MONDI SOMMERSI
alla ricerca di una "storia che non s vede"La lunghezza media è scesa da sette a cinque metri in un decennio ed è a rischio la loro capacità di riprodursi |
DARWIN (AUSTRALIA) – Lo squalo-balena è una specie da primato: è uno degli animali più longevi del pianeta (alcuni esemplari possono raggiungere i 150 anni di vita), e soprattutto è il pesce più lungo del mondo, potendo raggiungere anche i 18 metri (e ben 34 tonnellate di peso). Eppure, proprio dal punto di vista delle dimensioni alcuni ricercatori australiani lanciano l’allarme: gli squali-balena dell’isola-continente starebbero diventando «più piccoli». IL SOGNO DI OGNI SUB – Lo squalo-balena è un animale assolutamente innocuo (si nutre di plancton e piccoli pesci, ingerendoli con una grande bocca e trattenendoli attraverso filtri posti nelle branchie), e persino placido. I suoi avvistamenti sono rari, ma ogni sub sogna di incontrarne uno nella vita: ci si può tranquillamente avvicinare al «bestione», lo si può toccare, se ne possono seguire per un tratto i lenti movimenti. E’ un animale diffuso in tutti i mari caldi e temperati del mondo, dal Mediterraneo ai Caraibi, dalla California all’Australia, e, seppure non è facile avvistarne qualcuno (tra l’altro si tratta di animali solitari), in alcune aree è in grado di alimentare un’industria turistica specializzata. In Australia, per esempio, è uno di quegli squali che non creano grattacapi ai bagnanti: nella Riserva Marina di Ningaloo (nel nord-ovest del Paese) fioriscono compagnie «ecoturistiche» che garantiscono un «bagno» con questi giganti del mare. I loro gestori registrano le dimensioni di ogni esemplare avvistato e le comunicano all’Istituto di Scienze Marine Australiane (Aims), che può così tenere sotto controllo una specie di cui non si sa molto. LA DENUNCIA – Proprio analizzando i dati forniti dalle compagnie «ecoturistiche» è emerso un dato che può sembrare solo una curiosità statistica, ma tale non è. Negli ultimi dieci anni, denuncia l’Aims, la taglia media degli squali-balena si è ridotta da sette a cinque metri. «Ora, se si considera che questi squali non sono in grado di riprodursi fino a che raggiungono i sette metri, si tratta di un segnale molto preoccupante», ha commentato il prof. Mark Meekan dell’Aims. In sostanza, visto che si ritiene che tali animali raggiungano i sette metri di lunghezza (e la maturità sessuale) all’età di trent’anni, la popolazione di squali-balena australiani starebbe «ringiovanendo», e nelle acque dell’isola starebbero scomparendo gli esemplari più anziani, cioè quelli in grado di riprodursi. «Il declino della taglia media – spiega Meekan – potrebbe essere dovuto alla consistente cattura degli esemplari più grandi». LA PESCA INDISCRIMINATA – Lo squalo-balena sarebbe insomma vittima di una massiccia attività peschereccia, cosa che accade anche ai suoi «cugini» più piccoli. Per la cucina di molti Paesi orientali (Cina e Taiwan su tutti) la carne di tale animale, sia cotta che cruda, è una prelibatezza, e l’olio del suo fegato è usato a livello industriale e nella medicina tradizionale. La specie non è classificata come «in pericolo di estinzione», ma come «vulnerabile». Per questo, la sua pesca non è proibita; il massimo che si fa per proteggere lo squalo-balena a livello mondiale è vietare il commercio internazionale delle sue carni («Convenzione di Bonn»). LA SOLUZIONE – Il prof. Meekan propone una soluzione per porre fine alla caccia indiscriminata del gigantesco animale. «Molti pescatori di questa specie sono abitanti di piccoli villaggi senza alternative lavorative. Se scopriamo chi sono, possiamo dare loro un’altra opzione, e per giunta molto lucrativa; il turismo legato allo squalo-balena nell’Area Marina di Ningaloo genera un flusso di 70 milioni di dollari australiani (circa 60 milioni di euro) all’anno, abbastanza per sostentare un’intera cittadina». Qualcosa in più per salvare lo squalo balena potrà essere fatto anche approfondendo gli studi sulle rotte e le abitudini di questo animale, di cui fino a pochi anni fa (quando si iniziò a monitorare rigorosamente alcuni esemplari) non si sapeva quasi nulla. Dal 2005, inoltre, è possibile osservare i primi esemplari di questa specie in cattività, presso gli acquari di Okinawa (Giappone) e Atlanta (Usa). |
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All'Acquario di Milano Squali: da dominatori dei mari a predeTre serate da non perdere nella Settimana Europea dello Squalo
Altre città italiane organizzeranno eventi ed incontri in questa settimana dal senso profondo, come per esempio il Museo di Zoologia di Roma, in collaborazione con CTS e Medsharks, il 15 ottobre ed il Museo di Storia Naturale di Genova con il Gris il 16 ottobre: informazioni si possono trovare sul sito www.sharkalliance.org.
