Creato da marino.giannuzzo il 08/10/2009
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da NUOVI VERSI

Post n°29 pubblicato il 01 Giugno 2013 da marino.giannuzzo

 

Malinconia

 

 

Malinconia ti prende

se al ciglio della strada

ti fermi a rimembrar

dolcezze amare.

 

Spossato ormai dagli anni

tu riposi.

 

Scorrono su te

dal tarlo rosi

i ricordi vecchi,

ricordi della vita,

ritornano con te

gli amici ormai perduti

che più non torneranno.

 

Quando l’età

il coraggio impone

d’onorata resa

quando rinuncia

vuol dire avere audacia

ti fermi sulla pietra

seduto a rivangare

ogni momento

dell’età più bella.

 

Triste ritorna

anche la bellezza

triste ritorna

la bella giovinezza

ormai svanita

che non allieta più.

 

 

Marciapiede

 

Con movenze i glutei

van sul marciapiede.

Il corpo tuo lusinga

l’animo è assente.

 

Viene da lontano

necessita di pace

un altro sventurato.

Dall’infanzia corre

dietro fioca luce.

 

La corsa è parallela

all’isola felice,

con te che sei puttana

ma vergine nel cuore,

dello sventurato

che cerca un po’ d’amore.

 

Dal marciapiede nasce

resurrezione e vita

sul marciapiede nasce

il fiore dell’amore.


 

Marco

 

 

Novella vita giunge

a costruir la pace

o a fomentar la guerra

tra l’uomo ed il fratello

tra popoli diversi.

 

Vita novella giunge

a rimpiazzare i morti

vittime di guerra.

 

Marco è nuova stella

nel firmamento mio

nella notte nera,

è il nuovo sole

che illumina la via.

 

È piccolo indifeso

fa tanta tenerezza

ma è sprone forte

per altra vita intera.

 

I dolci affanni 

e le dure gioie

rivivere faranno

i giorni tristi e lieti

del passato.


 

Mario

 

Scomparve

giorno dopo giorno

senza rumore

senza dire addio.

 

Ora ritorna

nei ricordi miei

ora ritorna

a chiedere memoria

di passati giorni

di cronache facete

di tante panzanate.

 

Era gioioso Mario

era un fanfarone

e allietava il giorno.

 

Lo bloccò un infarto

nel mezzo della strada.

 

Era alla guida

d’un’auto malandata.

Si fece un po’ da parte

sul ciglio della strada

e sorridendo

mandò al cielo

l’ultimo respiro.

 

 

Mezzo metro

 

 

In solo mezzo metro

c’è tutta una vita.

 

In solo mezzo metro

lo spirito divino

trovi racchiuso

come in un bozzolo

di diafana farfalla.

 

Rosee le guance

brillan gli occhi suoi

Asia il suo nome

immensa più del mare.

 

Umile fiammella

di fuoco ardente e puro

umile fiammella

di viventi altri

rischiarerà il futuro.

 

Tra le mie mani

è tenero fuscello

piccola Asia

amore d’un poeta.



 
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da NUOVI VERSI

Post n°28 pubblicato il 01 Giugno 2013 da marino.giannuzzo

Idea

 

 

Era un’idea

gentile e originale.

 

Ormai svanita

più non tornerà

ad allietar progetti

con illusioni misti.

 

Idee novelle

altri progetti

ed illusioni altre

sopraggiungeranno.

 

Ma quell’idea

gentile e originale

ormai svanita

più non rivivrà.

Invito

 

Vieni in campagna.

 

Tu vedrai le stelle

quando di notte

tutto attorno tace.

 

Vieni a sentire

gracidar le rane

lungo i ruscelli

che vanno verso il mare.

 

Troverai la pace

troverai il riposo

ascolterai in silenzio

il timbro dei rumori.

 

Ma oltre tutto

troverai l’amore

per la natura verde

per il mondo intero.


Labbra

 

Melliflue e dolci

e tenere m’offristi

desiderate labbra.

 

Nettare succhiai

ad occhi chiusi.

 

Non avesti nome

fosti senza età

ma fosti la dolcezza

di un notturno sogno

senza tempo.




