Un blog creato da freedom71 il 04/02/2007

un giorno chissà...

non c'è niente di più bello del dimenticare, se non forse l'essere dimenticati...

 
 
 
 
 
 

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LIBRO DEL MESE

"Benvenuti ad Altrove" Gabrielle Zevin

L'eterno conflitto tra la vita e la morte visto attraverso gli occhi di un'adolescente. Un idea dell' aldilà fuori da qualunque schema dogmatico e un luogo, "altrove" appunto, dove ci si prepara a tornare indietro... Una storia diversa dalle altre che conserva infatti una certa predisposizione fiabesca, comunque perfettamente incastonata nel nostro tempo.  Nessun monito religioso nelle intenzioni dell'autrice, al suo secondo romanzo, solo un grande amore per la vita di tutti i giorni che si riflette nella storia come l'opportunità di tornare indietro, di avere un'altra possibilità. Si perchè una volta arrivati ad Altrove il tempo scorre al contrario e la fine è un nuovo inizio. Attraverso un processo naturale lungo come un'intera vita (lunga o breve che sia), Gabrielle ci regala una metafora buona anche per le cose di tutti i giorni. E alla fine ogni singolo giorno sulla terra riacquista l'importanza che merita...

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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Citazioni nei Blog Amici: 14
 
 
 
 
 
 
 

 

 

Sweet dreams...

Post n°39 pubblicato il 26 Febbraio 2007 da freedom71
 

E continuo a fidarmi di te, continuo a credere e a cadere, ormai è quasi un obbligo...
Hai lavato la tua coscenza con una frase, una stupida frase che però con me funziona sempre. E ora sei tranquilla, perchè pensi che lo sia io. E stai bene, perchè ne hai bisogno. E i miei sogni che mi auguri dorati saranno come al solito incubi... Domani è sempre troppo lontano e lo sei anche tu... In mezzo la notte che non passa mai e quella frase che rimbalza nella testa, e ad ogni rimbalzo perde intensità e si spegne.
E arriverà la notte in cui i sogni saranno davvero dorati, ma tu non ne farai più parte... E da quel giorno a star bene sarò io... Capirai quando sarà troppo tardi, succede sempre così e se non tornerò indietro non sarà per vendetta. Se non tornerò indietro sarà perchè quando seppellisci qualcuno in fondo al cuore, continui ad amarlo, ma i tuoi occhi hanno smesso di vederlo...

Sweet dreams are made of these
Who am I to disagree?
Travel the world and the seven seas
Everybody's looking for something

Some of them want to use you
Some of them want to get used by you
Some of them want to abuse you
Some of them want to be abused

I wanna use you and abuse you
I wanna know what's inside you
Whispering and moaning
Hold your head up, moving on
Keep your head up, moving on

Moving on!

I'm gonna use you and abuse you
I'm gonna know what's inside
Gonna use you and abuse you
I'm gonna know what's inside you

 
 
 

Dopo la notte degli oscar...

Post n°38 pubblicato il 26 Febbraio 2007 da freedom71
 

Nel variegato mondo dei blog di questa comunità, c'è ben più di un utente che insegue un sogno. Che sia il desiderio di conoscere il proprio idolo o di diventare famosi, digiland sembra permettere, a chiunque abbia una buona idea, la giusta visibilità. Questo post è per uno di questi blogger, il quale in  barba a futuri da veline e libri scandalo, si è dedicato a quella che è ormai annoverata con merito tra le principali forme d'arte. Demetrio (questo è il suo nome) ha scritto il soggetto di un film. E a leggere le due pagine in cui i personaggi si presentano e srotolano la storia di cui saranno protagonisti, si ha l'impressione di essere davanti a un vero film, ad un progetto serio insomma. Il buon Demetrio fornisce attraverso il suo blog una sorta di trailer, pubblicando le due pagine riassuntive del suo soggetto (da cui peraltro ha già estrapolato la sceneggiatura). Sarebbe lieto per lui ogni parere, suggerimento e perchè no, dove possibile, anche un po' di sana propaganda pubblicitaria... A chiunque passasse da qui, chiedo quindi di visitare il suo blog e di lasciare un commento al suo lavoro... Lui ve ne sarà grato e magari se il suo progetto andasse in porto, digiland potrebbe essere una sede di casting :-)... Che gli aspiranti attori si facciano sotto dunque...
Il link è questo    
http://blog.libero.it/FilmDiVetro/

Demetrio vi aspetta...

