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Creato da: gentechepensa il 08/07/2009
guardare in faccia la realtà senza mentire a se stessi

 

 

Bassolino, il mago dell'immondizia, è pronto a rilanciarsi nel partito del Sud. Ecco il vero rifiuto non biodegradabile!!!!

Post n°8 pubblicato il 20 Luglio 2009 da gentechepensa
 
Foto di gentechepensa

Dopo aver magistralmente diretto il capolavoro della crisi dell'immondizia napoletana, di cui tutti noi italiani siamo orgogliosi, con Napoli eletta a capitale mondiale del terzo mondo per mesi, il grande Bassolino vuole riciclarsi nel nascente partito del Sud. Evidentemente Bassolino è un VERO RIFIUTO NON BIODEGRADABILE. Napoli riuscirà a liberarsene o questa sciagura-uomo è qualcosa di non eliminabile, come una scoria radioattiva?

Nel suo ruolo di sindaco di Napoli, di presidente della regione Campania, e infine - ovviamente - di commissario speciale ai Rifiuti... il bravo Bassolino ha impiegato alcuni anni per preparare il suo capolavoro. Quando finalmente ci è riuscito, Napoli è tornata al centro delle cronache mondiali, come forse non capitava dai tempi di Maradona. Le sue strade invase da colline e montagne di cumuli di immondizia hanno fatto il giro del mondo. Il fumo dei fuochi di queste montagnole hanno preso il posto del fumo minaccioso e calmo del suo Vesuvio. Viva Napoli, viva l'Italia, grazie Bassolino.

Bene. Quest'uomo-sciagura, per varie volte benedetto dagli elettori, capace di associare e dividere il suo potere con altre figure estremamente positive, come quella del sindaco Jervolino, è l'autore principale, la firma in calce, il vero papà di quella gigantesca schifezza (in senso sia letterale che politico!!!) che è stata la crisi dell'immondizia.

Orbene avere la paternità di un simile disastro dovrebbe essere bastevole. Dovrebbe eliminare per sempre un uomo politico dalla scena.

No. Eccolo tornare col vento in poppa. Il PD ha avuto la creanza di impedirgli di ricandidarsi al parlamento europeo (non come accaduto con altre belle personcine, come con Mastella, vedi articolo sul Clemente), ma Bassolino non molla di certo. Che problema c'è? Anzi, avrà pensato, i sondaggi vedono il Pd perdente nelle prossime elezioni regionali e forse anche comunali. Allora perchè salire in groppa al cavallo perdente. C'è o non c'è il partito del Sud? Per poter cavalcare il mai sopito desiderio di rivendicazione (di soldi, contributi e assistenzialismo, tre valori ancora ben condivisi in certe zone della nostra stupida Italia), e allora chi meglio di Bassolino per guidare questa nuova battaglia? (vedi articolo del Giornale sulla sua intenzione)

Qual è l'obiettivo del Partito del Sud, diciamoci la verità... Autonomia? Sì, politica, ma di certo non finanziaria... Perchè il maestro è già stato Bassolino, in questo tipo di operazione vincente. Autonomia nel decidere, nel rubare, nel fare le cose malissimo. Indipendenza? No. Quando il danno è fatto (come nel caso dell'immondizia) ecco il governo centrale a risolvere la patata bollente e a pagare le fatture dello smaltimento avvenuto in Lombardia o in Germania. Oppure a pagare gli stipendi dei militari che sono intervenuti a difendere i siti di stoccaggio o deposito in loco e a rimuovere con le ruspe le montagne.

Bene così. Si accorgeranno stavolta i napoletani di chi è Bassolino? O forse, peggio ancora, lo sanno benissimo e lo voteranno (così come già hanno fatto troppe volte) proprio per questo???

 


 
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Mastella si lamenta dello stipendio da europarlamentare... l!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! scandaloso... eppure non fa scandalo.

Post n°7 pubblicato il 17 Luglio 2009 da gentechepensa
 
Foto di gentechepensa


Mentre Clemente Mastella scopre con orrore di dover presentare le ricevute delle spese e di non aver diritto a un rimborso forfettario sul quale poter contare, il governo vuole tagliare i benefit dei viaggi gratis ai vecchi parlamentari non più eletti. E questi, senza alcuna vergona e rispetto per la decenza, si ribellano. La cosa incredibile è che queste inqualificabili rivendicazioni non trovano la giusta indignazione dell'Italia intera.

