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Le gouvernement français. La lista dei ministri nominati da Sarkozy

Post n°187 pubblicato il 18 Maggio 2007 da fabri.t
 

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(Photo: lefigaro.fr)

Oggi è stata presentata ufficialmente la lista dei ministri scelti da Sarkozy per il nuovo governo francese. Poche ma buone le cose da annotare, ad uso e consumo, si spera, della nostra classe politica. Ciò che salta di più agli occhi è che Sarko ha scelto di avere una squadra agile e snella: solo 15 ministri, mentre i nostri dicasteri sono 25 (malgrado il nostro paese sia più piccolo), con sensibili costi suppletivi. Il tema degli eccessivi costi della politica in Italia sta finalmente emergendo, grazie anche agli interessanti volumi scritti da giornalisti (G.A. Stella Sergio Rizzo del Corsera) ma anche da alcuni politici, (i senatori di Sd, Cesare Salvi e Massimo Villone), speriamo se ne occupino e preoccupino (anche del record mondiale di auto blu). Rammentiamo qui che al Quirinale, non per colpa del Presidente Napolitano, vi lavorano più di 2000 dipendenti, molti di più di Buckingham Palace e degli altri paesi europei, e giustamente Crozza a Ballarò ha lanciato un appello che ha mortificato gli ospiti politici in studio. La moltiplicazione dei dicasteri da noi è servita per poi assegnare posti a tanti altri, sottosegretari e via dicendo, così che Prodi ha dato “lavoro” a tanti fortunati da stabilire un record di cui c’è poco da vantarsi.

Le donne ministro, malgrado i messaggi elettorali di Prodi sono pochine, una sola con portafoglio (la Turco) e due senza, e non è questo il modo di risparmiare sui conti dello Stato. Non parlo di quote rosa ma qualcun'altra capace a quei livelli il nostro premier avrebbe potuto sceglierla. Il nuovo presidente francese ne ha scelte ben 7 su 15, in pratica la metà ed una è figlia di immigrati. La lezione non dovremmo apprenderla solo noi, ma anche la gauche francese, anche per la scelta di affidare un ministero ad una figlia di immigrati maghrebini, (Rachida Dati) dopo le polemiche sulla creazione di un Ministero dell’immigrazione e dell’identità nazionale (poi accorpato) che aveva suscitato le critiche, comprensibili, della sinistra (tralasciando le proposte scioccanti della Royal). Speriamo che questa decisione iniziale si riveli distensiva per il rapporto tra lo Stato francese e gli immigrati, dopo i problemi delle banlieues.

Ed ancora sui rapporti, stavolta più strettamente politici, inusuale e sorprendente la scelta di un centrista alla Difesa (Hervé Morin) e soprattutto un socialista (Bernard Kouchner) al Ministero degli Esteri, anche se c'è da dire che per il sistema francese è il capo di stato che rappresenta la nazione ai summit internazionali (da noi il primo ministro). Comunque, al di là dell'operazione simbolica, un gesto di apertura. D’altronde il neo ministro socialista, fondatore di Medici senza frontiere, non era stato preso in considerazione dalla sinistra. Ci sono stati mugugni nel Ps e l’espulsione del neoministro dal partito ma d’altronde la sinistra fa spesso la destra, ecco un piccolo parallelo con il nostro paese.

Infine, l’età media dei ministri. Dopo aver ricordato che il nuovo presidente francese Sarkozy ha 52 anni, il primo ministro (François Fillon) ne ha 53, gli altri fanno una media di 52,5 contro 57,5 dei nostri. Ovviamente il salto maggiore è tra i due primi uomini di stato ed i nostri, capo di Stato e di governo, abissale e sintomo dell'invecchiamento dell'età di accesso alla classe politica dirigente. La più giovane ministra francese ha 39 anni e da noi sarebbe politicamente una lattante.


Le “quote giovani” da noi avrebbero senso.

La lista dei 15 ministri, ( a cui si aggiungono i 4 segretari di Stato ed un alto commissario per la lotta alla povertà) :

Alain Juppé : Ministre d'Etat, ministre de l'écologie, du développement et de l'aménagement durable

Jean-Louis Borloo : Ministre de l'économie, des finances et de l'emploi

Michèle Alliot-Marie : Ministre de l'intérieur, de l'outre-mer et des collectivités locales

Bernard Kouchner (PS) : Ministre des affaires étrangères et européennes

Brice Hortefeux : Ministre de l'immigration, de l'intégration, de l'identité nationale et du codéveloppement 

Rachida Dati : Ministre de la justice 

Xavier Bertrand : Ministre du travail, des relations sociales et de la solidarité 

Xavier Darcos : Ministre de l'éducation nationale

Valérie Pecresse : Ministre de l'enseignement supérieur et de la recherche

Hervé Morin (UDF) : Ministre de la défense 

Roselyne Bachelot : Ministre de la santé, de la jeunesse et des sports

Christine Boutin : Ministre du logement et de la ville 

Christine Lagarde : Ministre de l'agriculture et de la pêche

Christine Albanel : Ministre de la culture et de la communication, porte-parole du gouvernement

Eric Woerth : Ministre du budget, des comptes publics et de la fonction publique

 

Roger Karoutchi : Secrétaire d'Etat chargé des relations avec le Parlement, auprès du premier ministre

Eric Besson (ex-PS) : Secrétaire d'Etat à la prospective et évaluation des politiques publiques, auprès du premier ministre 

Dominique Bussereau : Secrétaire d'Etat aux transports, auprès du ministre de l'écologie, du développement et de l'aménagement durable

Jean-Pierre Jouyet (ex-PS): Secrétaire d'Etat aux affaires européennes, auprès du ministre des affaires étrangères et européennes 

Hors gouvernement:

Martin Hirsch, haut commissaire aux solidarités actives contre les pauvretés

 
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