Cinquecento euro al mese per i giovani, agendo sulle pensioni di anzianità, per aiutarli così ad uscire di casa. È quanto ha proposto il ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, durante la puntata di «Domenica In» su Raiuno. «La verità - ha detto Brunetta, tornando sul tema del fenomeno dei 'bamboccionì - è che la coperta è piccola e quindi non ci sono risorse per tutti. Secondo me si deve agire sulle pensioni di anzianità, quelle che partono dai 55 anni di età. Facendo in questo modo si potrebbero trovare risorse che consentirebbero di dare ai giovani non 200 ma 500 euro al mese». Brunetta ha riconosciuto che «una proposta del genere scatenerebbe le proteste dei sindacati, che sono quelli che difendono i genitori», ma per il ministro si deve andare nella direzione di dare «meno ai genitori e più ai figli». Brunetta ha poi spiegato che su questa proposta «è d'accordo anche il ministro Tremonti». «L'Italia - ha detto Brunetta - è piena di giovani per bene, che rischiano e che vogliono la libertà. La colpa, se hanno la libertà tarpata, è nostra, dei loro genitori», ha aggiunto......Brunetta ... fermo co' le man ....
D'accordo anche Tremonti dopo l'invenzione della "social card" da' 1 euro al giorno, guardate questo video...
abbassiamo invece l'età pensionabile costringendo le aziende ad assumere i giovani man mano che la gente va in pensione.
Tagliamo invece gli alti stipendi e la pensione ai politici visto che prima di fare ciò fanno altro lavoro....
Tagliati la tua di pensione:quando ci arriverai ti auguro di prendere 500€ al mese e ti auguro di essere governato da una persona che la pensi come te adesso
Il problema vero è la differenza con l'Europa
Abbiamo gli stipendi più bassi d'Europa. E per arrivare ad averne uno decente ci vogliono anni di precariato, sfruttamento, lavori sottopagati, etc. Per giunta abbiamo una fiscalità tra le più alte a fronte di servizi in generale inefficienti. Se non si risolvono questi problemi di base tutto il resto è fumo negli occhi (da qualsiasi parte politica provengano le varie proposte).
Le risorse in Italia si possono trovare. Abbiamo un'evasione enorme che si può combattere se c'è la volontà politica di farlo. E poi ci sono gli scandalosi costi della casta politica (da quella nazionale a quella locale, privilegi, elevato numero di politici inutili).
Bisogna poi intervenire sui costi. Se una casa di modeste dimensioni a Roma costa non meno di 300.000 € nessuno potrà mai permettersela facendo mutui insostenibili per tutta la vita.
Credo che stiamo rasentando la follia: ma è mai possibile che non vi sia nessuno tra la classe politica italiana che abbia il coraggio di fare l'unica cosa possibile e cioè porre mano ad una riforma che cancelli nella politica e nella pubblica amministrazione gli sprechi, gli esuberi e i privilegi?
x Brunetta....Datti da fare tu e la banda bassotti a procurare lavoro e case a tutti i giovani che assediano i genitori e vedrai che l'elemosina la risparmi..... R.M.
le pensioni sono fondi " di proprieta' " dei lavoratori, che ne usufruiscono come salario differito alla fine del loro percorso anagrafico di attivita' in vita.....capito scandaloso Brunetta ??!! Di proprieta'....non a disposizione del primo scriteriato nominato da Lui (e sappiamo chi... : " l'imputato " per eccellenza !!)
Credo che i problemi siano altri in questo momento piuttosto che pensare a mettere i ragazzi fuori casa. Sarebbe meglio intervenire per dargli un lavoro dignitoso. Oppure questa è la strategia per ridurre drasticamente e definitivamente le pensioni e si cerca di farla passare pensando di confondere i padri promettendo un vantaggio ai figli? Forse sono altri i posti dove attingere..... evitiamo di fare l'elenco, il Ministro Brunetta conosce bene le differenze tra "ITALIANI" ed "italiani". Ministro non mi sembra una buona idea, perchè invece non si impegna per creare occupazione per i nostri figli? Le saremmo tutti infinitamente grati... Veronica
Non è solo una lotta interna alla coalizione di governo
C'è uno scontro interno al governo tra la linea Tremonti/lega e la linea spaleggiata da Confindustria. Il conflitto generazionale è una motivazione tanto nobile quanto ipocrita per dare l'assalto al welfare. L'iniziativa di Brunetta - che già all'epoca dell'elaborazione della Maroni ha dimostrato di essere una pedina di Confindustria - è gravissima perchè va ad incidere sui diritti acquisiti (all'epoca della Maroni aveva addirittura dichiarato di volere estendere in sistema contributivo retroattivamente a partire dal gennaio 1996 !!). Urta l'ipocrisia : le nuove generazioni non c'entrano niente. Se colpiscono le pensioni di adesso è per colpire più facilmente quelle
non sono d'accordo nemmeno sulla tassazione del TFR, per di più diversa per chi decide di lasciarlo in azienda piuttosto che convogliarlo nei fondi di categoria o privati..
Ma il ns. ministro Brunetta conosce l'entità delle pensioni in Italia??!!??!! c'è chi è costretto a sopravvivere con poco più di 500 euro al mese, dopo aver lavorato chissà quanto!!!! certo un comune mortale non va in pensione come un politico dopo 2 anni di legislatura, bensì forse dopo 40 anni di lavoro...e talvolta sono ancora pochi!!!!!!!!
Certe dichiarazioni non si possono veramente sentire...
certo, non si vive con 500 euro al mese.. ma non si deve vivere con 500 euro del governo, quelli sarebbero solo un aiuto. il resto dovrebbe arrivare dal lavoro! Perche' era questo lo scopo: mandarli fuori a lavorare e mantenersi, non vivere di aiuti governamentali. Certo che molti le sparano grosse ma non connettono il cervello. Secondo voi, un orfano non dovrebbe mai studiare, perché non ha un paparino che si spacchi la schiena per mantenerlo agli studi...
