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Un blog creato da Kaos_101 il 23/10/2006

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Messaggi di Maggio 2007

Schiave professionali

Post n°139 pubblicato il 27 Maggio 2007 da Kaos_101
 

Sembra assurdo, ma c'è un sacco di gente che considera il fatto che una donna si consideri schiava, o si senta anche solo attratta da questo mondo, come un motivo per vantare dei diritti su di lei
Il concetto che sembra passare è che una schiava, per il solo fatto che si proclami tale debba riconoscere una sorta di rispetto a chi si definisce Dom.
In chat e su siti BDSM non è infrequente leggere di mugugni, reprimende e alzate di scudi se una schiava (con Padrone o meno poco importa) non uniforma il suo comportamento a quello che, chissà chi, ha definito come atteggiamento consono al suo ruolo.
Per usare un eufemismo, trovo questa pretesa "una cazzata pazzesca!"
Personalmente considero ogni schiava che non mi appartenga, esattamente per ciò che è: una donna dalla quale non mi sognerei mai di aspettarmi un atteggiamento privilegiato solo perchè indosso la divisa da Master.
Se è vero, come è vero, che devo conquistarmi stima, rispetto, ossequio dalla mia schiava, non vedo proprio come potrei sognarmi di pretenderli da una donna che mi è estranea e per la quale io non rappresento alcunchè.
Sarà mio compito educare la la mia schiava affinchè non tenga atteggiamenti che gettino discredito su si me, ma di certo, non mi sognerei mai di pensare che una donna, per il solo fatto che si definisce schiava, debba riservarmi delle attenzioni particolari.
Ma siamo matti?...:)

 
 
 

Post n°138 pubblicato il 22 Maggio 2007 da Kaos_101
 
Tag: Poesie

Kajira

Incroci le mani
Al di sopra del capo
E’ teso il tuo corpo
Ansante il respiro
Quel gesto che compi
che senza ritorno
Ti porta in un mondo
che tanto hai temuto
chinare farà
Il tuo capo orgoglioso
obbedire dovrai
E certo non vuoi
Nascondi quel lampo
Di fiera ribelle
Che dentro ai tuoi occhi
Ha sempre brillato


Da oggi sei schiava
Da oggi hai un Padrone
Di ferro ti ha cinto
Il collo elegante
I polsi ha serrato
Con cuoio e metallo
Ma l’anima ancora
Non ha conquistato
Non essere triste
Non piangere invano
Il fato tuo infausto
sta a te riscattare
Sei schiava di un uomo
Che a sé ti ha legata
Con corda e catene
Ma che puoi legare
con arti e segreti
Che sola conosci

Signora diventa
Di chi ti è Signore.

 
 
 

...scelte difficili

Post n°137 pubblicato il 13 Maggio 2007 da Kaos_101
 

Come fare a capire se chi abbiamo di fronte, colui o colei con la quale chattiamo e spendiamo tanta parte del nostro tempo e delle nostre energie psicofisiche è la persona adatta con cui intraprendere una relazione BDSM?
Quando mi è capitato che una persona mi abbia chiesto consiglio su come valutare l’altro, ho cercato di darle una serie di avvertenze dettate dal buon senso e che sono solito applicare a mia volta:
A) Ascolta attentamente e leggi tra le righe di ciò che dice
B) Lascia un po' di tempo affinché le emozioni decantino.
C) Provoca sui limiti per vedere se ha punti fermi o ti segue ovunque tu lo voglia portare
D)  Confrontati con altre persone: informati su cosa si dice del candidato, diffida di coloro  di cui nessuno sa nulla
E) Fatti comunque una tua idea perchè anche le voci contano fino ad un dato punto: i rapporti interpersonali sono frutto dell’interazione di due specifici individui e quello che valeva ieri con tizio non necessariamente varrà domani con caio.
F) Vai oltre il dialogo scritto: la comunicazione NON verbale è troppo limitata per darti un'idea, seppur vaga, di chi hai di fronte.
G) Incontratevi prima possibile, ovviamente in condizioni di sicurezza, per non rischiare di investire psicologicamente su qualcuno che si dovese dimostrare, poi, inadeguato a te per qualsivoglia ragione
H)  Il partner si "sente"! Una persona che percepiamo “giusta per noi” fugherà  velocemente dubbi e perplessità, se non riesce a darci questo tipo di “frenesia”, meglio lasciar perdere perché,  probabilmente, ciò significa che l’altro non ha saputo scardinare le nostre difese.

