La vita da genoana

Il GENOA una fede che ti fa impazzire

 

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Post N° 360

Post n°360 pubblicato il 23 Novembre 2008 da genoai
Foto di genoai

Vi mostro quello che ho scritto a Sky in data 13 Novembre 2008:

Volevo solo capire una cosa: avete creato un canale solo di notizie sportive e naturalmente, come in tutte le altre emittenti, parlate solo di Inter, Milan, Juventus, Roma .... domanda esistono altre squadre ??? Molto probabilmente si. Il GENOA e' la prima squadra al mondo di calcio e scusate se e' poco siamo in TANTI. Giochiamo fuori casa ed ho preso il pacchetto per vedere le trasferte .... ma naturalmente la Vostra telecronaca fa bene solo la Juventus .... commentatori di parte ??? Forse un po' troppo .... Solo per una questione di correttezza verso chi vi paga tutti i mesi dei soldi, per vedere veramente dei programmi veramenti belli e per questo vi faccio i complimenti, ma per il calcio Vi chiedo l'attenzione che meritano anche ad altre societa' di calcio e soprattutto il rispetto ai TIFOSI che sono sparsi ovunque e Vi pagano per vedere e sentire parlare della propria squadra del cuore. Tanto queste parole saranno scritte in modo vano ma pero' io ve le mando !!!

Ed ecco magicamente la risposta di Sky in data 15 Novembre 2008:

Gentile Cliente,

abbiamo ricevuto l’e-mail dalla quale apprendiamo di quanto ritenga inadeguato il contenuto di alcune programmazioni sportive.

A tal riguardo le comunichiamo che la sua segnalazione è stata inoltrata all’area competente e ringraziandola per la collaborazione, la informiamo che l’opinione dei nostri clienti rappresenta per noi un contributo prezioso per migliorare la qualità dei nostri servizi.

Un cordiale saluto,

Servizio Clienti SKY

 
 
 

Post N° 359

Post n°359 pubblicato il 23 Novembre 2008 da genoai
Foto di genoai

Ecco qui sono tornata a parlare di quello che in questo periodo è stata la gioia della mia vita. Il Genoa continua a macinare gioco e guadagnare punti, è in una posizione in classifica che deve essere sempre e comunque onorata da tutti. Non solo da parte nostra ma veramente da chiunque osa parlare e mettersi in bocca il nome del GENOA CFC.

L'allenatore secondo me è l'arteficie di tutto quello che il Genoa sta facendo in questo momento. Nelle sue parole si vede una persona che dice quello che pensa schietto e sincero e soprattutto umile; non si prende il merito di tutto quello che sta succeddendo ma da i suoi meriti ad ogniuno. "La Lazio è una signora squadra e il suo attacco non ha niente da invidiare alle varie Milan, Inter e Juventus. Zarate? Un valore aggiunto, un giocatore dal talento straordinario. E' una partita importante, vogliamo ottenere un buon risultato". Mister Gasperini analizza con cura la partita contro i biancocelesti: "Un test importante, servirà grande concentrazione. La Lazio può contare su movimenti collaudati, su giocatori come Rocchi bravi a non dare punti di riferimento". L'attenzione si sposta poi sulle parole espresse ieri dal presidente Preziosi nei suoi confronti: "Ringrazio il presidente e gli altri rappresentanti della società per le splendide parole di ieri. Se siamo arrivati a questi risultati il merito è di tutti, i risultati sono lo specchio del lavoro fatto finora. La crescita, che è continua, va condivisa all'interno della società. Il presidente non mi sembra intenzionato a fermarsi qui, ha voglia di investire ancora e da parte mia posso dirvi che continuerò a lavorare con la massima dedizione. Credo nel progetto".