Il povero Clemente Mastella (vedi articolo della repubblica) ha fatto un paio di conti... Che lo stipendio dei parlamentari europei fosse stato parificato per tutti (e quindi abbassato per gli italiani che prendevano più di tutti, ovviamente!!!) il caro Mastella lo sapeva benissimo, era cosa nota.

Ma che gli chiedano conto delle spese di aereo, macchina e addirittura pretendano le ricevute per dimostrarlo... No, questo il poverino non se l'aspettava.

Ma come... lui ha fatto cadere un governo e in cambio di tutto questo ha solamente 6.000 euro netti e qualche decina di migliaia di euro da spendere in segreteria (cioè soldi da distribuire ai suoi amici)...

Chi l'ha votato Mastella?

Chi l'ha candidato alle elezioni europee per tornargli il favore di aver sbattuto in terra il governo Prodi?

Queste persone non vanno perdonate. E' incredibile la facilità con cui la gente si abitui a certe cose, considerandole normali. Che anche molti altri politici ragionino in questo modo è chiarissimo e sarebbe ridicolo negarlo, però evidentemente non ci si indigna abbastanza.

Infatti, dopo una così scandalosa esternazione, Mastella verrà perdonato e probabilmente eletto ancora.

Oppure possibile che non ci si indigni di fronte alla coalizione dei vecchi 307 ex senatori che si stanno opponendo all'intenzione del governo di togliere i privilegi (viaggi gratuiti, autostrade gratis...) a chi non abbia partecipato alle due ultime legislature?

Riunitisi come "Associazione deglie ex-parlamentari" e presieduti da Franco Coccia, non si accontentano della pensione che gli spetta di diritto (!!!!!!!!!), ma protestano per non poter più viaggiare gratis sulle autostrade. (vedi articolo repubblica). Come si può qualificare persone simili?

La cosa peggiore è che questi pensionati d'oro passeggiano per l'Italia a nostre spese, riveriti e salutati con deferenza: "buonasera onorevole", "buonasera senatore" ad ogni passo. Possibile che l'indignazione degli italiani sia così annacquata da poter consentire a questi disgraziati di fare e dire qualsiasi cosa e di non di vergognarsi di nulla in nessun caso?????

 

 
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Le ronde sì, le ronde no... ma chissenefrega!!!!

Post n°6 pubblicato il 16 Luglio 2009 da gentechepensa
 
Foto di gentechepensa

 

La Lega ha voluto a tutti i costi inserire nel Decreto Sicurezza la regolamentazione delle ronde, i sindacati di polizia protestano come se le ronde rubassero loro il lavoro, Napolitano ha inviato una lettera alla maggioranza affinchè "rifletta sulla ronde". Ma perchè? qualcosa impediva in precedenza a gruppi di liberi cittadini di passeggiare di notte per le strade? Si crede che ci siano tante persone disposte a passare le notti d'inverno a pattugliare le zone degradate? Come sempre grandi polemiche per nulla.

 

Napolitano ha promulgato oggi la legge sulla sicurezza, ma ha scritto una lettera al governo per proporre un'ulteriore riflessione sui temi della clandestinità e sulle ronde. (leggi articolo su yahoo notizie)

Le ronde?? Le polemiche sulle ronde si sono sprecate senza che nessuno si sia reso conto di parlare del nulla. Capita spesso di perdersi nel nulla. Si buttano via ore, mesi, anni, si bruciano migliaia di pagine di giornale, si sprecano puntante su puntate di talk show, e soprattutto si fanno leggi e castelli di burocrazia sul nulla. Avrà mai fine questa incapacità di capire il cuore delle questioni e di tralasciare il superfluo?

Ok, adesso le ronde sono ufficiali. Ma già prima esistevano varie associazioni di cittadini che a gruppetti pattugliavano le stazioni ferroviarie di alcune città!! Sì, perchè nulla ha mai vietato a due , tre o quattro ragazzi di indossare una maglietta rossa e camminare con gli occhi aperti. Ebbene cosa porterà questa legge di nuovo?

Nulla, se non una formale definizione totalmente superflua.