A Milano il titolo del ciclo di incontri, pensato dagli enti organizzatori è già di per sé allarmante: “Squali: da dominatori dei mari a prede” e si inserisce in questa settimana tutta dedicata a questo fantastico abitante del mare, nel corso della quale numerose sono le iniziative in corso anche a livello europeo in Finlandia, Spagna, Olanda, Portogallo, Malta, Germania, Francia, Belgio ed Inghilterra, per promuovere misure efficaci di tutela. Gli squali infatti, sono animali che si sono evoluti nell’arco di oltre 400 milioni di anni e che svolgono tuttora un ruolo cruciale negli ecosistemi marini, in quanto contribuiscono a mantenere il perfetto equilibrio fra tutte le diverse forme di vita in mare, come i lupi o i leoni sulla terra, essendo al vertice della catena alimentare.
Sopravissuti indenni fino ai giorni nostri, superando tutte le più ardue difficoltà dei disastri naturali e solo per questo bisognerebbe far loro i complimenti, oggi sono paradossalmente minacciati dall’uomo e fanno parte di quella lunga lista di animali marini a rischio, proprio a causa della pesca eccessiva ed indiscriminata. Tra l’altro davvero poche, tra le numerose specie esistenti, sono davvero pericolose per l'uomo ed ora è davvero urgentissima la loro salvaguardia.
“Negli ultimi due anni la Shark Alliance, che riunisce 55 associazioni, si è battuta per l’adozione a livello comunitario di un Piano di Azione per gli squali che preveda limiti di prelievo alla pesca degli squali e concrete misure di conservazione a livello legislativo, quali per esempio piani di recupero per le specie maggiormente minacciate di estinzione, come lo smeriglio e lo spinarolo e l’abolizione totale del finning, questa assurda pratica di taglio delle pinne, ributtando l’animale ancora vivo in mare” ha spiegato Serena Maso di Shark Alliance “Invito tutti a firmare la petizione: da luglio ci sono arrivate già 9.000 firme, di cui 5.000 italiane, ma il nostro obiettivo è superare le 20.000 dello scorso anno, perché se non si fa nulla, presto non ci saranno più, basti pensare che nel Mediterraneo, nel corso degli ultimi due secoli, le popolazioni di 20 specie di squali pelagici sono diminuite del 97%: è un declino drammatico”.
Questi quindi gli appuntamenti in settimana per saperne qualcosa in più:
- Lunedi 13 ottobre '08 -
Ore 21.00: “Squali: chi sono e perché sono minacciati”, a cura di Massimiliano Bottaro (GRIS/ISPRA-ex ICRAM)
Ore 22.00: “Nuotare fra gli squali. Alla scoperta degli squali martello”, a cura di Danilo Rezzolla (GRIS, Acquario Civico di Milano)
- Mercoledì 15 ottobre '08 -
Ore 20.30: “Gli squali siamo noi” - Proiezione del filmato “Sharkwater” con immagini shock che mettono in luce il massacro degli squali per opera dell'uomo. A seguire dibattito con Fabrizio Serena (GRIS/ARPAT), Serena Maso (Shark Alliance) e Massimiliano Bottaro (GRIS/ISPRA-ex ICRAM). Moderatore Angelo Mojetta (GRIS/Acquario Civico di Milano)
- Venerdi’ 17 ottobre '08 -
Ore 21.00: “Cacciatori o prede? Pesca, commercio e consumo”, a cura di Angelo Mojetta (GRIS/Acquario Civico di Milano) con la partecipazione di Carlo Lux (vignettista)
Ore 22.00: “Misure di salvaguardia per gli squali”, a cura di Giuseppe Notabartolo di Sciara (GRIS/IstitutoThetys)
- Domenica 19 ottobre '08 -
Dalle 10.00 alle 18.00 : Corso full immersion sugli squali – a cura di Angelo Mojetta (GRIS/Acquario Civico di Milano) al mattino e di Massimiliano Bottaro (GRIS/ISPRA-ex ICRAM) al pomeriggio.