La sorpresa è un difensore che molto probabilmente tutti pensavamo ormai vecchio, ma che secondo me sta dando una grandissima mano ai giovani perchè può aiutarli a crescere non solo nella tecnica ma anche nella testa, che è veramente una parte importante quando si scende in campo, soprattutto contro le grandi squadre. C’è molto di Matteo Ferrari nella serenità con cui aspetta l’evento legato alla nascita del primo figlio. Da uomo maturo, un’attesa tranquilla, anche se il conto alla rovescia è agli sgoccioli. Da professionista qual è, pure in questi giorni così particolari, non trascura alcun dettaglio in vista della gara con la Lazio. “Mi aspetto forse una gara ancora più difficile che a Torino. Non siamo stati il solito Genoa, nel finale abbiamo mollato e questo non deve succedere. Troveremo una Lazio motivata dopo la sconfitta nel derby e con un potenziale offensivo di prim’ordine. Mantenere questa posizione è il nostro obiettivo di fondo. Di Roma conservo un ottimo ricordo, questa per me non sarà una gara particolare. Dopo tre mesi a Genova confermo di essere contento della scelta effettuata. Ho trovato una società ben organizzata e un gruppo molto unito”.

Un'altro uomo che mi sembra, veramente rinato dal ritorno a casa del Principe è Beppe Sculli. Bisogna togliersi il cappello e dagli il merito di quello che sta facendo in questo campionato. Si trova a meraviglie con Diego, è raggiante di felicità e spero davvero che possa continuare in questa maniera. Corre, fa assist, sembra un ragazzino di 20 anni ed invece i suoi anni c'è li ha !!! Ma poco importa l'importante che onora la maglia che indossa ed aiuta tutti i reparti. E' il secondo marcatore del Genoa, corre per cinque, lo paragonano a Rooney ma lui sorride, sogna l'azzurro ed è dispensatore di buon umore nello spogliatoio: "Mamma mia quanto sto bene a Genova ... ". Entra in sede ed è una festa. Tutto questo è Beppe Sculli, lui si sente a casa: "Con la società e la piazza ormai ho stabilito un rapporto speciale, hanno creduto in me in momenti difficili della mia carriera". E poi quest'anno con tutti questi gol stai faccendo impazzire anche i vecchi brontoloni: "Voglio battere il mio record di 8 gol realizzati in A con il Modena, posso farcela ". E a te del Genoa che cosa fa impazzire? "Tutto! E non è la solita risposta da calciatore medio ... quando dico tutto è tutto. I tifosi, il gruppo che è molto affiatato, la società". Con la Lazio come la vedi? "Servirà il miglior Genoa. Loro vengono dalla cocente sconfitta nel derby, avranno una voglia matta di riscattarsi. Sicuramente noi faremo la nostra partita, margine d'errore zero e concentrazione alle stelle".

Quindi ragazzi, concentriamoci stiamo attenti e continuiamo a spingere il GRIFONE in alto e soprattutto a fare un tifo da fare invidia a tutte le tifoserie di Italia.

DOMANI FORZA GENOA !!!!!

 
 
 

Post N° 358

Post n°358 pubblicato il 06 Novembre 2008 da genoai
Foto di genoai

CIAO GIANLUCA .... CIAO PROFESSORE

Questa sera sono rientrata a casa ed accendendo la televisione ho visto il ricordo di due grandissime persone. Sei anni fa viaggiava verso il cielo il nostro amato capitano e tre anni fa il professore !!!

Ho rivisto quelle immagini della passeggiata sotto la gradinata ... piangevo come una bambina piccola mamma mia quante emozioni tutte assieme. Ora ecco le immagini del Professore ... ma penso che anche questa volta è un'altra persona che ci sta guidando dall'alto .... ecco le immagini .... aveva detto "MORIRO' PARLANDO DEL GENOA" ed ecco è successo !!!!

Possiamo solo ricordarli entrambi e continuare a pensare a loro è molto poco ma penso che loro sono la su da qualche parte e sicuramente insieme stanno guidando e soprattutto sospirando anche loro per le magiche partite che il Grifone ci sta facendo vivere !!!!!!

FORZA GENOA !!!!!