Ma soprattutto. Gioverà alla sicurezza? L'iniziativa delle ronde nasce sull'onda mediatica e popolare degli stupri nei parchi. Ora, che i parchi di notte siano poco pattugliati e insicuri è evidente. Quindi, se davvero gruppetti di volenterosi ci camminassero durante le ore notturne, questo migliorerebbe la sicurezza (percepita e reale). Ma la legge cosa porta? Davvero qualcuno crede che a decine di migliaia (perchè questi sarebbero i numeri necessari) si presteranno a passare le notti a perlustrare in lungo e in largo i deserti delle periferie, specie d'inverno, con la nebbia e il gelo? Magari un bel lunedì notte di dicembre?

Con realismo: tutto questo non accadrà. Le associazioni di volontari che già sono operative continueranno a farlo. Qualche nuova adesione, sullo slancio dell'entusiasmo della legge e per reazione a qualche fatto di cronaca nera verrà senz'altro raccolta, ma non durerà molto. Più di qualche aspirante sceriffo si offrirà, ma dopo aver trascorso una, due o dieci notti senza incontrare nessuno, senza impedire alcuno stupro, senza contribuire a nessun arresto... tornerà a fare quello che faceva prima: dormire, bere birra o guardare la tv. Come fanno gli altri ogni notte. Perchè - non va dimenticato - pattugliare è noioso, molto noioso. Si tratta di ore e ore senza far nulla, combattendo col sonno e col freddo.

E tante polemiche si saranno sprecate per nulla, senza nemmeno sfiorare le questioni fondamentali e le riforme strutturali che andrebbero fatte e che non si fanno.

La Lega è il partito che più di ogni altro rappresenta l'esigenza di sicurezza. Purtroppo per la sicurezza di tutti, la Lega è disposta a fare la guerra in parlamento per ufficializzare le ronde, o per mandare i militari a far bella (e costosissima) mostra di sè per le strade; e questo le basta, perchè si potrà vantare di aver ridato sicurezza alle città.

Non sarà vero, ma qualcuno ci crederà.

 


 
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Mentre il G8 è andato liscio come la seta, il mondo si è inondato di sangue... nel silenzio generale

Post n°5 pubblicato il 14 Luglio 2009 da gentechepensa
 
Foto di gentechepensa


Un bel capolavoro mediatico il G8 abbruzzese: gli uomini più potenti del mondo intorno a un tavolo a parlare del futuro, le loro mogli a visitare i luoghi del terremoto. Nessun problema di ordine pubblico. Intanto in Cina e in Iran il sangue scorre con gran naturalezza e i media se ne fregano totalmente.

Non è che si possa pretendere che Berlusoni o Obama attacchino frontalmente le autorità cinesi, bisogna essere realistici. La Cina non è la Serbia (tanto per fare un esempio non casuale) e non si può prendere veramente di petto.

Credo però sia veramente squallido che durante il G8, che è appunto una riunione in cui concentrarsi sul mondo, fatti gravissimi che avvengono nel mondo vengano fatti passare in secondo (o meglio terzo o quarto) dalla nostra stampa.

Qualche attenzione si era concentrata, a dire il vero, sulle manifestazioni iraniane, sulla morte in piazza e sui successivi arresti. Questo prima che iniziasse il G8, poi il buio. La riunione abbruzzese ha catalizzato i riflettori e tutto il resto è stato relegato in quinta pagina o peggio.

In Cina si parla di migliaia di morti. Sono eventi di una notevole gravità e che vanno rimarcati dalla stampa e portati alla conoscenza dell'opinione pubblica internazionale. Gli uiguri non possono certo difendersi da soli dal regime cinese e nemmeno possono sperare che altri si mettano in guerra al loro fianco, come successo quando non era in gioco una potenza del livello cinese. In situazioni come queste, e soprattutto coi mezzi mediatici a disposizione oggi, la loro salvezza può essere la diffusione capillare di quello che sta succedendo in tutto il mondo e l'indignazione dell'opinione pubblica.

Persino un regime forte e antidemocratico come quello cinese deve tener conto dell'opinione pubblica internazionale, anche e soprattutto perchè questa influisce (nonostante tutti i tentativi di impedire che ciò accada) sull'opinione pubblica interna, del cui appoggio ha - almeno in parte - bisogno.

