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un giorno chissà...

non c'è niente di più bello del dimenticare, se non forse l'essere dimenticati...

 
 
 
 
 
 

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LIBRO DEL MESE

"Benvenuti ad Altrove" Gabrielle Zevin

L'eterno conflitto tra la vita e la morte visto attraverso gli occhi di un'adolescente. Un idea dell' aldilà fuori da qualunque schema dogmatico e un luogo, "altrove" appunto, dove ci si prepara a tornare indietro... Una storia diversa dalle altre che conserva infatti una certa predisposizione fiabesca, comunque perfettamente incastonata nel nostro tempo.  Nessun monito religioso nelle intenzioni dell'autrice, al suo secondo romanzo, solo un grande amore per la vita di tutti i giorni che si riflette nella storia come l'opportunità di tornare indietro, di avere un'altra possibilità. Si perchè una volta arrivati ad Altrove il tempo scorre al contrario e la fine è un nuovo inizio. Attraverso un processo naturale lungo come un'intera vita (lunga o breve che sia), Gabrielle ci regala una metafora buona anche per le cose di tutti i giorni. E alla fine ogni singolo giorno sulla terra riacquista l'importanza che merita...

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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Mens sana incorpore sano...

Post n°16 pubblicato il 10 Febbraio 2007 da freedom71
 

Quella italiana è una sanità malata (il padre di tutti i paradossi...)
A proposito di questo argomento pensavo a ciò che mi è successo qualche mese fa, subito dopo l'estate del 2006, quando anche io ho dovuto aver a che fare con un medico... Il mio medico di famiglia...
C'era un periodo in cui non mi sentivo benissimo e mia madre dall'alto della sua più che trentennale esperienza di mamma, diceva che soffirvo di una leggera bronchite... Seguendo il suo consiglio, sono andato dal mio mio medico. Era la prima volta che ci andavo da quando abito qui, quasi due anni. Quest'uomo in preda forse alla sindrome del dott. House, mi dice che ho un enfisema polmonare... La prima volta che mi vede e già mi dice certe cose…
Non sapeva nemmeno che faccia avevo fino a quel momento e mi dice che ho un enfisema polmonare, che quanto mi resta da vivere dipende da quanto velocemente smetterò di fumare… Anzi ha detto che se non lo farò immediatamente sarà un suicidio bello e buono. E se fossi andato da lui col mal di testa? Cosa mi avrebbe detto “Hai un tumore al cervello! Se non smetti subito di pensare sarà un suicidio bello e buono…”
Questa rivelazione figlia di uno stetoscopio ha scatenato in me una serie di pensieri che riporto pari pari...

