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Un blog creato da Kaos_101 il 23/10/2006

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Messaggi di Giugno 2007

Mercato delle pulci...

Post n°143 pubblicato il 12 Giugno 2007 da Kaos_101
 

A.A.A. set completo di palle di Natale e di Neve , corredato dall'originale pene di Natale (quello di neve s’è sciolto)....offresi al miglior offerente per addobbo natalizio veramente originale.

 A.A.A. Mungitrice elettrica opportunamente modificata in masturbatore multiplo(unico inconveniente si arresta solo a serbatoio riempito), cedesi a causa deperimento organico del possessore. Accettasi in permuta gelatiera o crepière professionale.


 
A.A.A: Enciclopedia della tortura in 10 voll.: “ Come ti erudisco il maniaco” con gadget originali tra cui maschera di gomma alla vaniglia,  verghe per maltrattamenti in liquirizia purissima, set di articoli da fissaggio: manette catene lacci in marzapane mollette di pastafrolla  Ballgag al tamarindo, cedesi a prezzo d’affezione o permutasi con glucometer portatile.  

A.A.A. corso completo per corrispondenza della scuola radio Elettra Torino: “Il piccolo boia” completa di Kit per la costruzione di una sedia elettrica funzionante e utilizzato una sola volta permutasi per esaurita utilità con bistecchiera elettrica o grill a gas.

A.A.A Divaricatore vaginale seminuovo, permutasi con tappatrice industriale per tappi corona, pari condizioni d'uso.

A.A.A. Camera di tortura in stile Rococcò (non originale) completa di ruota e Vergine di Norimberga, permutasi, per cessata attività, con friggitrice elettrica ottime condizioni.

A.A.A. Enteroclisma pediatrico da 10 litri in discrete condizioni permutasi con arricciacapelli telescopico a pila.

A.A.A. Scambio foto hard di Ciccio che si ingroppa Nonna Papera con qualche immagine di Qui, Quo e Qua in pose inequivocabili.

A.A.A. Accogliente scantinato dotato di tutti in confort: dalla muffa alle pareti all'umidità stilante.  Accessoriato con i migliori strumenti della tortura classica integrati da una  raffinata selezione di oggettistica sviluppata in quella fucina di idee che sono le polizie segrete sudamericane ed infine gli ultimi accessori NEW AGE, offresi per sedute intense ed indimenticabili.

Citofonare prima di "scendere"

 
 
 

F.U.T.O.S.S.

Post n°142 pubblicato il 11 Giugno 2007 da Kaos_101
 

SONO STUFO!!!
Non ne posso più di essere considerato un Orko oggetto!
Avviso alle naviganti:
da ora in poi concederò i miei favori sessuali SOLO in presenza di esaurienti e comprovate garanzie sulla serietà delle intenzioni della candidata di turno!
Sono aperte le iscrizioni al
Fronte
Unitario
Tutela
Orko
Sessualmente
Sfruttato

...aderite numerosi...:)

AUGH!

 
 
 

Un video molto sensuale....

Post n°141 pubblicato il 10 Giugno 2007 da Kaos_101
 

...me l'hanno consigliato, l'ho scaricato, l'ho apprezzato e ve lo offro...
Buona visione...:)


 
 
 

Errori di valutazione

Post n°140 pubblicato il 02 Giugno 2007 da Kaos_101
 

Avvertenza: avevo revisionato lo scritto in corso di pubblicazione, ma mi sono reso conto che le modifiche non sono state salvate. Ho così riscritto l'intero pezzo e lo pubblico nuovamente con le correzioni apportate.

