Creato da LivinginFortaleza il 16/12/2009

Fortaleza Report

Giorno dopo giorno da Fortaleza

 

 

« Muro, mural, muralesRio de Janeiro - i musei I »

Rio de Janeiro- la città e le spiagge

Post n°657 pubblicato il 17 Maggio 2012 da LivinginFortaleza
 
Tag: Brasile

"Copacabana" quadro naif (Museu Internacional de Arte Naif do Brasil- RJ)

Bombardati da immagini da cartolina, l'idea di Rio de Janeiro è fissata in tutto il globo come di un luogo magico e allegro.. difficile non aspettarsi questo dalla "cidade maravilhosa", una delle mete turistiche più visitate al mondo..una città mitizzata e forse proprio per questo, per tali aspettative amplificate, che quando ti ci trovi dentro e cammine per le sue strade, un poco frastornato ed estraniato,  non sempre ritrovi poi quello che immaginavi..

Morro dos Dois Irmãos - spiaggia di Leblon

Che sia grande, molto grande, lo percepisci subito, planandoci dall'alto, con le miriadi di casette sparpagliate nel suo vasto entroterra..Invidio i viaggiatori di un tempo, che sebbene si sottoponessero e lunghi ed estenuanti cammini, per mare o per terra, avevano però un vantaggio, quello di prepararsi alla visuale, di capire lo spazio ed ambientarsi poco a poco, individuare le coordinate e sapere così dove erano e dove stavano andando. Sbarcati dall'aereo, ci si trova, a Rio come in quasi tutto il mondo, in luoghi periferici, grigi e industriali, fra depositi, baracche e moli, con un primo impatto del tutto anti-estetico..Una superstrada veloce attraversa aree con edifici di uso vario affastellati disordinatamente, per poi scomparire nel buio di un tunnel..Quella sotto cui si sta passando è una delle tante imponenti formazioni rocciose che circondano l'abitato, lo proteggono, lo dominano e che rendono unico  questo ambiente urbano.

Corcovado e lagoa Rodrigo de Freitas visti da Leblon

I quartieri della Zona Sul (Ipanema, Copacabana e Leblon) sono un catalogo ragionato di architettura Seventy's. Grandi vetrate, decorazioni a mosaico, forme geometriche, superfici specchiate o brunite.. parallelepipedi ingentiliti  da verande e terrazze da cui fuoriescono piante in abbondanza. Con viste privilegiate, come quelli lungo il perimetro della Lagoa Rodrigo de Freitas, contornata da alberi e piste ciclabili, o quelli sui lungomare chilometrici, ciascuno con un viavai di sportivi sfegatati, pensionati salutisti e proprietari di cani, o come quelli, disposti in contesti più riservati, lungo i numerosi viali interni, tutti rigorosamente alberati, intervallati da locali, ristoranti e negozi chic.

Morro dos Dois Irmãos - spiaggia di Leblon

Sono i quartieri "in" e più a sud ti sposti e più "in" diventano.. Leblon innanzitutto, con i suoi 8000 reais a metro quadro e quel meraviglioso monte conico, il Morro dos Dois Irmãos, sfondo perfetto per foto-ricordo, bello sempre, all'alba o al tramonto, a far da sentinella, immobile. Giri l'occhio e ti ritrovi  una favela, sullo sfondo, abbarbicata come solo qui a Rio le trovi, che di notte, con le luci, sembra quasi un presepe, e dal'altra il Cristo Redentore, piccolo piccolo lassù, che mi sembra stia guardando da tutt'altra parte..Attraversare i tre quartieri in successione è come assistere ad un gioco al ribasso, le differenze sono lievi, graduali ma effettive.

Corcovado e lagoa Rodrigo de Freitas visti da Leblon

A Copacabana, sarà che il cielo è plumbeo, così come lo è anche il mare, sarà che è quasi deserta, sarà che in giro c'è tanto un'aria da autunno imminente.. occorre parecchia immaginazione per vederla colma di ombrelloni, con le sue famose calçadas (marciapiedi) ad onde bicolori bianco e nere, calpestate da estremità rigonfie per il caldo, con i bagnanti spalmanti sulla sabbia bianca e i chioschetti brulicanti di succhi tropicali e cocktails.. anche questa è Rio,  ma una Rio dimessa, fuori stagione..Tabelloni elettronici avvisano che il sole è sempre in agguato, qualche raggio sporadico arriva pur sempre, ma niente di preoccupante : i displays con i fattori di protezione suggeriti per i vari tipi di pelli (neri  e mulatti, morenos scuri, morenos chiari, biondi e rossi) sono tutti spenti..