 
 
 

Il viaggio...

Post n°36 pubblicato il 24 Febbraio 2007 da freedom71
 

Arriva il momento per smettere di pensare, arriva il momento per riprendere a inseguire il proprio sogno. Prima o poi il torpore si placa e tutto ricomicia come sempre. Resta sempre indietro qualcosa, come una bandierina a segnare l'ennesima tappa del percorso. E resta sempre indietro qualcuno, fino a quando la distanza diventa incolmabile. Come quando si riparte per il ritorno da un bel viaggio; c'è sempre qualcosa che lasciamo a malincuore, qualcosa che ci mancherà da morire all'inizio ma che non faticheremo a dimenticare. Perchè non possiamo portarlo con noi. Perchè sebbene rappresenti una parentesi felice, non fa parte di noi. Il giorno in cui questo qualcosa riuscirà a trattenerci, allora saremo giunti a casa. E prima o poi quel giorno arriva. Nel frattempo possiamo goderci il viaggio e gioire per gli arrivi e soffrire per le partenze. Ma la felicità è l'ultima fermata, non si parte nemmeno oppure si arriva fino alla fine. 
E la speranza, in fondo, è davvero l'ultima cosa a morire.
Prima, un pezzettino alla volta, muore tutto il resto...

 
 
 

Pensavo a te...

Post n°35 pubblicato il 23 Febbraio 2007 da freedom71

Gli amanti sono infelici...
Le persone felici si conoscono appena.

Dovremmo allora concederci un amore nuovo ogni qualvolta quello vecchio diventa troppo familiare... Perchè non c'è più niente da svelare quando togliamo la maschera e di solito l'amore la getta in fretta.
E quando i segreti svaniscono evapora anche il gioco che rende l'amore intrigante. Quando la conoscenza diventa completa il nostro interesse deve coltivare altre passioni. Come quando finisci di leggere un libro e ne cerchi subito un altro. A meno che non sia il libro che più di tutti al mondo ha suscitato il tuo interesse... Allora lo rileggerai ancora e ancora, fino a consumarlo. E anche quando non lo avrai tra le mani, sarà comunque sempre vicino a te. Pronto ad essere sfogliato.
Ho sempre pensato che tutti i libri che ho letto siano i più belli del mondo... E sebbene tutti i miei libri siano a portata di mano, sempre pronti ad essere riletti, lo stesso non posso dire delle donne che ho amato... 
Ad una di loro vorrei dedicare il mio post... Non fu l'abitudine a spegnere il fuoco, solo non avevamo maschere. Perchè a venticinque anni le maschere non le hai dentro, a venticinque anni le maschere sono solo un miraggio all'orizzonte.


Pensavo a te

Pensavo a te
ai tuoi gesti misurati
e quell'enfasi infantile
seducente eppure così buffa

il tuo nome gridato al vento
con la musica intorno
e lo sguardo stupito
ad ogni verità

Pensavo a te
al tuo corpo fine
del colore della sabbia
liscio eppure così bello

all'amore solo sfiorato
le mani tra i capelli
e labbra mai sazie
di baci e di parole

Pensavo a te
per non dimenticare,
al tuo posto accanto a me
ormai scevro di colori

 
 
 

Buona notte...

Post n°34 pubblicato il 23 Febbraio 2007 da freedom71
 

E come sempre arriva la notte e con lei le cose che il giorno nasconde...
E come ogni notte qualcuno dormirà, qualcuno lo sta già facendo e qualcuno non ci riuscirà... Qualcuno si sta svegliando ora e non capisce la differenza... Per qualcuno sarà la solita notte, per qualcuno sarà l'ultima e per qualcuno la prima... C'è chi stanotte farà lo stesso sogno di sempre e c'è chi non se lo ricorderà, c'è chi non ha spazio per i sogni e chi sarà il sogno di qualcuno. C'è chi avrà freddo e chi avrà caldo, ci saranno letti troppo grandi e scompartimenti in un treno, sedili di una macchina o panchine nei parchi, roulotte in un parcheggio o il bancone  di un bar... Per qualcuno ci sarà l'amore e per qualcuno solo il suo riflesso, qualcuno sarà triste ma nessuno se ne accorgerà... Ci saranno cani per strada a cercare l'amicizia e qualcosa da mangiare... C'è chi si sentirà solo e vorrebbe compagnia e c'è chi della compagnia vorrebbe farne a meno...
E ci saranno motori molesti e serbatoi vuoti, dossi mai troppo alti e alberi sempre troppo vicini... Ci saranno stelle cadenti e sbronze stellari e cuba libre e coca cola, un conto da dividere e una foto da scattare...
E allora che giunga la notte, che sia tenue o fosforescente, che sia lunga o che duri il tempo di un incontro, che sia calda o che dia i brividi...
Giunga la notte, perchè la notte in fondo non ha più paura...