Ho l'impressione che spesso la difficoltà che proviamo nel fare la scelta definitiva, oltre agli ovvi problemi di comunicazione, dipenda dal fatto che si predilige uno strumento di conoscenza non funzionale allo scopo. Io credo che il BDSM tragga le sue ragioni d'essere in strati molto profondi della nostra coscienza. Ho il sospetto che le vere motivazioni attingano le loro ragioni nella nostra "memoria genetica", in una fase evolutiva nella quale erano i rapporti di forza a dettare le regole della convivenza: un po' "Io Tarzan tu Jane" insomma. Se ciò è vero, tentare di elaborare un processo razionale che ci assicuri di aver trovato la persona giusta è quantomeno azzardato. Se è vero che " fatti non fummo a viver come bruti", credo sia altrettanto vero che ci sono aree percettive non meno importanti della nostra coscienza, che esulano dalla sfera razionale. Con ciò non voglio dire che si debba scegliere il proprio partner solo col basso ventre, ma che pretendere di farlo solo col cervello è quantomeno fuorviante. In fondo un rapporto BDSM, dal punto di vista della scelta reciproca, e non solo, non differisce di molto da un normale innamoramento (o almeno per me è così) decidereste mai subordinare il vostro innamoramento alle distanze geografiche, culturali o economiche dell’altro? Certo che no! Se si ama si trascurano i motivi di divisione e si fanno risaltare le ragioni che ci uniscono all'altro. Se non sei convinto del tuo Dom o del tuo sub oggi, difficilmente troverai domani le rassicurazioni e le conferme che vai cercando.

IMHO...come sempre...

 
 
 

Considerazioni...

Post n°136 pubblicato il 10 Maggio 2007 da Kaos_101
 

DOMANDA:
partecipare a feste BDSM, siano esse pubbliche o private, può essere una strategia vincente per farsi un’idea dei vari  Master che si esibiscono durante questi eventi, in modo da valutarne le capacità e la credibilità. Oppure è meglio fidarsi del proprio istinto e rivolgersi a persone che magari non si sono mai “esibite” ma che usano altri modi meno espliciti per convincere di meritare fiducia?

 

SVOLGIMENTO:

premetto che per me il BDSM è esperienza eminentemente privata, che non mi sono mai esibito, che non credo che lo farò mai! Detto ciò, passo ad esaminare i due aspetti del quesito: da una parte c'è la verifica "de visu" delle capacità tecniche del soggetto, dall'altra la credibilità che una persona inserita in una community e di conseguenza "visibile" possa acquisire per il fatto di non essere un esimio sconosciuto.
Per quanto riguarda la questione della capacità tecnica, trovo che esista una differenza abissale tra fare e trasmettere. Mi spiego meglio: pratico BDSM da una decina di anni, ho fatto cose più o meno "turche", ma devo dire che non c'è stata quasi mai una correlazione stretta tra complessità della prestazione e qualità dell'emozione. A volte ho la sensazione che il progressivo spostamento in avanti dei limiti prestazionali serva solo a compensare la perdita dell'emozione. Di fatto le esperienze più intense e gratificanti che ho avuto sono state quasi sempre molto poco "tecniche" e molto emotive. Da ciò si evince che affidarsi ad uno che lega bene non serva assolutamente a nulla (almeno nel mio modo di concepire il BDSM). Altra cosa invece se parliamo di "notorietà" A volte mi è stato chiesto un parere sul Master di turno da donne interessate ad affidarsi ad una guida. Il mio consiglio è sempre stato: diffida di chi non è noto, di chi non partecipa alla vita della community, dei cani sciolti. Questo è un mondo pettegolo e spesso pervaso dalla maldicenza, per cui se uno è davvero stronzo o incapace prima o poi la cosa salta fuori e questo è un elemento di sicurezza per chi si debba poi affidare alla sua volontà. Chi invece vive al di fuori di questo mondo ma lo considera solo come una riserva di caccia dove rifornirsi di selvaggina, spesso sfugge a questa sorta di tamtam e, pertanto, può essere uno psicopatico pericoloso e nessuno ne è al corrente. IMHO...ovviamente

 
 
 

Sushi che passione!!!

Post n°135 pubblicato il 09 Maggio 2007 da Kaos_101
 


...ma che belle queste penne USB!!!!


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