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FEBBRE TIFOIDE

Post n°210 pubblicato il 11 Febbraio 2016 da allofme00

La febbre Tifoide è un'infezione sistemica causata da Salmonella Typhi; interessa soprattutto il sistema monocito-macrofagico e si presenta con una sintomatologia caratterizzata da  febbre, cefalea, disturbi del sensorio. L'apparato gatsroenterico rappresenta la porta d'ingresso dell'infezione.

E' un'infezione particolarmente diffusa nei paesi tropicali, ma anche in molti paesi dell'area mediterranea, Italia meridionale e insulare compresa, a causa della carenza delle reti fognarie e dei sistemi di smaltimento dei rifiuti.

Poichè la Salmonella Typhi è in grado di colnizzare solo l'uomo, sono i malati e soprattutto i portatori a rappresentarne la principale sorgente di infezione: questi ultimi  possono  ospitare il batterio nell'intestino o nella colecisti per brevi periodi di tempo ( chiamati portatori convalescenti ), oppure per tutta la vita ( portatori cronici ).

La trasmissione avviene per via oro-fecale a partire dall'acqua o dagli alimenti contaminati direttamenti o indirettamenti da feci umane contenenti Salmonella Typhi. Un ruolo importante rivestono l'acqua dolce dei pozzi e acquedotti inquinati da fognature, l'acqua di mare ( bagni e soprattutto  consumazione di frutti di mare crudi pescati o coltivati in prossimità di sistemi fognari, e le verdure concimate spesso con materiali fecali umani.

Altre modalità di contagio sono gli alimenti contaminati da un portatore durante la loro preparazione; in particolare latte, creme, gelati, carni, nonchè gli oggetti di uso personale di un malato, e le mosche. Nel corso dell'infezione i malati di questa infezione trasportano i batteri nel sangue e nell'intestino.

La febbre tifoide è una malattia sistemica la cui caratteristica è, appunto la febbere che insorge progressivamente. Dopo un paio di settimmane di incubazione si assiste ad un innalzamento della temperatura corporea  intorno ai 39 - 40°C. Un senso di astenia diffusa,  segni esantematici  sul tronco, tosse, splenomegalia( milza ingrossata  e fegato( epatomegalia ), dolori addominali, cefalea e inappetenza. Talvolta, in alcuni pazienti si manfesta diarrea o perforazioni intestinali. Nel caso non  venga trattata adeguatamente la malattia infettiva ve progressivamente aggravandosi, con febbre significatva, bradicardia( battiti lenti cardiaci ); talvolta polmonite. Do po circa un mese, se l'infezione non viene ancora trattata le complicanze gastrointestinali possono essere gravi.

Nella fase febbrile della malattia è possibile osservre una leucopenia( ridotto numero di globuli bianchi ), con neutropenia ( bassi livelli di neutrofili ) e una VES lievemente aumentata: nelle fasi più avanzate si può riscontrare un'anemia normocromica normocitica, una proteinuria modesta  ( proteine nelle urine ) e l'aumento degli indici di necrosi  del fegato.

Per la diagnosi, il sospetto è in base all'andamento clinico ( febbre, tosse secca, milza ingrossata, bradicardia relativa, meteorismo addominale con gorgoglio ileocecale, e degli esami di laboratorio sopracitati che debbono essere confermati nelle prime fasi dellinfezione dall'isolamento  di Salmonella Typhi e più tardi dalla dimostrazione nel siero del paziente degli anticopri specifici. Il batterio salmonella Typhi può essere dimostrato nel sangue attraverso l'esecuzione di ripetute  emocolture, che presentano una sensibilità crescente nel tempo; infatti, risultano positive nel 90% dei casi nella 1^ settimana di febbre, nel 50% dei casi durante la 2^ settimana e nel 25%-30% nella 3^. Con la coprocoltura( esame feci ), nel corso  dell'evluzione del quadro clinico si ottengono dati significatamente sensibili.

Nelle urine, tramite urinocoltura. Va sottolineato che nei pazienti cronici, la positività può anche rimanere per tutta la vita. Nella interpretazione del dato sierologico è utile la titolazione degli anticorpi anti antiantigene O e antiantigene H che appartngono alla classe IgM. Qualora si riscontrano positivi le IgM, vuol dire ch la malattia è in atto, mentre se predominano gli anticorpi H è indicativa di un precedente contto con Salmonella Typhi; condizione, questa che s osserva, nei pazienti che hanno da tempo superato la malattia.

La profilassi si basa su una serie di misure igieniche quali il controllo degli impianti di approviggionamento drico e di smaltimento dei reflui  fgnari. Importante è la profilassi individuale. Quest'ultima comprende una serie di norme aspecifiche; qiuali l'astensione dal consumo di molluschi e di verdure crude di origine sospetta, disinfezione dell'acqua ad uso alimentare e la vaccinazione.

La vaccinazione è obbligatoria per legge per alcune categorie professionali come gli impiegati nei servizi di approviggionamento idrico e di raccolta e distyribuzione del latte, nei servizi di disinfezione e lavanderia, nelle imprese di pulizia in ospedali ed altri luoghi di cura. In sostituzione del tradizionale vaccino inattivato ( vaccino TAB )non più utilizzato per la breve durata della protezione e la non rara comparsa di effetti collaterali, si impiegano, dunque due preparati : il vaccino contenente microorganismi vivi attenuati da somministare per via orale e il vaccino contenente il polisaccaride che va purificato e infuso intramuscolare.

Il vaccino orale va somministrato in 3 dosi a giorni alterni e conferisce una protezione contro febbre tifoide e paratifi di almeno 2 anni, se somministrtata in 4 dosi, la copertura vaccinale è prolungata fino a 5 anni.

Il vaccino è sconsigliato  in corso di antibioticoterapia, nei bambini al di sotto dei 6 anni, e nei soggetti immunocompromessi, quali le persone con infezione HIV. Il vaccino intramuscolare, invece, può essere somministrato  anche ai bambini di età superiore ai 2 anni come pure agli immunodepressi, che conferisce una protezione analoga al vaccino per uso orale; ovvero, con microrganismi  vivi attenuati.

TERAPIA:

La strategia terapeutica deve contemplare non solo il trattamento eziologico; ovvero l'antibioticoterapia, ma anche la terapia di supporto, l'eventuale estinsione delle complicanze e la bonifica dei portatori cronici. Un tempo la terapia era basta sull'impiego del cloranfenicolo( chemicetina ) e in seguito dell'ampicillina, l'amoxicillina e cotrimoxazolo, oggi trova, nell'impiego di Fluorochinolonici; in particolare la ciprofloxacina e nelle cefalosporine di 3^ generazione.

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