 
 
 

Siamo parole su un foglio...

Post n°33 pubblicato il 22 Febbraio 2007 da freedom71
 

Ieri sera abbiamo discusso, l’ennesima discussione priva di tono (solo sms), eppure furibonda. Un alternarsi di accuse e di accorate implorazioni, un ottovolante di emozioni su cui le parole scorrono veloci. Forse è stata l’ultima discussione, forse davvero non riusciremo a cambiare il senso di marcia del nostro cammino. Eppure una grande forza ci mantiene uniti, non ci permette di allontanarci quanto basta per perderci… Forse è questo l’amore o forse non vogliamo perderci solo perché entrambi ci sentiamo soli al mondo, entrambi ci sentiamo abbandonati ad una vita che fatichiamo così tanto a vivere. Eppure questa forza ci spinge l’uno verso l’altra, ci costringe a vedere oltre il proprio essere, dentro di noi… Ci siamo guardati attraverso, trasparenti come solo noi due riusciamo ad essere e abbiamo visto tutto ciò che ci è stato negato e di più, tutto ciò che noi stessi non riusciamo ad accettare. Fino ad ora abbiamo fatto a meno dell’amore entrambi, ognuno a suo modo, abbiamo evitato lo scontro con i nostri pregiudizi… E ci sembrava giusto, forse perché nessuno ci aveva mai messo di fronte ad una scelta, forse perché nessuno ci aveva spiegato che la differenza tra vivere e non vivere è sottile come un foglio di carta e che scritte su quel foglio ci sono le regole che rendono questa differenza così pesante… Tutto quello che abbiamo fatto è impresso su quel foglio come il negativo di una fotografia, una foto in bianco e nero che fino ad ora non siamo stati in grado di colorare. Tutte le parole che ci siamo detti in questi mesi sono scritte su quel foglio e ci sono scritte anche tutte quelle che ci diremo nei mesi a venire, se ce ne saranno ancora… Quel foglio è il tempo, il tempo che scorre veloce come il vento quando siamo insieme e che ti fissa immobile, pesante come un macigno quando siamo lontani… Non voglio convincere nessuno, ho perso la voglia di discutere e se ogni giorno continuo a svegliarmi per proseguire il mio cammino è solo grazie a tutto ciò che ci lega, a quella grande forza da cui attingo l’energia per non arrendermi. E’ questo che mi mantiene vivo, che mi fa andare avanti nonostante tutto, è questo che ogni giorno mi uccide per farmi rinascere. Ed è questo che rende ogni rinascita diversa dalle altre, ogni mio giorno diverso dagli altri... Ecco cosa vuol dire vivere amando qualcuno, vuol dire rendere ogni giorno unico, ogni giorno una vita diversa da vivere insieme e vuol dire morire alla fine del giorno, al momento di separarsi per rinascere all’inizio di un giorno nuovo quando la forza che ci unisce ricomincia a pulsare. Non so cosa accadrà domani, non so se saremo ancora insieme, non so se l’amore brucerà per sempre alimentato solo dalle parole scritte sul foglio, o se sarà il foglio a bruciare nell’impeto. So come mi sento oggi, so che mi manca la forza per affrontare gli impegni e persino per godermi qualche svago… Perché oggi mi sono svegliato ma senza rinascere, perché oggi siamo lontani come non lo siamo mai stati prima d’ora e perché intorno a me la luce ha perso ogni intensità e al buio l’illusione è una trappola a cui è difficile sfuggire…Mi sono chiesto un sacco di volte se essere felici dipende da ciò che riesci a conquistare o dalla capacità di accontentarti di ciò che hai, ora la risposta mi appare chiara… La felicità è il coraggio di rincorrere e realizzare i propri sogni, perché solo così ci si sente vivi…  Una volta ho detto “La felicità è uno scrigno pieno di tesori... Se resta chiuso non saprai mai davvero quanto è prezioso...”, ora so che la chiave per aprire lo scrigno è nel cuore.  Queste cose le ho viste attraverso i tuoi occhi, i tuoi bellissimi occhi e le ho viste tanto chiaramente da non riuscire più a dimenticarle. E’ incredibile che proprio tu non riesca a vederle, tu sei portatrice sana di vita. Ce l’ hai dentro e non riesci a sentirla…  Tra noi due sei tu quella che sa davvero cos’è l’amore, dentro di te ce n’è così tanto,  è dentro di te  che ne ho imparato il significato…Tu lo hai nascosto in fondo a te stessa e te ne sei dimenticata,  Non mi importa se continuerai a non vivere, a far parte della grande illusione, a scappare dai sogni… Io so che mi hai amato come nessuno ha mai amato, tu sei stata per me l’amore stesso… Ora potrai davvero scegliere, sei tu che deciderai se il foglio che rappresenta il nostro tempo potrà ancora accogliere altre parole, parole nuove… Oppure potrai scegliere di scriverne una sola, l’ultima, la parola fine... 