"Smetterò di fumare, e chissà cos’altro dovrò smettere di fare… Non ci voleva, mi ero preso qualche giorno per rimettere a posto le idee e ora arriva questa notizia a stravolgere tutti i miei piani… Sono nervoso e non potrò più fumare… Chissà uno di questi giorni potrei essere eccitato e qualcuno potrebbe venirmi a dire che non devo più scopare… Magari qualcuno che vedo per la prima volta…
La cosa peggiore dello smettere di fumare è che cominci a mangiare. Sopravviverò, ma diventerò troppo grasso per passare attraverso le porte… Vivrò prigioniero della mia mole e non potrò nemmeno più andare dal mio medico a farmi dire altre cose simpatiche… Quasi quasi fumo le nazionali senza filtro… Oppure per smettere di fumare comincio a bere e poi fra due anni torno dal medico a farmi dire che ho la cirrosi epatica e che devo smettere di bere. Così per smettere di bere, ricomincio a fumare e magari vado avanti fino a ottant’anni e la morte lo prende nel culo…  
E pure il mio medico…
La confusione aumenta, una cura e poi una serie di esami… Devo andare da un pneumologo, nemmeno fossi un copertone, il mio medico poi è ferrarista quindi mi consiglierà un pneumologo della bridgestone… La confusione aumenta ancora… Ci vorrebbe una sigaretta, ma non si può…   Il pneumologo ci rimarrebbe male se andassi da lui e non avessi ancora smesso di fumare.
La prima cosa che gli chiederò è se lui fuma… La seconda è se c’è qualcosa che si possa fumare, senza rischiare il suicidio, qualunque cosa. La terza è se quando ti fumano i coglioni dalla rabbia l’enfisema peggiora… Perché in questo caso dovrò smettere anche di arrabbiarmi e sinceramente io che sono fondamentalmente calmo non mi sono mai arrabbiato molto fino ad ora… Un’arrabbiatina ogni tanto me la sarei goduta proprio volentieri…
Ma tant’è per la salute si può fare a meno di tutto, poi però qualcuno mi spieghi che cazzo te ne fai della salute se devi fare a meno di tutto… E’ proprio uno strano mondo.
E’ talmente strano che praticamente tutti ci si trovano a proprio agio,  tutti tranne quelli normali… Che sembra però si siano estinti insieme ai dinosauri…
E comunque è l’unico che abbiamo e quindi c’è poco da scegliere… A meno che non si riesca a respirare altri gas o ammoniache varie in modo da vivere su un altro pianeta… Ma io ho un enfisema polmonare, faccio fatica a respirare l’aria, figuriamoci altre cose… Me ne dovrò stare qui, in mezzo a tutta questa strana gente e per colpa di uno che mi ha visto oggi per la prima volta in quasi due anni, il mio medico.
Non dico che senza alcun problema polmonare avrei potuto sopravvivere all’atmosfera marziana, ma così non ho nemmeno il beneficio del dubbio… Non posso, punto.
Ma come si vive con un enfisema? Cos’è esattamente? Si può comunque giocare a calcetto senza stramazzare al primo scatto come colti dalla sindrome di Maiorca? Di sicuro lo si può usare come scusa con gli amici quando non hai voglia di giocare partite sfigate… “Ciao Antonio, ti va di venire a giocare a calcetto stasera?” “Guarda mi piacerebbe molto, ma ho un impegno inderogabile e poi ho un enfisema polmonare… Sai com’è mia madre si arrabbia se muoio mentre tento una fuga sulla fascia… Magari quando organizzate una partita a subbuteo mi fate sapere… Mi raccomando però che non sia in balcone, i piani alti mi tolgono il fiato…” 
Insomma proprio non riesco a immaginare la mia vita schiava dell’enfisema… E col sesso? Non sarà pericoloso? “Caro i tuoi vagiti di piacere mi dicono che ti piaccio molto…” E tu sei lì che rantoli in preda ad un attacco d’asma per l’eccessiva iper - ventilazione post preliminari…
Vaglielo a spiegare che ti sei attaccato alla sua bocca in un tentativo di auto respirazione artificiale e non perché  non sei mai sazio dei suoi baci…
La vita di coppia è fortemente a rischio, anche solo evitare una passeggiata in montagna può voler dire litigare… “Non apprezzi mai le mie iniziative, pensavo che trovassi romantica una passeggiata in montagna…” “Certo cara, ma lo sai che sopra i trecento metri d’altitudine ad ogni boccata di ossigeno i miei alveoli sfarfallano come come il rotore di un elicottero… L’ultima volta mi hai dovuto trascinare giù su una slitta ed ero talmente paonazzo che tutti pensavano fossi babbo natale che aveva fatto la pubblicità dell’ultimo rasoio elettrico della brown… Non intendevo dire che tu sembravi la renna… Giuro non è una scusa”. Quando hai un enfisema mantenere un minimo di credibilità diventa una sfida estremamente impegnativa…
E anche solo spiegare alla gente cosa vuol dire avere un enfisema è un’impresa davvero ostica. Ieri ho detto a un’amica che dovevo farmi vedere da un pneumologo e lei subito molto interessata mi ha chiesto di dirle se mi fossi trovato bene, perché magari una pompatina se la faceva dare anche lei… Avrei dovuto capirlo quando ha insistito per vedere a tutti i costi una foto del pneumologo…"
Per la cronaca dopo una serie incredibile di analisi ho scoperto di avere una leggera bronchite, sto bene e ho ricominciato a fumare... La ragazza della gita in montagna purtroppo non la vedo più, ma non si può avere tutto...        E poi finchè c'è la salute...

 
 
 
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