiche tra le preesistenti, procedure consuete: il problema resta rispettarle e disattenderle. In fin dei conti si tratta di una forma magniloquente per recuperare un po’ di legalità espatriata, insieme ad un pizzico di buon senso.

 

Quale miglior occasione nominare nostra avvocata la Bellezza in riscossa. Assistente d’ufficio o di fiducia, non certo in veste di guida e consigliera. Assisteremo alla sua sovranità legale, alle sue arringhe inconfutabili, eviteremo che il brutto si trasformi in bello, il male in bene, la condanna in assoluzione. Bisogna fermare lo scempio - l’uomo ne ha combinate, impunemente. Basta, ci sarà una pena e un patibolo (un diletto mai tramontato sugli orizzonti umani). L’unica incertezza è chi emetterà il verdetto, chi sarà il giudice imparziale. Un enigma che ci aggroviglia. Non credo che i legislatori pugliesi vogliano ripristinare l’oracolo delfico: “il più giusto è il più bello”, una voce fuori dai tribunali, sia umani che divini (infatti Delfi appartiene alla necrofilia storica-archeologica, il suo tripode è stato sostituito dalle cattedre). Ma ancor più importante, è sapere quale bellezza dovrà salvarci, e da cosa dovrà salvarci, quale redenzione. Sì, perché di bellezza non ce n’è una sola, l’occidente ne ha coniate tante per ogni evenienza tutte profumate: come saponette domenicali, sempre più svendute per far cassa. Dall’antichità ai nostri giorni quanti volti ha dovuto cambiare, sottoposta alle peggiori chirurgie plastiche, piegata alle nostre più svariate necessità, dalle più infime alle più nobili: la funzionale, la semplice, la complessa, la popolare, la raffinata. Quella morale, intellettuale, spirituale; per finire a quella ambientale, naturale, quella del paesaggio. A proposito, storici e docenti del paesaggio affermano che il territorio era salvaguardato nella sua bellezza dal contadino, cioè dagli analfabeti. Risparmiamoci allora riflessioni umilianti sulle pariglie cultura-bellezza, lettura-sapere.

 

Quante bellezze, ognuna per ogni occorrenza, pronte a soddisfare il bisogno del momento, secondo il metro e il giudizio a disposizione. Frantumi, disuniti e catalogati nel tempo: nessun corpo unico, nessuna visione unitaria, nessuna esperienza della totalità deve insinuarci. Nulla deve riportarci all’unità, solo così si può dominare ed essere dominati. Lo stordimento è un ottimo veicolo.

 

Dimenticavo l’arte, quella che gli allocchi la fanno coincidere con la bellezza, spesso senza saperla riconoscere (le gite rassicuranti e dispersive in mostre e musei è un’illusione temporanea). Purtroppo nella vita reale, l’arte e la sua bellezza è decisa da una oligarchia ben organizzata, composta da galleristi, critici e mercanti, di imbonitori con il loro corteggio di artisti questuanti. Quanti acquirenti esperti d’arte, investitori felici e gabbati. Tutti dobbiamo campare.

 

Insomma, il problema è spinoso e complicato, non ci resta che la dialettica del bello e del brutto, del piacevole e dello sgradevole. Sono due secoli, dalla metà dell’ottocento, che le carte della promiscuità sono state scoperte, riscattando e legittimando il brutto sullo stesso tavolo dell’estetica: entrambi, il bello e il brutto possono barare tranquillamente, scambiandosi reciprocamente i ruoli.

 

Oggi non basta più nemmeno relativizzare, bisogna universalizzare la bellezza. Anche l’oriente ha ceduto al nostro fascino, superficiale ma efficace, costringendo il loro pensiero a forgiare termini prima sconosciuti: estetica, filosofia, bellezza, sono solo alcune parole da inventare per dialogare con l’occidente. A pensare che, per gli intenditori orientali, il valore di un’opera è già tutto nell’intenzione: basta fermarsi alla dimensione psichica, prima di inoltrarsi in quella mentale e in quella spirituale (la perfezione tecnica è un presupposto scontato). Un mondo colonizzato anche culturalmente e artisticamente. Con la bellezza divenuta chiacchierona non ci sono ostacoli. Uno scempio ma con un gran ritorno di fortuna turistica.