 
 
 

Meteore o stelle comete?

Post n°31 pubblicato il 21 Febbraio 2007 da freedom71
 

Pensavo alle persone che hanno attraversato la mia vita... Come le meteore televisive, ci sono persone che fanno parte del passato di ognuno di noi. Persone che abbiamo sostituito qualche volta con altre persone o che semplicemente non sono più accanto a noi nel nostro cammino... E pensavo che alcune hanno lasciato comunque un segno del loro passaggio, bello o brutto che sia, che in qualche modo può aver modificato il senso del nostro percorso. Può sembrare inquietante, una sorta di sliding doors personale... Perchè qualcuno si è preso il disturbo di modificare la nostra vita e poi ha deciso di non farne più parte? E forse loro potrebbero farsi la stessa domanda... Già, ma chissà dove sono o con chi ne stanno parlando... E chissà se pensano che il nostro apporto alla loro esistenza sia stato positivo, se abbiamo dato loro i giusti stimoli e se siamo stati esempi positivi. Oppure no... Quando incontriamo qualcuno non ci poniamo mai queste domande, almeno credo, sfuggendo un pochino al senso di responsabilità che dovrebbe regolare il nostro rapporto con gli altri... Che sia solo qualche ora o che passino parecchi anni, immagino che si possa comunque lasciare un'impronta in coloro che abbiamo la fortuna di incontrare e viceversa. Ora vorrei fare un elenco delle persone che in un modo o nell'altro hanno modificato il corso della mia vita rendendola diversa e forse cambiandone il senso di marcia... Persone che in un modo o nell'altro non fanno più parte della mia esistenza. E vorrei farlo per ringraziarle, anche se probabilmente non leggeranno mai il mio post...
O magari si e chissà mai che qualcuno di loro non possa tornare indietro, almeno per dare un'occhiata a quello che è successo nel frattempo, grazie anche al loro intervento...

Mara... Non è un caso se sei la prima, se qualcuno oggi (dopo 15 anni) mi chiedesse se sono ancora innamorato di te, esiterei un secondo prima di rispondere no...
Fanny... Anche tu fai parte dei miei bellissimi vent'anni, se solo avessimo avuto più tempo...
Rosalba... Di te ricordo una delle mie serate più belle, bella quasi come te...
Simone... Se ripenso a come siamo diventati amici mi rendo conto di come a volte si possa essere predestinati...
Fabio e Tiziano... Voi mi ricordate l'estate e la riviera emiliana e un sacco di altre cose...
Monica... Il mio unico rimpianto e l'unico motivo per cui potrei fare un saltino nel passato... (andata e ritorno, ovviamente)...
Roby... Ma quanta gente ci stava sul tuo suzuky santana? Quante cose mi hai insegnato sulla tolleranza...
Elisa... Tu sei stata l'amore, l'amore che non si scorda e anche se non fai più parte dei miei giorni certe cose rimarranno sempre nostre...

Ce ne sarebbero tanti altri e sebbene non li ho citati tutti, volevo comunque che il mio messaggio arrivasse anche a loro...
Grazie, grazie per tutto ciò che avete rappresentato, grazie per essere ancora dentro di me, spero che chi ha preso il mio posto non sfugga alle responsabilità di cui siete degni...
E se uno di questi giorni dovessimo rincontrarci non stupitevi se il mio abbraccio dovesse essere più caloroso del solito, è solo un altro modo per dirvi grazie...

