Genoani in Brianza

Anche Palladino ha giocato una partita fantastica. E dire che tutto il girone di andata è come se l´avesse buttato via: «Non nego di aver avuto qualche problema ad inserirmi nei meccanismi di Gasperini. All´inizio non ero sciolto, pensavo solo ai movimenti che avrei dovuto fare. Ma ora tutto viene naturale e posso dire di non essermi mai sentito così bene da quando faccio il calciatore professionista».

PRESIDENTE Preziosi, se lo aspettava che il Genoa schiantasse la Juventus...«Diciamo che li abbiamo asfaltati. L´immagine è di Sculli ed è quella che mi sembra renda meglio l´idea di cosa sia realmente successo sabato sera a Marassi». Lei ha sofferto da Abu Dhabi...«Ho trepidato attraverso un ponte telefonico con la radio che tutte le domeniche trasmette in diretta le partite del Genoa. Quando la Juve è rimasta in 10, invece che cercare il terzo gol abbiamo provato a controllare la partita: è stato il nostro unico errore. Ma quando, al gol di Palladino, Pinuccio Brenzini continuava a urlare "rete... rete...", non ci volevo credere. Piuttosto è incredibile come negli Emirati, dove pure il calcio è molto seguito, una partita così sia stata snobbata. Sembrava dovesse trasmetterla Al Jazeera, invece ha preferito un anonimo match di Premiere League. Peccato, Genoa-Juventus sarebbe stato uno straordinario spot per il campionato italiano». I giornali di Torino spingono per Gasperini alla Juventus... «Il nostro mister è un creativo, non riesco a trovare altri aggettivi per descrivere un allenatore che senza Milito riesce a fare 12 punti in 4 partite». Ma alla Juve cosa risponde? «Spiacente, ma Gasperini ha un contratto con il Genoa sino al 2012. Contratto che sia noi che lui vogliamo onorare, il nostro, come ho ormai detto un´infinità di volte, è un rapporto speciale. E poi è troppo facile scoprire Gasperini adesso. Io gli ho dato fiducia quando, oltre alle giovanili della Juve, aveva allenato solo il Crotone». Ha definito "creativo" Gasperini e per Thiago Motta che termine conia? «Lui è un artista del pallone. Sembra davvero un extraterrestre arrivato da Marte o da chissà da quale altro pianeta. Mi faccio i complimenti: ho fatto davvero un grande colpo». E allora, tifosi del Genoa, preparate i passaporti... «Tre anni andavamo a Pizzighettone e Giulianova, ora ci aspetta l´Europa. Anche l´Uefa sarebbe un traguardo eccezionale, ma ora puntiamo al massimo. E poi Juventus e Milan non sono così lontane...». La Repubblica

Zvonimir Boban, afferma: «Sono impressionato dal Genoa e dal suo calcio totale». Genova è più vicina a Barcellona. Gigi Cagni,in tribuna al Ferraris: «Sono spesso a Marassi? È perché il Genoa è una squadra che mi piace veder giocare, che fa divertire. È la dimostrazione che se una società dà la possibilità all’allenatore di lavorare per più di due anni, i risultati si raccolgono. Gasperini e il Genoa hanno programmato bene, ora ottengono i successi chemeritano». Arrigo Sacchi al Secolo XIX: «Finora il Genoa è la squadra che più ha impressionato, capofila di una rivoluzione dal medio basso, insieme a Siena, Atalanta, Cagliari, Palermo: pensano a giocare bene perché ciò porta risultati, non s’affidano solo all’estro del singolo ma seguono un copione interessante».