 

Eppure, restando nella nostra tradizione, c’è stato un tempo in cui la Bellezza, dea dalle mille trasformazioni, sostava silenziosa e armoniosa nel mondo, quando il mondo scaturiva da uno sbadiglio del Caos. Un tempo dove l’uomo captava, tramite quella superficiale, l’armonia profonda, celata, quella vera e sovrana, perciò più bella. Ci furono canoni distillati da regole intelligibili, elementi sensibili frutto del pensiero che non indietreggia e getta luce nell’abisso della vita.

 

Finché non ci libereremo dall’ideale del bello, dai suoi contorni delimitanti e opportunistici, oltre che tranquillizzante, il brutto ha il diritto di regnere sovrano insieme alla sua regina degenerata, la bellezza.

 

P.S. Suonano al citofono: “vedi che siamo noi a dover salvare la bellezza.” Appunto, abbiate pietà. Buonanotte.

 

Franco Lorusso

 
 
 

Clamorosa doppietta per l’I.P.S.S.A.R. “E. Mattei” di Vieste che anche quest’anno arriva in finale del concorso

Post n°23435 pubblicato il 03 Aprile 2019 da forddisseche

Clamorosa doppietta per l’I.P.S.S.A.R. “E. Mattei” di Vieste che anche quest’anno arriva in finale del concorso per eleggere i migliori Sommelier d’Italia nelle categorie Junior e Senior. 

 
Clamorosa doppietta per l’I.P.S.S.A.R. “E. Mattei” di Vieste che anche quest’anno arriva in finale del concorso per eleggere i migliori Sommelier d’Italia nelle categorie Junior e Senior.
 
 

Dopo il successo dell'anno scorso si piazzano nelle due categorie: l'alunno Colaprice Vincenzo della classe III Sala Vendita A e l'alunna Loreto Federica della classe IV Sala Vendita A.

 

La prova conclusiva si terrà il 4 aprile p.v. presso la Reggia di Colorno (PR) nella prestigiosa Scuola di Cucina Internazionale ALMA e vedrà impegnati 20 alunni (10 per categoria).

 

La prova prevede uno scritto, una prova orale e una pratica. Tecniche di servizio, cocktail, distillati e vini speciali; e ancora, viticoltura, enologia, enografia nazionale, degustazione e abbinamento cibo-vino secondo il metodo AIS.

 

Il Concorso ideato nel 1988, è l’unico in Italia rivolto agli “aspiranti alla professione di sommelier”. E’ riservato agli studenti degli Istituti Alberghieri che nel triennio frequentano il corso di qualifica per operatori al servizio di sala-bar o agli studenti del biennio di post-qualifica che frequentano la specializzazione in sommellerie o corsi analoghi.

 
 
 

Foggia/ Una narrazione documentata sull’evento che sancì in Italia la nascita della dittatura

Post n°23434 pubblicato il 03 Aprile 2019 da forddisseche

Foggia/ Una narrazione documentata sull’evento che sancì in Italia la nascita della dittatura Il giudice che istituì il processo Matteotti. Il nuovo libro di Raffaele Vescera

 

 

 

 

Venerdì 5 aprile, ore 19, spazio live della libreria Ubik di Foggia. Presentazione de “Il giudice e Mussolini”. Il nuovo lavoro editoriale dell’autore e giornalista foggiano, appassionato studioso del Meridione d’Italia

 

 

 

 

 

“Quell’uomo aveva fatto tremare i palazzi del potere...Contro di lui s’erano mossi capi di Stato e di governo, re e dittatori, ministri e spioni, feroci energumeni e donnine assoldate, nemici palesi e amici fraudolenti, ma minacce di morte e appetibili lusinghe non erano bastate a frenare la sua corsa verso la verità”. Era di Rodi Garganico il giudice a cui fu affidata l’istruttoria del processo per l’assassinio di Giacomo Matteotti, il punto di non ritorno dell’oscurantismo fascista: a lui, alla sua storia, alla strenua difesa della verità e dell’indipendenza della magistratura, Raffaele Vescera ha dedicato il suo ultimo libro, dal titolo Il giudice e Mussolini (Enrico Damiani Editore, 2019). Venerdì 5 aprile, alle ore 19, nello spazio live della libreria Ubik di Foggia, avrà luogo la presentazione dell’avvincente e documentato romanzo storico dell’autore e meridionalista foggiano che, nelle parole di Pino Aprile, “ha trovato la verità nelle pieghe della storia”. A conversare con lui, il direttore artistico della libreria, Michele Trecca, e il giornalista Geppe Inserra.

