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"ZIBBA' Racconti brevi"

 di maria gabriella conti - www.youcanprint.it

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"La strada dei diamanti"

Una selezione di 26 poesie scelte dall'autrice con inserite photodigital di dipinti.

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Festivalate e dintorni...tra le righe e fuori dai denti...

Post n°1185 pubblicato il 20 Febbraio 2014 da freeminoi
 

FESTIVALATE...

Dunque:

 curiosità sul nome dell'elettricista dell'abito di Noemi  

 il vestito più elegante e femminile quello di Giusy Ferreri   

 Le tosature di Ferreri e Noemi sono contro i pidocchi?

LEGGERE TRA LE RIGHE:

Renga che fa trapelare la non approvazione della scelta della sua canzone n.2

e la canzone più bella di Ron che invece non è passata...

La grande arguzia e ironia della grandissima Franca Valeri che velatamente fa capire di come la qualità di certa presentatrice sia veramente al ribasso…per la serie “Guarda me che a più di  novantanni e con il Parkinson riesco ancora a far ridere e a ricordare cose allegre senza leggerle, mentre queste che ho intorno che fanno o che saprebbero fare alla mia età…)

E dulcis in fundo:

Chi conosce il rigorismo professionale delle Gemelle Kessler avrà compreso come le parole che cantavano nel ballo "mentre quelle che come noi..." che hanno ripetuto mettevano in risalto il fatto della mediocrità di chi oggi solca questi palcoscenici…Insomma per due artiste così pignole e perfezioniste  in ogni movimento di ballo, si capiva quanto abbiano dovuto sopportare le bravate della Lucianina di turno che se non ricorta neanche i nomi delle canzoni e dei cantanti e deve leggerli figuriamoci i passi di danza…Non basta buttarla sull’ironia.

Ma, davvero, il grande conduttore Fazio, pensa che vedere lui in giacca da camera, sia uno spettacolo da pagare così caro! Lui che gestisce la rete più di sinistra non ha pensato che il popolo italiano le giacche da camera non se le può permettere e neppure il pigiama e va a dormire con t-shirts comprate al mercatino o vinte alla lotteria del paese…

E poi, questa invenzione delle canzoni doppie per i big…ma neanche i critici musicali collaudati da decenni riescono a decodificare con sicurezza  la validità di un brano musicale figuriamoci un pubblico assonnato e distratto dai tweet e quantaltro…

Vedro di ricordarmi qualche altra cosetta…tanto a me non mi pagano ne per stare zitta e tantomeno per parlare…e anche se così facendo non farò contento Papa Francesco, io mica posso scoppiare nel ternermi tutto dentro, il Signore ci ha insegnato che ci vuole bene e che dobbiamo imparare anche ad amarci…

Un flash su Renzi mentre entra nella sede romana del PD: mi sembra D'Alema senza baffi..."

Una grande verità sul valore insuperabile dell'operato del Maestro Manzi: per imparare occorre divertirsi e su questo ne avrei da dire molte sui secolari corsi di lingua Inglese che ancora si praticano nel nostro Paese con libri di testo noiosissimi e caotici...Mi sono dovuta improvvisare come supplente di professoressa di Inglese per una forma di volontariato in parrocchia: orbene, il libro di testo l'ho proposto facendo leggere, ho preparato fotocopie di testi musicali in Inglese e quindi ho fatto cantare in Inglese la scolaresca, ho preparato delle dispense sulle frasi idiomatiche più in uso nel linguaggio corrente, ho messo in piedi una sorta di sorteggio di domandine a sorpresa da tradurre in simultanea in Inglese, e ci siamo veramente divertite. Questo per me è un modo per imparare una lingua, lo facevo cinquantanni fa quando come studentessa provetta la preside mi faceva fare le veci dell'insegnante se era assente e lo farei anche adesso. Diciamo che per insegnare qualcosa occorre veramente dedicarsi con amore alla materia e fare ricorso alle proprie esperienze personali il libro di testo deve rimanere una stampella sul percorso.

La cosa bella in tutto questo caos, è l’aver sentito come brano musicale nelle olimpiadi di Sochi mentre volteggiava la nostra Carolina, addirittura l’Ave Maria…Chissà che non mi venga in mente di inviare il mio cd musicale con il Canto a Maria proprio a Putin…

Continuo ad appellarmi a Fabio Fazio e compagni di dedicare un po’ dei suoi soldi percepiti per il Festival a qualche reparto pediatrico ospedaliero della Capitale o a qualche parrocchia che deve riparare la chiesa, o a qualche struttura scolastica che manca di strutture tecnologiche o di mense, c’è l’imbarazzo della scelta.

Appena ho tempo inserisco tutti i tweet che ho inviato alla GaradiTweet del Festival...

 
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