A R T E

Fischiò il vento sul treno che mi portò lontano, il sibilio dei binari sembrava un ruggito di leone. Con me portai i ricordi di una vita, compreso il profumo del carrubo, e i colori degli aranceti. Li reggevo con passione e gelosia perché erano le uniche cose che potei portare via, lasciai il fango e l'umiliazione, misi a tacere la mia camera che mantiene ancora in segreto i ricordi della mia adolescenza. Come in trincea non c'era spazio per l'emozione. Ma mi potei aggrappare solo al coraggio della mia giovinezza. Con fremito aspettavo l'alba per poter guardare in faccia, nel mentre mi allontano dall'amara terra mia. Dove i colori e i profumi non bastano più. Solo il tempo mi riportò lungo il passaggio di questo paesaggio, che attendeva con ansia il mio ritorno, per consumare ancora momenti lieti e gioiosi con l'amara terra mia.