Come spesso mi accade la trovo su uno dei tanti siti BDSM che frequento.
Attrazione reciproca altissima: un colpo di fulmine, ci cerchiamo ci aspettiamo parliamo fino all’alba tutte le notti.
Nonostante sia molto giovane, ciò che mi racconta della sua vita e le sue esperienze, mi autorizzano a credere che possa essere più matura della sua età.
Ci scambiamo foto, musica confidenze e, velocemente ed in modo del tutto naturale inizia ad instaurarsi un rapporto D/s. Sebbene non abbia alcuna esperienza reale del BDSM, è convinta di avere le idee chiarissime su ciò che cerca e che vuole, ma non ci vuole molto a capire quanto sia semplicistica e “romantica” l’idea che si è fatta di questo mondo.. Non mi è chiaro se stia giocando o se sia davvero motivata e, visti i precedenti, per capire un po’ meglio come stanno le cose, le impartisco una serie di disposizioni a cui attenersi e studio attentamente le sue reazioni.
Tutto sembra procedere nel migliore dei modi, ma, come sempre, è la tenuta il fattore chiave e, puntualmente arriva il primo intoppo. Contrariamente alla sua reiterata intenzione di conoscermi il prima possibile, alla prima occasione per incontrarci, si tira indietro e mi dice che non se la sente ancora di vedermi.
Di per sé non si tratta di un fatto grave, ma rappresenta pur sempre uno scricchiolio che  non posso ignorare, soprattutto perché fa seguire quella che poteva essere una legittima richiesta di tempo con un gesto il cui significato è assolutamente evidente.
Tra gli ordini che le ho impartito c’è l’obbligo di chiedermi l’autorizzazione a fumare. E’ una disposizione limitata al tempo in cui siamo in contatto, ma mi serve a capire quanto abbia voglia di impegnarsi in questo percorso. Le ho chiaramente spiegato che se vuole fregarmi lo può fare senza alcuna difficoltà, ma che non vivrò un tale gesto come una presa in giro da parte sua ma solo come la dimostrazione di una sostanziale inadeguatezza al ruolo che vuole ricoprire. Sta di fatto che, il giorno dopo, in una situazione totalmente tranquilla e priva della benché minima conflittualità, la fanciulla pensa bene farsi vedere in webcam mentre si accende una sigaretta con un gesto che più che provocatorio trovo assai stupido. Stupido perché non ci vuole un gran coraggio a disobbedire quando si è a distanza di sicurezza, ma ancor di più perché  nessuno le impone una condizione che non sia prima di tutto lei a voler vivere.
A quella che lei crede essere una provocazione e che io, invece, considero come un atto di stupidità, rispondo nell’unico modo che ritengo appropriato: la saluto e chiudo la comunicazione con lei.
In condizioni normali un gesto simile sarebbe stato più che sufficiente a farmi considerare chiusa l’esperienza e a cancellare la persona dalla mia lista dei contatti.
Questa volta, però, vuoi per la giovane età della ragazza, vuoi per i buoni uffici di un’amica comune, vuoi soprattutto, per le evidenti contraddizioni che intuisco in lei unite ad una giustificata riluttanza a rinunciare ad un’autonomia faticosamente conquistata, decido di darle una seconda opportunità.
La settimana trascorre tra riavvicinamenti e perdite di contatto,  in un continuo tentativo di mettermi alla prova per capire chi io sia e cosa ci si può aspettare da me, magari in condizioni di rottura. La lascio fare, convinto come sono che solo la verifica “de visu” potrà darmi un quadro un po’ meno confuso di cosa realmente cerchi e di quanta credibilità le possa riconoscere.
I suoi atteggiamenti sono sempre più improntati alla sfida: vuole chiaramente farmi capire che non smania dal vedermi e che, in ogni caso, è lei che conduce il gioco: si defila, non vuole parlarmi al telefono, non mi conferma fino all’ultimo la sua decisione di incontrarmi, arriva al punto di costringermi a chiamarla per sapere a che ora intende arrivare. I suoi atteggiamenti rasentano la maleducazione e sono fortemente tentato di dirle che, date le circostanze faccio volentieri a meno di le e  di restarsene pure a casa, ma oramai ho deciso che voglio comunque vederla per capire anche se il suo comportamento non è privo di ripercussioni sulla considerazione che ho di lei.