BRUNETTA RILANCIA.... "Sorrido perché questo è un paese di ipocriti». Così il ministro della p.a., Renato Brunetta, commenta le polemiche scatenate ieri dalla sua proposta di dare 500 euro al mese ai giovani per facilitare l'uscita da casa agendo sulle pensioni.... Franco
Che il sistema pensionistico dia troppo ai padri e poco ai figli questa
proprio non l'ho capita.
Credo che qui siamo al delirio..siamo sicuri che queste persone non ci porteranno tutti nel burrone?
A me sembra di sentir parlare dei matti e vi assicuro che questo non mi era mai successo prima...
Io ho seguito la trasmissione ed ho avuto la netta impressione che il ministro non fosse troppo a posto...
Ho pensato:o ci sta prendendo in giro....o ha problemi gravi...!
Io sono preoccupata per quanto sta accadendo...di certo non so che conseguenze possano avere certe affermazioni.
Però bisogna veramente capire che fine faremo se questa gente continuerà a governarci! Ciao da Marianna
E se semplicemente, come avviene in tutta europa, si facessero rispettare delle regole banalissime pure da noi?
1 - Gli stage si retribuiscono non si lavora per la gloria
2 - Se si assume a termine si introducano delle motivazioni da citare per legge che debbono essere reali o non di fantasia
3 - Si aboliscano le Agenzie Interinali che selezionano in modo vergognoso il personale e si ritorni all'Ufficio di Collocamento
4 - Si aboliscano i contratti truffa a progetto o a provvigioni
I giovani non si aiutano con le regalie di stato che disincentivano le attività lavorative, ma con iniziative mirate, razionali, congrue, sensate, concertate con chi se ne intende davvero. Portatelo in manicomio!....
si mette questo problema inesistente, le pensioni nelle famiglie "vanno" gia' ai giovani che non trovano lavoro.......forse vuole cosegnarli lui stesso o Tremonti a qualcuno comunque piu meritevoli in base a qualche classifica che loro politicanti sanno sempre stilare.
Tassiamo si i pensionati ma chi ha pensioni che superano i 3-4000 euro e eliminiamo la pensione di parlamentari dopo 5 anni (se non erro) di mandato.
Altrimenti diventerebbe una guerra tra poveri.
Ma prima di parlare non sarebbe meglio prima riflettere, visto che chi parla è un MINISTRO
Ritardare la possibilità di andare in pensione da parte degli anziani al fine di ottenere risorse da assegnare ai giovani che vogliono rendersi indipendenti? E poi…
I politici in primis dovrebbero dare degli esempi concreti auto riducendosi i loro introiti sia diretti che soprattutto indiretti....
Vuoi davvero aiutarci ad andare via di casa?
Parla con gli imprenditori e digli di darci contratti di lavoro dignitori (a tutti, non solo ai giovani)
Parla con i palazzinari e digli di darci case umane a prezzi umani!
Parla con chi vende i beni di prima necessita.
Parla con chi ci carica di libri che costano un occhio.
Non è molto difficile, come vedi.
O è meglio tenerci al guinzazio con la paghetta/elemosina che COMUNQUE non ci darebbe indipendenza e metterci contro nostri genitori? Valeria
Non mi piace Brunetta, però l'idea di partenza non è male e nasce dopo quella sentenza assurda della figlia mantenuta a 32 anni e passa.
Tutto quello che si vuole, ma io in anni in cui come adesso le case costavano un botto e il lavoro nero era l'unica forma di lavoro che si trovava sono andato a vivere da solo. Certo i miei mi hanno aiutato e sostenuto, ma sono uscito: pagavo l'affitto allora 300mila lire e ne guadagnavo come "compensato" (nero che più nero non si poteva) sulle ambulanze 500 mila, pagate in moneta e quando capitava in tempo che andva dal 30 al 15 del mese successivo, con le restanti 200 mila, facevo la spesa, pagavo luce, gas e telefono (fisso all'epoca non cera altro), tasse varie, benzina. La mia compagna, faceva traduzioni e qualche suplenza ai dopo scuola, in tutto portava a casa 150/200mila lire quando andava bene e pagavamo le tasse dell'università a lei e i libri si predevano usati o si leggevano in biblioteca. Il mio letto era un materasso che poggiava su dei bancali che avevamo ricoperto di moquette, l'armadio oggi lo chiamerebbero vitage, allora era solo vecchio. Certo i miei ci aiutavano perchè la fine del nmese non arrivava mai, però siamo andati. A ventanni eravamo fuori casa e ci industriavamo, il cinema una volta al mese e una volta mese cucina etnica perchè i cnesi constavano molto meno delle pizzerie italiane e mangiavi il doppio. Come me la maggiornaza della mia generazione è uscita di casa presto e non era ne ricca ne il periodo era d'oro, anzi, però si andava perchè l'obiettivo era "emanciparsi", noi nati nel boom economico, ma comunque figli di chi era scampato ad una guerra eravamo educati fin da piccoli e spronati ad essere autonomi, spronati ad emenciparci. Allora nel suo delirio Brunetta ha centrato il problema mandando però in vacca il discorso per la soluzione del menga che poi ha proposto per fare ciò, l'idea però di partenza non è sbagliata, bisogna concentrarsi sui giovani perchè si emancipino.
Chiedo a chiunque passi di qua di mantenere un tono basso, qui non si urla nè si offende nessuno. Ogni vostro pensiero è ben accetto, come ogni critica, ma sempre nel rispetto reciproco.