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IPOMAGNESIEMIA

Post n°216 pubblicato il 21 Febbraio 2016 da allofme00

L'ipomagnesiemia viene spesso considerata un snonimo di deplezione di Mg; ovvero, la sua rimozione nell'organismo. Comunque la concentrazione sierica di Mg anche se viene misurato lo ione Mg+ libero, non può riflettere lo stato dei depositi intracellulari e ossei di Magnesio.

La rimozione; o deplezione di magnesio deriva di solito da un apporto inadeguato, associato ad una alterazione dell'assorbimento renale o intestinale.

La sua carenza è stata associata con prolungate nutrizione parenterale, in genere combinata con perdita di liquidi corpore causata da aspirazione gastrica o da diarrea. E' sata associata pure dall'allattamento; processo in cui vi è una richiesta aumentata di magnesio, ma anche nelle condizioni di abnorme conservazione renale del sale( magnesio) nei casi di ipersecrezione di aldosterone, ADH( ormone antidiuretico= Vasopressina ) ), e in caso di ipercalcemia, acidosi diabetica e terapia diuretica.

Un suo significativo deficit  clinicamente è il più delle volte associato a sindrome da malassorbimento di qualsiasi origine in cui l'elevata escrezione fecale di Mg è probabilmente correlata coi livelli di steatorrea( emissione in gran quantità di sostanze grasse non digerite, con le feci ). Inoltre da patologie paratiroideee in cui  compare di sovente ipomagnesiemia dopo che viene asportata una massa neoplastica, specie se è presente una grave osteite fibrosa8 presumibilmente il magnesio viene trasferito all'osso che si trova in una situazione di rapida mineralizzazione per cui, il deficit di magnesio  può rendere conto della resistenza dell'ipocalcemia alla correzione con vitamina D in  certi pazienti con deficitaria funzione delle ghiandole paratiroidi.

La sintomatologia associata con defict di Magnesio  è un po' complessa e solitamente si accompagna a disturbi metabolici e nutrizionali. Le manifestazioni cliniche del deficit di magnesio  vengono descritte nei volontari che si prestano alla rimozione di magnesio in via sperimentale. Ebbene, di solito prevalgono segni anoressici, nausea, vomito, astenia, letargia, disturbi di personalità, tetania ( positività ai segni di Trousseau e Chvostek ), oppure con spontanei spasmi carpopedale( spasmo contemporaneo dell'arto superiore e dell'arto inferiore ), tremore e fascicolazioni muscolari. I maniera, come segno neurologico, quali la tetania,  viene correlata con l'insorgenza di ipocalcemia e ipokaliemia(deficit fosforo).

I dati di laboratorio di sovente mostrano bassi livelli di Magnesio quando la sua deplezione è associata con la malnutrizione proteico - calorica. Nei pazienti con Steatorrea o alcolismo si riscontrano comunemente bassi livelli di calcemia e bassi livelli di calcio( ipocalcemia ) nelle urine( ipocalciuria ). In queste condizione l'ipocalcemia riponde alla reintigrazione di magnesio ed è resistente alla somministrazione di Calcio. Può essere presnete ipokaliemia( deficit di fosforo nel sangue con aumentata escrezione urinaria di Potassio  e alcalosi metabolica. Così, la presenza di una inspiegata ipocaliemia e di ipokaliemia suggerirebbe la possibilità di una deplezione di Mg.

Il trattamento trova indicazione con sali di magnesio( solfato o cloruro ) quando il deficit di Mg è sintomatico o associato con persistente ipomagnesiemia,  es. inferiore a 1 mEq/L; con questa sigla  viene misurata la quantità di una sostanza che è contenuta in un millesimo di soluzione normale. Ebbene, qualora si ha una quantità inferiore a 1mEq può esistere un deficit di 1 - 2 mEq x chilogrammo. Pertanto, la quantità da somministrare dovrebbe essere il doppio del deficit calcolato, a condizioni che la funzione renale sia normale, poichè circa il 50% del Magnesio somministrato viene espulso con le urine. Nei casi di emergenza; ad esempio convulsioni o quando il magnesio sierico è inferiore a 1mEq, si somministra solfato eptaidrato di magnesio per via EV(endovena ) in quantità non superiore a 1,5 ml/al minuto di una soluzione al 10% .

I sali di magnesio possono essere anche dati per via orla(OS) e sono ben tollerati anche in pazienti con steatorrea. Durante la terapia, è importante monitorare la magnesiemia, in particolare nei pazienti con insufficienza renale

 

 
 
 
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