Creato da marino.giannuzzo il 08/10/2009
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da ISTANTANEE
Silenzio
Datemi il silenzio
il mio silenzio muto
con Bach e con Vivaldi
con Puccini e Verdi.
Datemi il buio
senza bei colori
suoni e realtà
viventi.
Bramo la calma
dei mari tropicali
bramo la vita
di esseri sperduti
su pianeti
incontaminati.
Bramo la pace
degli esseri viventi
solitari e muti.
Soffio
Novità che l’uomo
a natura apporta
durerà in eterno
nella mente sua.
Dura talvolta
più di cento vite
dura talvolta
una notte sola.
Ciò che la vita
o natura detta
solo illusione pare
effimera e discreta.
Soffio divino
soffio dell’Eterno
momentaneo e vago
l’esistenza.
Eterno è l’uomo
in vita imperitura
vita senza soste
che in altra si tramuta.
Sogni Non ricordo più i sogni miei. Sono svaniti e vita più non hanno. Eran gagliardi possenti ed infiniti: sono scomparsi di vita nei meandri. Sono scomparsi volatili chimere. Nati son altri sogni senza vita vane illusioni che spingono nel vuoto senza confini come i sogni vani come i sogni vuoti sogni senza vita e gloria.
Sogno
Lo giri e lo rigiri
quasi a piacimento
senza lo sforzo
della volontà.
Logica non ha
il sogno:
cambia faccia a tutto
in gioia o in tormento
seguendo alfin l’istinto.
Sognai stanotte
un’avvenente donna
distesa nel mio letto.
Era un’amica
e abbracciai mia moglie.
Ebbi una casa
che non fu più mia
ma dell’amica
che non fu mia moglie.
Ebbi il possesso
di cose mai inventate
che ebbi in uso
col corpo o con la mente.
Ora vagavo
tra mille cose tristi
che vegliando
sospese aveo lasciato.
Realtà novelle
altre dimensioni
sconosciute a tutti
eran le mie
e ne fui sommerso.
Era il mio sogno
il sogno come un sogno
vago e nudo
senza la logica
che mi assilla il giorno.
Sola Gli amici se ne vanno e tu rimani sola col dolore e nel rimpianto di chi ti fu compagno fino a ieri per spingere il carretto della vita. Ma quel carretto con forza e con coraggio sola spingerai, fermandoti talvolta per la battente pioggia, tal altra accelerando nei giulivi giorni che pur la vita serba a chi dinanzi a sé il fantasma ha solo della morte. Alfin vedrai le luminose stelle. T’aiuterà colui che il cammin dei figli guida da lontano.
Solitario Solitario resto nella notte scura. Si spengono le luci una ad una.
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Inviato da: giorgia19.90
il 06/12/2009 alle 01:22