Precariato
Rabbiosa e violenta e la vita,
morsa da mille vermi
che la scavano fino al succo.
Marcisce fino alla radice la verità.
Rimpiazzata dalla percezione
della realtà,
impressa di un,
io accondiscendente.
Ovattato nel buio,
con conati periodici,
scavo la mia buca vicino all’oceano.
È un mare calmo quasi piatto.
Mail futuro non esiste,
in questo posto
di transenne e cantieri aperti
e chiusi,
e società di comodo e comodi tutti!
Nessun proseguimento
di quello che siamo,
la vita si ferma con noi,
paese di vecchi, e stanchi giovani.
Ma il posto migliore dove vivere,
il migliore dei tempi non è….
E scandisci la vita anno per anno,
in spazi di tempo
che sanno straziarti,
nell’attesa di un insicuro,
oramai divenuto costante.
Incitare a coincidere gli altri con noi,
che non siamo peggiori
ma diversi nello stile di vita
e nei modi di fare,
in questi anni sbagliati.
In cui tutto è attonito,
fermo,
eppure si muove all’unisono.
C.Moraldi
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Post N° 212
Post n°212 pubblicato il 21 Luglio 2008 da claudiomoraldi
21/07/2008
Tutta la vita davanti
Nelle luci basse di un lampione fioco, vedo ombre di gente grigia, e con la nebbia del primo mattino, una coltre di vita spenta, si rincorre perpetuamente, in saluti muti e strascichi di discorsi scollati.
Il ronzio delle lampadine, suona quella musica, di sciarpe e cappotti, come mille cicale d’estate, si amano al vento caldo, di un triste tempo limitato.
il rigurgito della strada sull’asfalto ormai, e un mare di un colore uniforme, e sobrio come un uomo di mezz’età, che porta a casa una ragazza ubriaca.
con ancora tutta la vita davanti, con sogni e speranze in fase avanzata, e mature a venire, sbocciati di fresco in un sorriso sincero, che parte dagli occhi, e contagia alla vita.
C.Moraldi |