 
 
 

Post N° 357

Post n°357 pubblicato il 06 Novembre 2008 da genoai
Foto di genoai

GENOVA – Capelli al vento, pugno al cielo e un orgoglio come solo il Genoa. A sei anni dalla sua scomparsa, il tempo non stinge il ricordo del Grande Capitano. Immagini di un uomo, e di un giocatore, che la tifoseria ha scolpite grandi così. Simbolo della genoanità, e della capacità di interpretare i sentimenti di un popolo. Nella buona, come nella cattiva sorte. Persino nella festa organizzata quella sera, per lui, allo stadio di Marassi. Oggi i tifosi del Grifone lo ricordano, ognuno a modo suo. La maglia numero 6 non avrà altri padroni. A meno che non tocchi un giorno ad Andrea oggi alla Primavera. Il suo nome è un fiore, cresciuto nel campo della solidarietà.

 
 
 

UN OTTIMO GENOA SFIORA LA VITTORIA A UDINE: 2-2

Post n°356 pubblicato il 03 Novembre 2008 da genoai
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UDINESE: Handanovic; Ferronetti, Coda, Domizzi, Lukovic; Inler, D’Agostino, Isla; Pepe, Floro Flores (13’ st. Quagliarella), Sanchez (25’ st. Di Natale) (a disposizione: Belardi, Felipe, M. Motta, Asamoah, Pasquale), All. Marino
GENOA: Rubinho; Potenza, Criscito (14’ st. Rossi), Ferrari, Bocchetti; Vanden Borre, Motta, Juric; Gasbarroni (25’ st. Biava), Milito, Jankovic (14’ st. Sculli) (a disposizione: Scarpi, Brivio, Roman, Mesto), All. Gasperini
Arbitro: Sig. Tagliavento di Terni
Assistenti: Sigg. Ayroldi e Lanciano
Quarto Ufficiale: Sig. Peruzzo
Reti: 3’ pt. D’Agostino (rig.), 18’ st. Milito (rig.), 21’ st. Sculli, 32’ st. Quagliarella.
Ammoniti: Criscito, Ferronetti, Potenza, D’Agostino.
Recupero: pt. 0’; st. 6’.

