Creato da freeibrahim il 28/04/2008

Libertà per Ibrahim

Blog di sostegno alla campagna per la libertà e contro l'espulsione di Abdellatif Ibrahim Fatayer

 

 

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Post N° 73

Post n°73 pubblicato il 22 Maggio 2008 da freeibrahim
 

Intervista di Barbara Monaco ad Ibrahim Fatayer dal CPT
Leggi l'articolo di Barbara e scarica l'intervista su radio sherwood - global project
L’intervista che ho fatto
[ audio ] ad Abdellatif Ibrahim Fatayer è semplicemente un tentativo di ricordare che i rinchiusi all’interno dei centri di detenzione temporanea sono soprattutto uomini e, in quanto tali, dovrebbero ancora essere detentori dei diritti umani fondamentali. Abdellatif, che non ho ancora avuto la fortuna d’incontrare personalmente, poiché non sono ammesse visite a Ponte Galeria, con la sua mitezza e infinita gratitudine verso chiunque gli tenda la mano, dimostra esattamente questo: c’è un intero mondo dimenticato ed oltraggiato, illegalmente detenuto all’interno di ogni cpt.
Ciò che vorrei fosse chiaro è il fatto che chi difende Fatayer non è un “estremista buonista”, ma, semplicemente, qualcuno che vorrebbe sentirsi più sicuro nel proprio Paese. Questa mia affermazione non è un paradosso, non mi sento affatto sicura dello stato in cui versa il sistema giudiziario italiano, quando vedo un cittadino che, dopo aver scontato 20 anni di carcere e 3 di libertà vigilita, si vede ritirare gli unici documenti che attestano la sua esistenza. Qual è la logica che spinge ad incarcerare nuovamente Fatayer, ben conosciuto dalle autorità italiane proprio perché processato in Italia per un crimine commesso su una nave da crociera italiana, ed incarcerarlo come “clandestino”?
Nel 1985, quando avvenne il sequestro dell’Achille Lauro, fu l’Italia stessa a voler processare i sequestratori, negandone la possibilità agli Stati Uniti che li richiedevano, poiché la vittima era cittadino statunitense. Non voglio qui discutere della bontà di tale scelta, ma solo ricordare che, per come andarono le cose, Fatayer ha scontato la pena che lo stesso Stato italiano ha deciso per lui. La condizione di apolide di Fatayer è fatto ben noto allo Stato italiano; fatto noto da sempre. Che i diritti umani fondamentali, all’interno dei CPT italiani, vengano spesso violati, non è un segreto e, in merito, la stessa UE ha richiamato più volte il nostro Paese.
Non solo la pericolosità sociale di Fatayer non sussiste, come ha chiarito espressamente la difesa, ma un ricorso d’urgenza alla Corte Europea dei Diritti Umani di Strasburgo, è stato presentato contro il provvedimento di espulsione emesso dall’Italia, che viola almeno due articoli della Convenzione dei Diritti Universali dell’uomo.
È a questo punto che mi chiedo: qual è la legittimità del procedimento che ha deciso dell’incarcerazione a Ponte Galeria di Abdellatif? E che cosa stiamo aspettando? La sua espulsione verso quale Paese?
E ancora, come faccio io, come cittadina italiana, a sentirmi sicura in un Paese che non rispetta le sue stesse leggi?
A fine maggio si deciderà del diritto di Abdellatif Ibrahim Fatayer al rifugio politico, non dimentichiamolo e, nel caso in cui il provvedimento non giungesse a buon fine, avremo il dovere di far sentire la nostra voce al nostro Governo. Abdellatif Ibrahim Fatayer ha bisogno di tutta la nostra solidarietà, anche economica, per qualunque richiesta, proposta o chiarimento:
ibrahim65_1@libero.it

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AVVERTENZE

La nostra è un'informazione Partigiana, perchè siamo al fianco degli uomini e delle donne che resistono all'oppressore e lottano per la propria libertà. Se un popolo è oppresso, umiliato, sfruttato, è giusto che si ribelli. Lo è ancor di più se viene quotidianamente sterminato. La resistenza del popolo palestinere non può pertanto chiamarsi terrorismo, semmai patriottismo. Poiché la propaganda sionista e imperialista detiene il controllo delle coscienze attraverso media, siti internet ecc. abbiamo dovuto fare un'attenta selezione degli articoli pubblicati nella rassegna stampa, tagliando, dove necessario, falsità ed approssimazioni forcaiole e correggendo, ove possibile, gli errori. I tagli e le correzioni sono indicati tra parentesi quadre.

LA NOSTRA INFORMAZIONE CORRETTA

E' dire:

Che Abdellatif Ibrahim Fatayer non ha ucciso Leon Klinghoffer;
Che ha pagato carissimo quel tragico errore come tutti i componenti del commando;
Che gli obbiettivi del commando erano militari, non civili;
Che il sequestro dell'Achille Lauro non fu pianificato, ma deciso in una manciata di secondi dai 4 feddayn presenti sulla nave in quel momento, dopo essere stati scoperti;
Che pertanto Abu Abbas e Kaled Hussein, condannati entrambi all'ergastolo per quell'operazione, non ne erano in realtà responsabili, dato che non si trovavano sulla nave a dover decidere in fretta e furia di cambiare la propria missione perché scoperti.

Khaled Hussein
si trova ora a scontare l'ergastolo nel carcere di Benevento, la Guantanamo italiana, anch'esso nel mirino della CIA, che lo vorrebbe morto.

Abu Abbas è stato catturato dagli americani ed è morto dopo 2 mesi di detenzione nel carcere di Abu Ghraib, dove la cupola dell'amministrazione USA, riunita nel "consiglio delle torture della Casa Bianca", ordinava e definiva nei dettagli gli "interrogatori severi".
 
 



Abdellatif Ibrahim Fatayer
è ora rinchiuso nel lager di Ponte Galeria, dove c'è molto più controllo che a Voghera (evidentemente nei c.p.t., i cellulari vengono lasciati proprio per controllare meglio i detenuti!) e rischia, con l'espulsione, di seguire il destino di Abu Abbass.

D'altro canto l'FBI ha dimostrato di interessarsi molto al "futuro" di Ibrahim, quando si è presentata nella sua cella a interrogarlo e non certo perché gli USA gli vogliono bene.
Lo accoglierebbero a braccioli di sedia elettrica aperti!
 

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Appello per la cittadinanza adottiva per Ibrahim

Cercasi cittadin@ italian@ solidale per adottare Ibrahim. Sembra un'impresa impossibile ma vogliamo provarci ugualmente, per scongiurare l'espulsione e/o la detenzione a vita in Italia del compagno palestinese. Non si richiede patrimonio né condizioni economiche agiate e stabili, solo cittadinanza italiana e un'età superiore ai 61 anni. Per contatti e informazioni scrivere a freeibrahim@libero.it
 
 
DIRITTO DI ASILO E CITTADINANZA
PACCHETTO "SICUREZZA" E CPT
 
Prima di tutto vennero a prendere gli zingari e fui contento perchè rubacchiavano.
Poi vennero a prendere gli ebrei e stetti zitto perchè mi stavano antipatici.
Poi vennero a prendere gli omosessuali e fui sollevato perché mi erano fastidiosi.
Poi vennero a prendere i comunisti ed io non dissi niente perchè non ero comunista.
Un giorno vennero a prendere me e non c'era rimasto nessuno a protestare.

Bertolt Brecht
 

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