 
 
 

Il mondo...

Post n°30 pubblicato il 20 Febbraio 2007 da freedom71
 

Ora vorrei parlare del mondo... Di quel mondo che concepisce l'omicidio di un bambino di un anno per mano di sua madre, quel mondo che guarda passare treni in fiamme dopo un esplosione, quel mondo che non si ferma mai, nemmeno durante la guerra (perchè la guerra è sempre sufficientemente lontana...), quel mondo che non ha spazio per alcuni e ne ha troppo per altri, quel mondo che si ostina a rubare il tempo a chi non ha altro che il tempo, quel mondo che non conosce giustizia che non sia quella dei potenti, quel mondo che si uccide solo per uccidere...
Ma questo mondo qualche volta vive anche quando è contro la logica, qualche volta da spazio ai miracoli anche in tempo di apocalissi, questo mondo qualche volta parla...
Io voglio ascoltare il mondo, perchè lui mi ascolti...
Perchè in fondo...

I see trees of green, red roses too
I see them bloom for me and you.
And I think to myself what a wonderful world.
I see skies of blue and clouds of white.
The bright blessed day, the dark sacred night.
And I think to myself what a wonderful world.
The colors of the rainbow so pretty in the sky
are also on the faces of people going by.
I see friends shaking hands saying how do you do.
They're really saying I love you.
I hear babies crying, I watch them grow.
They'll learn much more than I'll ever know.
And I think to myself what a wonderful world.
Yes I think to myself what a wonderful world.
Yes I think to myself what a wonderful world.

Questo post vorrei dedicarlo a me e a tutti quelli che come me credono sia ancora possibile innamorarsi del mondo e delle creature che lo popolano...

 
 
 

Occhi chiusi...

Post n°29 pubblicato il 20 Febbraio 2007 da freedom71
 

Mi chiedo cosa sia giusto, in questo periodo in cui molte delle mie convinzioni sono crollate…
Nei momenti di stasi di solito si tirano le somme, l’apatia ti aiuta a fare il solito esame di coscienza (è proprio vero che gli esami non finiscono mai…) e cerchi di capire dove siano gli errori, se per via delle tue scelte le cose hanno preso una piega diversa (non deve per forza essere sbagliata)… E soprattutto se si tratta di un  incidente di percorso e se ne sia rimasto coinvolto qualcun altro…
E poi ti capita di pensare che in fondo stai solo cercando di fare quello che ritieni giusto, perché quando vuoi costruire qualcosa di nuovo, spesso devi farlo sulle macerie di qualcosa di vecchio…
Purtroppo non tutti lo capiscono, forse troppo legati a certi stereotipi di “vita perfetta”, e a certe regole che io non voglio accettare… Io inseguo qualcosa che non ha regole, perlomeno non scritte in un qualunque decalogo o contenute in precetti religiosi. Io inseguo qualcosa che non si piega alle regole dettate da alcun contesto socio culturale. E’ qualcosa fuori dallo spazio e dal tempo e quindi a chi critica le mie scelte, a chi preferisce vivere secondo l’etica perbenista che condanna i sogni (o peggio che li trasforma nel frutto del bisogno consumistico) io dico ognuno per la sua strada… Non vi piace il mio modo di vedere le cose? Bene, non avete che da chiudere gli occhi, tanto è un’abitudine che fa parte del vostro mondo. Io ho deciso che non li chiudo più…

Da “Sono come il fiume che scorre” di Paulo Coelho

Un tizio domandò al mio amico Jaime Cohen:
“Secondo te, qual’è la cosa più divertente degli esseri umani?”
Cohen rispose:
“Il fatto che siano sempre contraddittori: hanno fretta di crescere, e poi sospirano per l’infanzia perduta. Sacrificano la salute per ottenere il denaro, e poi spendono i soldi per avere la salute.
“Pensano in modo talmente impaziente al futuro che trascurano il presente e così non si godono né il presente né il futuro.
“Vivono come se non dovessero morire mai, e muoiono come se non avessero mai vissuto” 

 
 
 

Il mendicante...

