Creato da FlamineFurrinale il 12/01/2015

Così in terra

Cose di questo e dell'altro mondo

 

Quark: “Le politiche di aiuti”

Post n°15 pubblicato il 26 Luglio 2015 da FlamineFurrinale

 

Riporto, subito sotto, più o meno, quanto detto all'interno della puntata di Quark del 23 luglio u.s., all'argomento "Come sta il mondo".


Quindici anni fa le Nazioni Unite stabilirono degli obiettivi, otto, da raggiungere entro il 2015: con quali risultati?
Circa 1 miliardo di persone al mondo vive con 1 euro al giorno, e non sempre, a volte anche con meno.
Il numero di persone in povertà assoluta è dimezzato, e questo viene considerato il risultato più straordinario; quasi dimezzata la mortalità infantile, quella per il parto, lo stesso dicasi per il numero di persone senza accesso all'acqua potabile.
150 milioni di persone non soffrono più la fame; 3 milioni, per lo più bambini, salvati dalla malaria, 14 milioni dal morbillo, 20 milioni dalla tubercolosi.
Nei paesi più poveri il 90% dei bambini frequenta almeno la scuola elementare. Naturalmente c'è ancora moltissimo da fare, si dice, per questo a settembre le nazioni unite si daranno altri obiettivi da raggiungere entro il 2030: 169 obiettivi di vario genere che per raggiungerli servirebbero dai 2000 ai 3000 miliardi di dollari, oltre dieci volte la somma che sarà effettivamente disponibile
(200 – 300 miliardi in quindici anni).

Come scegliere fra tante buone cause? Si domandano.
Quando ho sentito il seguente elenco di valori ho iniziato a sorridere di melanconia:

con 14 miliardi di dollari si previene la morte di 2 milioni di neonati l'anno; con 11 si può prevenire la malnutrizione di 68 milioni di bambini; con 6 si mandano all'asilo 30 milioni di bambini africani; con 2,5 miliardi si possono sottrarre alla fame 80 milioni di persone; con 1 solo miliardo in vaccinazioni si salva la vita a 1 milione di bambini.

Io vorrei gridare agli autori di questo servizio che gli Stati Uniti da soli – sottolineo da soli - hanno speso finora per la guerra in Iraq ed Afghanistan – sappiamo tutti di che razza di guerra stiamo parlando: la più deprecabile fra le più sporche - circa 4000 miliardi di dollari (mentre si disse all'inizio che i costi non avrebbero superato i 50 miliardi – “la forza degli statisti di governo”).

Conclusione, in bellezza, del documento: “gli aiuti possono soltanto accelerare la fine della povertà”. Magari fosse proprio così.

Intanto, invece, la povertà che si vorrebbe sconfiggere con i metodi riportati, ritorna prepotente, chissà come mai, in Italia, come in molti paesi della “ricca Europa”, con la Grecia in testa a rappresentarli tutti.

Non mi sento di avere dubbi: si tratta di briciole di piccola carità passata e dispensata come diamanti lanciati dal finestrino di un treno che corre senza fermate intermedie, una sorta di “toccata e fuga” di chi ha bisogno di mettersi un pochino in pace con la propria coscienza, con il sostegno di forbiti, e chissà quanto scientifici, palcoscenici televisivi.

 

 
 
 

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