Libertà respinta

 

 

Trent’anni senza sconti

di carcere m’han dati:

sono ormai passati.

 

Ero innocente

avevo tanta voglia

di prendermi vendetta.

-Sono in libertà

- ho detto- finalmente!

 

Ma questa libertà

è opprimente,

la compagnia non ho

neppure di me stesso

tra l’indifferenza

in mezzo a tanta gente.

 

Voglio tornare

tra le mura amiche

che per trent’anni eterni

compagnia m’han dato,

dove  compagni

ebbi di sventura,

dove la pena

sinonimo è di morte.

 

Qui la vita mia

finita è da trent’anni,

solitario resto

misto tra lafolla.             

 

Ma tornerò,

sì, io tornerò

tra le muraantiche,                    

tra i compagni

della mia prigione,

dove la vita ha un senso

e forse una ragione.

Lina

 

Nacque di parto Lina

travagliato.

Negli anni crebbe

in stato d’innocenza.

 

La sua cordialità

creò malizia.

 

Adultera fu detta

dalla maldicenza:

aveva dato solo

confidenza.

 

Le dissero “ti amo”

e lei s’illuse

di lusingato amore

imperituro.

 

Un male corporale

la devasta

e nero tutto appare

il suo futuro.

 

I figli suoi compiange

eppur non maledice

la vita maledetta

che le han dato.

 

Giace sul letto

afflitta dagli affanni

giace sul letto

e soffoca i singhiozzi.





 
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da NUOVI VERSI

Post n°22 pubblicato il 29 Maggio 2013 da marino.giannuzzo

Pietà

 

Pietà,

pietà per l’uomo

dal viso sanguinante

nella rossastra polvere

tirato.

 

Pietà pel corpo esanime

che scettro più non ha

non più arroganza.

 

Morto è l’eroe

per i suoi seguaci

morto è il dittatore

per i suoi nemici.

 

Forse domani

resterà il ricordo

solo il ricordo

del nome evocativo

di chi fu Gheddafi.

 

Null’altro resta

del terrore antico:

ammasso informe

di carni dilaniate

da calci, pugni,

schiaffi, sputi e spari.

 

Or tace e giace

meteora svanita 

tra i nebulosi cieli

di terra martoriata.

 

Alcamo, 20.10.2011 ore 16,30.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Giornata uggiosa

 

 

Pioggia

radio

musica vocale

dal cielo nubi nere

cadono sciolte in mare

in gelido nevischio.

 

Scomparso è il sole

dietro il cielo nero.

 

È giornata uggiosa.

 

Serve acqua ai campi

dice il contadino.

 

Notizie dalla radio

cronaca tetra e nera

solo un accenno

di novella lieta.

 

Canzoni

insipide battute

reclame a pagamento,

come le puttane.

 

Di radio

pioggia

nevischio

cronaca sempre nera

la giornata è piena.

 

 

 

                                                                                                                           Alcamoc/da Gammara Molinello, 14/10/09 ore 15,45.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Giustizia

 

Zingara la giustizia

è zingara e puttana.

 

Del termine giustizia

piena la bocca han tutti

coloro che tradiscono,

coloro che compagna

l’hanno di notte a letto

a pagamento.

 

Tra le umane cose

giustizia è un bel concetto

per ingannare i popoli

illusi e desolati.

 

Amica dei furfanti

amicadei padroni                                                     

inculcata ai popoli

per innalzare troni.

 

 

Alcamo, 06.12.2011 ore 20,35

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Gratitudine

 

 

La gratitudine

è come una fanciulla

cortese e lusinghiera.

 

Se la stringi al seno

t’accalora.

 

Appaga i sensi tuoi

scioglie i tuoi rancori

rende più felici

i giorni tutti.

 

Polla d’affetto

è la gratitudine

d’amor sorella

se tu l’accarezzi.

 

 

Sfavillano gli occhi tuoi

per strada se l’incontri,

a un cenno di sorriso

nasce la gioia in petto.

 

Alcamo, c/da Gammara Molinello 26.03.09 ore 18,50

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

c/da Molinello8,50o

Grazie, Signore.

