A R T E

Sfondi non una porta aperta, ma due, con me! Ho tentato quasi di tutto per riuscire ad allattare naturalmente mio figlio, sentendomi sbuffare "Ma chi te lo fa fare? Ci sono i biberon!" e quando dopo un paio di settimane ho rinunciato (non mi è salito il latte) mi sono sentita brontolare "Ma perché non hai provato anche così e cosà? Il latte materno è fondamentale!" Aaargh! Come fai, sbagli, c'é poco da fare, e allora tanto vale fare come si vuole! Per quanto mi riguarda, il latte artificiale ha salvato la vita di entrambi i miei due pargoli, visto che se fosse stato per me potevano morire di fame

dipende dai luoghi e dai contesti, con la mia figlia ho dovuto lottare per allattarla perchè in ospedale erano più comodi a darle il biberon e se non avessi insistito non me l'avrebbero fatta allattare (forse anche perchè il latte artificiale era molto caro e qualcuno ci guadagnava)

raccontai la mia esperienza piuttosto traumatica. A 6 ore dal parto subii una manovra da parte di due operatrici del nido per spremermi il colostro che mi ha causato danni permanenti ad un seno (oltre che un dolore indicibile, e un mese di postumi e cure). In tutto cio'mi era stato allontanato per patologie inesistenti, potevo vederlo solo per allattare, stile ora della mungitura. Ovviamente tra una cosa e l'altra la montata lattea arrivo dopo una settimana, e scarsa. A parte il dolore, subivo frasi come "non riesci nemmeno a nutrire tuo figlio" e anche ora che son passati 5 mesi continui pipponi e giudizi, seppur per un mese e mezzo allattai comunque. Un mese e mezzo di dolore e continue cure, per sentirmi dire ad esempio il giorno del vaccino "un mese e mezzo e'proprio nulla, non si puo'sentire." Per me non si puo'sentire di giudicare le scelte e il vissuto altrui senza conoscerlo.

I motivi che portano ad alimentare il neonato con latte artificiale possono essere diversi, non sempre il latte arriva,(nel mio caso non avevo latte)... a volte arriva ma in quantità non sufficiente, altre volte capita che i capezzoli siano introflessi o sanguinanti.... in alcuni casi invece si sceglie consapevolmente di non allattare al seno, decisione che spesso diventa occasione di critica da parte di parenti, amici e pediatri che instillano nella neo mamma un senso di colpa... se qualcosa va storto è perché sbagliano ad attaccare il bimbo al seno, non insistono abbastanza, non stimolano correttamente i capezzoli per favorire la montata lattea, non sopportano il dolore di ragadi sanguinanti.....

Credo che l'allattamento al seno abbia vantaggi come il legame che si instaura con la madre, il passaggio degli anticorpi al pupo (ma questo soltanto all'inizio!) e anche, perchè no, il lato economico ( il latte artificiale ha costi veramente assurdi, almeno qua in Italia.. Però non è necessariamente positivo, nel senso che la madre deve curare la propria alimentazione, i rischi di coliche aumentano per esempio se la mamma segue un certo tipo di alimentazione. Alcuni pediatri consigliano anche di tirare un po' di latte al mattino dopo la poppata e conservarlo per la sera, in modo da mescolarlo, in quanto, per una serie di motivi, il latte serale è meno nutriente.

Io credo, la non volontà di una madre ad allattare e questa scelta va rispettata, sfasando però il pregiudizio secondo il quale allattare al seno lo rovina, richiede più tempo rispetto all'impegno del biberon, comporta più problemi e che il latte artificiale è uguale a quello materno. Preparare un biberon richiede tempo e un neonato necessita ugualmente di attenzione e accudimento; inoltre il latte artificiale può essere allergizzante e non contiene anticopri necessari e il suo costo è elevato...

Quindi secondo me, una donna dovrebbe essere correttamente informata prima di scegliere se allattare al seno o artificialmente tenendo conto delle sue reali esigenze e di quelle neonatali e per questo rispettate, accolte e sostenute.

Premetto che ritengo che la scelta migliore tra latte materno o artificiale sia semplicemente quella che rende piu' serena e sicura ogni mamma, a prescindere dalla volonta' o dalla necessita' , e percio' ogni donna deve sentirsi libera di vivere al meglio questo delicatissimo momento, una forma di rispetto che finalmente si sta facendo strada (se non altro a paragone con la generazione dei nostri genitori). Tuttavia, dall'altra parte, ritengo che lo stesso rispetto debba essere riservato a quelle mamme che proseguono l'allattamento anche fino ai due o tre anni di vita del bambino, se non oltre, preferendo la via naturale a quella del ciuccio, ed hanno lo stesso sacrosanto diritto di sentirsi libere senza occhi spalancati che ti guardano e commenti quali "o cielo, ma ancora lo allatti?" come se cosi' facendo stessero minando la salute psichica di proprio figlio.

Latte artificiale? Neanche a dirlo,se penso a tutto quello che ci hanno spiegato sul latte materno durante il corso preparto, la protezione dalle infezioni, dallo sviluppo di allergie e non da ultimo la capacità di sviluppare il sistema immunitario....Ma soprattutto il legame che si crea con il tuo bambino, il pediatra non te lo racconta mai abbastanza....Certo però se un giorno il latte materno non basta più ovviamente sono costretta a darle il latte artificiale...

Non mi sognerei mai di giudicare male una donna che non vuole allattare o che chiede il cesareo perché terrorizzata dall’idea di un parto naturale o perché pensa che così soffrirà di meno. Allo stesso tempo non voglio essere considerata una pazza per aver scelto di allattare mia figlia finché lei ha deciso che non lo voleva più. C’è chi si tira il latte (io l’ho fatto) e chi non lo fa per non sentirsi troppo “mucca“. Sono scelte. Ogni mamma sceglie e decide in base a quello che ritiene sia meglio per il proprio bambino. Ma non siamo qui per giudicarle.Ma mi rendo conto che invece questo rispetto delle idee altrui è sempre più raro… Vivi e lascia vivere: è così difficile?

Non sopporto ad esempio quando il latte artificiale viene imposto senza nessuna ragione evidente, ma solo per questioni puramente economiche (non nostre…sia chiaro! ). Purtroppo con me ci han provato alle dimissioni dall’ospedale, ma sono andata avanti per la mia strada, ho allattato oltre i sei mesi...

Una mamma può decidere di ricorrere al latte artificiale per propria scelta oppure può doverlo fare per reale scarsa produzione di latte proprio, per l’esistenza di una controindicazione ad allattare al seno, o perché deve tornare al lavoro. In ogni caso non deve essere in alcun modo colpevolizzata..

Beh io ho allattato Carlotta oltre un anno... una scelta magnifica eh!