 

Il giudice e Mussolini (Enrico Damiani Editore, 28 marzo 2019). Allo scoccare della seconda guerra mondiale, il vecchio Mauro del Giudice vive a Vieste. La sua è una routine da pensionato: qualche passeggiata, i libri, pochi amici, la figlia adottiva Franca e sua madre Vincenza, il mare chiaro del Gargano. E, sottotraccia, l’attività sovversiva contro il fascismo. Ma non è sempre stato così, e il passato continua a tormentarlo. Tornando indietro al delitto Matteotti, da cui prende avvio il Ventennio, lo ritroviamo presidente scomodo della Sezione della Corte d’Appello di Roma a cui fanno capo le indagini. Il processo non è di quelli facili, esecutori e mandanti nascondono la verità sotto le camicie nere ancora nuove. Tra false piste, minacce e lusinghe, collusioni e intimidazioni, Del Giudice, uomo riservato e magistrato integerrimo, oltre che umanista e appassionato meridionalista, si trova a dover sbrogliare una matassa sempre più intricata. E scopre che le ragioni della soppressione dell’onorevole socialista, oltre che nella sua denuncia al nascente regime, sono da cercare in quella dimensione oscura dove, oggi come sempre, i giochi segreti della politica si intrecciano a quelli dell’economia, e il potere, trasversale a ogni ideologia, a ogni confine, a ogni tempo, si fa semplicemente tradimento e impunita violenza.

 

Raffaele Vescera. Giornalista e scrittore. Appassionato studioso del Meridione d’Italia, ha pubblicato, oltre a numerosi racconti, diversi romanzi storici, tra cui ricordiamo Inganni (1992), Cacciabriganti (1994), La mala vita di Nicola Morra (2003) e Il barone contro (2014).

 
 
 

A Rodi Garganico la XLV Sacra Rappresentazione: la Via della Croce il 14 aprile 2019.

Post n°23433 pubblicato il 03 Aprile 2019 da forddisseche

A Rodi Garganico la XLV Sacra Rappresentazione: la Via della Croce il 14 aprile 2019. 

 
A Rodi Garganico la XLV Sacra Rappresentazione: la Via della Croce il 14 aprile 2019.
 
 

Anche quest’anno la Comunità Parrocchiale di Rodi Garganico e l’Associazione Culturale Religiosa Artistica Musicale ‘L. Russo’ organizzano il tradizionale evento per rivivere insieme gli ultimi giorni di vita di Gesù. Domenica delle Palme, 14 aprile 2019

Mi arrendo al Tuo Amore, 

 

La Via della Croce: per le vie del centro storico di Rodi.

 

Alle ore 18,30 S. Messa all’aperto in Piazza L. Rovelli;

 

alle ore 19,30 La Via della Croce, inizio corteo da Piazza L. Rovelli all'Anfiteatro Comunale via P. Nenni

Vi aspettiamo!

‘’Gesù ci ricorda che la sua via è la via dell’amore, e non c’è vero amore senza il sacrificio di sé. 

 

Siamo chiamati a non lasciarci assorbire dalla visione di questo mondo, ma ad essere sempre più consapevoli della necessità e della fatica per noi cristiani di camminare contro-corrente e in salita”. 

 

[Papa Francesco, Angelus, 4 settembre 2017]

 
 
 

Basket Serie C Gold/ La Bisanum Vieste s’arrende al Mola nel primo turno dei playout, domenica è vietato sbagliare.

Post n°23432 pubblicato il 03 Aprile 2019 da forddisseche

Basket Serie C Gold/ La Bisanum Vieste s’arrende al Mola nel primo turno dei playout, domenica è vietato sbagliare. L’eventuale “bella” domenica 14 aprile a Mola di Bari.

