DentroLeQuinte

Post N° 29

Mi sento agitato, euforico, in estasi….

Quante cose mi piacciono…i colori, la musica, i suoni, le voci, gli oggetti da manipolare, lanciare, far rotolare e con cui giocare, carta e tessuti da toccare, superfici dure e morbide su cui correre, sdraiarsi, tuffarsi….

Avere tutto qui, attorno a me, in questa stanza e nel medesimo istante…dio, come mi manda in confusione…. tanti stimoli, tantissime lucine che si accendono nel mio cervello.

Urlo, di gioia. Urlo, per il disordine che ho nella testa. Urlo, per comunicare il mio stato. Urlo, di eccitazione. Urlo, per sfogarmi, e poi calmarmi.

Ogni cosa ha il suo posto, ogni cosa ha la sua forma e ogni forma ha il suo colore. Non mettete disordine, vi prego, non stravolgetemi la vita.

Scoprire attraverso il tatto è la mia passione, è il mio modo di sentire. A volte decido di non ascoltare, di estraniarmi, di isolare il mio udito…ma toccando continuo a sentire. Gli odori mi attirano, e quando riesco a riconoscerli non sto nella pelle…Tutto ha odore, le cose e le persone sanno di qualcosa. Associo, spesso (perché è mia mania catalogare) ogni cosa al suo odore, al colore, alla consistenza, al suono che produce.

Il gusto non è il mio forte, assaggio, sì, ma non mi entusiasma mangiare. Ho una predilezione per il dolce, sono goloso…Nonostante ciò, l’effetto “Petite Madeleine” su di me  funziona con tutti i sensi, tranne che con il gusto.

Non innalzo mai barriere tra me egli altri, almeno non così fitte come può sembrare…e chi mi conosce lo sa benissimo. C’è sempre uno spiraglio, una porta aperta, a volte socchiusa, ma mai chiusa a chiave… Anzi, a dire la verità ve ne sono più di una…l’importante è saperle individuare e riuscire, con metodi e parole magiche, a far passare il messaggio nelle giuste fessure.

Ovviamente non tutti i momenti sono buoni….non tutte le persone hanno la voglia, la capacità o la forza di provarci…non so cosa li trattenga...forse paura, o insicurezza… forse è anche causa mia…

Capisco tutto, quando mi va di farlo… è il mio messaggio, invece, a faticare ad uscire per raggiungere gli altri e ad essere compreso… Ci devo mettere impegno, devo compiere degli sforzi immensi, anche se non mi va o se, spesso, non so come fare…

Mi devo impegnare, eccome se devo…è quello che mi dicono continuamente a casa e a scuola. Ho imparato tante cose, ad interagire innanzitutto, ad ascoltare… ho imparato a ignorare (anche se mi costa fatica e a volte ci ricasco) le mie stereotipie…non tutte, si capisce…alcune son troppo forti per essere sconfitte…

Devo riuscire a rispondere, a comunicare ogni cosa…ed è quello che mi stanno chiedendo le mie due insegnanti in questo momento… Ma cosa vogliono da me? Cosa dovrei fare? Io non capisco.. Mi lamento, ma loro niente. Non capisco… aiuto, aiutooo!!! AIUTOOO!!!! Dovrei imitarle, dovrei prestare attenzione…mi chiedono di fare una scelta, ma io ho fretta…voglio lavorare, qualsiasi cosa va bene, non chiedetemi niente, datemi voi qualcosa…scegliete per me….

Io non conosco la parola “scegliere”…cosa significa…come si fa?? Scegliete per me!!

Ci provo…non riesco, e mi arrabbio con me stesso…. Oggi però sono calmo, sono più paziente del solito….niente dolore fisico…non mi punirò, oggi no. Posso farcela… Riproviamo, poco alla volta, magari cambiando metodo…nulla…adesso mi sto stufando….

 Non mi fanno fare quello che voglio…ed in teoria è un bene, anche se a me scoccia… Datemi del tempo, ci riuscirò prima o poi…procediamo per tentativi…

Mi piace quando mi capiscono, comprendono le mie difficoltà, le mie richieste d’aiuto e mollano la presa…per un attimo… Mi fanno star bene le persone così…non me ne staccherei mai (lo capiranno: rido e mi rilasso!) … Ma come è difficile comunicare anche una cosa semplice come questa…