Fortaleza Report

Odioso trespolo

 Si chiama Pau-de-arara traducibile con palo d'arara e, visto che l'arara altri non è che una specie di pappagallo, significherebbe letteralmente trespolo per uccelli. Se nei tempi antichi era usato per appendervi la selvaggina più pesante e poterla così trasportare per lunghe distanze, con opportune modifiche è stato successivamente utilizzato come metodo punitivo per schiavi ribelli che in tal modo bloccati, venivano più agilmente bastonati o frustati.

In tempi più recenti tale ignobile supporto è stato adottato ampiamente dalle organizzazioni di repressione durante la dittatura militare, tanto che ormai l'associazione è immediata : quando si parla di pau-de-arara, più che a pappagalli ed uccelli,  si pensa alla tortura e non c'è un film ambientato in quel periodo, che non contempli una scena di tortura con questo metodo.

Fra le tante vittime illustri, Tito de Alencar Lima, chiamato Frei Tito, giovane frate domenicano di Fortaleza (alla storia del quale, senza dubbio, dedicherò più ampio spazio), che sperimentò lo strumento per quasi 24 ore. Esperienza che, dopo 5 anni di incubi, lo portò al suicidio.