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ANORESSIA NERVOSA
Post n°235 pubblicato il 22 Marzo 2016 da allofme00
L'anoressia nervosa è una malattia che colpisce quasi esclusivamente giovani donne in età puberale o in genere al disotto dei 23 anni, e che si caratterizza con rifiuto ostinato del cibo, grave dimagrimento e amenorrea ed è caratterizzato da un alterato senso della immagine del corpo e da stato ansioso notevole per l'aumento di peso, che si manifesta con anormali abitudini alimentari. L'esordio generalmente è nel periodo dell'adolescenza, occasionalmente in quello prepuberale e raramente avviene in età giovanile adulta. Questa malattia può essere lieve, ma anche grave e pericolosa per la vita; i tassi di mortlità si aggirno tra il 2% e il 5% e in alcuni controlli eseguiti a distanz è arrivata dal 15% al 21%. Tipicamente un adolescente dimostra ansietà riguardo alla obesità anche se è magro ( solo un terzo dei pazienti è obeso all'esordio, e comincia a limitare la quantità di cibo. Preoccupazione e ansietà per il peso persistono anche quando il paziente comincia ad apparire emaciato( denutrito ), cosa che esprime il diniego della malattia. Anoressia appare in verità un termine errato dato che l'ppetito rimane, a meno che il paziente non diventi cachettico( privo di energia ). L'eccessiva ingestione di cibo(Bulimia ) seguita da vomito indotto è comune. I pazienti si occupano con ansietà del cibo, studiano ricette e preparano pasti elaborati per altre persone. L'amenorrea si manifesta in tutte le donne e spesso compare prima di un'apprezzabile perdita di peso.
Altri comuni reperti comprendono bradicardia, ipotensione, ipotermia, ipertricosi o irsutismo ed edema. Sono state riportate variazioni nel tasso di alcuni ormoni : il tasso di ormone luteinizzante (LH) è stato trovato simile a quello che si ha in età prepuberale o all'inizio della pubertà; ovverosia bassi, come pure bassi sono stati rilevati i livelli di Tiroxina (T4) e Triiodotironina(T3). Tipicamente anche i pazienti che appaiono cachttici( o privi di forze ) tendono a rimanere molto attivi imponendosi esercizi fisici pesanti e non manifestando sintomi di deficienza nutrizionale o una suscettibilità particolare alle infezioni. Un sintomo comune è la depressione; i pazienti tendono inoltre alla finzione. Essi spesso mentono circa la quantità di cibo ingerita e nascondono comportamenti come il vomito indotto.
DIAGNOSI TRATTAMENTO. La terapia è difficile a causa della paura di aumentare di peso e la tendenza alla negazione della malattia insieme ad un comportamento molto falso. Il medico deve saper stabilire un rapporto molto sereno, disponibile e fermo, incoraggiando un sufficiente apporto clorico. Può rendersi necessrio un trattamento combinto d parte del medico di famiglia e dello psicoterapista. Si rivela di grande aiuto la terapia della famiglia, allo scopo di allevire lo stress domestico e ridurre le interazioni nevrotiche; in particolare quelle connesse al comportamento del paziente riguardo il cibo. L'ospedalizzazione si rivela necessaria quando la perdita di peso raggiunge livelli di guardia oltre alla deplezione (perdita proteica). Un'altra strategia utile al percorso terpico è l'allontanamento della paziente dalla famiglia e dagli amici, e non permettendo alcuna visita allo scopo di interrompere i modelli comportmentali di finxzione e di imporre una completa dipendenza dal medico. Qualora il paziente o la paziente si trovi in pericolo di morte, l'alimentazione può essere necessaria sia per intubazione che prenterale. Appena lo stato nutrizionale e metabolico migliora il paziente viene incoraggiato a diventare più maturo ed indipendente. Una psicoterapia specifica, l normalizzzione del peso con metodi di modifica del comportamento, l'uso di psicofarmaci e l'ospedalizzazione in reparti psichiatrici possono rendersi necessari e dovrebbero essere sotto il controllo di psichiatri.
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