“Parlare di squali certo consente di riempire le sale, ma spesso non si spiega chi siano davvero” spiega l’esperto biologo ricercatore Angelo Mojetta “Lo squalo risulta sempre essere misterioso, cattivo, quando invece non è vero. Certo non è facile da studiare perché vive spesso in profondità e se invece sta in superficie sa mimetizzarsi molto bene, inoltre è attivo maggiormente di notte e spesso in acque fredde. In più sembra spesso che gli squali non li peschi nessuno, anzi che siano loro stupidi a cadere nelle reti, ma anche questo non è così”
Vale proprio la pena quindi di cercare di conoscere un po’ di più questi eccezionali abitanti degli oceani per imparare soprattutto a rispettarli in questa loro fase così difficile e può essere anche d’aiuto la simpatica mostra sui fumetti del divertente e originale “Pasqualo lo squalo” , rivolta a grandi e piccini, che fino al 19 ottobre, è allestita all’Acquario, proprio per raccontare biologia e aneddoti curiosi sugli squali in modo divertente e vicino a tutti.
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In questa sezione vengono presentate delle interessanti informazioni sugli squali Quali specie di squalo sono costantemente presenti nei mari italiani? Quando sono avvenuti gli ultimi attacchi di squalo in acque italiane? -Settembre 1956, Circeo (Mar Tirreno), attacco ad un subacqueo a circa 2.5 km di distanza dalla spiaggia. (squalo bianco di circa quattro metri) -Agosto 1962, Circeo (Mar Tirreno), attacco ad un subacqueo. -Settembre 1962, Circeo (Mar Tirreno), attacco mortale ad un subacqueo con numerosi pesci appesi sulla cintura. (squalo bianco) -Luglio 1963, Riccione (Mare Adriatico), attacco ad un subacqueo durante attività di pesca sub. (squalo bianco di circa quattro metri) -Settembre 1978, Capo d’Anzio (Mar Tirreno), attacco ad un subacqueo. -Giugno 1983, Riomaggiore (Mar Ligure), tentativo di attacco ad un subacqueo. -Luglio 1986, Punta Secca (Sicilia), attacco ad una bagnante a circa 300 m dalla riva. (squalo bianco di circa tre metri) -Febbraio 1989, Golfo di Baratti (Mar Tirreno), attacco mortale ad un subacqueo. (squalo bianco di circa sei metri) -Giugno 1989, Marina di Carrara (Mar Tirreno), attacco ad un surfista disteso sulla tavola. (squalo di circa tre metri) -Luglio 1991, Portofino (Mar Ligure), attacco al kayak di una bagnante a circa 20 m dalla riva. (squalo bianco di circa tre metri) Quali sono le specie di squalo più pericolose per l'uomo?
Attualmente sono due le mete principali nel mondo che vengono raggiunte per osservare il grande squalo bianco in natura: la regione di Gansbaai ed in particolare l’isola di Dyer in Sud Africa e l’area di Dangerous Reef, al largo della penisola Eyre nell’Australia meridionale. 2) Dangerous Reef deve prima di tutto il suo nome non alla presenza degli squali bianchi, ma alla pericolosità della zona per le navigazioni, nei pressi del Golfo di Spencer. Questa scogliera si trova al largo della penisola Eyre, nell’Australia meridionale, zona anche questa popolata da numerose foche, leoni marini e quindi anche squali bianchi. Come si riproducono gli squali? Quali specie di squali e razze sono presenti nel Mare Adriatico? Gli squali devono muoversi continuamente per respirare?
Lo squalo bianco è presente nelle acque italiane?
Quali sono le dimensioni del più grande squalo bianco catturato dall'uomo?
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NELLA TERRA DEI DUE OCEANI
28/02/2008 10:22:42 PM
Dedicato ai subaquei alla perenne ricerca di emozioni forti, la “Terra dei due Oceani” offre, fra le altre, due spettacolari località: Gansbaai e Umkomaas.
Gansbaai, il piccolo paese di pescatori situato a circa 2 ore da Cape Town, è capitale mondiale del grande squalo bianco. Il motivo principale per spingersi fino a qui è l’opportunità di un incontro con questo grande predatore marino, che, ovviamente, si può effettuare solamente in gabbia (White Shark Cage Diving, www.nosytour.it/sa/whiteshark.htm).
Nelle vicinanze, si trovano anche le Dyer Island: un gruppo di isole-scogli che offre spunti interessanti sia per subacquei sia per chi vuole dedicarsi semplicemente allo snorkeling o nuotare assieme alle divertenti foche che le abitano. Sarà bello immergersi con questi socievoli animali a una profondità limitata (circa 3 metri), fatto che rende questa attività indicata anche per sub meno esperti.
Caratteristiche di questi fondali sono anche le foreste di kelp, un tipo di alga che forma dei veri e propri ambienti, nei quali trovano riparo foche e diverse specie di squali. Anche in questo caso la profondità è ridotta: si scende infatti a circa 12 metri. Le immersioni alle Dyer Island vengono effettuate solamente con condizioni meteo-marine ottimali e con buona visibilità.