Mentre l’aspetto alla stazione, cullo per un attimo il pensiero di andarmene e di lasciarla lì ad aspettarmi sulla pensilina, poi mi ricordo che sono un gentil Orko e che lei è pur sempre una signorina e rinuncio all’idea.
Arriva alle 21,00 scende dal treno, è più minuta di come la immaginavo, molto carina: giacca corta di lana cotta mini di jeans calze a rete tacchi a spillo…davvero un bell’insieme.
Andiamo a casa, cucino per lei, chiacchieriamo, ma la serata non decolla, tanto che ad un certo punto lei dice:
Cosa preferisci che faccia? Vado in albergo o posso dormire qui?
Il messaggio è chiaro:
Non ci siamo, non sei come ti credevo.
Sempre per il fatto che sono un gentil Orko, la ospito e la tratto con le attenzioni che riservo a qualsiasi persona entri nella mia casa. Attenzioni che pare gradire, visto che riparte solo nel tardo pomeriggio del giorno dopo.
Dopo un paio di giorni passati a rimuginare sull’accaduto ho capito alcune cose sul perché, almeno da parte mia non si sono verificate  le condizioni minime per andare oltre.
Intanto ero decisamente seccato per il suo comportamento nei giorni antecedenti l’incontro e di certo non ero disposto a far finta che non fosse successo nulla. D’altro cantoVisto che lei a sua volta non ha dato segno di aver capito l’errore commesso e non ha accennato di voler rimediare in alcun modo, ho ritenuto che, comunque, non ci fossero le condizioni minime per andare oltre: quando passi una settimana a lacerare un rapporto ancora estremamente fragile non puoi aspettarti che basti guardarsi negli occhi per ricostruirlo.
Poi, mai come in questa occasione, ho capito quanto per me il BDSM sia il naturale completamento di un percorso da fare assieme. Non sono interessato a fare il Padrone a comando, non devo dimostrare le mie capacità a nessuno e, a ben vedere, non sono certo io a dovermi meritare le attenzioni della sedicente schiava, ma, semmai, il contrario.
C’è infine un elemento fondamentale che probabilmente la signorina, nella sua sostanziale ignoranza delle dinamiche intrinseche a questo tipo di esperienza, non ha nemmeno considerato: l’aspetto “legale” della faccenda.
Un rapporto BDSM si basa su un assioma che viene riassunto nell’acronimo SSC (Sano Sicuro Consensuale) e, vista la sostanziale ambiguità della mia ospite, la consensualità non era affatto scontata.
Purtroppo o per fortuna, non sono un violentatore di vergini né un brutalizzatore di fanciulle indifese: se non ricevo chiarissimi segnali che mi indichino una inconfutabile volontà di subire determinate “attenzioni” è fuor di dubbio che non mi passi nemmeno per la mente di far uscire il mio lato Oscuro, lato Oscuro che di certo non ho lasciato trasparire con lei per evidenti ragioni.
In estrema sintesi, ho la sensazione che la mia amica fosse convinta di avere a che fare con una specie di orso Yoghi pronto, al semplice schioccare delle sue dita, a recitare il ruolo convenuto, al momento opportuno, nelle forme e nei modi a lei più graditi.
In realtà le cose non stanno esattamente in questo modo. Sarebbe ipocrita negare che la fanciulla sia estremamente attraente, ma, non essendo io un cretino né un fanatico compulsivo, ciò non basta  a farmi indossare i panni del truce Padrone solo per compiacerla. Grazie al cielo non sono ridotto così male da dover raccattare qualsiasi occasione mi si offra.
Posso ancora, fortunatamente, rifiutare situazioni che trovo inadeguate alla considerazione che nutro per me stesso
Sono convinto che un rapporto BDSM richieda motivazioni molto maggiori di quelle necessarie per una semplice scopata, motivazioni che, evidentemente, la mia ospite non ha saputo suscitare in me al punto da voler diventare il suo Padrone.
Non pretendo di convincere nessuno sulla sostanziale sincerità dei miei ragionamenti. Per molti le mie argomentazioni suoneranno simili a quelle della volpe e l’uva, ma  sono certo che chi mi conosce un poco capirà che in realtà sto solo cercando di spiegare per l’ennesima volta la sostanziale differenza che passa per me tra una “vera” relazione BDSM e un simpatico giochino di società.
Anche se in questo momento non ho una schiava, non per questo sono disposto a mettermi a disposizione della prima donna dotata di un minimo di sex appeal che bussi alla mia porta.
Concludo con una comunicazione di servizio per l’interessata: so che non mi crederai, convinta come sei di potermi girare sulle dita di una mano, ma la situazione è affatto diversa!
Non nego di aver apprezzato la tua presenza e di essermi lasciato sedurre dal tuo fascino, ma, passato il momento magico, resto quello che sono sempre stato con le mie convinzioni non incrinate dal tuo passaggio: sei tu che devi convincere me che meriti la mia attenzione non il contrario. Non sono molto convinto tu sia pronta a fare un passo del genere, ma, se mi dovessi sbagliare, puoi sempre tornare a Canossa, avendo però una chiara idea di ciò che ti aspetta e che si può riassumere in:
sono qui fai di me ciò che vuoi!
In caso contrario, zero problemi: amici come prima, ciascuno per la sua strada senza alcun  rancore

….un bacio Oscuro

 

 
 
 
 

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