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Rio de janeiro - i musei II

Post n°659 pubblicato il 18 Maggio 2012 da LivinginFortaleza
 

 

MHN, Museo Storico Nazionale, RJ

E' ospitato in un edificio, oltrechè bellissimo, assai antico e ricco di storia e meritano senz'altro una visita, sia il contenuto che il contenitore. Al principio era un forte, il secentesco forte di Santiago, importante struttura difensiva della città di Rio de Janeiro e della baia di Guanabara, costruito com'era sulla punta più avanzata. Nel '700 accanto al forte fu costruita la Casa do Trem, che custodiva l'armamento delle truppe inviate dal Portogallo, per difendere la città dai continui assalti dei pirati, attratti dai carichi di oro del Minas Gerais.

MHN, Museo Storico Nazionale, RJ

Diventata Rio la capitale del Brasile, si costruì un arsenale militare, destinato alla fabbricazione di munizioni e riparazione di armi e con l'arrivo della corte portoghese , i due edifici vennero infine accorpati per diventare un grande centro di produzione e custodia di armi e munizioni dell'esercito. Grandi trasformazioni l'edificio subì per diventare la sede dell'Esposizione Internazionale del 1922, cui parteciparono 14 nazioni e tutti gli stati brasiliani, nell'ottica di inserire ambiziosamente la città fra le grandi capitali moderne. Ed è proprio nell'ambito dell'esposizione che nasce il Museo Storico Nazionale, ospitato in alcune sale. Negli anni '80 l'insieme architettonico è stato restituito al suo aspetto originale, un'architettura tipicamente coloniale, con mura immacolate e semplici elementi strutturali in pietra.

manufatti di arte plumaria / maschere indigene -Museo Storico Nazionale, RJ

Il percorso espositivo segue un andamento storico, dai primi uomini ai giorni attuali. Il rifacimento di una grotta della Serra di Capivara, famosa per le pitture rupestri, e manufatti rinvenuti in scavi archeologici risalenti a più di 5000 anni fa.. sono i cosiddetti sambaquis, collinette formate da depositi organici - residui di conchiglie di molluschi e resti di carapaci di tartarughe- ossia l'alimentazione dei primi abitanti, chiamati sambaqueiros.. al suo interno rinvenuti resti di manufatti in ceramica, osso e pietra, utensili, ossa umana ed animali, strumenti di caccia e pesca, ornamenti ed oggetti sacri.

bamboline in ceramica - Museo Storico Nazionale, RJ

Ampia esposizione quella dei manufatti indigeni.. dagli ornamenti in piume, carichi di significati irispetto allo status sociale, appartenenza etnica e definizione sessuale, in una varietà colorata di gonnellini, orecchini, collane, copricapi, cavigliere, anelli e bracciali, cinture, pettorali, ornamenti per labbra-orecchie-naso- fronte, a frecce e remi per canoe, dai tanga di perline alle maschere di paglia, da grandi bacili e pentole in terracotta bìcroma, alle bamboline di ceramica, sorta di giocattolo educativo per le bambine e fare loro apprendere, attraverso il gioco, il loro ruolo nella società.

Reperti provenienti dalle missioni gesuitiche - Museo Storico Nazionale, RJ

L'arrivo dei Portoghesi è testimoniato da alcuni reperti legati alla loro espansione marittima, alla volontà di scoprire e prendere possesso di nuove terre, di ampliare e consolidare il proprio potere..sulla piccola monetina in argento "Indio"- coniata nel 1499 ed usata nei commerci d'oltremare, soprattutto con l' India, una croce e la frase "In hoc signo vinces" la dice lunga sulle velleità coloniali lusitane.. Armati di spade ma anche di croci, i primi esploratori vennero raggiunti da missionari di vari ordini religiosi .. testimoni di questa fase della storia brasiliana, sono alcuni frammenti architettonici (colonne, frontone, porta, pavimento, lapide) provenienti dalla missione gesuitica di São Miguel. Accanto alle missioni sorsero pure le fazendas, vero e proprio nucleo di produzione coloniale, che prevedeva l'uso sistematico di manopera schiavizzata, dapprima indios e poi africani. Inizia la tratta degli schiavi e lo sfruttamento intensivo di tutte le risorse naturali del territorio.

barrette d'oro -Museo Storico Nazionale, RJ

Fu soprattutto l'oro, con la scoperta di ricchi giacimenti nella regione del Minas Gerais, ad alimentare per molto tempo l'economia portoghese.. in mostra monete, barrette, una maschera di ferro per evitare che gli schiavi ingerissero le pepite d'oro, forme per lingotti, setacci ed altri strumenti. Tante libbre d'oro, una ricchezza ed uno splendore visibile nella mobilìa sofisticata delle case nobiliari brasiliane, negli esuberanti oratori dipinti- quasi cappelle portatili private-tutti capolavori di ebanisteria barocca, di un barocco tropicale, con caratteristiche tutte sue rispetto a quello europeo, uscito  dalle mani di artigiani neri o meticci.. visibile anche nelle statue di santi, ridondanti, e nei pezzi di arte sacra, santini, puttini, statuette, crocefissi.. per pregare sì, perchè tante erano le cose da farsi perdonare..