Amara sconfitta per la Bisanum Vieste in gara 1 del primo turno dei play-out. La serie degli spareggi per la permanenza nel campionato pugliese maschile di serie C Gold di basket si è aperta con il successo casalingo del New Basket Mola, che l’ha spuntata per un solo punto di differenza: risul­tato 63-62, verdetto che complica i piani-salvezza del quintetto viestano. Gara 2 si disputerà dome­nica prossima, alle ore 18, al cen­tro “Omnisport” di Vieste. L’even­tuale “bella” si terrà domenica 14 aprile a Mola di Bari. La squadra che vincerà due in­contri su tre otterrà la permanen­za nel massimo campionato pu­gliese di pallacanestro maschile. La perdente del primo turno dei play-out potrebbe avere un’ulte­riore chance per salvarsi: uno spa­reggio in gara secca con la seconda classificata del campionato di C Silver, nel caso in cui non doves­sero esserci retrocessioni di squa­dre pugliesi dalla B alla C Gold. Il Mola, piazzato meglio in classifica al termine della stagione regolare, ha il vantaggio di disputare in ca­sa la prima partita della serie play-out e l’eventuale terzo incon­tro. La stagione regolare si è con­clusa con Mola e Vieste in fondo alla classifica, tutte e due a quota 14 punti. Sette vittorie e 15 scon­fitte per entrambe. Mola si è po­sizionata davanti al quintetto di coach Ciociola, un gradino più su, per via della migliore differenza canestri negli scontri diretti, ter­minati con una vittoria per parte. Il confronto d’apertura .dei play-out è stato all’insegna dell’equilibrio. Primo quarto ter­minato 20-13 a favore dei padroni di casa. I parziali, alla fine degli altri due periodi, sono stati 29-32 e 50-47. Combattuto anche l’ultimo segmento della partita, che è stata emozionante, intensa e vibrante dall’inizio alla conclusione. Fina­le al cardiopalma: semaforo verde per Mola, che al fotofinish ha ar­pionato la vittoria grazie ad un tiro libero messo a segno da Ga­lantine e a una grande difesa sull’ultimo possesso della Bisa­num. Preite e Tartaglia i miglior realizzatori della formazione di casa, a referto rispettivamente con 14 e 13 punti. Vieste trascinata in attacco da Markovic (25 punti) e Samija (19). Gli altri punti della Bisanum sono stati firmati da Compagnoni (6), Hoxha (5), Simeoli (3), De Angelis (3) e Vorzillo (1). Domenica prossimo il secondo atto della serie: gara cruciale per il club del Gargano, obbligato a vin­cere per prolungare i play-out alla terza e determinante sfida.

Raf.fio.

 
 
 

03 Aprile 2019 - 19:00:44 Vieste – VIA CAPPUCCINI, CHIUSA AL TRAFFICO PER LAVORI IDRICO-FOGNARI

Post n°23431 pubblicato il 03 Aprile 2019 da forddisseche

03 Aprile 2019 - 19:00:44
Vieste – VIA CAPPUCCINI, CHIUSA AL TRAFFICO PER LAVORI IDRICO-FOGNARI

A seguito di un’ordinanza del sindaco Giuseppe Nobiletti, per consentire all’Acquedotto pugliese di svolgere alcuni lavori, è stata decisa la chiusura al traffico veicolare di via Cappuccini con decorrenza da lunedì 8 aprile, dalle ore 8,30 alle ore 17,00, e fino a martedì 30 aprile 2019. Sarà chiusa al traffico veicolare il tratto di strada di via Cappuccini che va dall’incrocio con il lungomare Vespucci all’incrocio con via Calvario. I divieti di transito, di accesso e relative eccezioni, saranno evidenziati a mezzo di apposita segnaletica…

 
 
 

Vieste/ Alla Parrocchia Gesù Buon Pastore, il 7 APRILE, l’VIII Festa della Vita: “E’ VITA, E’ FUTURO!”

Post n°23430 pubblicato il 03 Aprile 2019 da forddisseche

Vieste/ Alla Parrocchia Gesù Buon Pastore, il 7 APRILE, l’VIII Festa della Vita: “E’ VITA, E’ FUTURO!” 

 
Vieste/ Alla Parrocchia Gesù Buon Pastore, il 7 APRILE, l’VIII Festa della Vita: “E’ VITA, E’ FUTURO!”
 
 

 L’esistenza è il dono più prezioso fatto all’uomo, attraverso il quale siamo chiamati a partecipare al soffio vitale di Dio nel figlio suo Gesù. ”.

 Ore 10,00: - Celebrazione della Santa Messa e     

             ricordo nel decimo anniversario delle sorelle

 

Germinelli e della loro mamma Annamaria decedute il 6 aprile del 2009 nel terremoto dell’Aquila

 
  • Testimonianza di vita
 

Ore 11.00: - Trattenimento sul sagrato della chiesa

 

“La bellezza della vita è nascosta nella fragilità.

 

Dio ha scelto di consegnarsi al mondo in un piccolo embrione,

 

che contiene tutte le potenzialità della natura umana”.

 

(don Paolo Gentili Direttore dell’Ufficio Nazionale per la pastorale della famiglia della CEI)

 

 

 
  • canti e balli dedicati alla vita e al creato, a cura del piccolo coro e del gruppo parrocchiale “Majorettes Ritmi e Nastri”
  • vendita di beneficenza di piantine benedette e volo di palloncini che coloreranno il cielo e diffonderanno messaggi di pace e di vita.