A circa 40 chilometri a sud di Durban, si trova Umkomaas, uno dei pochi posti al mondo dove è possibile immergersi con lo squalo tigre senza l’ausilio della gabbia. Se si è fortunati, arriva anche l’incontro con squali Zambesi e Black Tips, presenti in queste acque (possibilità di snorkeling).
Da dicembre ad aprile un altro ospite viene a fare visita su questi fondali: lo squalo balena, che si potrà ammirare vicino alla costa dove vi è maggiore presenza di plancton. A giugno e luglio si potrà invece vivere l’esperienza del Sardine Run (www.nosytour.it/ sa/sardinerun. htm), una delle più grandi migrazioni al mondo, durante la quale le sardine migrano dalle acque più fredde per arrivare in quelle temperate del Kwazulu-Natal. Ovviamente questa massiccia migrazione attira una grande varietà di grandi predatori marini.
I centri diving. A Gansbaai, c’è Shark Diving Unlimited, gestito da Michael Rutzen, un esperto nel campo degli squali bianchi con i quali si immerge dal 1994. Da circa 4 anni poi, lo stesso Mike ha iniziato a immergersi con questi grandi esemplari senza l’utilizzo della gabbia di acciaio: avrete sicuramente avuto modo di vederlo in azione in documentari naturalistici (National Geografic e Discovery) o leggere le sue imprese su riviste specializzate. Le uscite sono organizzate con l’ausilio di un’imbarcazione di 12.5 metri con capienza massima di 21 persone, fornita di kit di primo soccorso e dotazioni di sicurezza.
Le strutture. Saxon Lodge (4 stelle) - Gansbaai, www.saxonlodge.com, è una graziosa guest-house affacciata sul porto della cittadina con splendida vista sul mare. Agulhas House - Umkomaas, www.agulhashouse.com, è situata nel centro del villaggio di Umkomaas e offre ai clienti la possibilità di usufruire dei vari ristoranti e shop raggiungibili tranquillamente a piedi.
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Squali d'Italia
Ogni anno vengono uccisi 40 milioni di squali dagli uomini. Ogni anno sono uccisi 10 uomini dagli squali. Se uno squalo incontra un uomo dovrebbe darsi alla fuga.
Sei immigrati sono stati assassinati in un solo giorno dalla camorra a Castelvolturno. Un italiano di origine africana è stato bastonato a morte a Milano al grido di: “Sporco negro” da padre e figlio per aver rubato dei biscotti. Due ucraine sono state massacrate da un pensionato italiano. Era geloso. Centinaia di extracomunitari muoiono sul lavoro in Italia inghiottiti da un tombino o inceneriti in una fornace. Minorenni extracomunitari, spesso bambini, sono stuprati in massa dagli “Italiani brava gente”. Prezzi modici: 20/30 euro. Stranieri scompaiono nei campi di raccolta dei pomodori in Puglia. Gente della quale non sono state trovate neppure le ossa.
L’Italia è la portaerei mondiale della cocaina. Passa tutta di qua, dal porto di Gioia Tauro. Una dose costa 5/10 euro, come un aperitivo. A Milano è così diffusa che si respira nell’aria, è gratis.
L’esercito fa la guardia alle discariche della Impregilo e ai cassonetti, mentre all’angolo della strada la camorra ammazza uno dopo l’altro i testimoni di giustizia.
Se un extracomunitario onesto incontra un italiano dovrebbe darsi alla fuga. L’italiano è lo squalo bianco d’Europa. In quale Paese ci sono più squali in Parlamento? Dell’Utri e Cuffaro hanno denti affilatissimi. Lo psiconano in bocca ha solo canini, mentre Topo Gigio Veltroni ha la dentiera (è uno squalo di seconda classe). Dove si può trovare una criminalità organizzata del livello di Mafia, Ndrangheta e Camorra? Nessun Paese al mondo ha squali tigre come i nostri.
Dal crollo delle Torri il pericolo è il musulmano. Ma dal 2001 non un solo italiano, non UNO, è stato ucciso in Italia da un musulmano per motivi religiosi. La Lega vieta le moschee, luoghi di preghiera, ma non si preoccupa del dilagare della mafia e della droga al Nord.
Squalo non mangia squalo…
In Italia sopravvivere e già difficile per un italiano, l’extracomunitario rischia la vita. Arriva e finisce in un Cpt o in galera. Se non paga il pizzo è ammazzato, deve lavorare in nero, se è una donna o un minore è a rischio stupro.
Solo se è un delinquente si sente a suo agio. Qui non corre nessun rischio. Si trova meglio che a casa sua. E’ nella patria degli squali.
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