 

 

Grazie, Signore,

della giornata

piena di salute

che m’hai voluto dare,

nella giornata

che con nessuno

m’hai fatto litigare,

dell’arrosto

che sulla brace

rovente

non m’è venuto male,

del vino nero

che m’ha fatto vacillare,

della buona digestione

che m’hai fatto fare.

 

Grazie, Signore,

di queste ed altre cose

che non ho saputo dire.

 

Grazie, Signore.

 

                                                                                                       Alcamo c/da Gammara Molinello, 07/08/09 ore 23,55

 
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da NUOVI VERSI

Post n°21 pubblicato il 29 Maggio 2013 da marino.giannuzzo

Colomba

 

 

Come colomba

dispiegate l’ali

posa nel vento

che dal mare sale

alla montagna in cima

nel meriggio mite

dell’odoroso aprile

esser vorrei

chiusi gli occhi

andare all’infinito

inseguendo il sole

ad occidente.

 

Sopor di pace

lieve m’accarezza.

Serenità circonda

tutto l’esser mio.

 

Il mare miro

dispiegato intorno

dal balcone immenso

d’Alcamo marina

verso l’infinito.

 

Godo gli effluvi

salsi delle onde

che spumeggianti

salgono alla riva

inebriando il cuore.

 

 

Compagne

 

Ha trovato Linda

la compagna,

la bella Maddalena.

 

Insieme son partite

per un lungo viaggio

il viaggio della vita

come due amanti

dimentiche del mondo.

 

Più non torneranno

nei luoghi conosciuti

nei luoghi dell’infanzia

tra gente che disprezza

e invidia ha tanta.

 

Gente senza cuore

senza vita e amore

che odia tutto e tutti

che la morte attende

di non nati sogni.

 

Non torneranno

Linda e Maddalena.

Nuova casa il mondo

e fratelli tutti.

Corna

 

 

Vedove e sposate

sollazzano gioiose

sull’ali fantasiose

immense d’internet.

 

Viaggiano le corna

reali e virtuali

con desideri tanti

inappagati.

 

I siti d’internet

se visiti non visto

le corna prospicienti

tu vedrai.

 

Eva novella

tu vedrai adorata

dall’attempato Adamo

a debitadistanza.                                                                  

 

Più in là Melinda

infocata scorgi

che ha parole miste

di gioia e di tristezza.

 

Il corteggio piace

a nubili e sposate

a vedove gementi

ma pure a fidanzate.

 

L’attempato illuso

che forze più non ha

troverai ramingo

cercar chi l’accarezzi.

 

Per lui non c’è pietà.

 

Le corna tu vedrai

reali e virtuali

sull’ali fantasiose

viaggiare d’internet. 

Corona

 

 

Una corona

di fiori variopinti

dinanzi ad una chiesa

per un amico ho visto.

 

Per un amico

andato via per sempre.

 

Corona senza nome

abbandonata.

 

Corona per colui

che vita più non ha

affettuoso omaggio

d’un amico in vita

che vita non avrà.

Cuccagna

 

Alto è il palo e dritto

unto di grasso

con sapone misto

della cuccagna

in mezzo alla spianata.

 

La voglia è tanta

di giungere alla cima

per un prosciutto in più

di vino una bottiglia

e per gloria infinita.

 

Il tricolore in cima,

la conquista prima,

dei giovani la squadra

sulla vociante folla

nella grande piazza

ha espugnato.

 

Tripudio ha suscitato

e gran baccano.

 

Fuochi d’artificio

intronano nell’aria

mentre seduti

del palo in su la cima

quasi a consesso

bivaccano gli arditi.




 

Dietro i vetri

 

 

 

Dietro i vetri

della finestra antica

mira la madre

il figlio suo viandante

senza meta.

 

La morte propria

a lei non fa paura.

 

Andrà via in silenzio.

 

Ma se ne andrà con lei

anche la speranza

della filiale

felicità futura.

 

Dimenticare

 

 

Dimenticare tutto

per non piangere

per non dovere odiare

per potere amare

per non abbandonare.

 

Dimenticare tutto

per non maledire

il momento bello

in cui si è nati.