Post n°28 pubblicato il 19 Febbraio 2007 da freedom71
 

Un giorno una giornalista televisiva andò a intervistare un mendicante. Si trattava di un ricco industriale che aveva abbandonato la sua casa, la sua famiglia e la sua azienda per vivere di elemosina.
Quando la giornalista arrivò nel parco in cui il mendicante viveva, i suoi collaboratori sbrigarono tutti i preparativi e accesero la telecamera. Il mendicante era vestito di stracci, sporco e visibilmente emaciato a causa degli stenti. La giornalista cominciò l'intervista con questa domanda:
"Come mai un uomo a cui la vita ha dato tutto, con una famiglia, una grande azienda e molti soldi decide di lasciare tutto per vivere da mendicante?"
Lui pensò un attimo alla domanda e poi disse:
"Mi sentivo solo..."
La giornalista andò avanti senza capire bene cosa mai potesse aver afflitto un uomo tanto potente...
"Cosa le mancava esattamente? In fondo aveva quello che la maggior parte di noi può solo sognare..."
Il mendicante sospirò, poi si mise a sedere più composto, quasi che la risposta a quella domanda meritasse una postura più adeguata. E disse:
"In una sola vita ho avuto cose che altri non avrebbero in centinaia di vite. Ero sempre allegro, affrontavo i miei problemi e i miei trionfi sempre allo stesso modo, con un sorriso... Poi una mattina mi sono svegliato e non so se per via di un brutto sogno o per qualcosa che realmente mi turbava, mi sentivo triste. Nessuno ci ha creduto..." "Gli altri intorno a me continuavano a sorridere, sembravano non dar peso al fatto che io non riuscissi a farlo... Più loro sorridevano, più io mi sentivo triste. Nessuno ha capito quanto fosse grave il mio problema, pensavano che il mio sorriso sarebbe tornato come è sempre successo. Nessuno però mi ha mai chiesto niente..."
La giornalista sembrava solo leggermente turbata, ma andò avanti per la sua strada...
"Perchè ha accettato di farsi intervistare? Vuole dire quello che non è riuscito a dire alla sua famiglia e alle persone che le stavano vicine? Ha un messaggio per loro?"
Il mendicante prese fiato, forse per via dell'importanza di ciò che stava per dire...
"Quando ero in preda al mio disagio, uscivo di casa e per strada vedevo la gente fare cose molto belle per chi era meno fortunato... I mendicanti ricevevano monete ad ogni angolo della strada, c'erano manifestazioni per la pace, per la fratellanza tra i popoli e altre iniziative benefiche... Ed erano tutte cose che avvenivano per la strada o nelle piazze o nei parchi... Pensavo che se avessi vissuto anch'io per la strada e se mi avessero visto, le persone che dicevano di amarmi, si sarebbero accorte che avevo bisogno del loro aiuto e del loro calore..."
La giornalista fece quella che sarebbe stata l'ultima domanda della sua intervista...
"E per la strada ha trovato le risposte alle sua domande? La solidarietà e il calore di cui aveva bisogno?"
Il mendicante assunse un'espressione crucciata e rispose...
"Ho imparato che spesso basta un euro ad un semaforo per ripulirsi la coscenza e per tornare a casa e far finta che i problemi siano solo sui marciapiedi, ho imparato che a volte è più facile urlare slogan per la pace o la fratellanza in piazza, piuttosto che chiedere alle persone che abbiamo vicino se va tutto bene, se ricevono abbastanza amore, se hanno bisogno d'aiuto... Ho imparato che per la strada qualche volta è come a casa e ci si passa attraverso quasi non ci si conoscesse..."
Conclusa l'intervista la giornalista si preparò a rientrare in redazione, non prima di aver lasciato al mendicante qualche euro... La sera arrivata a casa avrebbe capito perchè...

Questo post è decicato a te, a te che hai riguardo per tutto ciò che ti circonda, purchè sia alla giusta distanza per non coinvolgerti mai troppo...    A te che mi hai detto che non bisogna aver paura di chiedere aiuto e quando l'ho fatto mi hai voltato le spalle... Grazie...

 
 
 
 
 
 
 
 
 

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Questa leggenda è per parrucca, così quando passa di qua sa subito cosa leggere ed eventualmente commentare :-) Ogni post avrà un colore che corrisponderà al suo tono...

Verde: Post serio
RossoPost mediamente serio (contenuto serio con sprazzi divertenti)
Viola:    Poesia o post similare (a mia discrezione :-))
Giallo:   Post divertente e scanzonatorio :-)
Blu:       Barzellette o amenità varie...
 

 
 
 
 
 
 
 

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