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"Rio das Pedras non è una mostra qualunque - dice l'autore Antonio Rabelo- sono gioielli che raccontano la cultura di un popolo. Una ricerca che ha iniziato nel 2002 e l'ha condotto a realizzare il suo primo pezzo di oreficeria, due pesciolini in un minerale marrone estratto nel fium Quixeramobim. Il disegno sinuoso ha suggerito la forma, così come il nome di questa interessante esposizione.
Bracciali, collane anelli ed orecchini, in tutto 75 pezzi che confluiscono in otto collezioni dai nomi indicativi : Sertão, Uomo e Natura, Sogno, Rio das pedras, Cactus, Cristalli, Majé e Rupestre. E' dall'ambiente in cui vive e lavora, Quixeramobin, cuore del Cearà, dal sertão, dal rio das pedras, dalle acque verdi e dai suoi dintorni che Rabelo trae ispirazione.
Quixeré è, ad esempio, una collana realizzata con spine di un cactus tipico, il mandacaru, un omaggio agli indios che abitavano nella regione. "Non è solo un gioiello, rappresenta il modo di vivere del sertão, dove le poche risorse a disposizione venivano sfruttate per gli usi più diversi."
La collezione Majé, anch'essa di origine indígena, allude ad alcuni ricordi personali. "Qui c'è una fazenda chiamata così nella quale notai una sedia molto vecchia, che doveva avere più di 200 anni, fatta di cuoio e legno. Ciò mi ha ispirato" e così sono nati questi gioielli in cuoio bovino ed argento.
Le sue creazioni più recenti sono invece ispirate alle foglie secche. Rabelo - quasi come un personaggio di calviniana memoria - con occhio attento indaga nella natura, osservando forme e colori, da una semplice pianticella ad una lucertola, da un'iscrizione rupestre ad un insetto, dai fiori alle pietre che talvolta vengono lasciate nella loro forma originaria. L'artista ha un piccolo laboratorio artigianale a conduzione familiare ma i suoi gioielli oltrechè in Brasile, hanno partecipato a mostre in Francia, Canada, Olanda e Stati Uniti.
La materia prima, ossia i minerali, abbondante nel sertão oltre ad essere resistente, presenta una grande varietà di colori, il che permette di realizzare una produzione di oggetti assai diversificata. Come dice la curatrice, Fernanda Rocha, non resta che valorizzarla..
"Rio das Pedras. Gioielli del Sertão" presso Spazio Culturale Unifor Fortaleza fino al 12 dicembre 2010
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