Genoa si riposa, Thiago Motta no. Mentre la squadra si gode il giorno di festa, il campione brasiliano che ha deciso la sfida diReggio Calabria si presenta a Pegli. Un ora e mezza di palestra, poi due ore di terapie per la caviglia dolorante. Sabato sera a Genoa-Juventus Thiago ci sarà, potete scommetterci. «Sono sempre stato un buon professionista, ma dopo i due anni di incubo che ho passato sono cambiato. Quando sopporti tanto dolore le cose in testa diventano più chiare. Eppoi qui senti un coinvolgimento speciale: se io faccio tardi si ferma il fisioterapista e se lo fa lui resta pure ilmagazziniere e così via. Ilmio sforzo diventa lo sforzo di tutti». Una canzone brasiliana dice: la tristezzanon hafine, la felicità sì. Lei sembra deciso a cogliere l’attimo. «Ed è vero, voglio sfruttare al massimo questo momento. Siamo quarti, in lotta per la Champions, chissà quando ricapiterà. Dobbiamo godercela fino in fondo». Un proverbio della sua terra recita: meglio piangere su una Mercedes che ridere alla fermata dell’autobus. Lei ride sull’autobus che corre come una Mercedes. «Questo Genoa è una squadra diversa da tutte. Le altre esaltano le individualità, ci sono tre uomini che pensano solo ad attaccare, quattro che difendono e basta.Noi facciamo tutto insieme, attacchiamo e difendiamo. Nessuno gioca per se stesso, per mettersi in evidenza. Per questo il nostro è il gioco più bello». E la gente corre ad acclamarvi all’aeroporto. Domenica sera tra i tifosi c’era anche il presidente Preziosi. «Non so se c’è un altro posto dove il calcio viene vissuto con questa passione. E’ uno stimolo in più. In Brasile si dice che calcio e carnevale riescano a cancellare i problemi. Ecco, in questo momento di crisi è bello regalare un sorriso». Arrivaste quarti regalereste un sogno. «Possiamo farlo, ma non perché lo dice la classifica, perché lo dice il gioco. Non mi sono mai divertito tanto a giocare come in questo Genoa». Meglio che al Barcellona? «Io mi trovo meglio. Per il livello di gioco, per la città, per l’entusiasmo che c’è e perché mi sento finalmente libero. Gasperini studia i giocatori e li spinge a sfruttare al meglio le loro caratteristiche. Lo ha fatto anche conme. Io avevo giocato in questa posizione solo a inizio carriera, poi hanno iniziato a farmi arretrare, a spostarmi sulla fascia o in difesa. Gasperini pretende tanto, ma, assolto il colpito, posso divertirmi ». Esalta Genova,marischia di lasciarla. Tutti la vogliono: Milan, Inter, Bayern. «Non ci voglio nemmeno pensare, perderei concentrazione. Non voglio sentir discorsi sul mercato e sulla nazionale. Qui si deve vivere il presente, pensando ad una partita alla volta, perché un altro errore tremendo sarebbe quello di iniziare a fare calcoli guardando il calendario. Dobbiamo andare a 200 all’ora, sempre». Via con la Juventus.Con i bianconeri lei ha conosciuto la prima sconfitta in Italia. «La più dura. Eravamo convinti di fare una grande partita, invece, non abbiamo fatto il nostro gioco e uscire dal campo senza aver dato il massimo fa male.Ora pensiamo a giocare bene, sapendo che contro una grande squadra come la Juventus si può perderema soprattutto che così noi possiamo vincere». -Gazzetta dello Sport-

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Ti aggiungo ai miei blog amici. Buona giornata

MMMM BELLO TT ROSSO,MANCA UNA PUNTA DI GIALLO (AHAHAHAHA) EBBRVO EZIUCCIO COMPLIMENTI :-) ANCHE QUI 10 E LODE MHO NUN TE MONTA LA TESTA EHEHEH

Suona la carica il presidente Preziosi. La sconfitta con l’Inter, la prima subita in casa nell’arco della stagione, ha lasciato segni ed ammaccature? Ci pensa il presidente a ribadire, forte e chiaro, le linee guida e rimettere il Grifone in carreggiata. “Capisco l’amarezza di Gasperini e dei giocatori, ma li esorto ad andare avanti con serenità e convinzione. Stanno disputando un campionato eccezionale, non dimentichiamoci che eravamo partiti con l’obiettivo di stare nella parte sinistra della classifica. Tutto quello che verrà in più, sarà tanto di guadagnato. Possiamo giocare senza cumulo di pressioni, determinati e convinti a dare il massimo in questo finale appassionante. E’ un campionato bellissimo, dove a turno ogni squadra affronta delle difficoltà, previste e non, ma il nostro è stato tra i cammini più regolari. Occorrerà anche un pizzico di fortuna, oltre alla consueta determinazione. Le prossime cinque partite? Saranno un banco di prova importante, per restare in alto e coltivare certe ambizioni. Noi ci siamo e stiamo bene, nonostante le assenze. Non cerchiamo alibi, tuttavia, come la questione arbitrale. Non lo abbiamo mai fatto, non inizieremo ora”.

Un calcio nei palloni a chi non ha capito che la squadra dell’anno non è il Napoli, ma il Genoa, il superbo Genoa del superbo Milito, esemplare di centravanti unico al mondo. [Francesco Facchini]

e’ domenica mattina e mio fratello :”vorrei che il chievo attaccasse sempre e sbagliasse un bel po di gol poi noi in contropiede glielo facciamo IL GOL! che io c’ero a mantova in mantova-genoa e quel DI_CARLO mi sta qua”. IO PENSO che in questi 2anni chi ci ha voluto veramente male abbia ricevuto quanto ci ha dato. E tutto questo senza andar cercar rivincite. Ma il Fato lo sa, e li ha colpiti. NON POTEVA NON COLPIRE anche Di Carlo. GRAZIEEEE GENOAAA !!! AUGURI A TUTTI !!