La superficiale naturalezza con cui invece i media hanno trattato il caso è stata come minimo deludente.

Mille foto e servizi sui sorridenti "otto" e relative consorti, poco più di una mezza foto sui non si sa quanti morti dello Xinjiang.

 

(a causa appunto della mancanza di materiale sugli eventi dello Xinjiang, ho messo come foto di richiamo un'immagine tratta dalla voce wikipedia sugli Uiguri: una sorridente ragazza di questa etnia... magari non c'entra molto!)

 

 
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Beppe Grillo sfida le regole della "non" democrazia e si candida alle primarie del Pd. Ce la potrà fare????

Post n°4 pubblicato il 13 Luglio 2009 da gentechepensa
 
Foto di gentechepensa

Ieri sera Beppe Grillo ha annunciato dal suo blog l'intenzione a candidarsi alle primarie del Pd. Ma i dirigenti del partito, in passato criticati da Grillo, potrebbero opporsi. A Beppe Grillo, nonostante il suo gran seguito popolare, potrebbe essere impedito di candidarsi. E' questa una democrazia o una partitocrazia?

 

Beppe Grillo ha assicurato che la sua candidatura non è una trovata pubblicitaria, ma un tentativo concreto. Del resto è alla guida di un movimento d'opinione importante, con un seguito di varie migliaia (centinaia di migliaia!) di persone. In Italia però i partiti sono assolutamente liberi di regolamentarsi a loro piacere, quindi anche di darsi - come in effetti fanno - delle regole che non consentano invasioni esterne non gradite. In questo modo, ad una persona non gradita può essere precluso l'accesso alla politica, a meno che non fondi da zero un proprio partito. Il che, con gli sbarramenti e i premi di maggioranza, è comunque un'impresa molto difficile, ma - al di là della difficoltà - spesso inopportuna.

In questo caso è facile identificare nell'elettore scontento del Partito Democratico un potenziale sostenitore di Beppe Grillo. Perciò è abbastanza logico che l'ex comico genovese non voglia creare un partito proprio, ma trovare semplicemente il suo spazio all'interno del più grande movimento politico della sinistra italiana.

Uno dei principi della democrazia è il diritto di ognuno alla vita politica attiva, ma Beppe Grillo potrà esercitare questo elementare diritto?

Le regole del Pd per candidarsi alle primarie prevede che gli aspiranti siano sostenuti da un certo numero di iscritti appartenenti ad almeno cinque diverse circoscrizioni. Regole abbastanza logiche che evitano un numero eccessivo e inutile di candidati.

Esiste però un requisito preliminare. Ovvero l'essere iscritti al partito. E l'iscrizione ad un partito non è libera... Va approvata. Quindi può essere negata.

In conclusione: in un sistema che si muove verso il bipartitismo, non essere graditi ai due grandi partiti, significa avere negato l'accesso alla politica. Questo è esattamente ciò che si definisce partitocrazia. Che non coincide, se non in parte, con la democrazia.


 
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ESSERE MODERNOIDI

Il nostro è il pensiero modernoide.

Cosa vuol dire? Sul dizionario non lo troverete, però il concetto esiste e magari riusciremo anche a spiegarvelo...

Del resto, la scarsa presenza in natura del pensiero modernoide è proprio la causa della sua assenza dalle pagine dei dizionari e ciò non rende semplice il compito di spiegare cosa sia!

In sintesi è il saper pensare in modo incondizionato.

Con un esempio grossolano: è saper dire in modo imparziale se un fallo in area è da rigore o meno, a prescindere dalla squadra che si tifa. E' facile farlo se la partita è tra Sudafrica e Gabon... In politica, o nella vita di tutti i giorni è invece molto più difficile, perchè difficilmente siamo del tutto terzi al tema che si tratta.

Come dire: magari è giusto abbassarci lo stipendio se è troppo alto, ma difficilmente potremmo essere dalla parte del governo che ce lo abbassa.

Essere modernoidi è invece saper dire: "sì, me la sono presa in quel posto, mi hanno tolto lo stipendio, ma era giusto così, perchè prima prendevo troppo per quel che facevo". Questo, se davvero prima si prendeva troppo (altrimenti è solo una qualche forma di masochismo...), è un tipico discorso modernoide.

 

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