EMOZIONI...
Siamo come candele accese. Il rosso della fiamma non è l’unico colore, ma solo il più esterno e visibile. Ci sono anche il giallo e il blu: alla base, intorno allo stoppino. Allo stesso modo in noi convivono tre livelli di “combustione”: il rosso delle passioni all’esterno, il giallo delle emozioni e, alla base, il blu dello spirito. Chi passa la vita a inseguire passioni per provare emozioni fa una cosa molto vitale, ma insufficiente ed è per questo che rischia di rimanere sempre inappagato. Per trarre dai sensi tutto ciò che possono darti, occorre lavorare sullo strato più profondo e nascosto. Imparare a cercare risposte all’interno e non all’infuori di te. Altrimenti sarai sempre vittima delle circostanze e degli ondeggiamenti emotivi altrui.
Massimo Gramellini, da “Cuori allo specchio”
La cultura giovane americana e l'identita del sesso sono soggetti molto presenti nei lavori di Ilona Szwarc. Di recente ha fotografato dozzine di junior-rodeo cowgirls. In giugno e percisamente dal giorno 3, per un intero mese, espone a New York alla Foley Gallery. Tra le tante foto dell'esposizione ho scelto di presentarvi una rassegna di bambine,ragazzine, con le loro bambole. Io le ho trovate adorevoli, spero piacciano anche a voi____
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Ho incontrato Angela Merkel che parlava da sola tra i prati. Ero sulla rocca a Talamone, il tempo era brutto, ci siamo adeguati al maggio europeo, sembrava di stare in Germania Si sentivano in giro solo voci sparute di turisti tedeschi. Stavo leggendo quando è arrivata la Merkel, col suo passo inconfondibile e il suo caschetto, la testa inclinata, muoveva le braccia come se sfilasse ancora sotto la Ddr. Era in tuta e scarpette. Ma è proprio lei? L'ho vista di spalle, e attenendomi alla perizia estetico-dietrologica di Berlusconi ho constatato che in effetti doveva essere lei, gluteona indesiderabile, per tradurre l'expertise del Cavaliere negli standard eufemistici europei. |
Post n°69 pubblicato il 14 Maggio 2013 da g1b_9
Beh, che vi succede? Tanto entusiasmo per Papa Francesco, viva i poveri, il dialogo, la pace, buon pranzo, buonasera, che fenomeno, che mito. Poi il Papa santifica i martiri di Otranto, che difesero la civiltà cristiana contro l'islam e difende la vita contro l'aborto. E cala la sordina. Quando tuonerà sulle nozze gay, chiederete di mandarlo a casa con Ratzinger? Conforta sapere che c'è gente in Italia e in Occidente che ha il coraggio di difendere il diritto alla vita, dal concepimento alla morte naturale. Lo chiamano diritto alla vita, forse sarebbe più giusto chiamarlo dovere alla vita, in tema d'aborto ed eutanasia. È accaduto domenica a Roma, e prima a Parigi e a Washington, dove Hollande e Obama, non potendo offrire politiche sociali contro la crisi, distraggono con le nozze gay. Ci sono state imponenti quanto impotenti marce della vita. Pur con i miei dubbi, almeno in tema di accanimento terapeutico, ammiro la loro fermezza, ma proprio perché si appellano alla realtà devono ammettere una cosa: è una battaglia gloriosa ma destinata a perdere, come mostra il trend in tutto l'Occidente. Anche tra i più sensibili, c'è un senso di stanchezza e rassegnazione verso un processo che si avverte come irreversibile. Serpeggia l'intima convinzione che la vita abbia perso la sua partita contro i diritti dell'io, morte inclusa. Restano solo motivate ma inermi minoranze, residui focolai di fede. Questo aumenta l'ammirazione verso chi si ostina a marciare, ma proietta su di loro, Papa incluso, l'aura dorata dei vinti. Marcello Veneziani |
Post n°68 pubblicato il 04 Maggio 2013 da g1b_9
Meglio innamorarsi di chi ti ama che di chi non ti vede proprio. Di più: meglio innamorarsi di una persona bella, intelligente e ricca che di un mostro cretino senza soldi. Così come è meglio, molto meglio, avere un lavoro ben pagato a tempo indeterminato e sognare la rivoluzione, piuttosto che averne uno precario sottopagato e dire ancora grazie. Meglio essere uno studente fuori corso e goderti la vita perché tanto prima o poi metterai la testa a posto, che avere la laurea e la testa a posto ma nessuna vita da godere in prospettiva. Meglio fare un mutuo per comprare la casa che vedersi rifiutare un mutuo per pagare la tassa sulla casa. Meglio mangiare poco perché fai la dieta che fare la dieta perché hai poco da mangiare. Meglio essere ricchi e sani che poveri e malati. Ma è comunque meglio essere poveri e malati con la mutua che esserlo senza un’assicurazione privata. Meglio essere allegri in mezzo agli amici che tristi e soli. Ma è meglio essere allegri da soli che tristi in mezzo agli amici, specie se gli amici fanno gli allegri perché hanno paura di restare soli. Massimo Gramellini |
Post n°67 pubblicato il 26 Aprile 2013 da g1b_9
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