chiosco sulla spiaggia di Copacabana

Non viene nemmeno voglia di prendersi una dissetante agua de coco,  e farsi aprire un cocco fra quelli impilati in ordine lì davanti. Mi consolo con un grande carioca, il poeta Carlos Drummond de Andrade che mi fà la compiacenza di farmi accostare. La sua statua di bronzo è consunta, stanghette ed occhiali rotti dal tanto abbracciare, appoggiare, accarezzare, di turisti e concittadini affettuosi. Lui sta sempre lì, con le braccia incrociate su un libro, in maniche di camicia, le gambe accavallate, lo sguardo pensieroso.. Monumenti assai più effimeri si trovano più avanti.. castelli e sculture di sabbia, che qui a Copacabana pare siano una vera istituzione..

 statua di Carlos Drummond de Andrade- spiaggia di Copacabana

Venditori ambulanti ce ne sono pochi, anche loro latitano.. uno che vende costumi striminziti, un altro borsette fatte con zip, un altro ancora prova a rifilare la targa di squadre di calcio e ci rammenta che oggi è giorno di derby a Rio, fra il Botafogo e il Fluminense. Forse è per questo che c'è così poca gente...Una donna mastodontica giace accasciata su una panchina, con ai suoi piedi un barboncino minuscolo, accasciato come lei ed ha un momento di rigurgito al passaggio di un suo simile, che vezzosamente sfoggia scarpette anti-pioggia in fucsia/nero.. caso mai dovesse piovere..

spiaggia di Copacabana

Altro giro, altra spiaggia..Botafogo è più piccola sì, ma ha dalla sua l'avere accanto nientemeno che il Pan di Zucchero, con il suo bondinho che va instancabilmente su è giu, giù e su.. barchette a vela - che sembrano di carta- fluttuano sull' acqua, salpate dai vicini porticcioli turistici.. nel vasto Parque do Flamengo tanto spazio per tutto e tutti, pedalare, camminare, giocare a fresbee, sedersi  e meditare, fare ginnastica o ammirare le tante speci vegetali architettonicamente qui disposte da quel genio del paesaggismo chiamato Burle Marx. Senza immaginare minimamente tutto ciò, pare che il posto, rilassante  angolo di tranquillità, sia molto apprezzato da pescatori e raccoglitori di cozze, nonchè da una colonia di gatti, sornioni e imperturbabili più qui che altrove. 

Baia di Botafogo e Pão de Açúcar

Un trio di parrocchetti verdi su una yucca mi rammenta scene del cartone "Blu", anche se quelli erano arara, parlavano e sapevano pure ballare il samba..per loro fortuna, nonostante il cemento abbia invaso ogni cosa e domini sovrano, si trova sempre un grande albero in cui sostare, tante le aree verdi, vegetazione pubblica e privata, aiuole curatissime di residence o piazzette e parchi attrezzati, dove oltre agli alberi per i volatili, si trovano attrezzi ginnici per la terza età e talvolta tavolini dove gli anziani giocano a carta e dama. Quasi una città-giardino, dotata di rifugi  per scappare dal  frenetico caos cittadino, continuo, costante. Muoversi a Rio richiede costanza, pazienza ed abilità..ne sanno qualcosa taxisti e autisti di autobus che non hanno nulla a che invidiare a piloti di Formula Uno.

Pão de Açúcar dal Parque do Flamengo

Sterzate improvvise, frenate robuste, svolte e sorpassi a filo, questi quotidiani eroi del volante non si fanno smontare nemmeno dalla pioggia battente, abituati come sono a circa 100 giorni piovosi all'anno.. sfrecciano velocissimi alle fermate e in questa folle corsa, non si fermano se non davanti ad un cenno, prendono con filosofia i congestionamenti, fermi ai semafori scendono e salutano colleghi, scherzano e buttano giù una battuta, conoscono a memoria i cambi dei sensi di marcia delle più grandi avenidas.. E' con tali operatori cordiali e gentili, svelti e sicuri- mai visto un incidente o un litigio- e con una variegata offerta di mezzi, da pseudo furgoncini a grandi pulman di lusso, bus con o senza aria condizionata, che si affrontano gli ingorghi a Rio. Senza scomporsi più di tanto..  

 
Commenta il Post:
* Tuo nome
Utente Libero? Effettua il Login
* Tua e-mail
La tua mail non verrà pubblicata
Tuo sito
Es. http://www.tuosito.it
 
* Testo
 
Sono consentiti i tag html: <a href="">, <b>, <i>, <p>, <br>
Il testo del messaggio non può superare i 30000 caratteri.
Ricorda che puoi inviare i commenti ai messaggi anche via SMS.
Invia al numero 3202023203 scrivendo prima del messaggio:
#numero_messaggio#nome_moblog

*campo obbligatorio

Copia qui:
 

ULTIME VISITE AL BLOG

stranelanequipolskapierluigi.feltrialexander880LivinginFortalezabisonicod1salessia.camplonebimbasexy78Franko10frei86Berlaloryn.corbolotto52
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

AREA PERSONALE

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Maggio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
    1 2 3 4 5
6 7 8 9 10 11 12
13 14 15 16 17 18 19
20 21 22 23 24 25 26
27 28 29 30 31    
 
 

LE MIE FOTO

 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963