 

Dimenticare tutto

per poter gioire

quando spunta un fiore.

 

Dimenticare

i subìti torti

per vivere sereni.

 

Dimenticare il mondo

per poterlo abbracciare.

 

Dimenticare

le delusioni tutte

per nutrir speranze.

 

Dimenticare

tutti i giorni neri

per godere il sole.

 

Dimenticare il giorno

per goder la notte

e le lucenti stelle.

 

Dimenticar te stesso

per porgere una mano

ad ogni tuo fratello

quando chiede aiuto.

 

Egadi

 

 

Dalla bruma

le Egadi son sorte

nel mare d’occidente

siciliano.

 

Solo le cime

tu vedrai scolpite

sull’ali della nebbia

in ciel stagliate.

 

Sono le cime

che guidano i viandanti

quando in mare vanno.

 

Sono le cime

di tutti i pescatori

che desolati all’alba

tornano dal mare

con pesci pochi

nelle reti grandi.

 

Sono le cime

dei vecchi pirati

che solcando l’acque

in tempestoso mare

furono terrore

per tutti i naviganti.

 


Eternità

 

 

Dopo la vita

resterò con te

viandante

perché la mia materia

vagherà a te

eterna intorno.

 

Muterà forma

muterà sembianza

ma l’essenza mia

tra gli esseri viventi

sulla terra

immutata resta.

 

Mi vedrai mutato

in un  filo d’erba.

 

Mi vedrai mutato

in una fonte d’acqua

che dal monte scende

cristallina e pura

al verde piano.

 

Mi vedrai splendente

nei lucenti occhi

di vergine fanciulla.

 

Rivivrò eterno

mutando forma e stato

rivivrò eterno

sulla terra.

 

Figli

 

 

Le sembianze  vostre

figli ho nel cuore.

 

Voi non passerete

come l’eternità

non passa agli occhi miei.

 

Io me ne andrò ridendo

di questa vita insulsa

io me ne andrò gioioso

al cospetto dell’Eterno.

 

Ma rivivrò eterno

con voi tra i mortali.



Futilità

 

Uno ad uno crollano

desideri e sogni

di grandezza

imperitura e vana.

 

Ha dissolto il tempo

tutte le chimere

fumose ed invitanti

nella gioventù.

 

Delle sirene

ammaliatrici al canto

più non presto orecchio.

 

Anche i fantasmi

fuligginosi e neri

sono svaniti

non danno più spavento.







 
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VERSI NUOVI

Post n°20 pubblicato il 29 Maggio 2013 da marino.giannuzzo

 

A sera

 

 

A sera

quando tutto tace

e il buio intorno a me

sussurra: pace…

odo il latrar dei cani

e il mondo intorno a me

volteggia eterno.

 

Odo i silenzi

di color che furono

odo i lamenti

degli uomini saccenti.

 

Assordante un rombo

di guerra dentro il cuore

repentino scoppia.

 

Muto il silenzio

avvolge l’infinito

mare di buio

solcato dalla luna

lucente uguale e varia

nelle notti insonni

di vigili e dormienti.



Amicizia

 

Illusione antica è l’amicizia,

quasi tentato approccio

per fidanzamento.

 

T’innamori

  della ragazza

           che non s’accorge 

           dell’esistenza tua.

 

     Amerà un altro

                da sempre sconosciuto

       che la conoscerà

         come rompi cazzi

                    che amor per lei non ha.

 

Ricordiamo

i nostri vecchi amici

almeno quelli

ritenuti tali.

 

Riterremo altri,

con grandi nostre imprese,

a noi legati

da vividi ricordi.

 

Ma nulla noi sapremo

di amici sconosciuti

nulla noi sapremo

di chi per noi

vive notti insonni.

 

L’amicizia è questa:

illusione eterna

che il ricordo esista

in altri un po’ per noi.



Amore materno

 

 

Amore immenso

di perduta madre

fu lanciare il figlio

di mesi cinque

tra le braccia deboli

della senza nome

anziana e un po’ cadente

tra la folla immensa

e tumultuante.

 

Madre si negò

per salvare il figlio

dalla morte certa

anima dell’anima

stravolta dalla guerra.

