Creato da enricofallaci1 il 29/08/2009
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Gelosia

Post n°13 pubblicato il 01 Ottobre 2009 da enricofallaci1
Foto di enricofallaci1

Mi sono svegliato stanotte alla tre. Ne sono certo, perchè in quel momento la pendola che ho nel corridoio ha battuto tre rintocchi. Poi, non ho potuto più dormire. Ero troppo teso, agitato, turbato. Mi è riaffiorata alla mente una frase, buttata li con noncuranza. Come riaffiorano dal mare i rifiuti che vi gettiamo,  credendo che vadano persi, ancorati  al fondo, e non tornino più a galla. Ed invece, nel sonno, la mente elabora, ricorda, ripesca, e fa riafforare parole, frasi, che li per li, ci sono sembrate insignificanti, banali, di circostanza. Ora devo andare, mi aveva detto "lui richiede le mie attenzioni". Possibile che sia geloso? E di chi, e di cosa, e perchè mai dovrei esserlo. Di una  normalissima frase. Eppure è con quella frase in mente, che mi sono svegliato. Qualche relazione, a livello inconscio, ci deve essere. Non mi lascio poi suggestionare tanto facilmente. " Lui  richiede le mie attenzioni" Questa frase, non mi dava tregua. Ed  allora, se questo sentimento sottile che si era insinuato nella mia mente con tanta scaltrezza e abilità deve essere, che almeno abbia una ragione, mi sono detto. Mi sono immaginato il suo volto, poi ho pensato, appena la vedrò, la farò arrabbiare, uscire dai gangheri, incazzare come mai è stata. Mi inventerò una scusa, un pretesto, qual si voglia cosa, purchè si adiri con me. Almeno vedrò le sue guance diventare rosso fuoco, i suoi occhi sprizzare lampi, la sua voce cambiare tono, il suo respiro diventare affannoso. E fermerò quell' immagine nella mia mente, come una foto istantanea, facendone tesoro nel mio cuore.  Immaginado che abbia la stessa travolgente bruciante passione  sia quando si arrabbia, sia quando ama. Penso troppo, penso male, penso cose inaudite. Ma dovete scusarmi, sono dalle tre di stamani che sono sveglio, ed ancora ho in mente lo stesso pensiero. "Devo andare, lui richiede le mie attenzioni." Meglio che mi faccia una doccia. Ghiacciata!

 
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