“Udine, Udine!”, scandisce il pubblico bianconero all’indirizzo dei propri beniamini. Non il nome della squadra ma quello della città. E l’urlo riecheggia in uno stadio che, guarda caso, si chiama “Friuli”. E’ stretto il legame tra L’Udinese e la propria terra. Stretto come quello che lega il Genoa a Genova. Così a trovarsi di fronte per la decima giornata di campionato sono prima di tutto due città. Città nelle quali l’albero “del calcio” sta regalando frutti dolcissimi. Primo posto ceduto momentaneamente all’Inter per l’Udinese, settima posizione per i rossoblù. E poi Marino contro Gasperini. Il primo conferma il reparto arretrato degli ultimi turni, non rinuncia al diffidato Isla a centrocampo e mette in avanti il trio Pepe-Floro Flores-Sanchez. Di Natale va in panchina. Il tecnico di Grugliasco schiera Bocchetti nelle retrovie al posto di Biava, Vanden Borre nel mezzo per Rossi, non al meglio, e Gasbarroni-Jankovic in appoggio a Milito. All’ultimo alza bandiera bianca Sokratis per problemi muscolari ed in campo, sulla destra, va Potenza, all’esordio in campionato. Nemmeno il tempo di osservare le squadre in campo e Criscito interviene fallosamente su Floro Flores in area: Tagliavento non ha dubbi ed assegna il rigore. D’Agostino dagli undici metri non fallisce: 1-0 per l’Udinese. Il Genoa risponde subito. Al 5’ Vanden Borre pesca Milito solo in area: stop e tiro a botta sicura su cui Handanovic respinge con il corpo. Al 12’ ancora Genoa: Juric crossa al centro, Motta incorna da attaccante vero. Ancora Handanovic si supera e devia in angolo. Al 16’ ci prova Vanden Borre da fuori area. Il tiro rasoterra del belga non impensierisce l’estremo difensore udinese. I bianconeri fanno sostanzialmente la partita che avrebbero voluto fin dalla vigilia: controllano bene e lanciano appena possibile i tre veloci attaccanti. E Pepe, Sanchez e Floro Flores si fanno trovare pronti ogni volta che capita l’occasione. Il Genoa però c’è. E con Gasbarroni e Milito tiene in apprensione il quartetto difensivo di Marino. Al 32’ proprio “Gasba” mette al centro dalla sinistra un pallone pericolosissimo, sul quale Handanovic libera con i pugni in tuffo. Lo stesso ex-parmense si fa ancora pericoloso due minuti più tardi, con una conclusione che esalta l’agilità di Handanovic. L’incontro ora sembra in mano al Grifone. La palla gira bene sulla trequarti bianconera, il pubblico di casa trattiene spesso il respiro. Al 43’ gran punizione di Milito: Handanovic vola fin quasi all’incrocio e salva i suoi. Un paio di giri di lancetta e Tagliavento manda tutti negli spogliatoi senza recupero. Udinese in vantaggio, ma grande prestazione per i rossoblù e risultato piuttosto bugiardo.
Alla ripresa del gioco non c’è più il sole a scaldare lo stadio Friuli. Non si “raffreddano”, però, i numerosi tifosi genoani giunti fin qui, che continuano ad incitare i propri uomini. Non ci sono novità nelle formazioni. Ferrari prova a tenere subito la difesa alta, la squadra rossoblù si accorcia ed il pressing guadagna in efficacia. La musica, poi, pare la stessa dei primi 45’, con il Grifone a comandare le “operazioni”. Al 8’ break dell’Udinese, con Inler che sale fino al limite dell’area rossoblù e spara di destro: palla sul fondo. Dalla parte opposta è Motta a concludere di poco a lato alla destra di Handanovic. Al 13’ Marino richiama Floro Flores e manda in campo Quagliarella. Gasperini risponde un minuto dopo con Rossi e Sculli per Criscito e Jankovic. Bocchetti si accentra allora in difesa, mentre lo stesso Rossi va a sinistra su Pepe. Al 17’ Vanden Borre rincorre in area bianconera una palla apparentemente persa e ruba il tempo a Lukovic, che lo sbilancia proprio sulla linea di fondo. Anche in questo caso, come nel primo tempo, Tagliavento non ha dubbi ed assegna il rigore. Dal dischetto Milito allunga la propria serie dagli undici metri e regala il pareggio al Grifone: 1-1 meritatissimo. E la festa rossoblù non è ancora finita. Al 21’ lancio per il Principe, che dal limite addomestica la palla di testa e serve indietro per Sculli. “Peppe” si avventa sulla sfera e fa partire un siluro di sinistro che si infila alle spalle di Handanovic: Genoa in vantaggio e risultato ribaltato in 3 minuti. Al 27’ risponde l’Udinese con D’Agostino, il cui rasoterra dal limite è bloccato a terra da Rubinho. Un minuto dopo ancora Sculli arriva a tu per tu con Handanovic che, da posizione decentrata, riesce a chiudere lo specchio della propria porta. Al 32’, però, l’Udinese trova il pari. Pepe crossa dalla destra e Quagliarella, all’altezza dell’area piccola, non perdona: 2-2. Ma non c’è tempo per rifiatare. Motta difende palla al limite dell’area udinese e mette in mezzo: Milito prende la mira e spara: Handanovic fa il miracolo con la mano aperta e respinge. Le squadre si allungano un po’, ma nessuna delle due compagini sembra accontentarsi del pareggio. Marco Rossi, intanto, passa a destra, con Biava che si piazza al centro della difesa accanto a Ferrari. Al 39’ Di Natale si avventa su una corta respinta del reparto arretrato rossoblù e conclude in porta: Rubinho ribatte come può. Lukovic, sul prosieguo dell’azione, conclude fuori da pochi passi. Al 46’ gran giocata di Vanden Borre che serve Sculli in area. La rovesciata volante dell’attaccante finisce alta sulla traversa. I sei minuti di recupero concessi da Tagliavento trascorrono con le squadre che ancora provano a superarsi. Solo al 96’ Sculli porta la palla verso la bandierina per far trascorrere gli ultimi secondi. Poi arriva il triplice fischio. Un grande Genoa mette in soggezione per lunghi tratti della gara l’Udinese e, alla fine, ottiene probabilmente meno di quanto ha seminato. Il punto, però, vale tanto oro quanto pesa.

 
 
 
 
 

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