mobilia barocca - Museo Storico Nazionale, RJ

L'impatto della cultura africana sulla società brasiliana è emblematicamente riassunto nei bracciali d'argento delle nere bahiane, quasi un monile con charms ante-litteram, in realtà amuleti contro il malocchio, nonchè in altri oggetti legati a rituali religiosi africani e al loro folclore, danza e musica, tutti legati a stretto filo. Anche l'arrivo della corte portoghese a Rio- Dom João e Dona Joaquina Carlota- nel 1808, segnerà un passaggio successivo che determinerà nel paese trasformazioni politiche, sociali ed economiche. Da città coloniale, Rio de Janeiro diventa piano piano una metropoli, con gusti e tendenze europee, sopratutto francesi. Quadri e ritratti, arredi intagliati e madreperlati, oggetti preziosi, porcellane raffinate.. la corte, anche se ai tropici, non si faceva mancare nulla, facendosi spedire tutto dal Vecchio Continente, nel tentativo di fare di Rio la "Parigi delle Americhe". I rapporti di forza sono ben espressi dal rilievo allegorico, dono fatto al sovrano di questo regno in divenire.. il "Nuovo Mondo" rappresentato da un'india che si genuflette ad omaggiare il suo re, e ad offrire i prodotti della terra.. anche se non erano banane ed ananas ad interessare i portoghesi.. 

Rilievo in alabastro donato a D.João  al suo arrivo in Brasile- MHN, RJ

In mostra nelle sale successive gli sforzi fatti per costruire dal nulla una nazione, dalla dichiarazione di Indipendenza dal Portogallo in poi, un lavoro immenso per unificare un territorio vastissimo, creare strutture amministrative e sociali, fissare dei simboli in cui potersi riconoscere, inserire ed allineare il paese nei canoni della civiltà europea. Una galleria di quadri, armi,  sedie  e cassettoni, monete, emblemi, banconote, documenti ed oggetti fra cui la lettera d'addio di Dom Pedro I che abdica in favore del figlio, scritta fra lacrime di commozione a bordo della nave Warspite, e il calco della mano di Dom Pedro II da adolescente. Una nazione che, finita l'era dell''oro, basava la sua ricchezza su un altro prodotto, il caffè.. e così se da una vetrina spuntano abiti ricamati, cristalli, scatolette intarsiate, specchi, scarpine dorate, pianoforti ed argenteria, tutta "roba" dei potenti baroni del caffè, immortalati in lucidissimi busti marmorei, verosimiglianti come fotografie, dall'altra  catene,  collari, maschere di ferro, una gogna e persino i marchi, ricordano i supplizi di chi alimentava tale ricchezza, gli schiavi. Nel mezzo, macinini e bilance, dosatori e setacci. 

 

Museo Storico Nazionale, RJ

Una imponente tela raffigura momenti della sanguinosa e quinquennale guerra (Guerra do Paraguai) che fra il 1865 e il 1870 divise in due il sud America- Brasile, Argentina ed Uruguay da una parte, Paraguay dall'altra- vinta infine dai primi. Echi di epici scontri navali nelle gòmene di alcune navi e nelle uniformi militari con bottoni dorati e mostrine. Una piccola penna d'oro con pietre preziose incastonate, merita una vetrina tutta sua. E' quella usata dalla Principessa Isabella per dichiarare ufficialmente abolita la schiavitù, in un clima effervescente di cambiamento, desideri ed aspettative. Di fatto, ci volle ancora del tempo perchè le cose cambiassero veramente.

Patio dos canhões- Museo Storico Nazionale, RJ

Fra patii, cortili, scalette, nicchie, sporgenze e rientranze.. il museo offre ancora tanto, un'esposizione di cannoni, disposti a cerchio contro una fontana, mostre temporanee, una raccolta di dipinti sacri di scuola spagnola-peruviana (XVII- XIX secc), una ricca collezione numismatica ed una sequenza di carrozze reali, perfettamente conservate e colorate ed altri mezzi a due ruote, presi in affitto quando ancora a Rio le strade erano lastricate, e la nobiltà carioca, nascosta tra marsine e cuffiette, ventagli e bastoni, si recava a passeggio sulla collina della Gloria, per godere il fresco e panorama..

Museo Storico Nazionale, RJ

Prima di uscire uno sguardo di ringraziamento -dovuto- al busto bronzeo del primo direttore del museo, nonchè fondatore, Gustavo Barroso..

proprio una bella idea, la sua..

 
 
 
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