 
 
 

Una Mostra Internazionale e una Perla Naturale: Vieste e il Concorso

Post n°23429 pubblicato il 03 Aprile 2019 da forddisseche

Una Mostra Internazionale e una Perla Naturale: Vieste e il Concorso 

 
Una Mostra Internazionale e una Perla Naturale: Vieste e il Concorso
 
 

Per la quarta volta Vieste aggiunge colore al paesaggio, il 30 Marzo si è inaugurata la quarta edizione del Concorso Internazionale d’Arte I Dauni, con il Patrocinio della Regione Puglia, del Comune di Vieste, dell’assessorato alla Cultura e del Turismo, assessori Starace e Falcone, e dell’Accademia di Belle Arti di Lecce, organizzato dall’associazione Nikephoros con la curatela di Stefania Maggiulli Alfieri sociologa dell’arte e critica, si concluderà il 27 Aprile 2019. Ben 14 le nazioni presenti, cento gli artisti che si incontrano in un unico progetto mirato alla condivisione e allo scambio culturale, artistico e umano.

 

Non una semplice mostra ma un’idea, un progetto che in qualche modo rilancia la figura dell’artista quale protagonista del suo tempo, fautore della storia individuale e collettiva, la mostra si “dipana” attorno ad una istallazione costituita da ventuno stele, realizzata da ventuno dei cinquantaquattro artisti di Rossofilo, gruppo nato dall’esperienza “Dauna”.

 

La selezione ha premiato il talento e cercato i contenuti in ogni opera presentata, affinché si torni a restituire all’Arte il giusto ruolo di cronista della storia, dell’uomo e del suo tempo, l’obiettivo è unire, saldare nuove sinergie, contro l’individualismo e l’emarginazione torniamo a cercare i valori della ritualità da cui nasce la magia del pensiero creativo e della condivisione.

 

Non ci interessa la semplice messa in mostra delle opere, l’obiettivo è coinvolgere attraverso un percorso visivo il pubblico e gli artisti stessi, creare dialogo e interazione con il l visitatore. La mostra propone opere di artisti affermati che si affiancano ad artisti in crescita e altri emergenti, la sezione Accademia propone opere di studenti selezionati per la manifestazione e docenti.

 

Come ogni anno è presente la sezione tornitura artistica in doppia veste, lavori di concezione stilistica affiancano sculture concepite con la tornitura, un settore questo, che nasce con I Dauni, e che sta trovando nuove strade e riscuotendo consensi su scala internazionale.

 

L’artista esprime il contemporaneo e racconta gli eventi, se oggi l’arte è in crisi ciò è da attribuire alla crisi della società, se spesso l’arte rischia di essere autorappresentativa e autocompiacente il fenomeno è da attribuire al contesto sociale, se il contenitore è vuoto, vuoto sarà anche il messaggio, in troppi usano l’arte come fenomeno di sola apparenza, le mostre si moltiplicano sovente a scapito della professionalità e della qualità delle opere proposte. Questo danneggia tutti, artisti e fruitori, non educa ai valori dell’arte e alle potenzialità che dovrebbero contraddistinguere il settore e i suoi rappresentanti.

 

I Dauni si pongono come alternativa, come progetto, e ritornando alla sperimentazione, ad oggi, costituiscono una risposta salda al bisogno identitario di molti artisti che cercano attraverso lo scambio e l’incontro di costruire e recuperare il dialogo tra il sé e il mondo esterno.

 

Non è un caso che il Concorso si ispiri ai Dauni, l’antica popolazione che abitò il Gargano, lasciando tracce storico artistiche di straordinaria importanza e bellezza, la storia rappresenta le radici non di un solo popolo, ma di tutti i popoli, qualunque sia la loro provenienza, la lingua, le credenze, in un momento di analfabetismo storico è importante recuperare e legare il contemporaneo alle origini, il filo rosso che ci rappresenta e lega la mostra, ricuce l’antico legame quale fondamentale punto di partenza per costruire il presente e interpretare il futuro.

 

Grazie alla mostra, oggi i Dauni sono in viaggio per il mondo, e grazie alla “daunite” contratta portano l’obiettivo che ci caratterizza, in altre realtà, e lo diffondono.

 

La mostra si concluderà con il convegno e i work shop liberi, nei giorni 26 e 27 Aprile presso la sala convegni dell’hotel Falcone, saranno gli stessi artisti, che numerosi parteciperanno, a chiudere attraverso una performance collettiva.

 
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963