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Strizzatina d'occhio al Barocco

Post n°387 pubblicato il 13 Giugno 2011 da LivinginFortaleza
 

"Barocco, etimologicamente significherebbe perla imperfetta. Termine peggiorativo usato in un'epoca in cui si cercava di capire questo nuovo e tortuoso modo di vedere il mondo. Nato in Italia alla fine del XVI secolo, sbarcò nelle nostre terre per contribuire alla salvezza di anime che pregavano per altri dei. E queste stesse anime furono quelle che reinterpretarono il barocco europeo ed antropofagicamente,  crearono il "Barocco del Nuovo Mondo". In questi territori d'oltreoceano, sotto la dominazione europea, sorge  nei centri artistici delle colonie, un barocco pieno di forme originali, che talvolta superano la madre patria nell'elaborazione e nell'inventiva. Questi splendori esuberanti, le luci e le ombre, la teatralità e la drammaticità, ed i motivi sacri, ancora oggi provocano risonanze, dopo centinaia di anni, nella nostra arte contemporanea. Che vicinanza c'è fra questi due universi,  cronologicamente distanti, ma così vicini per estetica e sentimento ?"

L'intento del curatore  - come suggerisce il testo - era quello di suggerire una riflessione su un possibile rapporto fra l'arte barocca e le arti contemporanee, ma a ben guardare le opere e l'immersione totale in un rosso cardinale che circonda ogni parete e sembra rispecchiare pura passione, sensualità, ridondanza ed anche sacralità, più che riflettere, il visitatore vive e sente un pulsare dei sensi..le cornici opulente e dorate delle tele di Euzebio Zloccovich inquadrano un Gesù seriale, immagini religiose secentesche con accurate sovrapposizioni e manomissioni con la tecnica del foto-collage, propongono un cuore di Gesù formato pop art, quasi da immaginette ciclostilate.

Oro, argento  e nero per le grandi xilografie di Francisco De Almeida.. temi biblici da un lato, fiabe folcloriche dall'altro, tutti resi con un'atmosfera millenaristica, da fine del mondo.. un turbinìo di oggetti, persone, sfere celesti, luci, angeli e fiaccole, simboli alchemici si alternano a croci e cieli tempestati di stelle, draghi sputafuoco contrapposti  ad animali alati di pura invenzione, candele e lampioncini per illuminare putti e sirene.. un barocco reinventato, digerito e ributtato per tematiche al di là del tempo e dello spazio.

Un grande pannello - quello del collettivo Grupo Acidum - che interpreta uno degli aspetti più intriganti dell'età barocca : la voluttà.. immagini fantastiche, irrazionali che si avviluppano fra loro, e galleggiano nello spazio collegate le une alle altre da esili liane serpentiformi, senza alcun capo nè coda. Non c'è alcun fulcro, ma tutto è in continuo perenne movimento, matasse informi sfatte, da cui ogni tanto emerge un corpo, un viso, oppure un cassetto vuoto. Lo sfondo  è incolore, con chiazze indistinte su cui gocciola un liquido rossastro. 

Ci vuole quasi la lente di ingradimento per cogliere la precisioni di dettagli dei micro disegni di Robezio Maqs.. cornici floreali laccate di bianco bloccano per sempre lievi figure disegnate che sembrano dover sparire e svanire da un momento all'altro.. con una scaletta che potrebbe servire alla fuga ..Più eversive risultano le figure tra pittura e fumetto di Henrique Viudez ed i suoi inquetanti angeli noir, così come i volti mariani di Leo BDSS che di religioso non hanno proprio più nulla, ma sembrano piuttosto piccoli manifesti sbiaditi, a brandelli, esposti da chissà quanto tempo..

La mostra "Eco barocco"espone sei differenti modi di esprimere il barocchismo nell'attualità, attraverso il graffito, la videoart, il collage, la pittura e la xilografia, .. quasi che il barocco, questa perla imperfetta, fosse una spirale che ritorna al punto di partenza, ma ogni volta in forme diverse e modificate,  uno sguardo, un'attitudine di fronte al mondo, od un pensiero, per un parallelismo tra l'uomo barocco  e l'uomo contemporaneo. A contare non è tanto il mezzo, ma sempre, l'idea.

"Eco barroco" in mostra presso 

 Centro Cultural Banco do Nordest, Fortaleza, fino al 17 giugno 2011

 
 
 
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