Precariato
Rabbiosa e violenta e la vita,
morsa da mille vermi
che la scavano fino al succo.
Marcisce fino alla radice la verità.
Rimpiazzata dalla percezione
della realtà,
impressa di un,
io accondiscendente.
Ovattato nel buio,
con conati periodici,
scavo la mia buca vicino all’oceano.
È un mare calmo quasi piatto.
Mail futuro non esiste,
in questo posto
di transenne e cantieri aperti
e chiusi,
e società di comodo e comodi tutti!
Nessun proseguimento
di quello che siamo,
la vita si ferma con noi,
paese di vecchi, e stanchi giovani.
Ma il posto migliore dove vivere,
il migliore dei tempi non è….
E scandisci la vita anno per anno,
in spazi di tempo
che sanno straziarti,
nell’attesa di un insicuro,
oramai divenuto costante.
Incitare a coincidere gli altri con noi,
che non siamo peggiori
ma diversi nello stile di vita
e nei modi di fare,
in questi anni sbagliati.
In cui tutto è attonito,
fermo,
eppure si muove all’unisono.
C.Moraldi
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“Caduta Bancaria Mondiale”
Post n°229 pubblicato il 01 Ottobre 2009 da claudiomoraldi
“Caduta Bancaria Mondiale”
Erano strani giorni di pane e vino e di sapore di pianto, che creava una realtà troppo accesa, volti scuri, negli occhi degli altri tormentati, tristi…. Amari. Mille anime perse in un giorno, che distrugge i sogni e sanguina.
Li sul banco di un macellaio, stanco e troppo amareggiato, per essere; così vivo, e per caso, morto dentro.
Nella sua interezza si ribella al sapere, condiviso dell’informazione quotidiana. Scandisce le sue ultime ore, nel paradiso dei sogni persi.
Troverà quello che distrattamente, gli hanno promesso senza dirlo, con parole scritte a voce e sancite in distratte firme.
che rivelano vite distrutte e anni buttati.
C.Moraldi
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