 

Con rude mano

spinta tra il bestiame

fu d’un carro merci:

fu stuprata.

 

Tutti i soldati

furono nemici,

i più nemici

i suoi compatrioti.

 

All’alba fu trovata

morta dissanguata

vita perduta

da morte liberata.





Anniversario

 

Tratto di strada

lungo io percorsi

mano nella mano

sempre a te vicino.

 

Ti ressi e mi reggesti

in mezzo alla tempesta

felici noi gioimmo

dopo la bufera.

 

Fummo colombi

svolazzanti e paghi

liberi nel cielo,

nel ciel di primavera.

 



Bambina

 

Sul monitor

se appari all’improvviso

sul volto mio s’accende

gran letizia

che l’animo rallegra

e il cuore inonda.

 

Dimentico gli affanni

le inutili diatribe

dimentico il grigiore

dei giorni miei

trascorsi nella rabbia

vissuti nella nebbia

e nella noia.

 

M’appari luminosa

splendida bambina

virgulto di mia pianta

ormai ingiallita.




Bolero

 

 

Bolero

musica sognata

tra le dune

di sabbia infuocata

o in rigide notti alpine

con voci di fantasmi

in tenebrosi giorni

o al galoppo

di arabi cavalli

o scalpitanti

in mezzo alle brughiere.

 

Amori e odi

risentimenti tutti

restano fuori

dall’attimo presente

e al cielo vanno

snodandosi leggeri

come cirri al vento.

 

Musica arcana

che l’animo frantuma

e il cuor fa lacrimare.

 

Bolero

musica arcana.

 



Bolle di sapone

 

Tra le mani scoppiano

le iridescenti bolle

con colori mille

cangianti al sole.

 

Scoppiano sul viso

tra le mani piccole

scoppiano tra i capelli

della mia piccola

nipotina Asia

mentre le insegue

con le braccia alzate

al sole e all’infinito.

 

Piccoli trilli

forano il suo cielo

con le bolle

dai colori mille

cangianti al sole

in pieno luglio

in mezzo alla campagna

tra l’assordante

frinire di cicale.

 




Carezza

 

Sulla mia pelle

nell’estrema

pagina di vita

del vento la carezza

ho sperato.

 

Come volo

di farfalla lieve 

che posa sulle membra

nell’infocato luglio

come soffio

di verde primavera

o bacio dolce

di tenera fanciulla

vergine e pura

ho sperato

di sentir stasera.

 

 

Poi avviarmi

con passi lenti e certi

verso il riposo

che non dà ritorno,

verso il riposo 

che tutto trasfigura

in oblio eterno.




Chissà

 

 

Chissà se ognuno sa

che gli umani tutti

e gli animali

e forse anche le cose

han fremiti di gioia

o di dolore,

disperazione e morte

o speranza d’alba

che a venire tarda.

 

Con idillio sente

il creato tutto

pure se privo

di modo e d’espressione.

 

Ogni individuo

è un poeta nato

pur se inespresso.

 

Solo chi ha mezzi

per estrinsecare

detto vien poeta,

ma tutti siam poeti

se guardiamo il mondo

con occhi di fanciullo,

se per alba chiara

o per tramonto rosa

il cuor ci ride o piange,

per amor trovato

o per amor perduto.


Cicala

 

Della cicala

il frinire antico

nel pieno pomeriggio

del tardivo agosto

dentro gli orecchi miei

rimbomba.

 

La frivola cicala

sugli alberi bruciati

dal fuoco malandrino

invaso ha tutto.

 

La cicala amica

compagna da cent’anni

del contadino

che tra le zolle nere

ha trascorso gli anni

di tutta la sua vita.

 

I monti intorno

bruni sotto il sole

immoti stanno

dopo gli incendi

di chi è senza amore.

 

Il vespro è caldo

torrido d’agosto

e tu tranquillo

non avrai un posto

ove le membra

possa riposare

ove tu possa

vivere ed amare.

 

La cicala amica

anche per te

è l’unica compagna.

 






Colomba

 

 

Come colomba

dispiegate l’ali

 
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