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Creato da marino.giannuzzo il 08/10/2009
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« NUOVI VERSI | da NUOVI VERSI » |
VERSI NUOVI
A sera
A sera
quando tutto tace
e il buio intorno a me
sussurra: pace…
odo il latrar dei cani
e il mondo intorno a me
volteggia eterno.
Odo i silenzi
di color che furono
odo i lamenti
degli uomini saccenti.
Assordante un rombo
di guerra dentro il cuore
repentino scoppia.
Muto il silenzio
avvolge l’infinito
mare di buio
solcato dalla luna
lucente uguale e varia
nelle notti insonni
di vigili e dormienti.
Amicizia
Illusione antica è l’amicizia,
quasi tentato approccio
per fidanzamento.
T’innamori
della ragazza
che non s’accorge
dell’esistenza tua.
Amerà un altro
da sempre sconosciuto
che la conoscerà
come rompi cazzi
che amor per lei non ha.
Ricordiamo
i nostri vecchi amici
almeno quelli
ritenuti tali.
Riterremo altri,
con grandi nostre imprese,
a noi legati
da vividi ricordi.
Ma nulla noi sapremo
di amici sconosciuti
nulla noi sapremo
di chi per noi
vive notti insonni.
L’amicizia è questa:
illusione eterna
che il ricordo esista
in altri un po’ per noi.
Amore materno
Amore immenso
di perduta madre
fu lanciare il figlio
di mesi cinque
tra le braccia deboli
della senza nome
anziana e un po’ cadente
tra la folla immensa
e tumultuante.
Madre si negò
per salvare il figlio
dalla morte certa
anima dell’anima
stravolta dalla guerra.
Con rude mano
spinta tra il bestiame
fu d’un carro merci:
fu stuprata.
Tutti i soldati
furono nemici,
i più nemici
i suoi compatrioti.
All’alba fu trovata
morta dissanguata
vita perduta
da morte liberata.
Anniversario
Tratto di strada
lungo io percorsi
mano nella mano
sempre a te vicino.
Ti ressi e mi reggesti
in mezzo alla tempesta
felici noi gioimmo
dopo la bufera.
Fummo colombi
svolazzanti e paghi
liberi nel cielo,
nel ciel di primavera.
Bambina
Sul monitor
se appari all’improvviso
sul volto mio s’accende
gran letizia
che l’animo rallegra
e il cuore inonda.
Dimentico gli affanni
le inutili diatribe
dimentico il grigiore
dei giorni miei
trascorsi nella rabbia
vissuti nella nebbia
e nella noia.
M’appari luminosa
splendida bambina
virgulto di mia pianta
ormai ingiallita.
Bolero
Bolero
musica sognata
tra le dune
di sabbia infuocata
o in rigide notti alpine
con voci di fantasmi
in tenebrosi giorni
o al galoppo
di arabi cavalli
o scalpitanti
in mezzo alle brughiere.
Amori e odi
risentimenti tutti
restano fuori
dall’attimo presente
e al cielo vanno
snodandosi leggeri
come cirri al vento.
Musica arcana
che l’animo frantuma
e il cuor fa lacrimare.
Bolero
musica arcana.
Bolle di sapone
Tra le mani scoppiano
le iridescenti bolle
con colori mille
cangianti al sole.
Scoppiano sul viso
tra le mani piccole
scoppiano tra i capelli
della mia piccola
nipotina Asia
mentre le insegue
con le braccia alzate
al sole e all’infinito.
Piccoli trilli
forano il suo cielo
con le bolle
dai colori mille
cangianti al sole
in pieno luglio
in mezzo alla campagna
tra l’assordante
frinire di cicale.
Carezza
Sulla mia pelle
nell’estrema
pagina di vita
del vento la carezza
ho sperato.
Come volo
di farfalla lieve
che posa sulle membra
nell’infocato luglio
come soffio
di verde primavera
o bacio dolce
di tenera fanciulla
vergine e pura
ho sperato
di sentir stasera.
Poi avviarmi
con passi lenti e certi
verso il riposo
che non dà ritorno,
verso il riposo
che tutto trasfigura
in oblio eterno.
Chissà
Chissà se ognuno sa
che gli umani tutti
e gli animali
e forse anche le cose
han fremiti di gioia
o di dolore,
disperazione e morte
o speranza d’alba
che a venire tarda.
Con idillio sente
il creato tutto
pure se privo
di modo e d’espressione.
Ogni individuo
è un poeta nato
pur se inespresso.
Solo chi ha mezzi
per estrinsecare
detto vien poeta,
ma tutti siam poeti
se guardiamo il mondo
con occhi di fanciullo,
se per alba chiara
o per tramonto rosa
il cuor ci ride o piange,
per amor trovato
o per amor perduto.
Cicala
Della cicala
il frinire antico
nel pieno pomeriggio
del tardivo agosto
dentro gli orecchi miei
rimbomba.
La frivola cicala
sugli alberi bruciati
dal fuoco malandrino
invaso ha tutto.
La cicala amica
compagna da cent’anni
del contadino
che tra le zolle nere
ha trascorso gli anni
di tutta la sua vita.
I monti intorno
bruni sotto il sole
immoti stanno
dopo gli incendi
di chi è senza amore.
Il vespro è caldo
torrido d’agosto
e tu tranquillo
non avrai un posto
ove le membra
possa riposare
ove tu possa
vivere ed amare.
La cicala amica
anche per te
è l’unica compagna.
Colomba
Come colomba
dispiegate l’ali
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Inviato da: giorgia19.90
il 06/12/2009 alle 01:22