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Un sobrado per tutte le stagioni

Post n°122 pubblicato il 04 Ottobre 2010 da LivinginFortaleza
 

La zona che va dal Passeio Público fino alla Praça do Ferreira, all'epoca chiamata Largo das Trincheiras, era il quartier generale delle elites della città. Lungo l'allora rua da Palma si ergeva un palazzetto (sobrado) dai colori vivavi che  dominava tutti gli altri, con i suoi tre piani, invece dei due abituali. Era il simbolo della classe impenditoriale fortalezense che muoveva i primi passi nel commercio ed esportazione del cotone ed ostentava attraverso il "palazzo di famiglia" tutta la propria ricchezza. La facciata principale è coronata da un frontone triangolare suddiviso da tre pilastrini che reggevano statue classiche in marmo. Costruito nella seconda metà del XIX secolo il sobrado era uno degli edifici più significativi ed innovativi della città, non solo per l'altezza, ma anche per la presenza sulle facciate laterali di finestre, per la tipologia del tetto a 4 falde, per la presenza di cornicioni con fregi decorativi con piastrelle colorate (azulejos), tutti elementi atipici per l'epoca. E' anche una importante testimonianza della storia della città per i molteplici e svariati usi cui fu destinato, dapprima studio medico, poi falegnameria, ufficio pubblico, tribunale e perfino bordello. Il suo primo inquilino fu il Dottor José Lourenço de Castro Silva (1803-1874), medico stimato e rispettato che usò l'edificio come abitazione personale e consultorio medico. Fu anche Deputado nella'Assemblea Legislativa Provinciale del Ceará per tre volte, nonchè ispettore sanitario, importante figura nella lotta contro le epidemie di colera. 



Elmo, un professore di storia in pensione si ricorda del sobrado in modo assai differente. Quando era uno studente di 20 anni, era un edificio ormai decadente, trasformatosi nella Pensione Marajà. Vi  si recava con gli amici per incontrare donne, o meglio giovani ragazze che venivano dall'interno della regione. Rimaste incinta i genitori le avevano cacciate di casa. Così, a 16-17 anni anni, arrivavano a Fortaleza senza sapere dove andare. Trovavano accoglienza in queste "pensões de mulheres". "Fra le pareti del sobrado si vissero anche storie belle - clienti che finivano per innamorarsi della ragazze che sognavano- tutte- il principe azzurro...noi, ancora studenti - continua Elmo- avremmo anche voluto strapparle a questa vita ma non avevamo soldi nemmeno per mantenere noi stessi..". I frequentatori del bordello erano per lo più giovani di classe media. Si organizzavano feste, c'era un'orchestrina, non mancavano chitarra e fisarmonica. I clienti arrivavano e chiedevano birra. Le ragazze si avvicinavano. In basso c'era il bar, in alto le camere. La madame era una di Bahia il cui uomo era un poliziotto. Le ragazze pare dormissero nell'edificio, non potevano uscire per non turbare le giovani di buona famiglia.

Ristrutturato nel 2006 ed inaugurato il 31 luglio dell'anno successivo, adesso il Sobrado Dr José Lourenço è un delizioso spazio per mostre di arti visive ed ogni volta che mi ci reco e calpesto le vecchie travi del pavimento rammento tutte queste storie.. 

 
 
 
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